I vicini perfetti

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Nov 28, 2022

Lorenza pensandoci si rese conto che per lei l’ideale sarebbe stato giocare con una coppia, tipo quei vicini che si erano trasferiti da poco.

Erano una coppia sulla quarantina. Lorenza era stata a bere il caffè da loro e se non aveva frainteso i loro discorsi indiretti, erano propensi, a giocare con una terza donna.

In verità, Lorenza aveva visto, senza volere, la vicina, Lara, baciarsi con una donna sconosciuta un giorno. Poi l’aveva vista anche un altro giorno fare lo stesso. Quindi, lei era bisex e bisognava vedere se il marito era disponibile ad accogliere una persona estranea come lei.

Un giorno, Lorenza si presentò per chiedere un poco di zucchero e evidentemente li aveva interrotti, mentre erano in camera da letto. Lei avrebbe voluto scomparire sotto terra e disse che non importava, ma Lara insistette perché entrasse in casa, spingendola in camera da letto.

Lì c’era Roberto che si stava segando. Il suo cazzo aveva una cappella rosso incandescente e senza dire nulla, lei iniziò a leccarlo, come se fosse il più buono dei gelati.

Lara entrò in camera, ma non si arrabbiò e prese ad accarezzarle i capezzoli da sopra i vestiti e poi le mise le mani dentro le mutandine, dove scoprì la sua fica più che umida. Lara spogliò Lorenza che continuava con il pompino mentre Lara prese a leccare la fica di Lorenza, a succhiarle il clitoride e a mordicchiarle le grandi labbra che aveva.

Lorenza cercava di non gemere, ma non ci riuscì e quindi Roberto incominciò a segarsi, mentre guardava sua moglie intenta nel cunniculung con Lorenza. Lorenza venne e Lara la baciò in bocca, mentre suo marito la penetrò da dietro in maniera improvvisa.

Lara smise di baciare Lorenza che la vedeva e sentiva i suoi gemiti e le sue espressioni di piacere, finché non venne con un grido. Il marito invece sborrò sopra le tette di Lorenza, che Lara si apprestò a leccare velocemente e con goduria.

Lorenza si ritrovò in bocca il cazzo di Roberto che doveva essere pulito e lucidato dal suo seme. Tutto questo si svolse senza parole, solo sentendo i loro gemiti e senza alcuna gelosia da parte di Lara.

Anzi, lei sembrava molto attratta da Lorenza e la baciò ancora una volta in bocca, mentre le stringeva i capezzoli facendole provare ancora più piacere. Lara a quel punto disse che voleva essere leccata e Lorenza iniziò a farlo. Lara le disse che finalmente realizzava il suo sogno perché era un po’ che pensava a lei. Lorenza le rispose non se n’era accorta, poi continuò a leccare e sentì la lingua di Roberto nel suo buco del culo, che le metteva un lubrificante e infine la impalò col suo cazzo lentamente fino a farglielo sentire tutto. Poi Roberto iniziò a muoversi lentamente, facendole raggiungere in pochissimo tempo più orgasmi. Nel frattempo, Lara si masturbava con un vibratore assai grosso, visto che Lorenza non riusciva più a leccarla.

Lara guardava suo marito inculare Lorenza, finché non le venne dentro. Lorenza a quel punto chiese se giocavano anche con altre donne e loro, le risposero che era la prima volta, anche se Lara aveva da tempo una storia fuori casa con la sua migliore amica.

Roberto disse che non sapeva che lei avesse una gran bella fica e poi obiettivamente con due donne gli tirava il cazzo più che con una.

A quel punto, i tre andarono in sauna e e nonostante il caldo si accoppiarono ancora con Roberto e Lara che apprezzavano, ognuno a loro modo, Lorenza.

Lorenza apprezzava moltissimo i seni grossi, ma non volgari di Lara con capezzoli grossi da succhiare a più non posso e che dire del cazzo grosso e lungo di suo marito? I tre si divertirono, finché ritornarono in camera e a quel punto Lorenza vide che era l’ora in cui sarebbe tornato il marito e tornò a casa propria.

Il giorno dopo si videro ancora e se possibile Lorenza godette ancora di più del giorno precedente. Probabilmente, Lorenza aveva trovato il suo ideale sessuale ovvero una coppia con lui con un gran cazzo e lei con seni abbondanti.

A questo punto, Lorenza non si sarebbe più dovuta chiamare l’insoddisfatta, in quanto, finalmente aveva trovato la piena soddisfazione sessuale, scoprendosi bisessuale. Tutto questo sesso le aveva fatto aumentare l’autostima e forse anche la bellezza perché si giravano a guardarla sia uomini che donne anche più giovani di lei.

Lorenza non sapeva quanto sarebbe durata la storia con i vicini, ma per ora godeva a più non posso, senza che suo marito sospettasse di nulla.

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Il mio primo squirt

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Nov 27, 2022

Il materasso a terra, un manzo nudo che mi aspettava e un altro in piedi che sorrideva malizioso, sapendo cosa sarebbe successo dopo.

Ero ancora calda, eccitata e sconvolta dagli orgasmi precedenti. Accettai l’invito di Giacomo di accomodarmi e mi misi a cavalcioni su di lui, premendogli le tettone sul viso. Vidi Angelo con la coda dell’occhio avvicinarsi e poi inginocchiarsi di fronte a me. Sentii le mani callose di Giacomo afferrarmi il seno e aprirsi un varco per la faccia, alternando momenti di soffocamento. Sentivo il suo respiro caldo sulla mia pelle, proprio all’altezza dello sterno. Ebbi un brivido, è uno dei miei punti erogeni, ma fino a quel momento ne ero ignara. Cominciai ad eccitarmi, senza rendermene conto mi stavo strusciando sul suo cazzo. Lo sentivo morbido e pian piano indurirsi tra le mie labbra. Mi piaceva quel movimento, provavo una sensazione strana ed eccitante. Sentivo le sue vene gonfiarsi e premere sul clitoride. D’istinto aumentai il ritmo e cominciai ad ansimare. Mi succhiò i capezzoli così forte che divennero ultrasensibili. Ogni volta che me li sfiorava con la lingua, sussultavo e godevo. Angelo approfittò della mia bocca aperta durante i gemiti per infilarmi il cazzo. Mi prese la testa tra le mani e si spinse più in fondo. Sentivo le palle sbattermi al mento e la sua espressione di godimento ogni volta che andava dentro. Cominciò a scoparmi la bocca dolcemente. Mi accarezzò il viso, mi guardò e disse

“Voglio farti venire come non sei mai venuta prima!”

Si tolse, lasciandomi la bocca vuota e con un’espressione confusa. Cosa voleva fare? Sentii Giacomo sollevarmi da sopra di lui. Mi fecero sdraiare supina sul materasso e mi aprirono le cosce, sollevandomi le gambe. Avevo entrambi con la faccia rivolta alla mia fica, ero fortemente in imbarazzo. Mi sentivo esaminata, ma appena uno disse “Voglio farlo io” e fece scorrere le mani sulle cosce verso l’inguine, mi eccitai. Vidi Giacomo venire in ginocchio alla mia destra, porgendomi l’uccello gonfio e voglioso. Era bellissimo, la cappella più rosa del resto era lucida e le vene che percorrevano l’asta erano così invitanti. Avevo lo sguardo fisso su di lui e con la lingua lo invitai ad entrare. Volevo assaggiarlo, odorava di me, dopo essermi strusciata e dopo averlo bagnato per bene.

Mentre mi gustavo Giacomo, le labbra di Angelo premettero con forza sulle mie, depilate e bagnate di umori. Le dita mi allargavano per far spazio alla sua lingua assetata e poi entrare uno dopo l’altro dentro di me. Giocava avido sul clitoride facendomi perdere il controllo, mi fece provare sensazioni uniche. Aveva la lingua ruvida e dura, mentre mi torturava. Ma all’improvviso si allontanò, lo sentii alzarsi in ginocchio e avvicinarsi. Si abbassò e cominciò a masturbarmi con le dita. Non riuscii a capire il movimento, sapevo solo che mi piaceva. Infilò due dita senza andare in profondità, le mosse verso l’alto e poi cominciò a rotearle, credo. E poi dritte, più dentro. Sentii le labbra allargarsi ancora di più, adattandosi alla sua mano ogni volta che si avvicinava. Dentro e fuori fino a quando non mi bagnai abbastanza e disse

“Ti piace così?”

“Sì, ma preferisco quello che facevi prima, non so cosa facevi, ma mi piace di più.” La mia voce strozzata dal cazzo di Giacomo che intanto era diventato sempre più grosso.

Angelo obbedì, sentii di nuovo le dita premere verso l’alto. Il rumore dei miei umori risuonava come le ciabatte sul bagnasciuga. Ero fradicia e questo gli fece capire che stavo per avere un altro orgasmo. E fu così, mi piacque troppo l’idea di essere a gambe spalancate e alla sua mercé, mentre succhiavo il cazzo di un altro. Aumentò la velocità e cominciò a sgrillettarmi il clitoride con l’altra mano. Mi fermai, presi un attimo di pausa da Giacomo per prendere fiato, era troppo bello. Sentivo l’eccitazione salire all’apice. Un calore mi pervase tutto il corpo e si diresse al cervello. Mi inarcai, afferrai i bordi del materasso e irrigidii i muscoli delle gambe fino ai piedi e gli urlai di non fermarsi.

“Ti prego non fermarti, sto venendo!!!”

“Oh lo vedo, era proprio così che volevo farti venire!”

Mi sentii bollente tra le cosce, una forza dentro di me spingeva per uscire. Mi sentivo strana, la testa cominciò a girarmi, volevo rilassarmi ma il corpo sembrava non rispondere. Un getto violento colpì il braccio di Angelo. Non capivo cosa fosse, lui non si fermò. Continuava a masturbarmi, aveva capito il mio punto erogeno e non lo mollava neanche mentre mi dimenavo sotto di lui. Ancora un altro getto, stavolta più debole. E un altro ancora, come se ci fosse un rubinetto aperto ed uscisse acqua, allagando il materasso. Mi sentii bagnata, mi ritrassi, cercando di divincolarmi da loro. Mi vergognai, credevo di aver urinato proprio in quel momento. Ero convinta di aver rovinato tutto.

Mi sentii tirare dalle gambe

“Ehi, dove scappi!?”

“Dai lasciami, che vergogna, mi sono bagnata, non volevo far pipì”

“Cassy, non è pipì. Guarda” indicò delle chiazze a terra, che non avevo notato “è trasparente. Hai appena squirtato, non è pipì”

“Che ho fatto?”

“Hai squirtato. Volevo fartelo fare e ci sono riuscito. Non sapevi di poterlo fare eh?!”

Mi fece riprendere dagli spasmi e dallo scombussolamento dell’orgasmo e Giacomo si accomodò di fianco a me. Ci palpammo ancora e poi mi fece accomodare ancora su di lui. Questa volta mi misi sul cazzo, lo tenni con la mano e lentamente scivolai su di lui. Ogni vena strusciò nelle pareti interne della fica facendomi godere come una matta. Ero ancora fradicia e bollente e lui impazzì sentendo tutto quel calore pervadere il suo cazzo. Dopo poco sentii Angelo avvicinarsi da dietro. Mi accarezzò la schiena, mi baciò il collo e lentamente mi fece sdraiare su Giacomo. Sentii le mani di Angelo accarezzarmi le natiche. Prima lentamente, poi sempre più forte, allargandomele all’altezza dell’ano. Sputò sul buchetto, me lo coccolò prima all’esterno e poi uno alla volta infilò le dita. Quando mi rilassai a quel massaggio, sentii qualcosa di più grande. Era diverso, morbido e delicato. Infilò lentamente la cappella e andò avanti e dietro fino a quando non sentì Giacomo prendere il controllo e scoparmi la fica, facendomi dondolare su di lui e scappare dalla presa di Angelo. Poi due mani mi afferrarono i fianchi e sentii il cazzo di Angelo entrare violentemente dentro di me, dietro. Fui scopata da entrambi, con forza. Mi sentii piena da due meravigliosi uccelli. Ancora una volta ero al centro della loro attenzione. Una dea del sesso.

All’improvviso Angelo si fermò, mi affondò le dita sui fianchi e si accasciò su di me. Mi riempì un’ondata calda, era venuto nel culo. Si tolse da dietro e sentii i muscoli pulsare, avendo delle piccole contrazioni che facevano fuoriuscire lo sperma di Angelo. Giacomo avvertì il calore dell’orgasmo gocciolare dal mio buco su di lui e mi afferrò dai fianchi. Continuò a scoparmi, facendomi saltare a ritmo anche le tette. Ad ogni colpo un salto. Il mio respiro ormai era continuamente spezzato dai gemiti. L’ultimo colpo, più forte, mi fece sentire un dolore allo stomaco. Fu così dentro che mi sentii male, urlai, mi inarcai spostando il bacino in avanti e toccai il mio punto erogeno. Venni ancora, un dolore piacevolmente eccitante. Continuai a muovermi, non riuscivo a fermarmi. Ondeggiai su Giacomo, avendo un orgasmo dopo l’altro. Mi lasciai andare. Sentii di nuovo il calore strano di prima e all’improvviso del liquido mi uscì di getto, bagnando la sua pancia. Quel getto fu come se avessi dato a Giacomo il permesso di venire. Mi sollevò, mi fece sdraiare e lo puntò alla mia faccia. Getti violenti e caldi mi bagnarono ovunque. Schizzi sulla pancia, sul seno, alla gola e sulla faccia. Ero sporca di sesso ed io ero felice. Distrutta ma felice.

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Giorgio

Posted by admin under Incontri Erotici on sabato Nov 26, 2022

Le giornate ormai sono un “incubo” per me, che non vedo l’ora di arrivare alla mattina dopo.

Devo darmi una calmata, nel senso, che devo apprezzare quello che succede nelle mattina e poi trascorrere piacevolmente le giornate.

Almeno ora, sono soddisfatta sessualmente, anche se, ho sempre voglia di masturbarmi, ma con meno soddisfazione rispetto a prima, avendo un cazzo di prima categoria a mia disposizione.

Il sesso con Mario mi manda fuori da ogni grazia di Dio, non credevo davvero possibile godere così tanto e a quel modo, come ho visto solo nei video porno migliori.

Non credevo davvero di essere capace di lasciarmi andare così.

Mario come ho già detto mi fa eccitare moltissimo e la cosa è reciproca.

La giornata trascorre lentamente fino a che arrivo alla mattina dopo e vado al capanno, tuttavia non trovo Mario, ma un altro uomo che mi dice di essere amico di Mario.

Io vorrei andare via, ma quello si tira fuori un cazzo di notevoli dimensioni, più di Mario e io non so resistere.

Lui che si chiama Giorgio, mi dice che Mario gli ha detto che sono una gran porca.

Io lo zittisco e gli dico che credevo di avere con Mario un rapporto privilegiato e invece evidentemente per lui, sono solo un passatempo sessuale.

Giorgio mi dice che molto spesso con Mario si sono scambiate le donne e che queste sono rimaste sempre molto soddisfatte.

Io non resisto al suo cazzo e lo prendo in bocca; è già quasi tutto in erezione, lui mi mette la mano sopra la testa e detta il ritmo e nel frattempo mi chiama oltre che porca, cagna. Io, a quel punto, mi fermo e gli dico che non gradisco quella parola, lui mi dice che gli serve per eccitarsi ancora di più.

Io gli dico che deve cambiare linguaggio, altrimenti me ne vado.

Lui desiste dal chiamarmi cagna e io continuo col pompino, sono eccitatissima, non ho mai avuto a che fare con un cazzo di quelle dimensioni.

Giorgio mi chiama porca, porcella e in effetti lo sono, non c’è che dire.

Non mi avverte e mi ritrovo in bocca cinque potenti getti di sborra che ingoio e lui mi dice che Mario gliel’aveva detto e che a molte donne non piace la sborra.

Io gli rispondo che mi piace sia in bocca, sia sul corpo, mi piace spalmarla sulle tette ad esempio.

Giorgio dice che dopo mi darà la sborra sul corpo e in particolare sulle tette.

Io che non mi sono ancora spogliata, mi spoglio. Giorgio mi guarda, ma senza particolare interesse e quindi gli dico che se non gli interesso, vado via, tanto un pompino l’ha già ricevuto.

Lui mi dice invece che mi osservava perché non crede davvero che abbia la mia età.

Io gli chiedo la sua e lui mi dice che ha quarantacinque anni.

Giorgio mi bacia in bocca con passione, mi stringe tutta a sé, io gli tolgo la maglietta e viene fuori un torace molto interessante con muscoli ben definiti, perciò sono io a dirgli che lui sembra più giovane.

Giorgio mi dice che è un ex sportivo e fa di tutto per mantenersi in forma.

Io gli dico che ha proprio uno splendido corpo più di Mario e lui mi risponde che questo conta relativamente nel rapporto sessuale con una donna, quello che è importante è sapere usare bene il cazzo e se possibile avere una buona dotazione.

Chiaramente, quest’ultimo attributo è un dono di mamma natura.

Lui mi dice che vuole leccarmela e io mi metto a gambe spalancate sul tavolo mentre Giorgio mi lecca avidamente e mi dice che ho una bellissima fica, grande e succosa.

Lui mi fa venire diverse volte e poi senza proferire parola, mi penetra e inizia a pomparmi con assoluta foga e io a gemere sempre più forte, facendomi raggiungere l’orgasmo molte volte.

Io sono in paradiso, Giorgio ci sa fare molto più di Mario e a questo pensiero mi sento proprio una puttana, visto che basta un cazzo più grande, per cambiare idea su un uomo.

Infine mi sborra dentro e poi mi ordina di pulirglielo e io lo faccio con dovizia.

Lui mi dice che vorrebbe instaurare con me un rapporto padrone-schiava, ma io gli dico che non voglio assolutamente.

Io ho bisogno di scopare a più non posso, dato tutti gli arretrati che ho.

Giorgio mi dice che comprende, ma che dovrei provare ad essere schiava, godrei ancora di più.

Io gli dico che potrebbe essere vero, ma poi mi sentirei di merda.

Lui mi risponde che l’importante è godere come una porca, non dovrei pensare alla morale comune.

Io gli dico che non ci penso, ma odio essere comandata, essere pressata.

A questo punto, me ne vado, lui mi rincorre e mi dice che spera di rivedermi al più presto, magari a casa sua, visto che abita da solo.

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Dopo tanti anni andiamo oltre!

Posted by admin under Incontri Erotici on venerdì Nov 25, 2022

L’ultima volta che abbiamo fatto preliminari insieme è stata la fine di settembre. Da quella volta ho notato che si faceva sentire un po’ più spesso e ci siamo anche incontrati più volte, perché voleva una mano per sbrigare alcune faccende.
Nel frattempo ogni tanto mi parlava della sua amica che si era trasferita con il suo ragazzo lontano da noi. Mi chiedeva cosa ne pensassi di lei, se fosse una tipa che mi sarei scopato e mi parlava sempre più spesso della sua fantasia di una cosa a tre con due ragazzi. Questa fantasia ce l’aveva da anni però non ha mai fatto nulla. Scherzando le ho risposto dicendole che io mi sarei potuto unire a lei e al suo scopamico e lei mi ha risposto dicendomi che non voleva mettere in mezzo conoscenti, in quanto si sarebbe potuto venire a sapere nel paese in cui viviamo. Tuttavia non voleva sconosciuti perché avrebbe voluto provare senza protezioni.

Abbiamo continuato a vederci e sono continuate le sue domande strane anche riguardo ai miei impegni per la notte di Halloween.

Un giorno, quasi una settimana prima dell’evento, ho notato che era un po’ pensierosa e un po’ impacciata. Le ho chiesto se dovesse dirmi qualcosa e mi ha risposto di sì ma non sapeva come dirmelo.
Alla fine ha girato un po’ intorno alla domanda dicendomi: “Tu hai provato diverse volte ad andare oltre con me, hai detto che non ti dispiace la mia amica…” e io le ho detto: “Sì ma sai che è fidanzata, tu sei single invece”.
Allora lei si è fatta coraggio e mi ha detto: “Sì, ma se ti dicessi di fare una cosa a quattro con me, con lei e con il suo ragazzo?”. Io sono rimasto qualche secondo in silenzio non capendo se avessi sentito bene o meno e alla fine le ho risposto anche in maniera ironica di sì, bastava che il suo ragazzo non facesse nulla a me. Lei ha riso, si è calmata e mi ha spiegato che ne aveva parlato spesso con la sua amica di questa cosa, proponendo un ragazzo che non avrebbe causato problemi a nessuno. Lei le aveva fatto vedere una foto del suo scopamico e una mia e la sua amica aveva detto di sì ad entrambi, quindi stava a mia cugina scegliere. Per paura che si sarebbe venuto a sapere in giro, infine aveva pensato a me, visto il nostro rapporto particolare.

Il 31 sono andato a prendere mia cugina e abbiamo incontriamo la coppia. Ci siamo dati appuntamento per le 23 nella casa vicino al mare della ragazza, in modo da essere isolati. In quei pochi minuti in cui ci siamo visti non si è accennato di nulla riguardo a cosa sarebbe successo.
Io e mia cugina siamo andati a cenare e le ho parlato dei miei dubbi sulla mia durata, essendo la mia prima volta a quattro e lei mi ha rassicurato dicendomi di aver già pensato a tutto. Mi ha spiegato che andando da loro avremmo trovato lui bendato in mutande sul letto e avrebbero bendato anche me. In questo modo avrebbero provato a superare la possibile timidezza giocando senza essere viste.
Alle 23 siamo arrivati da loro e la sua amica ha aperto. Mi hanno fatto spogliare, sono rimasto in boxer e mi sono sdraiato sul letto. Loro hanno messo la musica di sottofondo e sono rimasto sdraiato con il cazzo mezzo duro aspettandole.

Ad un tratto ho sentito delle mani abbassarmi i boxer e sono rimasto nudo. Dopo qualche minuto ho sentito lui sospirare e io delle mani toccarmi il cazzo che in pochi secondi è diventato di marmo. Ho ricevuto una sega lenta e dopo un po’ ho sentito una lingua e una bocca.
Dopo avermelo bagnato per bene non ho sentito più nulla e ho sentito lui continuare ad ansimare. Quando ha smesso, ho sentito prima una lingua lungo l’asta e poi insieme un’altra lingua dall’altro lato.
Una goduria immensa, tanto che sono arrivato a pochissimo dal venire.

Hanno iniziato un pompino sia a me che a lui e ci hanno detto di togliere le bende. Ho alzato la testa e ho visto l’altra con occhi chiusi e con il mio cazzo in bocca e mia cugina che succhiava lui, entrambe in intimo. Si sono staccate e ho visto mia cugina venire da me, mettermisi sopra per un 69 e la sua amica replicare. Abbiamo tolto loro il perizoma e abbiamo iniziato il 69. Dopo un po’ si sono posizionate in ginocchio a terra, sul tappeto, e mia cugina ci ha detto di alzarci; ci siamo messi di fronte a loro e hanno iniziato un pompino misto: un po’ a lui, un po’ a me, un po’ insieme e con molta saliva. Si sono tolte anche il reggiseno e lei ha iniziato a cavalcare lui, mentre mia cugina posando sul comodino il reggiseno, salendo sul letto e mettendosi a 90, si è girata con sguardo malizioso e mi ha chiesto: “E tu?”. Sono andato dietro di lei e dopo una leccata veloce ho iniziato lentamente la penetrazione. Ho continuato lentamente con penetrazioni profonde con la paura di venire nel giro di poco, con la voglia che avevo e sentendo quanto fosse stretta. Anche lui ha detto alla sua ragazza di rallentare e così ci siamo staccati.

Mia cugina si è fatta dare dalla ragazza un lubrificante e insieme hanno iniziato a lubrificarci con una sega. Lui ha detto che già eravamo abbastanza lubrificati, ma abbiamo capito dopo che tipo di lubrificante fosse. Era uno di quelli ritardanti. La sensazione era strana: era come se fosse leggermente addormentato però duro e continuavo a sentire il loro tocco. Loro si erano trasformate in due macchine del sesso, come se non scopassero da mesi.
Si sono messe entrambe a 90 e le abbiamo penetrate; prima io ho penetrato mia cugina e lui la sua ragazza, poi ci siamo guardati, siamo usciti insieme, lui si è messo al mio posto e io al suo. Una sensazione fantastica, soprattutto sentirle gemere.
Abbiamo alternato momenti di pausa e preliminari a momenti di puro sesso cambiando diverse posizioni. Loro sono venute mentre venivano scopate a 90 e succhiavano il cazzo dell’altro.

Prima hanno fatto venire me e poi lui, allo stesso modo. Mi hanno fatto un pompino insieme e i primi schizzi sono arrivati in bocca all’amica, mentre gli ultimi tra la bocca e le guance di mia cugina, perché già sapevo che alla sua amica in viso non piaceva.
Anche a lui hanno riservato lo stesso trattamento (con mia cugina ancora un po’ sporca del mio sperma) ed è venuto in bocca e sul viso di mia cugina, mentre gli ultimi schizzi sono finiti sulla lingua della sua ragazza.

Alla fine ci siamo rivestiti tutti, siamo rimasti a parlare del più e del meno e poi siamo andati via. In macchina mia cugina mi ha raccontato cosa era successo da bendati. Lei aveva tolto i boxer all’altro ragazzo e la sua amica i miei. Mia cugina aveva iniziato subito il pompino e invece la sua amica prima mi aveva toccato e poi iniziato l’orale. Mia cugina alla fine mi ha detto che aveva goduto molto ed era stato esattamente come se lo aspettava.

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