Io e il padrone-bull Fabio

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Mar 6, 2023

Chiedo a Fabio: “Dove è andato mio marito?”

Lui tranquillamente risponde: “Gli ho chiesto di tornare a casa, per il resto del week- end resterai con me perché devi imparare ad essere una sub e in futuro una schiava, perché so che lo vuoi, anche se lo neghi a te stessa.”

Io gli dico: “Voglio tornare a casa.”

Lui mi dice: “Torna pure a casa tua, ma tuo marito ti riporterà da me.”

Mi dice: “Ci siamo accordati in tal senso. E’ un uomo che capisce le tue esigenze, anche se è rattristato che non sia lui, a poterti soddisfare come hai bisogno.”

Io dico: “Va bene, vedremo cosa verrà fuori.”

Lui mi dice: “La risposta non va bene, devi aggiungere alla tua frase padrone, ricordatelo per dopo.”

Io rispondo: “Sì padrone. Padrone, potrei dormire, sono stanca?”

Lui mi dice: “Ti faccio lo zabaione così recupererai le forze, anche se me lo dovresti fare tu a me.”

Io rispondo: “Non l’ho mai fatto, padrone. Fammi vedere come lo fai, così imparerò.”

Lui dice: “Brava sub, è così che si parla.”

Lui mi fa vedere come fa lo zabaione, lo mangio è delizioso e ricostituente.

Lo faccio a lui, che mi dice: “Non male, per essere la prima volta che lo fai, ma lo puoi fare anche meglio grandissima troia che non sei altro.”

Io rispondo: “Sì padrone.”

Lui mi chiede: “Hai ancora voglia di andare a letto, a questo punto?”

Io rispondo: “Ho tante energie, padrone.”

Lui mi dice: “Ho voglia di farlo all’aperto, tanto non passa mai nessuno a parte il postino, ma oggi è sabato e non passa.”

Io rispondo: “Va bene, padrone.”
Andiamo fuori, l’aria è un po’ fresca sui nostri corpi ancora sudati per tutto ciò che abbiamo fatto.

Lui mi fa sdraiare su un tavolino, si mette le gambe sulle spalle e senza parlare inizia a scoparmi con spinte vigorose, mentre mi dici: “Godi troia.”

Io non rispondo perché sto gemendo, lui mi dice: “Non dici nulla al tuo padrone, troia?”

Io rispondo: “Sì padrone, grazie padrone di sbattermi così e farmi godere tantissimo.”

Siamo lì impegnati, quando sentiamo una voce.

E’ l’ex moglie di Fabio, che mi spiega che è ancora gelosissima di lui, anche se sono divorziati da anni.

Mi dice di scappare e nascondermi nel bagno al piano superiore.

Lui parlerà con l’ex moglie Michela fuori.

Lei non si stupirà di trovarlo nudo perché sa che gli piace moltissimo masturbarsi.

Azzurra sente che i due parlano, ma non riesce a distinguere le parole che dicono. Fabio la deve aver trattata male, perché sente la donna piangere e poi un’auto che velocemente se ne va.

Fabio viene di sopra e mi dice cosa ha detto all’ex moglie: “Vedi questo cazzo, non è più tuo e non mi devi rompere più il cazzo.”

L’ex moglie non ha detto una parola, si è messa a piangere ed è scappata via.

Fabio mi dice che deve telefonarle, per scusarsi di essere stato così stronzo.

Lei non risponde, butta giù a tutte le chiamate.

Alla fine, lei risponde e gli dice che aveva voglia di lui, ma evidentemente non è così per lui.

Fabio gli dice che è così, si scusa per come l’ha trattata, ma deve capire che non lo deve cercare più.

La loro storia è finita, se lo deve mettere in testa una volta per tutte.

Lui mi guarda e mi dice, poiché ha visto che ho lo smarthphone in mano: “Troia, che stai facendo?”

Mi mette la mano sulla fica, la sente bagnata e mi chiede: “Cosa stavi guardando troia?”

Io gli faccio vedere il video, che è un video di masturbazione maschile con tre uomini, uno con le calze e i tacchi a spilli, che mi ha eccitato da morire.

Lui mi chiede: “Ti piacciono queste porcate?”

Io gli dico: “E’ la prima volta che vedo un video del genere, è nel gruppo telegram dove pubblico i miei racconti.”

E lui mi dice: “E tu vedi tutto ciò che è in quel sito?”

Io rispondo: “No, ma sono molto curiosa riguardo al sesso in tutte le sue forme. Non credo che mi piacerebbe essere li a masturbare uno di quei cazzi anche se sono belli.”

Lui mi dice: “Troia, non devi parlare di altri cazzi in mia presenza. Tu devi solo pensare al mio cazzo. Non lo trovi bello? Non ti ha fatto godere moltissimo, troia?”

Io rispondo: “Scusa padrone. Hai ragione padrone. Padrone non potrò più vedere video porno? Mi piacciono molto quelli lesbo, quelli etero.”

Lui mi risponde: “Sì li puoi guardare mia sub e masturbarci sopra e poi fare un video per me, troia. Li usi per masturbarti non è vero?”

Io rispondo: “Sì padrone, li uso per masturbarmi.”

Lui mi dice: “Troia, vedrai che ti masturberai meno, perché lo faremo in tutte le posizioni e ti soddisferò.”

Io dico: “Lo spero vivamente, padrone.”

Lui mi dice: “Andiamo in camera da letto, che ho voglia di fare un 69.”

Io dico: “Sì padrone, andiamo.”

Lo facciamo con me sdraiata sul letto, lui mi dà il cazzo in faccia e si mette a brucare nella mia fica. Mi dice che i miei succhi sono deliziosi.

Mi rimprovera: “Troia, succhia il mio cazzo, voglio che il cazzo sia nella tua bocca.”

Io gli dico: “Cambiamo posizione è meglio padrone, così ti potrò succhiare il cazzo come vorrai.”

Lui mi risponde: “Troia hai ragione per questa volta.”

Cambiamo posizione io sono sopra di lui, mi fiondo sul suo cazzo, lui ha la mia fica sulla faccia e sento leccare avidamente.

Mi dice: “Brava troia, stai succhiando proprio bene. La prossima volta troia, voglio che porti un rossetto rosso da troia quale sia. Non ti devi vergognare di essere troia con me. Se non eri una troia, non ci saremmo mai conosciuti.”

Io gli dico: “Va bene padrone, comprerò il rossetto per te.”

Lui mi dice: “Mi raccomando, ricordatelo troia.”

Io rispondo: “Sì padrone.”

Lui mi dice: “Troia sto per venire. Vuoi la sborra in bocca o sulle tette?”

Io rispondo: “Padrone, la voglio sulle tette.”

Mi metto col seno davanti a lui e lui mi spruzza sei abbondanti getti di sborra calda.”

Lui mi dice: “Prendila con le mani e leccala, troia e fammi sentire e vedere quanto la trovi gustosa.”

Io lo faccio mugolando dal piacere.

Fabio dice: “Che troia che sei, sub.”

Io sono stranamente felice anche se mi ha chiamato sub.

Gli dico: “Padrone, sono appiccicata, mi vorrei un po’ lavare.”

Lui mi risponde: “Più tardi, faremo la doccia insieme troia. L’hai mai fatta con tuo marito?”

Io rispondo: “No padrone.”

Lui non dice nulla. Mi prende e mi bacia in bocca con passione, io mi sciolgo con un bacio così. Sento bagnarmi.

Fabio mi chiede: “Ti sei bagnata, troia?”

E io: “Sì padrone tanto.”

Lui mi tocca lì e inizia a masturbarmi prima delicatamente, poi con sempre maggiore velocità, facendomi gemere e godere come una troia, cosa che puntualizza di dirmi.

Io gli dico: “Padrone vorrei che d’ora in poi, mi chiamassi sub e non troia.”

Lui mi chiede: “Sei sicura sub?”.

E io: “Sì padrone.”

Mi ordina: “Mettiti con la faccia sul letto e il culo all’insù in fondo al letto, sub.”

Io mi ci metto e lui mi inumidisce la zona anale, poi ci infila due dita, poi sento qualcosa, ma non capisco cosa sia, me lo infila lentamente tutto.

Gli chiedo: “Cosa mi hai infilato, padrone?”

E lui: “Una zucchina, ti piace sub?”

E io: “Sì, moltissimo, muovila padrone.”

Lui la muove, sento un po’ di dolore e molto piacere, specie quando me la sfila e infila di prepotenza il suo cazzo.

Inizia a scoparmi senza pietà, incurante delle mie grida di dolore.

Io gli dico: “Mi fai male, padrone, per favore smettila.”

E lui: “No, perché meriti di soffrire, sub.”

Io: “Perché?”

Lui: “Devi provare il dolore, per apprezzare di più il piacere.”

Io non rispondo nulla perché sto provando un po’ di piacere, ma sto zitta, non voglio gemere, non voglio che il mio padrone, capisca che quello che mi fa, mi fa piacere.

Lui mi chiede: “Provi piacere, adesso sub? Rispondi con sincerità.”

Io: “Sì padrone, provo piacere, ma non te lo volevo dire.”

Lui arrabbiato: “Tu devi essere sempre sincera con me, hai capito? Altrimenti, non mi vedrai più. E’ questo che vuoi, sub?”

Io rispondo: “No padrone, non voglio questo. Non ti voglio perdere, adesso che ti ho appena trovato.”

Lui: “Ok sub, questa è la risposta esatta.”

Lui si sfila il cazzo e io ho un ultimo gemito di piacere. Gli dico: “Voglio masturbarmi, padrone, posso?”

Lui: “Sì e fammi vedere bene come lo fai.”

Io mi masturbo con due dita della mano sinistra sul clitoride, in senso anti-orario, in posizione seduta, così che lui veda bene all’interno della fica.

Lui: “Hai una bella fica, sub non c’è che dire.”

Io mi masturbo con più foga, a queste parole.

Vengo per il mio padrone e glielo dico.

Lui dice: “Grazie sub, stai imparando, che il mio piacere è anche il tuo piacere. Stai imparando che il tuo padrone ti porterà a vette di piacere mai provate. Sei pronta a fare tutto quello che ti dirà di fare il tuo padrone?”

E io: “Sì padrone, farò tutto quello che mi dirai.”

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Suo fratello

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Mar 5, 2023

Elisa era una ragazza bellissima, simpatica, piuttosto disinibita e io ne ero follemente innamorato.

Era la mia ragazza, era la mia passione.

Passavo tutto il mio tempo libero con lei, se non eravamo in giro con gli amici eravamo a casa sua a scopare, spesso poi rimanevo a dormire da lei.

Casa sua era praticamente sempre disponibile, i suoi genitori erano spesso in giro per lavoro, in quegli anni li avrò visti un paio di volte, ma lei non era sola, in casa c’era anche suo fratello, più grande di un paio di anni.

Ho sempre pensato che il loro rapporto fosse un po’… particolare. In estate giravano per casa mezzi nudi senza nessuna inibizione, lei in tanga minuscolo e canotta larga in cui si intravedevano i suoi seni perfetti, lui in boxer e basta. Più volte mi è capitato di vederlo uscire nudo dal bagno, con un fisico scolpito e un uccello davvero notevole, lei se lo vedeva non ci badava. Io sono figlio unico e non le capisco le dinamiche tra fratelli, anche se mi sembrava un po’ strano.

Succedeva che anche lui portasse a casa una ragazza e le colazioni della mattina dopo erano un misto di risate ed imbarazzo per la malcapitata, che poi malcapitata mica tanto visto quello che sentivamo durante tutta la notte.

Spesso mentre scopavamo mi sentivo osservato, più volte ho visto un movimento nello spiraglio della porta socchiusa. Ma scopare con lei era talmente sconvolgente che esistevamo solo noi, il mondo attorno scompariva. Con il tempo poi ci avevo fatto quasi l’abitudine a questa loro libertà, tanto che una volta la stavo scopando alla pecorina sul divano bianco quando si apre la porta di casa proprio davanti a noi, lui ci saluta tranquillissimo e si dirige verso la sua camera, noi scoppiamo a ridere e riprendiamo da dove eravamo rimasti. Da quel momento successe più volte che ci sorprendesse a scopare, una volta addirittura lei mi fece un pompino mentre guardavamo un film tutti e tre assieme sul divano, un’altra volta invece lo vidi distintamente che ci guardava dalla porta della camera mentre si segava apertamente.

Ci avevo fatto l’abitudine, ma sotto sotto pensavo che questa cosa non era poi così normale, sentivo che c’era qualcosa che non andava. Una volta sono arrivato a casa loro senza avvisare e quando lei mi è venuta ad aprire era tutta scarmigliata, con le guance rosse e l’occhio lucido, con la coda dell’occhio mi è parso di vedere suo fratello correre nudo nel corridoio, stavo per chiedere cosa stava succedendo che lei mi è saltata addosso scopandomi lì sul pavimento davanti alla porta.

Quella sera però è stato passato il segno, siamo andati oltre o forse mi si sono solo aperti gli occhi.

Avevamo bevuto e fumato troppo quella sera, eravamo in quattro, io e lei, suo fratello e Annalisa la ragazza che forse avevo visto più volte a casa loro, una amica.
Gli altri due stavano limonando da diversi minuti, lei mise su la musica e si mise a ballare con mosse
suadenti, io la guardavo dal divano, come ipnotizzato, bellissima nelle sue movenza, il vestito leggero che in controluce con la lampada risultava quasi trasparente.
Guardando se anche loro si stanno godendo lo spettacolo, mi accorgo che Annalisa ha il suo uccello completamente piantato nella gola mentre lui le tiene la nuca guardando la sorella ballare.

Elisa balla e li guarda con occhi di fuoco.

Ma avevamo bevuto davvero troppo infatti Annalisa inizia a fare dei brutti rumori poi si svincola e corre
verso il bagno a vomitare.
Lui non si muove resta lì con il suo cazzo dritto bagnato di saliva mentre guarda Elisa ballare.
Elisa balla, sembra non essersi accorta di nulla.

Dal bagno sento Annalisa vomitare e piagnucolare, mi alzo, li guardo incredulo e vado ad aiutarla.
La trovo che si sta spogliando, è davvero ubriaca, si è sporcata il vestito, sta cercando di toglierselo, la aiuto,
mi ringrazia biascicando, resta in reggiseno e mutandine, ha un seno enorme che fatico a non guardare.

“Ti piace!?”

“Sei una bellissima ragazza, lo sai”

“E tu sempre troppo gentile!”

Si guarda il reggiseno, è sporco pure quello, lo sfila con disinvoltura sfila svelando un seno ancora più bello e grande di come immaginavo.

“Ti piacciono eh!? Dai vieni con me!”
Mi prende per mano e mi porta in una camera.

“Dai stenditi a riposare, io torno di la!”

“Sempre troppo gentile!”
Si stende lasciva sul letto, allungando le braccia verso di me a chiamarmi.

“Dai loro sono di là!”

“Sempre troppo gentile ma soprattutto troppo ingenuo!”
Guardo nel corridoio, si sente la musica dallo stereo.

“Cosa vuoi dire?” ma ha chiuso gli occhi, braccia e gambe aperte, il seno invitante, le mutandine di pizzo
leggero, è davvero una bellissima ragazza, prendo una coperta e la copro.
“Sempre troppo gentile!” Sorrido, forse ha ragione.

“E ingenuo” lo bisbiglia prima di addormentarsi del tutto.

Accosto la porta e torno silenziosamente verso la sala.

Lo spettacolo che mi trovo davanti è a dire poco sconvolgente.

La mia Elisa, la mia ragazza, il mio amore è in ginocchio tra le gambe di suo fratello.

La mia Elisa, la mia ragazza, il mio amore ha in bocca la verga enorme di suo fratello.

Lui le tiene la coda di capelli mentre si fuma una canna guardando il soffitto. Sono immobilizzato, ipnotizzato.

Guardo il culo di quella che dovrebbe essere la mia ragazza ondeggiare a ritmo con il movimento della sua testa.

Guardo quel culo che tanto amo e mi eccito, mi eccito e mi maledico.

Come ho fatto ad essere così… ingenuo, sì ha ragione Annalisa…vorrei tornare da lei… per piangere, perché è questo che vorrei fare ora. Ma alzando lo sguardo incontro quello di lui, uno sguardo divertito, quasi sprezzante. Vorrei scappare, sbattere la porta di casa e non tornare mai più, ma quello sguardo mi tiene inchiodato lì. La tristezza, la delusione, si trasforma lentamente in amarezza, rabbia! Voglio fargliela pagare, ma sono eccitato da fare male.

Mi spoglio completamente sotto gli occhi incuriositi di suo fratello poi mi avvicino silenziosamente, lei non si è ancora accorta di me. Le metto una mano tra i capelli e le spingo lentamente la testa sempre più giù, le faccio ingoiare fino in fondo quel uccello maledetto, la cappella le arriva in gola mentre il suo naso è schiacciato sul pube del fratello. Vedo i suoi occhi dilatarsi preoccupati, allarmati, roteano in cerca di spiegazioni e mi vedono… Allento la presa e lei si sfila velocemente tossendo, mentre io mi posiziono dietro di lei.

“Io …”

“Zitta!” entro dentro di lei con un colpo solo, le tolgo nuovamente il respiro. La pompo senza pietà, senza lasciargli il tempo di reagire, mentre con una mano le spingo nuovamente la testa verso l’uccello che si trova davanti. Non sento nulla, nessun piacere, lei è bagnata larga eccitata, io solo arrabbiato deluso triste. Guardo quel corpo che ho tanto amato, guardo quel viso così dolce trasformato trasfigurato dal cazzo che ha in bocca dal piacere che sta provando.

Con le mani le strapazzo le chiappe, le stringo con forza, le dilato, le graffio, lei sembra gradire anche questo trattamento, allora inizio a darle degli schiaffi sempre più forti, ha la pelle rossa, ogni schiaffo un urlo, un urlo soffocato da quel uccello, un urlo di piacere.

Le allargo le chiappe più che posso esco dalla sua figa e lo appoggio a quel forellino pulsante. Sono bagnato di lei, dei suoi umori, la mia cappella luccicante scivola dentro di lei che si è fermata, è immobile mentre mi spingo lentamente nel suo culo. Si lamenta, vorrebbe più lubrificazione, ma il dolore che sta provando non è nulla rispetto a quello che sto provando io… Quando sono arrivato in fondo, le do il tempo di abituarsi un po’, nella testa le parole di Annalisa “sempre troppo gentile”.

Inizio a muovermi, lentamente, con calma, è stretta, calda, ma io ancora non sento nulla, sono come anestetizzato. Inizio ad accelerare, mentre lei inizia a venirmi in contro, le piace anche così, gode nell’essere inculata mentre continua a ciucciare l’uccello di suo fratello. Guardo lui che sta per esplodere, ha gli occhi fuori dalle orbite, gode nel vedere trattare così sua sorella, gode e le schiaccia la testa sul suo pube mentre le riempie la gola grugnendo, urla tutto il suo piacere mentre si scarica dentro di lei. Lei ha perso ogni ritegno, manda giù tutto quello che può mentre una buona parte inizia a colargli dalla bocca, si sfila per non soffocare, mentre lui continua a venirgli sul viso, quel viso che tanto amavo e ora mi fa orrore.

Quel viso sporco di lui, sconvolto dal piacere che si irrigidisce assieme a tutto il corpo, mentre viene percorso da una scossa, un urlo liberatorio, fortissimo esce da quella gola, poi si accascia su di lui e si sfila da me.

Mi alzo in piedi, ho l’uccello gonfio duro puntato contro di loro, mentre li guardo con disprezzo. Sono una tra le braccia dell’altro, nudi, sudati, sporchi dei loro stessi succhi, sono bellissimi ma mi fanno solo schifo.

Mi volto per riprendere i miei vestiti e vedo Annalisa che mi guarda con gli occhi spalancati, in mutande, un braccio a coprirsi il seno, una mano sulla bocca.

“Vado via”

“Vengo con te, ma ho il vestito sporco!” Le passo la mia camicia, si volta e se la infila dandomi la schiena, con una timidezza che mi sorprende, mentre io mi sistemo i pantaloni.

Usciamo così da quella casa maledetta, lei con una camicia che le copre appena il culo e un sacchetto di plastica con i vestiti sporchi di vomito, io a torso nudo, sembriamo due scappati di casa, ma appena in strada entrambi facciamo un sospirone liberatorio e ci guardiamo sorridendo timidamente.

“Ti do un passaggio?!”

“Grazie mille!”

“Io, così per la cronaca, sono figlio unico”

“Anche io!”

Guida in silenzio, non le ho neppure detto dove abito, ma lei è partita sicura, senza nessuna fretta, la guardo è davvero sexy, le cosce nude che si tendono a spingere i pedali, la camicia leggera e mezza slacciata fa intravedere quei seni meravigliosi che ho visto poco fa.

“E’ stata una scena…sconvolgente”

“Io…l’amavo… non avevo capito nulla!”

“Io qualcosa lo sospettavo, ma noi non stavamo insieme”

“Sono un idiota!”

“No, eri innamorato!”

“Volevo punirla” Restiamo in silenzio qualche minuto.

“Mi è parso che in realtà le sia piaciuto”

“Solo a lei! Che troia”

“Non solo a lei, ma tu non hai goduto…”

“No, ho provato solo rabbia e amarezza, nessun piacere”

“E adesso?”

“A parte le palle gonfie!? Una strana tranquillità”

“Bene”

La guardo ha uno strano sorrisino compiaciuto, mentre guida sicura.

“Ma dove stiamo andando!? Io abito di là!”

“A casa mia!”

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Io, il bull Fabio e mio marito

Posted by admin under Incontri Erotici on venerdì Mar 3, 2023

Torno a casa arrabbiata, mi butto sotto la doccia e urlo forte per sfogarmi perché mi sono sentita una marionetta nelle mani di quei due stronzi.

Sono ancora nera quando torna mio marito, che invece è contento e mi dice che farà festa per una settimana.

Mi dico tra me e me che è meglio così, così non vedrò quei due, anzi mando a entrambi un messaggio per dirgli che il coniuge è per una settimana a casa e di conseguenza non posso vederli.

Mi dico che è stato un errore inviarglielo perché penseranno che mi è passata l’arrabbiatura e che voglio fare ancora sesso con loro.

D’altronde, ho ancora un desiderio esagerato, mi sento una maiala come ha detto Orlando.

Mio marito mi parla, mi dice che ha pensato molto a quello che gli ho detto l’altro giorno dopo che si era fatto sesso.

Mi dice che non è in grado di darmi quello che voglio e ha pensato che potrei soddisfarmi, con lui presente, con un comune amico, che è noto per essere un gran donnaiolo.

Gli dico che non mi va di andare un uomo promiscuo, ma che bisognerebbe cercare un bull che si dedicasse solo a me.

Mio marito mi chiede cosa sia un bull e gli dico che è un uomo che fotte la moglie del marito cuckold ossia un marito che prova piacere nel vedere la moglie godere con un altro uomo.

Mio marito dice che va bene e che aveva proposto il l’amico comune perché non fosse una persona sconosciuta.

Gli dico che conosco un sito dove potremmo cercare una persona del genere, glielo faccio vedere e lui vede video di mogli con il bull.

Mi dice che sono molto eccitanti e che non vede l’ora di vedermi all’opera.

Io metto sul sito l’annuncio che voglio un bull sano, pulito, ben dotato che si dedichi a me e che abbia al max cinquant’anni anni.

Mi rispondono in molti, che mi mandano video dei loro cazzi e non so chi scegliere.

Si propongono anche giovanissimi, ma preferirei una persona su per giù della mia età ossia sui cinquant’anni.

Faccio una scrematura in base all’età e in base alla dimensione dei cazzi e rimangono in tre.

Alla fine, io scelgo un bull che abita nella nostra stessa provincia per agevolare i nostri spostamenti.

Lo contatto, mi dice che si chiama Fabio, si fa vedere in faccia, è un uomo molto attraente e gli chiedo

se abbia mai fatto il bull.

Lui mi risponde che l’ha fatto per una sua amica, ma che è finita in quanto il marito non era davvero un cuckold.

Io gli dico che noi siamo alla prima esperienza e spero che mio marito sia un vero cuckold.

Ci diamo appuntamento per il sabato successivo a casa sua perché è una villetta isolata nel verde.

Durante la settimana restiamo in contatto, mandandoci video in cui ci masturbiamo.

Faccio vedere a mio marito dei video di Fabio, lo vedo che è geloso del suo cazzo e del suo essere un bell’uomo.

Dico a mio marito che possiamo sempre tirarci indietro, ma sabato Fabio farà il mio bull e lui il mio marito cuckold.

Mi compro un completino sexy, anche se Fabio mi ha detto che preferisce il nudo totale.

Ha visto anche il mio seno e lo trova bellissimo.

Il venerdì sono in fibrillazione, mi masturbo come una forsennata, non vedo l’ora di essere al giorno seguente.

E’ il sabato, finalmente andiamo da Fabio.

Ci fa accomodare sul divano, ci dà un drink, parliamo del più e del meno, ma io ho tanta voglia, tanto che Fabio mi dice: “Azzurra sei una troia che ha voglia di cazzo.”

Mio marito è ammutolito che lui usi il termine troia, non avendo ancora iniziato a fare sesso.

Io invece mi eccito, metto una mano sul cazzo di Fabio, gli dico che lo voglio vedere.

Lui mi dice che debbo spogliarmi completamente, lo faccio, tiro fuori il cazzo dalla zip e Fabio mi dice: “Troia succhiamelo ben bene.”

Io gli rispondo: “Non vedevo l’ora, ieri mi sono masturbata come non mai pensando al tuo cazzo e rivedendo i video.”

Allora glielo prendo in bocca, la sua cappella è molto grossa ed è già violacea, il resto del cazzo ha vene in rilievo come piace a me.

Lui mi scosta dal cazzo, si mette in piedi e dice: “Troia mettiti in ginocchio e succhia.”

Io lo faccio, non sono contrariata, ma molto eccitata.

Mio marito, lo vedo con la coda dell’occhio che ci guarda eccitato, anche se non si è ancora tirato fuori il cazzo.

Io continuo a succhiare e mugolo dal piacere, Fabio mi ordina: “Troia non devi mugolare dal piacere. L’unico che deve godere sono io. Troia non ti avvertirò quando verrò e dovrai ingoiare tutto, senza perdere una sola goccia del mio prezioso seme.”

Io gli rispondo: “Si Fabio.”

Lui mi dice: ”Non è la risposta corretta, pensaci.”

Io dico: “Sì padrone.”

Lui mi dice che la risposta è troppo corta e che debbo aggiungere: “Al servizio del tuo piacere.”

Io allora dico: “Si padrone, sono qui al servizio del tuo piacere.”

Fabio mi risponde: “Brava troia, sei proprio brava a succhiare.”

Io rispondo: “Grazie padrone.”

Io continuo a succhiare, sento che il suo cazzo si ingrandisce sempre di più finché mi sborra tutto dentro.

La sborra è troppa e mi cola un po’ sul viso.

Lui mi dice: “Troia, lecca la sborra che hai sul viso, immediatamente.”

Io rispondo: “Si padrone, scusami.”

Lui dice: “Niente scuse e fai quello che ti ho detto, troia.”

Lo faccio, ho ingoiato e leccato tutta la sborra.

Fabio mi dice: “Brava troia. Ora alzati in piedi e spogliami.”

Io lo faccio, rimane nudo davanti a me, io sono imbarazzata, mi sento brutta rispetto a lui che ha un fisico perfetto.

Lui mi dice: “Troia, non devi guardarmi negli occhi, devi stare a occhi bassi.”

Io rispondo: “Scusa padrone”.

Mi afferra e mi porta in camera da letto.

Mi dice. “Troia mettiti a pecorina.”

Io lo faccio, lui si mette ad accarezzarmi il culo e dice: “Troia, hai un culo bellissimo. Hai mai fatto l’anale?”

Io gli rispondo: “No padrone. Il mio culo è arrivato vergine per te.”

Lui mi dice: “Troia, è difficile trovare un culo vergine, non vedo l’ora di infilare il mio cazzo dentro.”

Io dico: “Padrone ho paura che tu mi faccia male.”

Lui mi dice che prima mi metterà dentro un piccolo dildo anale per allargarmi il buchino e poi procederà quando sarò al culmine dell’eccitazione.

Io gli rispondo: “Padrone non vedo l’ora.”

Lui mi dice: “Brava troia. Sei proprio una brava sub.”

Io gli dico: “Non voglio essere chiamata sub.”

Lui mi dice: “Va bene, anche se non vedo perché tu debba prendertela, visto che ti stai comportando da sub e eccitando da morire a quanto vedo, visto che hai la fica molto bagnata. Comunque va bene, ti chiamerò solo troia.”

Io rispondo: “Grazie padrone.”

Fabio si alza e trova nel cassetto del comodino un piccolo dildo anale e un unguento per ammorbidire l’ano.

Lui me lo mette, è fresco e a me scappa: “Ahhhh”

Fabio mi dice: “Accidenti che troia che sei, non te l’ho ancora messo dentro.”

Io non dico nulla, sono molto imbarazzata.

Fabio mi dice: “Non ti imbarazzare troia, vedrai che ti farò godere da morire.”

Lui lascia asciugare l’unguento, inizia a mettermi un dito dentro e chiede: “Ti piace troia?”

A me scappa un gemito e lui mi dice: “Sei una gran troia che ha tanto bisogno del suo bull.”

Mi mette un altro dito dentro e dice: “Troia, sei elastica, per avere l’ano vergine.”

Mette un altro dito, sento dolore e strillo.

Lui mi dice: “Troia, non devi urlare, sennò ti inculerò di brutto e e allora sì sentirai molto dolore.”

Io rispondo: “Padrone, mi hai fatto male, che ci posso fare?”

Fabio risponde: “Non devi urlare, devi trattenere l’urlo, perché dopo il dolore sentirai il piacere, te lo garantisco.”

Io rispondo: “Si padrone.”

Lui mi avverte: “Troia, ti infilo lentamente il cazzo dentro, non urlare promettilo.”

Io rispondo: “Padrone, lo prometto.”

Sento dolore e dopo inaspettatamente delle ondate di piacere e inizio a gemere forte.

Fabio dice: “Sì godi troia. Lo vedi come riesce a farti godere il tuo padrone?”

Io rispondo infoiata: “Sì padrone, grazie padrone.”

Lui mi fa godere come non mai e glielo dico.

Lui risponde: “Troia sono contento, temevo che all’ultimo momento ti saresti tirata indietro non solo tu, ma anche tuo marito.”

Mio marito si sta segando e risponde: “Sì, non ero sicuro di riuscire a vedere Azzurra con un bull, ma ora sono eccitatissimo come non mai.”

Ci fa vedere la sua abbondante sborra e Fabio gli ordina: “La devi ingoiare, schiavo.”

Mio marito dice: “Schiavo io? Io sono qui solo per osservare.”

Fabio dice: “Tu hai sborrato grazie a me e devi fare quello che ti dico sennò me ne vado e tua moglie non godrà come merita.”

Io imploro mio marito con gli occhi di fare quello che gli ha detto Fabio.

Mio marito lo fa, anche se è un po’ schifato, poi chiede a Fabio se può andare in bagno per finire di pulirsi con la carta igienica e Fabio glielo concede.

Fabio toglie il suo cazzo improvvisamente dal mio culo e sento insieme piacere e dolore.

Mi dice: “Te l’ho sverginato per bene il culo e non vedo l’ora di scoparlo ancora, ma non oggi, ma quando ci rivedremo perché è certo che ci rivedremo troia.”

Rispondo: “Sì padrone, al servizio del tuo piacere.”

Ci sdraiamo nel letto e facciamo un breve sonnellino, poi mi ordina di masturbarmi e lo faccio e vedo il miracolo del suo cazzo che si erge.

E’ meraviglioso da vedere e glielo dico.

Lui risponde: “Grazie troia. E’ lo strumento con cui hai provato molto piacere, non è vero, troia?”

Io rispondo: “Si padrone. Grazie padrone.”

Lui si mette in ginocchio e dice a mio marito: “Succhiamelo schiavo.”

Mio marito non vuole, ma Fabio dice: “Me ne vado e troverò un’altra coppia. Lo devi succhiare, schiavo.”

Mio marito lo fa, e mugola dal piacere, ma Fabio gli ordina: “Stai zitto, cornuto.”

Poi gli scosta la testa e vedo il suo cazzo che è grossissimo.

Mi prende e me lo infila nella fica con spinte vigorose. Godo come non mai e grido.

Lui dice: “Godi troia.”

A mio marito dice: “Guarda cornuto, come gode la grandissima troia di tua moglie.”

Mio marito dice: “Non sono cornuto, sono cuckold è diverso, sennò non sarei qui.”
Fabio gli dice: “Scusami, ma mi eccita chiamarti cornuto. Non ti piace essere chiamare cornuto, schiavo?”

Poi dice a me: “Troia, a te eccita che lo chiami cornuto?”

Io rispondo: “Si padrone, mi eccita molto, anche se razionalmente so che non dovrei.”

Lui ribatte: “Non devi pensare, ma solo eccitarti e godere.”

Io gli rispondo: “ Godo moltissimo padrone, come non ho mai goduto in vita mia.”

Continua a pomparmi, finché dice a mio marito che si sta segando: “Vieni e sborra dentro la gran troia di tua moglie.”

Mio marito viene e sborra tantissimo, come non ha mai fatto in vita sua.

A questo punto, Fabio lecca la sborra di mio marito e dice: “E’ buona la sborra del cornuto.”

Io non so che dire e allora lui: “Non sei contenta che mi piaccia la sborra di tuo marito?”

Io rispondo: “Si padrone. Grazie padrone.”

Lui dice: “Sei una grandissima troia. Una troia di primo livello, come non ho mai incontrato in vita mia. Sono contento di averti trovata. Troia, sei contenta del tuo padrone?”

Io rispondo: “Sì, sono molto contenta.”

Lui dice: “Ora riposiamoci un po’ e continueremo a fare sesso più tardi.”

Io rispondo: “Sì padrone.”

Dopo continuiamo, la cosa si fa sempre più porca, più godereccia, tant’è che Fabio chiede a mio marito: “Te la senti di fare la doppia penetrazione con me?”

Mio marito è ammutolito. Io gli dico: “Amore lo desidero moltissimo, dai fallo per me.”

Lui mi risponde infoiato: “ Va bene e ti voglio scopare il culo.”

Fabio risponde: “No, il culo lo scopo solo io, oggi. Cornuto, lo scoperai la prossima volta.”

Ci alziamo dal letto, ci mettiamo sul divano, mio marito a sedere, io gli sono sopra, la mia fica ha dentro il suo cazzo e dietro parzialmente in piedi c’è Fabio che mi incula, senza avvertirmi.

Io gli dico: “Ahi, che male.”

Lui mi dice: “Troia non devi dire ahi, sennò sentirai moltissimo dolore.”

Io rispondo: “Scusa, padrone.”

Lui non dice nulla, si limita a scoparmi il culo, mentre io mi nuovo sopra mio marito che è passivo, ma poi mi chiede: “Ti piace tutto questo?”

Io rispondo: “Sto godendo da matti.”

Fabio ribadisce: “Se non l’hai capito, tua moglie è una troia e ha bisogno di godere come una grandissima troia sennò si intristisce e poi si masturba vedendo video porno. Ha bisogno di essere scopata e tu la prendevi in giro per questo.”

Mio marito risponde: “E’ vero, ho sbagliato, padrone, me ne rendo conto solo adesso. Non avevo mai sentito Azzurra godere come oggi”.

Fabio risponde: “Tua moglie è solo all’inizio, le prossime volte, proverà ancora più piacere.”

Fabio dice: “Lo sai che tua moglie ha fatto sesso con una donna, poi con le sue amiche e che le è piaciuto moltissimo?”

Mio marito perfidamente risponde: “Non sapevo che Azzurra fosse anche lesbica.”

Fabio arrabbiato gli dice: “Tua moglie non è lesbica, ma bisessuale, è perfettamente normale. E le donne che negano di non aver mai pensato a fare sesso con altre donne, sono delle ipocrite.”

Fabio dice una cosa clamorosa: “Io sono un uomo, ma con una mia amica con cui avevo una profonda intesa sessuale, mi sono fatto scopare il culo mentre lei indossava lo strap-on.”

Mio marito non sa cosa sia, io glielo spiego perché l’ho visto in un video porno, in cui una fidanzata scopava il culo del suo uomo e lui godeva e sborrava.

Lui risponde: “Azzurra e Fabio, credo che questa strada sia troppo hard per me. Io volevo solo vedere lei a letto con te, non fare delle porcate.”
Fabio si arrabbia e dice: “ Le porcate sono il sale della vita. Tua moglie, se non lo sai, scrive racconti erotici in cui descrive porcate che non ha mai fatto perché alla fantasia non c’è limite. La realtà è un’altra e magari attuare tali fantasie potrebbe fare male emotivamente.”

Mio marito dice che vorrebbe leggere qualcuno di questi racconti e io gli rispondo che gli indicherò il sito in cui si trovano.

Io dico: “Voglio finire di godere, ho ancora voglia.”

Mio marito dice: “A me, è completamente passata.”

Fabio dice: “Ci penso io a soddisfare tua moglie. Tu schiavo guarda come un bull soddisfi una moglie profondamente insoddisfatta.”

Mi fa mettere a pecorina e mi incula in maniera sempre più forte, mentre io gemo dal piacere, raggiungendo orgasmi acutissimi.

Mio marito vedo con la coda dell’occhio, che si sega, anche se aveva detto che non aveva più voglia.

Fabio mi sborra dentro, mi dice: “Vai a farti il bidet, che io parlo un attimo con tuo marito.”

Vado nel bagno al piano di sopra e quando torno, mio marito non c’è più.

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Una pazzia col giovane vicino

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Mar 2, 2023

E’ estate sono al computer a scrivere, sono davanti alla finestra aperta quando d’improvviso mi viene voglia di masturbarmi.

Non penso alla finestra, al fatto che mi possano vedere, anche se le mie gambe sono nascoste sotto al tavolino, a cui è appoggiato il computer.

Mi tolgo i pantaloncini e le mutandine e mi masturbo, godendo forte.

Il problema è che dopo un po’, mi accorgo di essere osservata da un giovane alla finestra di fronte.

Invece di fare come avrei fatto altre volte ossia chiudere finestra e persiana, continuo come nulla fosse, anzi sposto la sedia così che lui possa osservare la mia fica e inoltre mi tolgo rapidamente anche la maglietta e reggiseno.

Non so perché lo faccio o meglio so che mi eccita da morire che mi guardi un giovane di bell’aspetto, che non si limita a guardare, ma si accarezza il cazzo al di sopra dei bermuda che indossa.

Io non so come riesco a fargli capire con gli occhi, che vorrei tanto vedere il suo cazzo e lui si butta giù la cerniera e il membro viene fuori in uno scatto, bello grosso, lungo, in erezione.

Io gli faccio ok con le dita e lui inizia a segarsi mentre io continuo a masturbarmi.

Mi chiama a bassa voce: “Ehi tu” e io gli rispondo “Che c’è?”

Lui mi chiede: “Posso venire a casa tua?”

Io dico: “No,”

Lui ci rimane male e gli dico: “Mi piacerebbe, ma tra poco torna mio marito.”

Lui mi chiede: “Quando posso venire da te, allora?”

Io gli rispondo: “Oggi pomeriggio alle 14:30.”

Lui mi fa ok con le dita e mi dice: “Non smettere di masturbarti per favore, sei troppo bella. Hai visto come ce l’ho grosso?”

Io gli faccio ok con le dita e continuo ad accarezzarmi la fica, a tenerla bella aperta perché lui la possa guardare bene, mentre io ammiro il suo cazzo.

Io vengo diverse volte come mi succede sempre, poi vado a rivestirmi in bagno e chiudo la finestra, accendo l’aria condizionata e faccio rapidamente la pasta per il pranzo.

Non so, come mio marito non abbia potuto accorgersi di nulla, ero parecchio distratta, ma d’altronde anche lui lo è spesso.

Io sono da un lato contenta che il giovane vicino venga, d’altronde come faccio ad avvertirlo che ci ho ripensato?

Lui è più giovane di me, temo che vedendomi se ne scappi.

Oltre a questo, i vicini se ne accorgeranno.

Non mi interessa, voglio scoparlo, voglio divertirmi con lui, non voglio pensare a nulla.

Alle 14 e 30 suona il campanello, è lui.

Lui che si presenta come Marco, è meno giovane di quanto sembrava dalla finestra avrà trentacinque anni.

Io gli dico che mi chiamo Sara.

Mi dice se andiamo in camera da letto, ci andiamo, ci spogliamo, lui non perde tempo a parlare, mi bacia in bocca, mi palpa tutta e mi dice che vuole fare un 69.

Io mi metto a cavalcioni su di lui, con la mia fica sopra il suo viso mentre io non credo ai miei occhi, nell’avere lì quel cazzo che provvedo subito a mettere in bocca.

Lui mi dice di non avere fretta e allora prendo a leccarlo come un meraviglioso cono gelato.

Lui mi lecca, mi dice che ho una fica fantastica, che sono già molto bagnata e che adora leccare i miei succhi.

Io gli dico che voglio in bocca il suo cazzo, lui dice che vuole scoparmi e allora io porto il mio culo davanti e inizio a cavalcarlo senza girarmi così che lui vede la mia schiena.

Lui mi dice che sono una maiala meravigliosa mentre con le sue mani mi tocca il culo polposo.

Mi chiama: “Puledra mia” e io continuo a cavalcarlo con vigore fino a che ho il primo orgasmo e rallento un po’.

Gli dico che vorrei baciarlo in bocca e che vorrei mettermi con il viso verso di lui.

Lui mi dice che lo farò dopo, che a lui piace vedere il mio culo, che non vede l’ora di entrarci dentro con il suo cazzo.

Lui è impaziente e mi dice che lo vuole fare adesso.

Lui si va a mettere in piedi sul pavimento in fondo al letto mentre io mi metto con la testa sul letto e il culo in alto.

Lui mi inumidisce la zona con la sua lingua, mi chiede se ho un unguento per la zona anale, glielo vado a prendere in bagno, lui me lo spalma e in modo lento mi entra dentro.

Io provo un po’ di dolore, ma a questo si mischia il piacere quando si muove e io gemo dal piacere fino a che ho un orgasmo che mi fa tremare tutta.

Lui si sfila dolcemente, viene nel letto con me, mi prende tra le braccia, mi bacia e mi dice che vuole vedermi masturbare.

Io gli domando se vuole vedermi masturbare alla pecorina, lui mi risponde di sì molto entusiasta.

Io mi metto in posizione, lui si mette in piedi di fronte a me per vedere le mie espressioni di piacere e non resiste, inizia a toccarsi il cazzo sgonfio.

Io gli chiedo se abbia ancora voglia, lui mi dice che gliela faccio venire io e che ci vuole poco perché il cazzo si rigonfi.

Io gli chiedo quale sia il suo massimo di scopate di seguito e lui mi risponde tre.

Lui mi chiede se mi bastano. E io rispondo che in caso contrario mi posso sempre masturbare o usare il dildo.

Lui mi dice che vuole vedermi col dildo, lo prendo, mi metto a sedere e me lo infilo nella fica.

Mi dice che l’ha comprato alla sua fidanzata, ma che si vergogna ad usarlo davanti a lui.

Mi dice che lo fa impazzire una donna col dildo e che lo faccio impazzire io.

Mi dice che non gli sembravo il tipo da masturbarsi completamente nuda per uno sconosciuto, come è successo questa mattina.

Gli dico che la situazione mi ha eccitato da morire e che non ho pensato che mi potessero vedere altri.

Io gli domando se gli fosse successo prima una situazione come quella di stamani.

Lui mi dice che sì una volta gli era successo al mare, ma che la ragazza è rimasta una sconosciuta.

Mi chiede se può infilarmi lui il dildo perché non l’ha mai fatto.

Io gli dico di sì e lui me lo infila e lo toglie lentamente, poi aumenta il ritmo che diventa sempre più veloce finché infila il suo cazzo e inizia a pomparmi di brutto fino a venirmi dentro

in maniera torrenziale.

Gli dico che aveva tanta sborra da tirare fuori.

Lui mi fa vedere le palle che non sono totalmente svuotate e mi dice che ce la fa a fare un’altra sborrata o addirittura due.

Io gli dico che non mi deve più sborrare in fica e vado in bagno per farmi un rapido bidet.

Lui si alza in piedi, si mette davanti allo specchio, si guarda, lo ritrovo così quando torno dal bagno.

Mi dice che vuole farlo lì davanti perché si eccita molto di più.

Io gli dico che anche per me è così.

Mi dice di prendere una sedia, la prendo, lui ci si mette a sedere, io su di lui e mi infilo il suo cazzo già duro dentro la mia fica ingorda.

Lui ogni tanto guarda verso lo specchio e mi dice che trova magnifico il mio culo.

Io mi muovo, lui si infila un mio capezzolo in bocca e inizia a succhiare, mentre io continuo a muovermi, gemendo.

Lui smette di succhiarmi il capezzolo e mi bacia in bocca.

Mi dice di alzarmi in piedi, io mi metto davanti a lui, lui mi fa inarcare la schiena e mi prende alla pecorina, con il mio viso vicinissimo allo specchio così che vedo tutte le mie espressioni di piacere estremo.

Marco mi chiede se mi piaccia vedermi e io gli rispondo che la cosa mi ha eccitato moltissimo, anche se la posizione non è molto comoda.

Marco mi dice di andare nel letto, ci potremmo guardare con gli specchi dell’armadio

Mi fa mettere ancora a pecorina di profilo, così vedo con la coda dell’occhio gli affondi di Marco sul mio culo.

Gli chiedo perché lo faccia eccitare, visto che sono più vecchia di lui e lui mi risponde: “Perché sei una vecchia maiala.”

La risposta non mi piace e gli chiedo se la sua fidanzata sia una santa.

Marco mi risponde di no, ma io sono molto più sensuale di lei che ha appena venticinque anni.

Io mi sono raffreddata, gli dico che voglio smettere, che se ne vada, tanto credo di averlo soddisfatto non poco per quel giorno.

Lui mi chiede di farlo sborrare e poi se ne andrà.

Mi chiede se voglio ingoiare ed io anche se sono arrabbiata, gli rispondo di sì.

Lui mi viene davanti, io prendo il cazzo in bocca e lui mi lancia cinque getti di sperma che io come una porca ingoio con piacere.

Lui mi chiede se possiamo vederci ancora, ma io gli rispondo che è meglio di no.

E’ stato bellissimo, ma sono sposata e non voglio farmi scoprire da mio marito.

Lui mi dice solo che se ci ripenso, so dove trovarlo.

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