A cena da mia cugina

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Feb 19, 2023

Mi chiamo Viola, ho trentasei anni e sono una single cui piace molto il sesso fatto con intelligenza e massima libertà. Non voglio, legami, gente gelosa o possessiva, perché a me, se piace un maschio o, anche, una bella femmina, voglio esser libera di giocare e godere a mio piacimento. Sono una bella ragazza, alta e con i capelli scuri, il seno una quarta abbondante, ventre piatto ed un culo che non passa inosservato, posto al colmo di lunghe gambe ben tornite. Amo molto succhiare un bel cazzo e, per questo, molti dicono che ho la bocca perfetta per i pompini e, di questo, vado davvero fiera e, soprattutto, sono convinta di saperli fare davvero bene.
Recentemente la banca in cui lavoro, mi ha chiesto di coprire un posto con delle responsabilità nuove e di molto interesse e, per questo, ho dovuto recarmi in un’altra città per un corso di aggiornamento. In questa città vi abita Lucrezia, mia cugina. Lei ha due anni più di me e, fin quando non si è sposata, eravamo inseparabili. Eravamo due puttanelle che si divertivano a scopare e succhiare tutti i cazzi che entravano nella nostra sfera d’interesse. Se sono quella che son diventata, lo devo sicuramente al fatto che, entrare in competizione con lei per decidere chi di noi due fosse più troia, mi ha sempre stimolato tantissimo e, fino ad oggi, non è ben chiaro chi lo sia fra noi due. Non la vedo dal suo matrimonio, avvenuto sei anni fa, quando ha deciso che Giulio era il maschio con cui voleva legarsi. Non ho mai ben capito il motivo di questa scelta, anche perché ho conosciuto lui molto poco, ma ho rispettato la sua decisione ed ora che sono nella sua città l’ho contatta per vederci, e lei mi ha invitato a cena a casa sua, per festeggiare non so bene quale ricorrenza. Ho accettato e, puntuale, mi son presentata al suo indirizzo. Per l’occasione, essendo una serata non troppo fredda, ho indossato una mini gonna e magliettina aderente, stivaletti bassi alla caviglia con tacco dodici, ed un giacchetto di pelle nera.
Quando sono entrata in casa sua, sono stata accolta da Giulio.
«Ciao, benvenuta! È un piacere averti con noi.»
Pochi passi nel breve corridoio e, quando entro nel salone, vedo che ci sono altre persone, anzi, per la precisione sette maschi dall’aspetto veramente macho. Li guardo per un attimo e subito un brivido percorrere il mio corpo al solo pensiero che, se gioco bene le mie carte, questa sera uno di questi maschioni potrebbe anche finire nel mio letto. Lui con un sorriso, mi presenta agli altri.
«Ragazzi, lei è Viola, l’amica più intima di Lucrezia.»

Un saluto generale mi viene rivolto da tutti e noto, nei loro sguardi, non poco interesse nei miei confronti e mi sento ancor più inumidire il perizoma. Chiedo dove sia mia cugina e lui mi risponde che è in cucina. Mi indica la strada, faccio dei passi e mi ritrovo con lei, che è semplicemente adorabile. Indossa un tubino nero elasticizzato che, a malapena, copre le sue grazie e, anche lei, calza ai piedi delle scarpe con tacco dodici, che le fanno inarcare il suo prominente quanto bellissimo culo. Quando mi vede si gira e mi abbraccia e, stringendomi a sé, mi bacia direttamente in bocca. Rispondo al suo bacio con passione, perché fra noi, anche in passato, abbiamo avuto momenti molto intimi, dove ci siamo goduti a vicenda l’un l’altra. Quando mi stacco, la guardo negli occhi e chiedo spiegazioni.
«Scusa la mia curiosità, ma potresti spiegarmi da chi sarebbe costituito quello splendido campionario di maschi, tutti veramente molto belli, che sono nel salone?»
Lei sorride e poi aggiunge che manca ancora una persona, che deve ancora arrivare, assieme a suo marito. La guardo cercando di capire ed insisto per avere spiegazioni e lei, ridendo, ma con l’aria più innocente del mondo, mi dà una risposta che mi lascia alquanto basita.
«Sono i miei amanti!»
La guardo e cerco di capire come mai ha radunato in casa sua i suoi amanti. Lei sorride, mentre continua a tenermi abbracciata e, stretta a sé, mi racconta come tutto ciò è cominciato.
«Quando ho incontrato Giulio, me ne sono subito innamorata. Lui è dolce, premuroso, molto attento alle mie esigenze e, a letto, è un’amante abbastanza completo, che si preoccupa molto del mio piacere. Tu sai, però, che io ho un’indole da vera zoccola e, se all’inizio pensavo che un solo cazzo mi sarebbe bastato, dopo circa sei mesi, non ho resistito al forte desiderio di sentire la mia patatina irrorata da un altro cazzo. Così ho ceduto alle lusinghe di un collega di lavoro, che, una sera, mi ha scopato in maniera divina.
Dopo quell’esperienza di intenso piacere, però, sono cominciati i sensi di colpa nei confronti di Giulio e così, dopo alcuni giorni, gli ho confessato il mio tradimento. Lui mi ha ascoltato in silenzio, senza nessuna reazione e, quando ho finito di raccontare e gli ho detto che, se voleva, poteva benissimo sciogliere il nostro rapporto, visto che non ero in grado di essergli fedele, lui mi ha sorriso, mi ha baciato, mi ha stretto a sé e la sua voce mi ha veramente commosso. Mi ha detto che, sapere che ero una zoccola era una cosa che gli era già nota fin dall’inizio e contava proprio sul fatto che, in qualche modo, lo avrei cornificato, gli rendeva il rapporto perfettamente come lo desiderava. Lui amava esser cornuto, perché consapevole del fatto di avere una moglie bella, che ama alla follia e che è in grado di regalargli momenti di intenso piacere, quando si fa possedere da altri maschi sotto i suoi occhi o, come in tante occasioni, con la sua attiva partecipazione.
Capisci Viola? Il fatto che io lo cornifichi è per lui motivo di vanto ed immenso piacere e, questa sera, festeggiamo il nostro settimo anniversario della prima volta che l’ho reso cornuto. Per tal motivo ho invitato tutti i maschi che, in questi anni, sono stati i miei tori da monta più intimi, quelli con cui ho goduto di più e, con i quali, ho passato momenti indimenticabili. Ora manca la mia ultima conquista: Linda, la mia collega di lavoro, con la quale, da oltre un mese, ho un rapporto intimo che mi travolge completamente. La tua presenza, non solo questa sera è particolarmente gradita, ma rende il gioco ancor più interessante, perché, tenere a bada tutti quei maschioni, per noi due, sarebbe stato alquanto complicato, mentre, con la tua presenza, il gioco sarà ancora più interessante. Ti assicuro, amore mio, che sono tutti molto ben dotati, molto resistenti e, soprattutto, quando ti scopano, non hanno nessuna pietà, vogliono tutto e ti danno tutto.»
Guardo mia cugina davvero sorpresa. È pazzesco! Lucrezia si era sbattuta tanti maschi sotto gli occhi del marito ed ora si dava e chiavava con un’altra donna, senza alcuna remora?! Ora mi era chiaro il grande amore per Giulio. Non avevo mai preso in considerazione il fatto che potesse esserci un maschio che accetti l’idea che la sua donna sia una gran puttana. Decisamente questa rivelazione mi ha aperto immensi orizzonti. Ad un tratto sentiamo delle voci provenire dal salone e, insieme, usciamo portando dei vassoi con degli stuzzichini e, subito, siamo aiutate da tutti a distribuirli e finalmente mi trovo davanti Linda. Subito mi rendo conto che è una gran bella donna, alta, snella, con un corpo molto bello, valorizzato da una magliettina aderente, tacco dodici ed un paio di pantaloncini in jeans che lasciava scoperto tre quarti del suo bellissimo culo, messo in risalto da cosce lunghe e dritte. Subito lei mi abbraccia e mi guarda con occhi molto vogliosi.
«Lucrezia mi ha raccontato delle sue esperienze e, in particolare, con te. Non vedo l’ora di assaporare il tuo piacere.»
Sentire che le aveva raccontato le nostre esperienze, non fece altro che far aumentare lo stato di eccitazione di tutti, che avevano ascoltato le sue parole in silenzio, ma che si erano scambiati una certa occhiata d’intesa. Dopo alcuni brindisi ed ulteriori presentazioni, durante le quali ho conosciuto anche il marito di Linda, ad un tratto, Lucrezia baciò in bocca Linda che, con una mano, stava massaggiando il cazzo di uno dei maschi presenti, che lo aveva oramai durissimo. Le due donne cominciarono a baciarsi e leccarsi reciprocamente ed io fui spinta da Giulio verso di loro e, così, mi trovai a condividere il loro abbraccio ed i loro baci. In un attimo ci ritrovammo tutte nude, circondate da tutti quei maschi che, spogliatisi, mettevano in mostra dotazioni veramente notevoli. Linda, che stava a pecora sopra Lucrezia, sdraiata sotto di lei che la leccava, fu infilata da dietro da un cazzo direttamente in figa, da uno dei presenti ed io stessa, mi ritrovai inginocchiata e circondata da alcuni maschi, che mi offrivano le loro verghe già turgide e dure. In breve l’orgia prese forma. Ad un tratto, mi trovai anch’io sdraiata supina e, un attimo dopo, Linda venne a mettersi sopra di me e prese a leccarmi la fica, mentre lei era ancora penetrata da un altro maschio, che la sfondava. Vedere quell’enorme cilindro di carne scivolare dentro e fuori dalla sua fica, mi fece venir voglia di mettermi a succhiar le palle ed a leccare il buco del culo di quel maschio possente, che la sfondava facendola godere. Raggiungemmo entrambe l’orgasmo, diverse volte: io, per la esperta bravura di Linda e lei, per la forte scopata a cui era sottoposta; poi, ad un tratto, il maschio le scarico dentro un fiume di sborra. Era rimasto per un lungo istante immobile, piantato dentro di lei, poi, quando se ne uscì dalla fica di Linda, le colò fuori e leccai tutta la sborra che lui vi aveva riversato. La leccavo avidamente, mentre lei veniva di nuovo in quanto posseduta da un altro maschio. Questi, dopo averla penetrata con forza, si allungò su di lei, la fece sollevare in ginocchio e la trascinò, sdraiandosi sul tappeto, sopra di sé. Lei si ritrovò a cosce aperte e, subito, altri maschi erano lì pronti ad offrire i loro cazzi da succhiare. Mentre vedevo Lucrezia posseduta da tre maschi contemporaneamente, me compresa che, d’improvviso, fui oggetto delle attenzioni di altri maschi che mi sollevarono e mi fecero impalare di spalle sopra un bel cazzo, che mi penetrò il culo in maniera rapida e decisa. Giusto il tempo di sentirlo arrivare in fondo, che mi ritrovai sdraiata sul corpo di quel maschio che mi sfondava il culo e subito un altro iniziò a penetrarmi davanti, mentre Giulio mi offriva il suo cazzo da succhiare. Era qualcosa di indicibilmente sublime sentirmi sfondare in ogni buco da quelle mazze possenti, che dilatavano i miei orifizi, riempiendoli e, nello stesso tempo, facendomi godere moltissimo. Ero in preda ad un vero raptus erotico e presi ad incitarli, mentre ero stretta tra loro.
«Più forte! Scopatemi più forte!»
Ad un tratto uno di quei maschioni, per vero uno molto dotato, mi ha trascinato su di sé e mi ha infilato la sua verga nella fica, da dietro. Era davvero enorme! L’ho sentito arrivarmi fino dentro la pancia ed aprirmi quasi fossi ancora vergine. Ero distesa su di lui di spalle, con le gambe aperte e sorrette da altri due, che agevolavano quello che sarebbe successo da lì a breve. Infatti un altro si è inginocchiato davanti ed ha puntato la sua mazza fra le labbra della mia fica. L’ho guardato un attimo stupita, ma lui ha sorriso e spinto il cazzo dentro.
«Lucrezia non riesce a prenderne due insieme davanti, allora ha detto di provare con te. Vediamo se sei più troia di lei!»
Ho sentito le pareti della vagina dilatarsi al massimo, mentre lui affondava il suo palo di carne, assieme all’altro, molto lentamente. Ho spalancato la bocca per urlare, ma sono stata subito infilzata fino alla gola da un altro cazzo, che non mi ha permesso di gridare. Ero sconvolta ed eccitata da tutto questo. Quando si son fermati ho avuto un orgasmo, mi son sfilata il cazzo dalla bocca ed ho urlato tutto il mio piacere.
«ODDIO! Vengo! Mi state lacerando la fica, ma vengo! Vengo! Non vi fermate!»
Io stessa non mi rendevo conto di quello che mi stavano facendo, perché ero fuori di testa da quanto stavo godendo. Lucrezia nel sentirmi urlare, si è avvicinata, mi ha guardato ed ha sorriso, compiaciuta.
«Bravi, ragazzi! Sfondatela tutta questa zoccola! Ve lo avevo detto che lei è più puttana di me!»
Mi hanno fatto impazzire! Non ho capito più nulla, tranne il fatto che godevo a ripetizione. Ero come in trance. I suoni, le voci e le persone erano confusi, mentre godevo e basta! Ho sentito schizzi bollenti inondare il mio ventre, poi la bocca avida di Lucrezia che mi leccava, mentre venivo rigirata e messa distesa su di lei. Ad un tratto ho sentito aprirmi il culo e, anche in questo caso, due cazzi si sono infilati dentro di me. Ho urlato di dolore, mentre mi slargavano il buco senza pietà.
«No! Cazzo, no! Mi sgarrate il culo! No, vi prego!»
Inesorabili sono entrati fino in fondo, mentre sotto di me, Lucrezia mi succhiava il clitoride facendomi provare un piacere molto forte, che ha lenito il dolore iniziale e, poi, ho incominciato a godere ed urlare il mio piacere.
«Cazzo, vengo! Non è possibile! Sto godendo! Vengo!»
Un ulteriore delirio si è impadronito del mio corpo. Ho ripreso a godere, senza soluzione di continuità, un orgasmo dopo l’altro fin quando, sfinita, li ho pregati di sborrare. Mi hanno inondato anche il culo e poi, quando si sono sfilati, ho sentito come se mi stessero portando via un pezzo di me. Avevo il culo sfasciato, aperto in modo osceno, ma, intanto, avvertivo brividi di piacere scorrere lungo il mio corpo. Stremata, mi hanno adagiato sul divano e Linda mi ha accolto fra le sue braccia, mentre Lucrezia era infilzata da tre maschi, che la facevano urlare ancora di paciere.
«Ho sentito così tanto parlare di te, che mi hai davvero stupito. Lucrezia era convinta che tu ci riuscivi a farti sfondare da questi maschioni così possenti e, ora, mi piace averti fra le braccia, sfinita, ma felice. Mi fa piacere aver potuto vedere quanto sei troia. Amo Lucrezia ed ero un po’ gelosa di come parlava di te. Ero convinta che ti avesse, in parte, idolatrata, mentre ora mi rendo conto che sei davvero straordinariamente puttana! Grazie.»
Per circa tre ore l’orgia è proseguita con tutte le donne sfondate e godute intensamente, poi, alla fine, loro se ne sono andati e siamo rimaste solo io Lucrezia e Giulio. Lui era molto contento di come era andata la serata e mi ha fatto i complimenti.
«Tua cugina ha parlato spesso di te e, a volte, credevo che esagerasse, ma, vederti all’opera, mi ha convinto che sei davvero una gran maiala, forse ancor più di lei. Complimenti!»
Guardo mia cugina che mi sorride, mi bacia e mi aiuta a raggiungere il suo letto, dove crolliamo insieme e ci lasciamo avviluppare da un sonno ristoratore. Prima di addormentarmi, mi son girata verso di lei e, dopo averle dato un bacio, le ho detto che ero felice di esser stata alla sua festa, anche se, ora era chiaro chi di noi due fosse per davvero la più troia.
Lei mi ha baciato, sorriso e mi ha detto che vuole la rivincita.

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Sverginato da Anna, la mia cuginetta campagnola

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Gen 26, 2023

Ciao sono Marco, mi piace passare le mie giornate chiuso nella mia stanza a videogiocare e guardare porno. Purtroppo i miei genitori non sono molto d’accordo riguardo al mio stile di vita e questa estate mi hanno spedito dai miei zii in campagna. Non mi sono potuto portare nessuna console o il computer, quindi posso giocare solo con il telefono. Potrei, ma mia cugina Anna non mi lascia mai in pace. Vuole sempre andare in giro in bici per ore o fare escursioni nel bosco. È più giovane di me, un paio d’anni di meno, mora e slanciata, sarebbe anche molto attraente se non fosse per I suoi modi rustici, inoltre non abbiamo molto in comune. Mi parla di cose che non mi interessano e vice versa, ma visto la sua insistenza l’accompagno nelle sue avventure. Un giorno durante un’escursione si sloga una caviglia e mi tocca riportarla fino a casa sulle spalle. Io non sono per nulla allenato ma ho un fisico robusto e lei è leggera, quindi a fatica ce la faccio. Da quel giorno non potendo camminare per po’ di tempo, inizia anche lei appassionarsi ai giochi per telefono. Insomma iniziamo a capire che gli interessi dell’altro non sono così male. Quando si ristabilisce mi porta in un “posto speciale”, ovvero un laghetto nel bosco in cui ci si può fare il bagno.
“Dai tuffiamoci!”
“Ma non ho il costume!”
“Beh puoi stare in mutande, cosa c’è ti vergogni?”
Si leva pantaloncini e maglietta restando in intimo: ha un fisico davvero asciutto e sodo, sembra quasi una di quelle modelle delle riviste di fitness. Prende la rincorsa e si tuffa a bomba, poi inizia a schizzarmi finché non la raggiungo. Iniziamo a lottare in acqua e ci ritroviamo faccia a faccia.
“Tu hai mai baciato una ragazza?”
“Ehm no… Non ho tempo per queste cose, tu invece… Hai mai fatto qualcosa con un ragazzo?”
“Sì, ma non erano come te..”
Si avvicina ancora di più e mi bacia sulle labbra, la stringo forte, sento la sua lingua morbida e umida dentro la mia bocca, ricambio, mi indurisco, se ne accorge, abbassa i boxer e lo guida dentro di lei avvinghiandosi a me. Accade tutto molto velocemente, non ho il tempo di pensare, con il bacino guida i nostri movimenti sempre più velocemente fino a quando esplodo dentro di lei. Mi bacia, poi ridendo si stacca e nuota verso la riva. Non so cosa mi aspettassi per la mia prima volta, ma non di farlo in un laghetto con la mia cugina campagnola.
Da quel giorno cambia tutto e niente: passiamo le giornate tra videogiochi ed escursioni, solo che una volta rimasti soli lo facciamo un po’ dove capita, scoprendo ogni volta nuove posizioni e cosa ci eccita di più. Ad esempio a lei piace stare sopra di me e se la lecco sotto le ascelle viene quasi immediatamente, mentre io impazzisco quando lo facciano a missionario e lei mi stimola il buchetto infilandoci un dito.
Purtroppo anche le cose belle finiscono, quindi eccoci di nuovo al laghetto dove abbiamo allestito un piccolo falò per festeggiare l’ultima mia sera in campagna, ci siamo organizzati bene: carne da grigliare, qualche birra presa di nascosto e persino I sacchi a pelo. Dormiremo qui, o almeno ci proveremo, visto che per non farci prendere dai brutti pensieri continuiamo a darci dentro.
Lei è su di me, il suo viso è un mix di malizia e tristezza, lo tira fuori, inizia a guidarlo sul suo buchetto di dietro, piano piano in modo che si schiuda…
“Così non l’ho mai fatto con nessuno”
E si impala di colpo. Mi stringe forte, vedo le lacrime sul suo viso, ma mi incita a pompare più forte che posso.
Spingo senza pensare. Credo che in quel momento Anna preferisca farsi distrarre da questo dolore piuttosto che da quello che ci aspetterà all’alba. Inizialmente siano goffi e impacciati, ma dopo un po’ di tempo non siamo più lì. Ci troviamo in un luogo dove non c’è un “io” o un “lei”, ma solo un unico corpo sconvolto dal piacere. Quando ritorno in me è quasi l’alba. Anna è stretta al mio petto, dopo un ultimo bacio non ci parliamo quasi più, solo frasi di circostanza… Dopo l’ovvio scambio di numeri, mi promette che appena può verrà a trovarmi in città, io lo spero ma queste cose in realtà si sa come vanno a finire…
Quello che è sicuro è che mi porterò sempre nel cuore il ricordo di questa estate.

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Dopo tanti anni andiamo oltre!

Posted by admin under Incontri Erotici on venerdì Nov 25, 2022

L’ultima volta che abbiamo fatto preliminari insieme è stata la fine di settembre. Da quella volta ho notato che si faceva sentire un po’ più spesso e ci siamo anche incontrati più volte, perché voleva una mano per sbrigare alcune faccende.
Nel frattempo ogni tanto mi parlava della sua amica che si era trasferita con il suo ragazzo lontano da noi. Mi chiedeva cosa ne pensassi di lei, se fosse una tipa che mi sarei scopato e mi parlava sempre più spesso della sua fantasia di una cosa a tre con due ragazzi. Questa fantasia ce l’aveva da anni però non ha mai fatto nulla. Scherzando le ho risposto dicendole che io mi sarei potuto unire a lei e al suo scopamico e lei mi ha risposto dicendomi che non voleva mettere in mezzo conoscenti, in quanto si sarebbe potuto venire a sapere nel paese in cui viviamo. Tuttavia non voleva sconosciuti perché avrebbe voluto provare senza protezioni.

Abbiamo continuato a vederci e sono continuate le sue domande strane anche riguardo ai miei impegni per la notte di Halloween.

Un giorno, quasi una settimana prima dell’evento, ho notato che era un po’ pensierosa e un po’ impacciata. Le ho chiesto se dovesse dirmi qualcosa e mi ha risposto di sì ma non sapeva come dirmelo.
Alla fine ha girato un po’ intorno alla domanda dicendomi: “Tu hai provato diverse volte ad andare oltre con me, hai detto che non ti dispiace la mia amica…” e io le ho detto: “Sì ma sai che è fidanzata, tu sei single invece”.
Allora lei si è fatta coraggio e mi ha detto: “Sì, ma se ti dicessi di fare una cosa a quattro con me, con lei e con il suo ragazzo?”. Io sono rimasto qualche secondo in silenzio non capendo se avessi sentito bene o meno e alla fine le ho risposto anche in maniera ironica di sì, bastava che il suo ragazzo non facesse nulla a me. Lei ha riso, si è calmata e mi ha spiegato che ne aveva parlato spesso con la sua amica di questa cosa, proponendo un ragazzo che non avrebbe causato problemi a nessuno. Lei le aveva fatto vedere una foto del suo scopamico e una mia e la sua amica aveva detto di sì ad entrambi, quindi stava a mia cugina scegliere. Per paura che si sarebbe venuto a sapere in giro, infine aveva pensato a me, visto il nostro rapporto particolare.

Il 31 sono andato a prendere mia cugina e abbiamo incontriamo la coppia. Ci siamo dati appuntamento per le 23 nella casa vicino al mare della ragazza, in modo da essere isolati. In quei pochi minuti in cui ci siamo visti non si è accennato di nulla riguardo a cosa sarebbe successo.
Io e mia cugina siamo andati a cenare e le ho parlato dei miei dubbi sulla mia durata, essendo la mia prima volta a quattro e lei mi ha rassicurato dicendomi di aver già pensato a tutto. Mi ha spiegato che andando da loro avremmo trovato lui bendato in mutande sul letto e avrebbero bendato anche me. In questo modo avrebbero provato a superare la possibile timidezza giocando senza essere viste.
Alle 23 siamo arrivati da loro e la sua amica ha aperto. Mi hanno fatto spogliare, sono rimasto in boxer e mi sono sdraiato sul letto. Loro hanno messo la musica di sottofondo e sono rimasto sdraiato con il cazzo mezzo duro aspettandole.

Ad un tratto ho sentito delle mani abbassarmi i boxer e sono rimasto nudo. Dopo qualche minuto ho sentito lui sospirare e io delle mani toccarmi il cazzo che in pochi secondi è diventato di marmo. Ho ricevuto una sega lenta e dopo un po’ ho sentito una lingua e una bocca.
Dopo avermelo bagnato per bene non ho sentito più nulla e ho sentito lui continuare ad ansimare. Quando ha smesso, ho sentito prima una lingua lungo l’asta e poi insieme un’altra lingua dall’altro lato.
Una goduria immensa, tanto che sono arrivato a pochissimo dal venire.

Hanno iniziato un pompino sia a me che a lui e ci hanno detto di togliere le bende. Ho alzato la testa e ho visto l’altra con occhi chiusi e con il mio cazzo in bocca e mia cugina che succhiava lui, entrambe in intimo. Si sono staccate e ho visto mia cugina venire da me, mettermisi sopra per un 69 e la sua amica replicare. Abbiamo tolto loro il perizoma e abbiamo iniziato il 69. Dopo un po’ si sono posizionate in ginocchio a terra, sul tappeto, e mia cugina ci ha detto di alzarci; ci siamo messi di fronte a loro e hanno iniziato un pompino misto: un po’ a lui, un po’ a me, un po’ insieme e con molta saliva. Si sono tolte anche il reggiseno e lei ha iniziato a cavalcare lui, mentre mia cugina posando sul comodino il reggiseno, salendo sul letto e mettendosi a 90, si è girata con sguardo malizioso e mi ha chiesto: “E tu?”. Sono andato dietro di lei e dopo una leccata veloce ho iniziato lentamente la penetrazione. Ho continuato lentamente con penetrazioni profonde con la paura di venire nel giro di poco, con la voglia che avevo e sentendo quanto fosse stretta. Anche lui ha detto alla sua ragazza di rallentare e così ci siamo staccati.

Mia cugina si è fatta dare dalla ragazza un lubrificante e insieme hanno iniziato a lubrificarci con una sega. Lui ha detto che già eravamo abbastanza lubrificati, ma abbiamo capito dopo che tipo di lubrificante fosse. Era uno di quelli ritardanti. La sensazione era strana: era come se fosse leggermente addormentato però duro e continuavo a sentire il loro tocco. Loro si erano trasformate in due macchine del sesso, come se non scopassero da mesi.
Si sono messe entrambe a 90 e le abbiamo penetrate; prima io ho penetrato mia cugina e lui la sua ragazza, poi ci siamo guardati, siamo usciti insieme, lui si è messo al mio posto e io al suo. Una sensazione fantastica, soprattutto sentirle gemere.
Abbiamo alternato momenti di pausa e preliminari a momenti di puro sesso cambiando diverse posizioni. Loro sono venute mentre venivano scopate a 90 e succhiavano il cazzo dell’altro.

Prima hanno fatto venire me e poi lui, allo stesso modo. Mi hanno fatto un pompino insieme e i primi schizzi sono arrivati in bocca all’amica, mentre gli ultimi tra la bocca e le guance di mia cugina, perché già sapevo che alla sua amica in viso non piaceva.
Anche a lui hanno riservato lo stesso trattamento (con mia cugina ancora un po’ sporca del mio sperma) ed è venuto in bocca e sul viso di mia cugina, mentre gli ultimi schizzi sono finiti sulla lingua della sua ragazza.

Alla fine ci siamo rivestiti tutti, siamo rimasti a parlare del più e del meno e poi siamo andati via. In macchina mia cugina mi ha raccontato cosa era successo da bendati. Lei aveva tolto i boxer all’altro ragazzo e la sua amica i miei. Mia cugina aveva iniziato subito il pompino e invece la sua amica prima mi aveva toccato e poi iniziato l’orale. Mia cugina alla fine mi ha detto che aveva goduto molto ed era stato esattamente come se lo aspettava.

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La finta santa di mia cugina

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Ott 20, 2022

Ciao a tutti, vi racconto la mia esperienza avuta con mia cugina.

Negli anni in cui stavamo scoprendo la sessualità lei veniva a casa mia o io andavo a casa sua per studiare o giocare, visto che i nostri genitori lavoravano.
Un pomeriggio lei arrivò a casa mia. Nel vecchio pc avevo un video porno che avevo messo a icona, perché mi stavo segando, ma sentendola entrare in casa mi ero ricomposto. Non avevo chiuso il video, perché sapevo che doveva venire a lasciare una cosa e poi sarebbe andata via. Invece rimase il pomeriggio. Spensi il monitor del pc e lei mi disse: “Hai il pc acceso, forse l’hai dimenticato”. Io le risposi dicendole che si era bloccato e sicuramente si sarebbe spento.

A un certo punto lei accese il monitor per vedere se si potesse sbloccare; io iniziai a diventare rosso e cercai di dirle di lasciare perdere, ma lei ancora più incuriosita aprì le schede ridotte a icona e vide il porno aperto. Anche lei diventò un po’ rossa in viso e rise dicendomi: “Ah se ho interrotto qualcosa puoi continuare come se non ci fossi”. Ci mettemmo a ridere, chiusi tutto e parlammo superficialmente di queste cose. Io le dissi che mi toccavo e lei mi confessò che a volte lo faceva anche lei.

Due giorni dopo andai da lei e nel suo pc vidi una pagina aperta con i vari video porno. Mi fece sedere sulla sedia di fronte al pc e lei si sedette sul divano, dicendomi di far finta che lei non ci fosse e continuare il lavoro di qualche giorno prima.

Misi la mano dentro i pantaloni toccandomi e lei mi invitò a toccarmi abbassando pantaloni e mutande dicendomi che si sarebbe toccata anche lei. Iniziai a masturbarmi e lei anche, ma abbassandosi solo i pantaloni e con la mano dentro le mutandine.

Continuai quest’esperienza per alcuni giorni finché una volta (non essendoci nessuno in casa) mi invitò a fare un gioco: tenere entrambi gli occhi chiusi mentre ci masturbavamo e fantasticare. A un tratto sentii una mano non mia toccarmi il pene, aprii gli occhi ed era lei che mi stava masturbando. Decisi di toccarla e da quella volta iniziammo a masturbarci a vicenda.

Dopo un po’ lei cominciò a frequentando con un ragazzo e si fidanzarono; di conseguenza smettemmo. Dopo 6 mesi circa si lasciarono e dopo un altro mese mi chiese perché non provare di nuovo a giocare come sapevamo noi. Stavolta però mi accompagnò le dita per penetrarla, non era più vergine!

Mi raccontò alcune esperienze sessuali e dopo qualche giorno mi invitò a tenere gli occhi chiusi di nuovo mentre mi segava. Sentii una sensazione di bagnato e aprendo gli occhi ho visto che aveva fatto colare la saliva e le dissi che pensavo fosse un pompino. Lei ridendo mi disse: “Questo lo è” e lo prese in bocca. Era il mio primo pompino, indimenticabile.

Continuammo coi preliminari io a lei e lei a me, sia di mano che di bocca. Se c’era qualche adulto in casa li facevamo con i vestiti a turno, altrimenti nudi.
Un giorno ero troppo eccitato e le proposi di chiudere gli occhi. Era in ginocchio, io in piedi. Avvicinai il pene alla sua bocca e lei subito lo prese per farmi un pompino. Cercai di trattenermi non facendole capire che stavo per venire, mi staccai e le inondai il corpo e con gli ultimi schizzi in viso, tra bocca e guance (di solito mi faceva venire inizialmente sul fazzoletto e poi su seno o pancia). Subito dopo mi sentii in colpa pensando che si fosse incazzata e invece lei aprì gli occhi e mi disse: “Pensi che non le abbia provate certe cose con quel coglione del mio ex?”.

Ogni tanto mi raccontava qualche rapporto con degli scopamici e quando le proponevo di fare altro mi diceva di no altrimenti poi si rischiava di abituarsi a farlo sempre con me.

Intanto durante le varie volte avevo notato una cosa strana: quando mi faceva finire con il pompino, i primi schizzi le finivano in bocca e gli altri addosso, quando però apriva la bocca non aveva più niente. Quando glielo feci presente, mi mentì dicendo di non averlo mai ingoiato il mio.

Passando gli anni iniziammo a farlo meno volte e l’anno scorso durante una cena in famiglia in campagna mi confessò che ingoiava e infatti più tardi mi fece finire totalmente in bocca per non sporcarsi e tornare subito dagli altri.

Tutt’ora capita raramente di fare preliminari insieme, ormai solo quando ha molta voglia e vuole essere soddisfatta.

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