Il vicino 1

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Ott 27, 2022

Marika era una donna sposata, ma sempre sola in casa così che il vicino, Daniele, diciamo quasi dirimpettaio di palazzo, se ne accorse e iniziò a guardarla in ogni frangente.

Lei era allo stesso tempo scocciata, e lusingata, visto che aveva già quarantanove anni all’epoca. Lui, scoprì tramite una ricerca su internet, sette più di lei e sinceramente non è che fosse bellissimo. Le faceva molto piacere che qualcuno la guardasse, visto che non l’aveva mai fatto nessuno a parte il marito, che ultimamente sembrava distratto, perennemente impegnato con le trasmissioni televisive di politica.

I due, con gli occhi, si dicevano molte cose, ma di persona non si erano mai parlati, tant’è che lei sentì per la prima volta la sua voce quando lo sentì parlare con una sua vicina di casa. Era una voce normale non particolarmente profonda, ma non lo era neanche quella del marito. Quello che attirava Marika, era che lui fosse così interessato a lei e si era fatta nella sua mente dei film, in cui lasciava il marito per lui. Al solito, lei correva troppo, quando magari Daniele avrebbe voluto fare solo del sesso.

Una volta, mentre stava scaricando la sua lavatrice con la carica dall’alto, lo sorprese in modo palese a guardarle il culo. Lei non disse nulla, ma le batteva forte il cuore, neanche avesse avuto vent’anni. Marika non aveva mai avuto flirt e non riusciva a comportarsi normalmente in un frangente del genere. I due dovevano parlare, ma come fare senza che se ne accorgessero i numerosi vicini? L’ideale sarebbe stato farlo la mattina presto, quando lui partiva per andare a insegnare e lei si alzava per fare la passeggiata mattutina praticamente al buio.

Marika si decise, visto che lui lasciava passare il tempo e di tempo non ce n’era, dato che non erano due ragazzini.

Lo salutò la mattina dopo e lui rispose un po’ imbronciato così lei accennò ad andarsene per la sua passeggiata, ma Daniele la rincorse, la strinse a sé e le disse di salire in auto, così avrebbero parlato qualche minuto, mentre lui avrebbe fatto un giro in una zona isolata del paese in cui vivevano. Marika accettò e Daniele le disse una cosa che la lasciò sconvolta: si era innamorato di lei. Lei non sapeva che dire; non era innamorata, anche se era certamente infatuata. Lei glielo disse e Daniele disse che per ora si sarebbe accontentato e che per lui era importante che lasciasse al più presto il marito. Marika disse che non poteva troncare di netto una storia che durava da anni tra convivenza e matrimonio, anche se ammetteva che, ultimamente, il suo matrimonio si trascinava stancamente.

Marika si avvicinò e lo baciò e lui rispose con passione, passione che lei non aveva mai sentito nel marito, neanche nei primi giorni della loro conoscenza. Lui le mise le mani come un polipo, dappertutto, con lei, che cercava come in un gioco di scacciarlo, quando in realtà, non voleva altro. Daniele le levò la maglietta, il reggiseno e prese a succhiarle i seni, con lei che impazziva dal piacere che sentiva e in maniera naturale gli mise una mano sui pantaloni, in corrispondenza del suo cazzo.

La sua mano sentì un attrezzo che non corrispondeva a quello del marito, glielo tirò fuori e prese a segarlo e poi a succhiarlo, mentre lui continuava a succhiarle i seni dicendole che erano bellissimi. Rimasero così fino a che lui venne nella bocca di Marika, con lui, che impazzì dal piacere e lei gli confessò che erano state la sua prima sega e il suo primo pompino. Daniele non le credeva, ma lei ribatté che suo marito non gradiva certe cose, era un po’ asessuato, anzi molto a dire la verità.

Daniele si rese conto che doveva scappare al lavoro, perciò fece scendere Marika, che quella mattina fece una passeggiata diversa dalla solita, ritornando a casa a piedi da lì. I due promisero che si sarebbero rivisti la mattina seguente e si scambiarono anche il numero di telefono così da potersi mandare dei messaggi.

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Le prime foto porno

Posted by admin under Incontri Erotici on martedì Ott 25, 2022

Per molti giovani che si approcciano al mondo della pornografia oggi, l’idea di farsi foto e video è normale. Un tempo, quando io e Giuseppe abbiamo iniziato a giocare, farsi fotografare nudi o far sesso era tutta un’altra esperienza. Molto più di nicchia. Era una cosa molto contro gli schemi, trasgressiva perché dovevi portare le fotografie a far sviluppare, sapendo che un fotografo sconosciuto avrebbe visto tutto. Sento ancora su di me gli sguardi di rimprovero di vari fotografi, che avevano sviluppato rullini in cui si vedeva chiaramente il mio viso pieno di sperma o il mio corpo penetrato da uno o due membri.

Ricordo bene le prime vere fotografie. Giuseppe si informò da amici di amici e venne fuori che esisteva un fotografo ritrattista che era specializzato in fotografia erotica in centro a Milano. Un qualcosa di assolutamente spinto e peccaminoso per gli anni ’70. Ricordo che parcheggiammo la macchina nei pressi del piccolo studio vicino ai Navigli, in una tipica casa di ringhiera milanese. Eravamo eccitatissimi.

Nel salire le scale, sentivo addosso gli occhi delle signore anziane della corte, che sapevano benissimo cosa fossi lì a fare, vedendo una giovane ragazza seguita da un altrettanto giovane ragazzo verso l’ultimo piano, dove viveva quel fotografo della perdizione (a loro avviso). Suonammo il campanello e ci aprì un uomo sulla quarantina, aveva 15 o massimo 20 anni più di noi. Di corporatura massiccia, alto, con una folta barba lunga e capelli mossi, neri, portati fino alle spalle. Aveva tracce di pelo grigio fra i peli della barba, così come alcuni fili bianchi fra i capelli. Fumava avidamente al punto che la casa puzzava di tabacco, come il suo alito che ci arrivò addosso mentre ci strinse la mano nel presentarsi.

“Benvenuti! Allora sei tu la porcellina che vuole farsi fotografare?” – “Sì, direi di sì” risposi, con un filo di imbarazzo per gli occhi famelici di quell’uomo puntati addosso. “E tu guardi o vuoi partecipare? Se hai un bell’arnese posso farvi delle foto di coppia volendo. Come sei messo?” chiese rivolgendosi a Giuseppe. “Abbastanza bene, sui 17 più o meno”. Al che il fotografo rise di gusto, spostando la sigaretta dalle labbra e sbuffando una catramosa nube di fumo nell’aria del piccolissimo salottino, occupato per metà da cavalletti e macchine fotografiche. “17 centimetri non è essere messi bene. Dopo mi faccio fotografare da te mentre la tua ragazza mi spompina. Vedrai cosa significa essere ben dotati. Però sei un bel ragazzo, qualcosa uscirà fuori, ok?” – “Va bene, per me nessun problema, anzi ne avrei a non essere fotografato forse” rispose ridendo Giuseppe, che dei due, è sempre stato quello più esibizionista.

“Avete due alternative. O mi pagate il servizio e vi tenete le foto, ma costo caro. Oppure posate per me gratis, avrete le vostre foto stampate, ma in cambio cederete a me i diritti e le potrò vendere a riviste o a privati che faranno offerte. Scegliete voi”. Eravamo due studenti universitari e pagare buona parte delle mance che ci davano in famiglia per i pranzi o le piccole uscite settimanali, solo per l’eccitazione di vederci ritratti in fotografie spinte ci sembrò assurdo. Optammo per la prima ipotesi. Chiesi solo una cosa “Ma se finisco sulle riviste, mi vedranno in tanti?” . Il fotografo rise di nuovo, accarezzandomi la guancia “La tua fighetta sarà sbattuta in prima pagina. Avrai un sacco di ragazzini o vecchi che non scopano più, che si tireranno segoni di ore intere guardandoti. Contenta?”. La prospettiva mi eccitava, effettivamente. Ed eccitava molto anche Giuseppe, a giudicare dal rigonfiamento dei suoi pantaloni. “Bene, vieni qua davanti” mi disse.

Mi misi davanti a lui, con un paio di jeans attillati e una maglia bianca, molto semplice. Da seduto iniziò a far scorrere le dita sulla mia vagina. Passò l’indice con pressione e velocità avanti e indietro, fuori dai jeans ma in corrispondenza delle labbra. Sentii una vampata di calore e una sensazione piacevole di stimolazione genitale. Iniziai a bagnarmi. “Bella calda e già umidiccia. Brava troietta. Spogliati”. Mi calai i pantaloni e poi tolsi la maglia. Rimasi in reggiseno e mutandine. Poi tolsi il reggiseno: “Belle tettine” disse il fotografo a Giuseppe. E infine feci cadere a terra le mutandine e rimasi lì, nuda davanti a loro due.

Il fotografo mi fece avvicinare, mi mise il suo pollice bello largo tra le grandi labbra e iniziò ad esplorare. Nel frattempo si muoveva con il medio verso il mio orifizio anale. “OK, bella aperta vedo, mettiti lì seduta”. Mi fece accomodare su una poltrona, facendomi aprire le gambe, appoggiandole ciascuna su un bracciolo. Avevo la vagina ben esposta, aperta e bagnata al punto giusto. Si avvicinò, tenendo la sigaretta in bocca e stringendo gli occhi per il fumo che gli arrivava in faccia. Con le dita sapienti mi stimolò per mettere meglio in evidenza il clitoride e mi disse: “Sfiorati leggermente il pube con una mano. Con l’altra ti tocchi un capezzolo e inarchi la schiena. Morditi il labbro inferiore e chiudi gli occhi, devi risultare una troietta vogliosa di cazzo… e non penso sia difficile”

Poi mi fece sistemare sulla stessa poltrona in ginocchio, voltata verso lo schienale, in modo che chi era dietro l’obiettivo vedesse in primo piano il mio sedere. “Stringi bene le ginocchia e spingi in fuori il culo: voglio vedere il buchetto” e me lo fece aprire con le dita. A quel punto chiamò Giuseppe. “Visto che hai il pisellino, renditi utile in altro modo. Spogliati e una volta che sei nudo infilale un dito in culo”. Giuseppe si spogliò, lasciando percepire tutta la sua eccitazione da quella erezione marmorea che tendeva tutta la pelle del suo pisello, al punto da scappellarlo completamente. Si avvicinò a me e il fotografo disse “Vabbè, non è così piccolo, mettiglielo sulla chiappa. Dobbiamo far capire che stai per penetrarla analmente”. Al che sentii il tocco del pisello caldo e appiccicoso del mio fidanzato sulla chiappa. “Bene così, stringilo in mano mentre glielo porti al culo e con una mano allarga bene le chiappe, deve vedersi bene che ha l’ano aperto, pronto ad accoglierti”. Glielo fece appoggiare al mio ano, ma vide che Giuseppe era durissimo ma non bagnato. “Non mi si bagna mai molto prima dell’atto” disse lui. E il fotografo: “Ma deve esserci la goccina se vogliamo far eccitare i segaioli”, al che si mise della saliva sul dito e la spalmò sulla cappella di Giuseppe, che a sentirselo toccare da un uomo, ebbe un sussulto.

Seguirono altre foto, finché lo stesso fotografo lo tirò fuori. “Ora le foto del pompino, vai tu dietro la macchina. Quando ti dico scatta, tu scatta” . Si mise davanti a me con questo pisello gigante. Probabilmente era sui 20 o addirittura 22 cm. Non era nemmeno del tutto duro, tanto era grosso. Mi fece aprire la bocca e restare con la lingua fuori appena appoggiata alla sua cappella che puzzava fortemente di urina. Mi ritrassi un attimo. “No, ferma. Non stai scopando. Ma stai facendo un servizio fotografico dove simuli di scopare. Devi stare ferma, o viene mossa la foto”. Fece scattare una foto e poi me lo mise in bocca: “Mentre hai la mia cappella in bocca, tira fuori la lingua da sotto il tronco, come se te lo stessi portando dentro in bocca”. Rimasi così con quella cappella gigante e la lingua fuori.

Alla fine il fotografo disse a Giuseppe: “Visto che ti vedo bello eccitato, vienile tu in faccia che per la foto di fine pompino mi serve una sborrata. Così ne approfitto che mi è venuta voglia di farcirla e non spreco una venuta in faccia”. Così facendo, preannunciava la sua intenzione non solo di avere un rapporto sessuale completo con me, come fosse un atto dovuto ma addirittura di venirmi dentro. Non gli avrei comunque detto di no, eccitata com’ero. Giuseppe a quel punto si avvicinò al mio viso, masturbandosi con gran foga. Lo vedevo dal basso e riconoscevo la ritmica dei suoi colpi di mano, capii che stava per venire quando si strinse la cappella nel pugno e mi riempì occhi, fronte e naso di sperma. Il fotografo gli disse “Corri dietro la macchina, riprenderai fiato dopo, vai prima che si asciughi”. Mise la sua cappella sullo sperma di Giuseppe, nell’incavo fra il mio naso e l’occhio. Per assicurarsi che sembrasse sua ne prese un po’ sulla cappella, con l’effetto di farmela finire quasi tutta nell’occhio.

Finite le foto, mi spinse giù dalla poltrona, sul tappeto e in pochi secondi fu dentro di me. Venne copiosamente dentro di me dopo pochissimi colpi.

Le foto finirono su un noto giornale erotico italiano.

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Giochino a tre: 21° atto “Noi tre con Stefania”

Posted by admin under Incontri Erotici on martedì Ott 25, 2022

Caterina mi telefona e mi dice che ha fatto sesso con la sua amica Stefania e mi spiega che è avvenuto tutto in maniera molto naturale e che vorrebbe farcela conoscere. Io rispondo che prima dobbiamo parlarne con G. e poi non vorrei che si creasse una dinamica di coppia tra loro due e che ci lasciassero. Caterina mi risponde che non si può mai sapere.

Io telefono a G. e gli spiego la cosa, lui mi risponde che prima dobbiamo trovarci noi tre ragazze e vedere se ci troviamo bene oppure lui potrebbe solo guardare e poi solo se glielo chiedessimo interverrebbe. Telefono a Caterina e lei mi dice che non vede l’ora di organizzare un incontro.

Stefania ha molto tempo libero visto che è casalinga, senza figli. Caterina mi telefona poco dopo che ha organizzato per sabato sera così potrà venire anche G.

Arriva sabato ci troviamo a casa di Stefania che è molto spaziosa e isolata. Si presenta con biancheria, sexy e autoreggenti nere con il pizzo. Ha il perizoma, un culo davvero notevole e anche il seno da come si intuisce dal reggiseno è molto bello.

Caterina bacia Stefania e mi fa cenno di avvicinarmi. Io sono intimidita perché Stefania è bellissima. Caterina mi dice che ha parlato a Stefania della mia fica e lei non vede l’ora di leccarmela. Quindi andiamo in camera da letto, mi sdraio, allargo le gambe e Stefania si complimenta per la mia fica, per il mio clitoride grande e inizia a succhiarlo, a succhiarlo. Poi inizia a leccarmi e io non posso fare a meno di gemere in un crescendo finché vengo squirtando. Lei è contentissima dice che sono davvero una donna calda come le aveva detto Caterina. Io rispondo che lei è bellissima e che la voglio spogliare e leccare tutta, spalmandola con la panna spray che è già lì a disposizione.

Lei dice che adora questo giochino quindi io la spruzzo sui seni, sulla fica e inizio a leccare facendola gemere, gemere, gemere in maniera impressionante finché non fa un grugnito e mi spiega che quello è il suo orgasmo e che sono stata molto brava a farla godere. Poi si gira si mette a succhiarmi i capezzoli spruzzandolo con la panna spray. Ed è così che ci trova Caterina che mette la sua fica davanti alla mia faccia e io inizio a leccare, a leccare e lei mi viene gemendo in faccia.

Nel frattempo in camera è arrivato G. che ci sta guardando mentre si sega il cazzo che è diventato enorme e durissimo, come so per esperienza. Io dico a Caterina e Stefania che voglio far godere G. con un pompino quindi vado e lui mi guarda riconoscente mentre glielo lecco, glielo prendo in bocca finché non sborra e io ingoio. Caterina e Stefania ci hanno guardate e quest’ultima mi dice che sono veramente molto brava a ingoiare. Stefania dice che vuole accarezzare e leccare il mio culo che le piace moltissimo e così fa, facendomi godere come una pazza, mentre Caterina da sotto mi succhia i capezzoli o mi bacia in bocca con la lingua. G. dice che si sta davvero divertendo, dice che Stefania è davvero un portento e le chiede se ami il cazzo e lei risponde che lo ama, ma adora anche la fica.

G. le dice che vorrebbe incularla e lei risponde di sì, ma che allo stesso tempo Stefania leccherà la mia fica e bacerà in bocca Caterina. Quindi io mi sdraio a gambe larghe, la testa di Stefania è sulla mia fica e lei è messa a pecorina con G. che la penetra mentre Caterina appunto la bacia in bocca. A un certo punto Stefania smette di leccarmela perché gode troppo e quindi continua Caterina fino a che dopo molti gemiti arrivo all’orgasmo. Ci arriva anche Stefania e Caterina va leccare la sborra, mentre io non la voglio ora.

Manca Caterina con G.. Lei quindi si mette a baciarlo con passione mentre cerca il suo cazzo moscio dopo l’eiaculazione. Io e Stefania ci baciamo ancora e io propongo di usare uno dei numerosi vibratori che sono lì in camera. Lei mi risponde che adora quello fucsia perché stimola anche il punto g. Quindi lo prendo, glielo infilo e lei gode così tanto da bagnare il letto. Poi lo usa su di me mentre mi bacia in bocca con la lingua oppure mi lecca i capezzoli e poi all’improvviso dopo molti gemiti, vengo in maniera animalesca.

Nel frattempo il cazzo di G. è pronto per Caterina che si mette alla pecorina e lui le penetra in un solo colpo la fica. Poi gli dà numerosi colpi finché lei non viene con un grido liberatorio.

Ci abbracciamo e ci baciamo tutti. G. afferma che Stefania d’ora in poi farà parte del nostro trio che quindi si trasformerà in un quartetto.

Ci ritroviamo dopo soli due giorni. A insistere è Stefania che vuole godere come l’altro giorno. Ci dice che non è mai stata in un quartetto e che speri duri moltissimo. Ci ritroviamo ancora a casa di Stefania dato lo spazio e la privacy che dà e dato che non c’è nessuno, visto che il marito è spesso fuori per lavoro.

Io e Caterina abbiamo sfoderato la nostra biancheria sexy migliore per non essere da meno di Stefania. Infatti, lei ha della bellissima biancheria di lusso che evidenzia ancora di più le sue forme perfette. Lei senza parlarmi inizia a baciarmi con la lingua e intanto mi tocca un capezzolo e mi toglie rapidamente il reggiseno. Mi lascia un attimo per andare a prendere la panna spray così me la spruzza sul seno e lecca, lecca e succhia i miei capezzoli.

Intanto Caterina sta leccando con maestria la mia fica e G. si sdraia per leccare la fica di Caterina. Insomma formiamo un quartetto che va perfettamente d’accordo. Stefania mi bacia e mi lecca il seno poi scende giù e si mette a leccare la fica con Caterina. Godiamo tutte e tre. Io non avevo mai provato l’effetto di due lingue ed è veramente grandioso.

Intanto il cazzo di G. è eretto quindi si alza e propone a Caterina di mettersi a pecorina così che possa godere anche lui. Lei si mette istantaneamente in posizione e lui le dice che vorrebbe tanto incularla. Lei dice di sì e lui la incula in un solo colpo poi si muove lentamente e lei inizia a gemere davvero forte dicendo: “Sì G. inculami, rompimi tutta”. Lui allora inizia a muoversi in maniera più rude e lei geme ancora più forte finché G. viene nel suo buchino con un grugnito liberatorio e Caterina viene con un grido animalesco. Poi, lui le sfila il cazzo e va a baciarla in bocca dicendole che ha un culo magnifico e lei le risponde che il suo cazzo l’ha fatta godere moltissimo.

Intanto Stefania mi ha fatto venire e allora le dico che adesso la leccherò io. Lei si sdraia a gambe larghe e io mi ficco sulla sua fica con avidità. Ci spruzzo anche la panna spray che mi piace tantissimo, devo dire. Sembra gradire anche Stefania, visto che, le mie leccate sono ancora più profonde e lei geme e sospira sonoramente. Caterina pensa bene di prendere la panna spray per spruzzarla sulle tette di Stefania e si mette a leccare come se non ci fosse un domani. Stefania è vicina all’orgasmo lo sento dal suo tremolio ed esplode con urli e gemiti dicendoci che l’abbiamo fatta veramente venire di brutto.

G. era lì a guardarci a menarsi il cazzo che si è ancora una volta eretto e pensa bene di penetrare me nella fica visto che, involontariamente sono messa alla pecorina. Mi sfuggono gemiti mentre Caterina si mette a succhiarmi i capezzoli. G. mi dà colpi vigorosi e io gemo, gemo, gemo stimolata anche dalle leccate di Caterina, finché vengo, vengo, vengo in maniera davvero fragorosa. Caterina mi bacia in bocca con la lingua continuando a toccarmi le tette e i capezzoli che sono ancora ben dritti dato l’orgasmo appena avvenuto. Intanto, Stefania era nella poltrona a guardarci e a masturbarsi. Ci dice che è vicina all’orgasmo e vorrebbe le lingue di noi due nella fica. Noi accorriamo, la lecchiamo e viene ancora, ancora, in modo animalesco. Noi le diciamo che è veramente insaziabile e lei ci dice che prima di entrare nel nostro quartetto, a malapena raggiungeva un orgasmo durante un rapporto. Noi le rispondiamo che forse dipendeva dal suo partner, visto che, con noi tre non ha nessun tipo di problemi. Anzi è molto disinvolta, sensuale e multi-orgasmica.

Lei ci dice che è vero e bacia in bocca prima me poi Caterina e poi anche G. si avvicina e viene coinvolto nel nostro bacio collettivo. D’altronde il cazzo di G. è il cazzo di noi tre. Io dico a G. che avrei propria voglia di fargli un bel pompino, mentre Stefania mi dovrebbe leccare la fica e Caterina leccherebbe quella di Stefania. Quindi, G. si mette in piedi, io sono in ginocchio, mentre Stefania si accuccia per leccare la mia fica e Caterina si sdraia per leccare quella di Stefania. Io do il via alle danze leccando il cazzo di G. che è ancora un po’ moscio quindi lo prendo in bocca dove inizia a crescere. Quindi, lo tolgo di bocca, sputo e lecco la cappella che è veramente grossa e mi piace veramente moltissimo.

G. intanto mi ha messo una mano sulla testa per dare il ritmo anche perché io al momento allargo un po’ la bocca dal piacere che provo per le leccate che riceve la mia fica. Vorrei gemere, ma non mi riesce più di tanto, a causa del cazzo di G. finché lui mi sborra dentro la bocca e io ingoio così finalmente posso urlare dal piacere che mi dà la lingua di Stefania. Anche a Stefania scappano dei gemiti per via per via del cunniculung fatto da Caterina. Insomma, stiamo godendo, godendo senza alcun tabù mentre G. ci guarda, ci filma per farci vedere dopo il video. Per farci ancora eccitare. Io vengo e quindi lascio Stefania e Caterina da sole. Stefania non ci mette molto a venire grazie alla maestria di Caterina.

A questo punto, vogliamo vedere il video fatto da G. e io quasi non mi riconosco in questa donna disinibita che gode, non vergognandosi di ciò che prova. Dico a G. che potremmo postare dei video sui siti dopo ovviamente che ci saremmo messe una maschera agli occhi ben coprente. Anche le altre sono d’accordo, anzi direi elettrizzate di farsi vedere da altri uomini e donne che pensano che godere senza tabù non sia un peccato.

G. al pensiero di tutto ciò ha il cazzo eretto e Caterina e Stefania pensano bene di fargli un pompino insieme. Io vado a prendere delle mascherine gliele faccio mette e le filmo perché è troppo eccitante vederle con le loro lingue sul cazzo di G. che oggi devo dire, è stato insuperabile in quanto a erezioni. Loro continuano con le loro lingue insaziabili poi Stefania si mette in bocca la cappella, mentre Caterina va a leccare le palle di G. Le palle sono ancora di discrete dimensioni. Poi Stefania se lo mette tutto in bocca e G. le mette le mani sulla testa per il ritmo. Poi dice a Caterina che vorrebbe che lo prendesse in bocca lei e così avviene. Lui si muove, le scopa la bocca finché senza avvertirla le sborra in bocca. La sborra le cola dalla bocca e Stefania va a leccarla e vorrei esserci anche io che mi sto bagnando solo a vedere la scena. Riprendo finché loro non si scambiano la sborra tra le loro bocche affamate e poi si scambiano un lungo bacio.

Smetto di riprendere e faccio vedere il video a tutti e tre e G, dice che sono state veramente eccezionali e che sembrano, ma debbono prenderlo come un complimento, delle attrici porno professioniste. Anzi, dice che sono più belle delle attrici porno perché sono tutte naturali senza quei seni rifatti che sono veramente inguardabili. Naturalmente, fa i complimenti anche a me e mi bacia in bocca. Si avvicinano anche le altre due un po’ gelose e finiamo in un bacio e abbraccio collettivo.

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Racconto n. 10 “L’insoddisfatta”

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Ott 23, 2022

Lorenza non voleva ammettere che il video di Suzy con le altre due donne le era piaciuto moltissimo, tant’è che, in quei giorni non faceva altro che guardare video porno lesbici.

Al terzo giorno, Suzy disse che era certa che l’avrebbe chiamata e si misero d’accordo per vedersi a casa di Lorenza la sera stessa. Suzy portò con sé Ivana, una donna russa molto alta, con un gran seno e un gran culo. Una volta spogliata, aveva biancheria intima da sexy shop con buco sulla fica e sui capezzoli. Lorenza si mise a succhiarle quei capezzoli grossi e scuri e Ivana godeva senza ritegno grazie anche a Suzy che la penetrava con un grosso dildo. Ivana venne squirtando e Lorenza e Suzy le leccarono gli umori della fica, mentre lei gemeva dal sentire due lingue lì e venne ancora, anche se, meno rumorosamente di prima.

Lorenza disse che voleva essere leccata, perciò si levò mutandine e reggiseno e si mise sdraiata a gambe aperte. Le altre due donne si misero a leccarla con grande maestria, mentre lei gemeva non pensando a niente, finché venne. Lorenza non ancora contenta prese il dildo e se lo infilò nella fica iniziando a gemere, mentre Ivana leccava Suzy facendola venire in breve tempo. Lorenza venne anche lei eccitata sia dal dildo, che da ciò che vedeva.

Poi Ivana si mise a leccare Suzy, mentre Lorenza leccava Ivana che apprezzò così tanto che smise di occuparsi di Suzy per gemere, gemere, gemere e venire. Fece i complimenti a Lorenza e la baciò anche sulla bocca.

Suzy nel frattempo si era inculata con un vibratore. Lorenza era molto eccitata da quello che vedeva e levò di mano il vibratore a Suzy per poterla inculare lei. Suzy le disse di fare delicatamente, ma per il resto pensava solo a godere finché venne con un orgasmo grandioso e baciò Lorenza sulla bocca.

Lorenza era un po’ stranita da questi baci, ma per il resto stava godendo e non si chiedeva se fosse giusto o sbagliato, farlo con due donne. Lei pensava solo al piacere che provava, a null’altro. Suzy e Ivana presero a farle il solletico per levarle l’aria pensierosa che aveva assunto e lei si mise a ridere e propose di andare a prendere la panna spray per spruzzarsela addosso e leccarsi a vicenda.

Una volta presa, Lorenza la spruzzò sui seni di Suzy e prese a leccarli con lussuria mentre Ivana la spruzzò sulla fica di Lorenza, che aveva detto di adorare. Lorenza chiese a Ivana se andasse anche con gli uomini e Ivana rispose che amava moltissimo sia il cazzo che la fica. Lei non aveva problemi ad ammettere di essere bisex, a differenza di Lorenza, che aveva appena scoperto, quanto le piacesse il sesso con le donne.

Ivana disse che poteva organizzare un gioco a tre con suo marito. Lorenza disse che ne avrebbero parlato poi, visto che, Suzy non l’aveva presa affatto bene. Era chiaramente gelosa di Lorenza. Ivana per smorzare la cosa, disse che scherzava, ma non troppo in realtà, visto che Lorenza era il tipo, per cui, suo marito andava matto. La cosa si era un po’ raffreddata e Lorenza propose di fare la doccia insieme, ma Ivana e Suzy dissero che dovevano andarsene.

Lorenza, rimase da sola, pensando a quali fossero i suoi gusti erotici. Lei si era resa conto di essere una donna trasgressiva, ma non era una cosa da sbandierare ai quattro venti.

Lorenza rimase per tre giorni senza avere notizie dalle due e più in particolare di Ivana.

Quest’ultima si fece viva dicendo che poteva organizzare con il marito, ma Suzy non avrebbe dovuto saperlo. Quest’ultima era gelosa perché al marito di Ivana non piaceva e perciò non aveva mai fatto un gioco a tre con loro. Lorenza domandò quando si potevano vedere e Ivana le disse la sera stessa a casa loro. Lei si fece dare l’indirizzo e trascorse le ore tra estetista e parrucchiera per essere al suo meglio. Era curiosa di vedere il marito di Ivana, di cui, non aveva visto neanche una fotografia, ma Ivana l’aveva rassicurata sul suo aspetto fisico e sul suo cazzo che era enorme e lungo.

Lorenza arrivò e i due che erano vestiti, dissero che prima avrebbero mangiato qualcosa di stuzzicante, visto che c’erano ostriche e champagne, fragole e panna. La prima portata fu mangiata e restarono vestiti. Poi, tutti compresa Lorenza iniziarono a spogliarsi per le fragole e la panna. Il marito di Ivana che si chiamava Sasha si buttò subito sul corpo di Lorenza dicendole che era davvero bellissima e sensuale. Lui era un bell’uomo e lei si sentiva lusingata dai suoi complimenti. Perciò, loro due finirono di spogliarsi a vicenda e andarono in camera, dove li seguì anche Ivana.

Loro si baciavano, mentre la moglie faceva vedere a Lorenza il cazzo del marito che era notevole anche a riposo. Ivana si mise a fargli una sega mentre loro due si esploravano. Lorenza non vedeva l’ora di mettere le mani, la bocca su quel cazzo. Lui andò giù per succhiarle i capezzoli e fece cambiare di posizione Ivana: la mise a leccare la fica di Lorenza che sentiva contro la sua pancia il cazzo di lui duro e pronto. Si misero nel letto, dove lui la penetrò in un solo colpo, lei sentì un po’ di dolore perché non era abituata a cazzi del genere, ma poi subentrò il massimo del piacere testimoniato dai suoi gemiti via via sempre più alti. Ivana li riprendeva, Lorenza voleva dire qualcosa, ma Sasha glielo impedì baciandola in bocca. In quel momento, lei pensava unicamente a godere, godere, godere con quel bel maschione che non sembrava mai sazio di lei. Infine, Lorenza venne selvaggiamente e poco dopo anche lui sborrò nella sua fica. Allora Lorenza, si mise le dita lì e le leccava guardandolo dritto negli occhi. Poi, lei si spalmò un po’ di sperma sul seno e lo leccò. Insomma, lei voleva fargli capire che non vedeva l’ora di fargli un pompino.

Lui capì, ma gli disse che dovevano aspettare solo un quarto d’ora per la prossima erezione.

Lorenza domandò a Ivana cosa se ne facessero del video e lei le assicurò che l’avrebbero usato lei e Sasha come un video porno per eccitarsi. Lorenza non era molto convinta e disse che già in paese la consideravano male, a causa di un video con due uomini e non voleva assolutamente che uscisse un altro suo video. Lei aveva scoperto da poco che le piaceva trasgredire, scopare, ma non voleva essere considerata la puttana del paese. Ivana le disse che la capiva e quindi smise di riprendere e cancellò il video con disappunto di Sasha.

Il cazzo di quest’ultimo era un’altra volta eretto e lui volle che il pompino fosse fatto da entrambe con Ivana che avrebbe leccato le palle, mentre Lorenza l’asta e la cappella.

Il cazzo di Sasha era enorme e non entrava tutto in bocca a Lorenza, ma lui grugniva dal piacere mentre Lorenza mugolava. Ivana invece stava zitta a leccare le palle. Poi, Sasha fece scambiare le posizioni alle due donne anche se Lorenza non gradiva tanto leccare le palle. Ivana riusciva a infilarsi tutto il cazzo del marito nella sua grande bocca. Sasha disse che stava per venire e che voleva che la sborra fosse presa da entrambe e così si misero sotto di lui ad attendere gli schizzi che le colpirono sul seno, sulla bocca e sulla faccia. Le due donne si leccarono la faccia per pulirsi, si baciarono in bocca con la lingua e poi leccarono i rispettivi seni, mentre Sasha le incitava dicendo che erano bellissime da vedere e che erano due porche assettate di sborra.

Ivana domandò a Lorenza se amasse ricevere la pipi addosso e lei rispose di no. Allora Ivana disse che doveva guardare lei e Sasha così Lorenza andò nella poltrona e Ivana fu investita dalla pipì, dalla pioggia dorata di lui. Ivana ne era chiaramente contenta. Lorenza disse che non capiva quale fosse il godimento e loro non insistettero. A questo punto, tutti e tre andarono sotto la doccia con Lorenza che lavava Ivana e quest’ultima che si era attaccata al cazzo del marito, a cui, stava facendo una lentissima sega.

Lorenza guardava il cazzo di Sasha, che voleva ancora. I due si guardarono negli occhi e si capirono in un baleno, quindi lei si mise a pecorina appoggiata a Ivana, mentre Sasaha la penetrava nella fica senza pietà fino a farla venire appoggiandosi ulteriormente a Ivana. Quest’ultima disse che voleva il cazzo e si accucciò a fare un pompino al marito che era instancabile e in dieci minuti fu ancora una volta pronto per soddisfarla. Ivana voleva stare comoda si asciugò alla meglio con il marito e andarono a letto, facendo un cenno a Lorenza di venirli a guardare. Lorenza si asciugò per bene e si mise nella poltrona dove, eccitata da quanto vedeva e dai gemiti e grugniti dei due coniugi, si mise a masturbarsi.

Lorenza avrebbe voluto un vibratore e chiese se l’avevano e Ivana, indicò sbrigativamente il cassetto del comodino. Lorenza lo aprì e dentro c’erano una decina di vibratori. Ne prese uno giallo, se lo infilò dentro e iniziò a gemere senza ritegno, venendo molto rumorosamente. A quel punto, il campanello suonò e i due coniugi che non aspettavano nessuno, pensarono di non rispondere, ma il campanello continuava a suonare. Lorenza si mise la vestaglietta di Ivana e andò alla porta, dove un tizio di nome Marco, disse di essere amico della coppia. Lei rispose che erano impegnati al momento. Lui la guardò e disse che conosceva il genere di impegni, visto che aveva il salotto a parete con la loro camera.

Lorenza arrossì e Marco le fece cadere la vestaglietta e si mise a baciarla e appoggiandosi a lei, le faceva sentire il cazzo ben eretto. Lorenza non sapeva che fare, ma Marco disse aveva giocato con la coppia molte altre volte. Lei non si fidava per cui, andò a chiedere ai due in camera che, infoiati, le dissero che Marco era un loro amico che si era scopato diverse donne dei loro trii. Lorenza tornò in salotto, dove nel frattempo, Marco si era spogliato, messo di profilo per far vedere al meglio la sua erezione.

Lorenza lo desiderava perciò si mise a pecorina sdraiandosi col busto sul tavolo e lui, senza una parola, la inculò. Lei urlò dicendogli che era uno stronzo e che la doveva avvertire. Marco rispose che avrebbe sentito molto piacere e in effetti fu così. Lui aveva un bel cazzo ed era anche maledettamente bravo a scopare e lei gemeva, gemeva dal piacere, finché lui, non le venne dentro. Lorenza restò lì per un po’ a riprendersi. Marco le disse che aveva un bellissimo culo e che era una delle migliori scopate che avesse mai fatto in vita sua. Lorenza gli disse che aveva goduto moltissimo, ma che per lo meno, l’avrebbe potuta avvertire e lui rispose che si divertiva a sorprendere le donne.

Poi, la fece girare e la baciò in bocca con passione e disse che a breve, il suo cazzo sarebbe stato pronto per la sua fica e la voleva in un letto, ma purtroppo la casa di Sasha e Ivana aveva solo una camera.

Lui disse che sarebbero andati nel suo appartamento di fretta, anche nudi, non li avrebbe visti nessuno. Andarono quindi, con Lorenza che era stupita di sé stessa, di darsi a uno sconosciuto con un bel cazzo e gli chiese se gli era successo altre volte una cosa simile. Lui ammise che era la prima volta, ma che lei gli aveva fatto venire una voglia bestiale con i suoi orgasmi fantastici.

Lei disse che voleva stargli sopra perché veniva di più, così lui si sdraiò, lei sedette sul suo cazzo, mentre si muoveva e lui le toccava il seno, dandogli ulteriori brividi di piacere. Lei, come il suo solito, gemeva, gemeva e ebbe tanti piccoli orgasmi finché non ebbe l’orgasmo massimo tremando tutta, mentre lui veniva dentro la fica. Lui, l’abbracciò, le disse che era fantastica, era una donna come la voleva lui. Lei rispose che era sposata e venne fuori che anche lui, lo era, ma era come lei alla ricerca di sesso, di un’amante stabile. Lei rispose che non sapeva se voleva una storia, sia pure di sesso, fissa e gli parlò di tutti i partner che aveva avuto nell’ultimo periodo. Lui rispose che era pericoloso e lei gli parlò del video con i due uomini che era su internet. A lui, venne voglia di vederlo e lo videro insieme. Si eccitarono moltissimo entrambi con lui ancora una volta pronto, si misero a cucchiaio, lei alzò una gamba e il suo cazzo scivolò dentro la sua fica accogliente. Lorenza venne ancora una volta, gemendo come non mai e lui disse che voleva sborrarle in bocca, quindi, la fece girare e lei bevve tutto il suo seme prezioso.

Poi, si sdraiarono, lui le disse che era proprio fantastica a letto e la voleva a tutti i costi. Lei disse che voleva restare libera, per lo meno, a livello di amanti.

Dormirono un po’, poi tornarono a casa di Sasha e Ivana, che nel frattempo, si erano addormentati, quindi Lorenza si vestì, diede il suo numero di telefono a Marco, lo baciò e se ne andò a casa propria.

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