Racconto n. 13 “L’insoddisfatta”

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Nov 10, 2022

Lorenza, al di là di quanto aveva fatto nelle ultime settimane, di cui era molto sorpresa, aveva un lato molto serio, che includeva l’amore per i libri e per la musica, compresa quella classica. Quella sera aveva in programma di andare a sentire un concerto, che includeva diverse sinfonie di Beethoven, che lei adorava. Lorenza sperava di passare una bella serata, anche se, le rompeva che al concerto ci sarebbe andata da sola.

Si vestì non eccessivamente elegante, con pantaloni e giacca, ma non coordinati e con tacco 8, si truccò in modo leggero, come faceva usualmente.

Era in prima fila per fortuna, visto che adorava guardare i musicisti che suonavano. Ovviamente, Lorenza vedeva le spalle del direttore d’orchestra, ma così doveva essere.

L’orchestra si accordò e iniziò la quinta di Beethoven che lei giudicava potente. Il suo sguardo non volendo, distratto dalla musica, cadde sul primo violino, che era veramente un bell’uomo. La sinfonia finì, il direttore si girò e l’orchestra si mise in piedi per i meritati applausi per la sua perfetta esecuzione della sinfonia.

A Lorenza sembrò che il primo violino le facesse l’occhiolino, ma pensò che fosse destinato a una donna dietro di lei.

Poi, l’orchestra esegui la nona di Beethoven che era la sua sinfonia preferita, perché finisce con coro e orchestra. Secondo Lorenza quella sinfonia era la manifestazione di Dio in terra. L’orchestra si mise ad eseguire il quarto movimento, dove c’è anche il coro e a lei si inumidirono gli occhi per la commozione.

Si mise a piangere e per fortuna non era l’unica nella sala a farlo.

Il quarto movimento finì e lei non si alzò per applaudire, perché piangeva troppo e non voleva farsi vedere. Era lì col capo basso quando si sentì chiedere, perché piangeva e lei disse che era commossa dalla musica, che non era successo nulla di grave.

Inoltre, precisò che voleva essere lasciata sola, così da ricomporsi un po’ e andarsene a casa. Non chiese neanche chi fosse, ma l’interlocutore non si arrese e si presentò dicendo che era il primo violino dell’orchestra. Lei lo guardò e gli disse che avrebbe dovuto stare con l’orchestra per godersi i meritati applausi. Lui rispose che lo faceva sempre, ma questa volta era differente, non sapeva perché, ma appena l’aveva vista, si era detto che la doveva conoscere. Lorenza chiarì subito che era sposata, anche se non felicemente e non gli disse delle sue ultime avventure sessuali. Anche lui che si presentò, come Matteo, disse che era sposato e che era la prima volta che abbordava una donna ad un concerto.

Finalmente, Lorenza smise di piangere, lo guardò e lo trovò ancora più attraente. Lui era attraente, senza essere troppo consapevole di esserlo. Era moro, alto, con gli occhi verdi, proprio il tipo che piaceva a lei.

Lei lo guardò un po’ troppo e lui ricambiò con uno sguardo assassino di interesse sessuale. Lei, da un lato, voleva scappare, dall’altro era attratta da lui, che le propose di andare a cena con l’orchestra. Lei gli rispose, che si sarebbe sentita come un pesce fuor d’acqua. Allora, lui propose una pizzeria lì vicino che, disse lui, faceva una pizza favolosa. Lei rispose che andava bene. Lui andò ad avvertire i colleghi che non andava a cena con loro.

Andarono alla pizzeria che era a due passi dalla sala concerto. Lui parlò molto e chiese molte cose a Lorenza. Era totalmente differente, dagli uomini incontrati ultimamente da lei. Lorenza temeva che con lui, non sarebbe stato solo sesso, ma amore. Era spaventata e persa nei suoi pensieri. Lui se ne accorse e le chiese che cosa ci fosse che non andasse e lei rispose che si era distratta. Lorenza non gli poteva dire la verità, l’avrebbe presa per pazza.

Il cameriere poi venne a chiedere se volevano i dolci, disse che c’era una buonissima torta al cioccolato ed entrambi la presero. Lui si disse contento che non avesse pensato alla linea e lei rispose che forse era bene che ci pensasse. Lui disse che era stupenda così e lei arrossì per il complimento.

Le fette di torta furono spazzolate in men che non si dica, tant’è che ne presero un’altra. Matteo disse che era un piacere vederla mangiare con così tanta goduria. Lei non rispose, perché sennò avrebbe detto che uno mangia come fa sesso e non le sembrava il caso.

A questo punto, i due terminarono la cena prendendo il caffè e Matteo pagò il conto e lei lo ringraziò dicendogli che avrebbe preferito pagare la sua parte. Lui rispose che quella cena era stata una cosa inaspettata e piacevole.

I due andarono all’auto di Matteo, anche se, in realtà, Lorenza voleva prendere un taxi. Lei non voleva salire in auto con lui, ma lui insistette e in auto parlarono della comune passione per la musica, finché arrivarono a casa di Lorenza. Lui disse che voleva rivederla, anche se sapeva che era sbagliato. Lei disse che era lo stesso anche per lei e si scambiarono il numero di telefono e anche un bacio veramente erotico, con la lingua di lui che le esplorò tutta la bocca, facendola ardere di desiderio.

Però, Matteo che era un gentiluomo la lasciò andare in casa, dicendole che l’avrebbe contattata molto presto. Matteo la contattò appena arrivato a casa, visto che tanto la moglie dormiva tranquillamente. Le disse che il loro bacio era stato qualcosa di stupendo e che non vedeva l’ora di rivederla. Lorenza rompendo gli indugi disse che anche per lei era lo stesso. Lui, allora propose di fare una videochiamata, così da farle vedere quanto fosse eccitato.

Lui le fece vedere il suo cazzo notevole e ben eretto e lei la sua fica umida.

Si masturbarono insieme e vennero nello stesso momento, dicendosi che non vedevano l’ora di farlo davvero.

Lorenza, per stuzzicarlo, disse che anche se era la prima volta che lo faceva, gli sembrava assai pratico e lui rispose che era lei che lo eccitava come mai gli era successo. Gli fece vedere anche i suoi seni e il suo lato b che lui apprezzò molto, mentre lei si masturbava alla pecorina.

La videochiamata andò avanti per due ore e i due si dissero che dovevano vedersi l’indomani. Matteo disse che era libero la mattina visto che aveva le prove con l’orchestra nel pomeriggio e Lorenza gli propose di andare a casa sua, visto che il marito era fuori per lavoro.

Lorenza quasi non dormì e la mattina si svegliò molto presto per farsi una depilazione completa. Poi si mise della biancheria intima nera che contrastava con la sua pelle bianco latte e una piccola vestaglietta e si mise ad aspettarlo.

Si erano dati appuntamento alle otto e lui venne puntualmente e la baciò e le mise una mano sul culo. Poi le fece togliere la vestaglietta e si infiammò vedendola con la biancheria intima nera e allora le pose la mano sul suo cazzo già in erezione. In realtà, Matteo si era svegliato con l’alzabandiera ed era dovuto andare a farsi una sega in bagno, per buttarlo giù.

Lei lo spogliò velocemente e fu sorpresa dal suo fisico tonico che non si aspettava da un musicista, ma lui le disse che faceva sport regolarmente.

Matteo le tolse il reggiseno e anche le mutandine e si mise a succhiare con foga i suoi capezzoli grandi e turgidi e gli mise una mano sul suo sesso umido per lui. La fece sdraiare sul tavolo e lui, in piedi, la penetrò fino in fondo alla fica grande e vogliosa, facendola gemere come una gatta in calore, finché esplose in un orgasmo stellare e lui venne sulle sue tette in maniera copiosa.

Lei birichina gli fece vedere che le piaceva la sborra e la prendeva dal seno e la ingoiava dalle sue dita. Lui la baciò in bocca in maniera via via sempre più appassionata, poi la prese e la portò in camera da letto.

Li la fece mettere a pecorina e senza alcuna lubrificazione la inculò con la sua potente verga, mentre lei urlò prima dal dolore e poi dal piacere via via sempre più grande, finché lui venne dentro di lei.

Si sdraiarono, lei andò giù al suo cazzo che riuscì a mettersi in bocca in quanto non era in erezione. Lo leccava, lo sentì crescere finché riuscì a tenere dentro solo la cappella che leccò fino a quando lui le venne in bocca con potenti getti di sperma che lei ingoiò.

Matteo le disse che nessuna donna l’aveva mai fatto. Lorenza gli rispose che gli sembrava scafato per uno che diceva di tradire per la prima volta la moglie. Matteo le confessò che aveva avuto parecchie donne prima di sposarsi. Lei stette zitta e non gli disse nulla delle sue avventure sessuali perché temeva che lui se ne andasse.

Si fece l’ora del pranzo e lui dovette tornare a casa dalla moglie.

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Giochino a tre: 23° atto “Io e G.”

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Nov 6, 2022

Sono a casa, in bagno sul bidet e mi sto masturbando perché non ne posso più vista la giornata trascorsa tra lo scrivere e il leggere dei racconti erotici. La porta si apre e entra G. a cui ho dato per ogni evenienza la mia chiave di casa. Mi vede così e mi chiede perché non ci abbia chiamato e io ho risposto che è domenica e le ragazze sono andate al mare. G. non mi dice nulla, mi tira su dal bidet, mi pulisce la fica con l’asciugamano, mi porta in camera e mi fa vedere quanto ce l’abbia duro.

Io dico che voglio essere presa alla pecorina così mi metto a bordo letto e lui inizia a penetrarmi con forza e vigore dicendomi che sperava di trovarmi sola, perché proprio ne aveva tanta voglia. Certo poi bisognerà dirlo alle altre due, che sicuramente si ingelosiranno di questo nostro incontro a due.

Io mi lascio andare come non mai anche se sono passati appena due giorni dall’ultima volta in cui l’ho fatto. Non c’è nulla da fare, G. mi fa godere veramente molto. Vengo e lui sborra talmente tanto che la sua sborra mi va lungo le gambe.

Io allora mi metto a sedere e con aria birichina gli faccio vedere come assaporo la sua sborra che prendo con le mani. G. mi dice che dobbiamo fare la doccia viste le mie condizioni, così andiamo. Lui mi lava, mi accarezza, mi fa sospirare, capisce e si mette a leccarmela, mentre nel frattempo abbiamo spento la doccia. Me la lecca con me in piedi in una posizione scomoda, ma in cui, provo davvero un piacere incredibile che esplode con un orgasmo veramente potente e animalesco. Lui si è eccitato di nuovo e mi fa capire a gesti che vuole la mia bocca. Io me lo metto tutto in bocca, tutto tutto, facendolo godere come non mai con grugniti animaleschi. Finalmente ho la sua sborra in bocca che assaporo un po’ e poi ingoio tutta come se fosse la più prelibata delle pietanze.

Ci finiamo di lavare e andiamo a letto dove ci mettiamo a cucchiaio con G. che mi accarezza il seno e con l’altra mano la fica, finché non si mette a masturbarmi lentamente facendomi ulteriormente bagnare e venire con grida selvagge. Sul culo mi fa sentire il suo cazzo durissimo e quindi gli dico che vorrei un rapporto anale e lui mi prepara il buchino del culo con della vaselina e poi in un solo colpo è dentro. Si muove lentamente facendomi ancora venire, mentre sento la sua sborra dentro il buchino.

Gli dico che siamo veramente incorreggibili e lui mi risponde che non c’è nulla di male nei nostri giochi erotici e molte persone bacchettone, in realtà, vorrebbero scopare e godere quanto noi due e soprattutto quanto noi quattro.

Penso alle altre due e gli domando se ha goduto di più oggi o con tutte e tre. Mi risponde oggi perché così si è riposato. Però ci adora tutte e tre, siamo differenti, ma ugualmente eccitanti. Quindi, ci mettiamo a riposare veramente, questa volta.

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Ma dove s’è cacciata!?

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Ott 31, 2022

Ma dove s’è cacciata!?

L’ho persa di vista un attimo sulla pista e non la trovo più, ballava scatenata, sexy, sinuosa, attorniata da uomini arrapati, come al solito.

Lo sapevo che non la dovevo lasciare da sola, ha anche bevuto parecchio.

Ma dove si è cacciata!?

Sulla pista non c’è, faccio il giro dei divanetti, gente che beve o limona pesante, ma lei non c’è.

Guardo fuori, ma non la vedo tra i fumatori.

Entro in bagno, solita fauna di ragazze che si sistema, chi il trucco, chi il vestito, i capelli, tutte a farsi belle, solo un bagno chiuso, guardo sotto la porta , si vedono le gambe di una ragazza inginocchiata, dai rumori che si sentono… sta vomitando l’anima, non è lei.

Mi restano solo due posti da controllare, entrambi chiusi da una porta scura, su una c’è scritto “uomini”, l’altra porta non ha nessuna scritta… no non ho intenzione di entrare nel bagno degli uomini.

Apro l’altra porta lentamente, è buio ma si intuisce che sono entrata nel magazzino del locale, c’è una luce più avanti, cammino lentamente stando attenta a non sbattere ai tavoli e sedie accatastati, a non inciampare nei cavi arrotolati a terra, sento delle voci che bisbigliano.

Mi avvicino lentamente, con un misto di curiosità e paura, non dovrei essere qui.

La luce e le voci vengono da dietro un angolo.

 Mi sporgo appena per guardare e rimango di stucco.

L’ho trovata, è lì in mezzo a tutta la cianfrusaglia, illuminata da una lampadina impolverata, non la vedo per intero, ma dai movimenti è inequivocabile quello che sta facendo.

Vedo il suo busto muoversi su e giù, il vestito sceso e le tette che ballano a ritmo, lo sguardo perso nel vuoto… sta cavalcando su qualcuno che non riesco a vedere…

Ho sempre pensato fosse bella, l’ho vista più volte nuda… ma mai così, il viso trasformato dal piacere, il seno madido di sudore, è bellissima luminosa…

Dovrei andarmene, aspettarla di là.

Faccio per scivolare via nell’ombra ma sono ipnotizzata dal movimento dei suoi capezzoli, quando vedo comparire una terza persona, è un ragazzo con una maglietta stretta ad esaltarne i muscoli… non indossa nient’altro, ha delle gambe muscolose che viene voglia di accarezzarle e due chiappe che devono essere dure come il marmo, si gira, ok è tutto duro e muscoloso, mamma mia che attrezzo!

Non posso fare a meno di accarezzarmi il seno sopra il top mentre una mano scivola sotto la minigonna, mi scopro già bagnata ed eccitata.

Il ragazzo gli gira attorno, la accarezza, si fa accarezzare, la bacia, ogni tanto la spinge giù e vedo scomparire quel bel cazzone nella boccuccia della mia amica.

Abbasso le mutandine, devo toccarmi, devo …

Lo vedo spostarsi dietro di lei, accarezzargli le chiappe la schiena.

Ho ormai due dita nella figa e mentre con l’altra mano mi sto torturando i capezzoli.

Credo di intuire le intenzioni del ragazzo, sono eccitata in maniera impensabile, non riesco a stare ferma, sbatto contro un mobile, il rumore è forte ma il ragazzo non si gira neppure preso com’è da lei.

Lei invece si volta, guarda nella mia direzione… mi vede… mi riconosce… mi sorride… poi improvvisamente vedo il suo volto trasformarsi, gli occhi enormi la bocca spalancata in un urlo muto.

Sorpresa, dolore, piacere li vedo passare allo stesso momento nel suo volto.

Stacco gli occhi dai suoi per vedere il ragazzo che è appena entrato del tutto nel suo culo, lo sguardo ebete, i muscoli tesi che aspettano il via.

Lei riprende fiato, poi mi fa un sorriso diabolico ed inizia a muoversi piano piano, è il segnale che aspettava il ragazzo dietro di lei che inizia a spingere e grugnire.

La stanno aprendo a metà, è piena davanti e dietro, scossa dai colpi, il viso trasformato in una smorfia di piacere.

Vorrei essere al suo posto, vorrei che queste dita fossero sostituite da quei due cazzoni, vorrei farmi avanti, prendere la mia parte di piacere, ma resto qui inchiodata dal suo sguardo, alzo una gamba e appoggio un piede su una cassa, voglio andare più a fondo, voglio di più.

Il rumore delle dita dentro di me, i miei gemiti sono coperti dei grugniti dei due uomini e dalla sua voce che li incita a prenderla a scoparla sempre più forte.

Ma lei sta guardando me, sta incitando me assieme a loro, i nostri sguardi si sono incastrati l’uno nell’altro, il suo godimento è il mio, le mie dita sono le sue, l’orgasmo che sento salire è lo stesso che vedo esplodere in lei, le sue urla coprono i miei gemiti, chiudo gli occhi per un secondo quando li riapro lei è ancora lì lo sguardo fisso nel mio, è incredibilmente bella, a suo agio,  poi vedo il ragazzo dietro di lei afferrargli il seno con forza, strizzargli i capezzoli mentre si irrigidisce e grugnendo si svuota dentro di lei.

Crollo su una sedia sfinita, ho la gonna arrotolata ai fianchi, le mutandine alle caviglie, mi sento aperta, bagnata, il seno gonfio i capezzoli duri e tesi, immagino lei in che stato sia…

Riprendo fiato, realizzo dove mi trovo, potrebbero venire nella mia direzione, guardo oltre l’angolo, si stanno rivestendo, mi ricompongo velocemente anche io e torno verso il locale attenta a non fare rumore.

Aspetto pochi minuti fuori dalla porta poi vedo uscire i due ragazzi, sorridenti e soddisfatti si scambiano pacche e sguardi complici, poi esce lei, lo sguardo lucido, un po’ rigida nei movimenti, un po’ spettinata, il trucco da rifare, è bellissima.

Le passo una mano nei capelli per sistemarli, lei mi ferma la mano, la annusa, la bacia, mi lecca le punte delle dita, poi la stringe forte “ho voglia di ballare! Andiamo!” mi trascina con forza verso la pista mentre scoppio a ridere.

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Racconto n. 10 “L’insoddisfatta”

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Ott 23, 2022

Lorenza non voleva ammettere che il video di Suzy con le altre due donne le era piaciuto moltissimo, tant’è che, in quei giorni non faceva altro che guardare video porno lesbici.

Al terzo giorno, Suzy disse che era certa che l’avrebbe chiamata e si misero d’accordo per vedersi a casa di Lorenza la sera stessa. Suzy portò con sé Ivana, una donna russa molto alta, con un gran seno e un gran culo. Una volta spogliata, aveva biancheria intima da sexy shop con buco sulla fica e sui capezzoli. Lorenza si mise a succhiarle quei capezzoli grossi e scuri e Ivana godeva senza ritegno grazie anche a Suzy che la penetrava con un grosso dildo. Ivana venne squirtando e Lorenza e Suzy le leccarono gli umori della fica, mentre lei gemeva dal sentire due lingue lì e venne ancora, anche se, meno rumorosamente di prima.

Lorenza disse che voleva essere leccata, perciò si levò mutandine e reggiseno e si mise sdraiata a gambe aperte. Le altre due donne si misero a leccarla con grande maestria, mentre lei gemeva non pensando a niente, finché venne. Lorenza non ancora contenta prese il dildo e se lo infilò nella fica iniziando a gemere, mentre Ivana leccava Suzy facendola venire in breve tempo. Lorenza venne anche lei eccitata sia dal dildo, che da ciò che vedeva.

Poi Ivana si mise a leccare Suzy, mentre Lorenza leccava Ivana che apprezzò così tanto che smise di occuparsi di Suzy per gemere, gemere, gemere e venire. Fece i complimenti a Lorenza e la baciò anche sulla bocca.

Suzy nel frattempo si era inculata con un vibratore. Lorenza era molto eccitata da quello che vedeva e levò di mano il vibratore a Suzy per poterla inculare lei. Suzy le disse di fare delicatamente, ma per il resto pensava solo a godere finché venne con un orgasmo grandioso e baciò Lorenza sulla bocca.

Lorenza era un po’ stranita da questi baci, ma per il resto stava godendo e non si chiedeva se fosse giusto o sbagliato, farlo con due donne. Lei pensava solo al piacere che provava, a null’altro. Suzy e Ivana presero a farle il solletico per levarle l’aria pensierosa che aveva assunto e lei si mise a ridere e propose di andare a prendere la panna spray per spruzzarsela addosso e leccarsi a vicenda.

Una volta presa, Lorenza la spruzzò sui seni di Suzy e prese a leccarli con lussuria mentre Ivana la spruzzò sulla fica di Lorenza, che aveva detto di adorare. Lorenza chiese a Ivana se andasse anche con gli uomini e Ivana rispose che amava moltissimo sia il cazzo che la fica. Lei non aveva problemi ad ammettere di essere bisex, a differenza di Lorenza, che aveva appena scoperto, quanto le piacesse il sesso con le donne.

Ivana disse che poteva organizzare un gioco a tre con suo marito. Lorenza disse che ne avrebbero parlato poi, visto che, Suzy non l’aveva presa affatto bene. Era chiaramente gelosa di Lorenza. Ivana per smorzare la cosa, disse che scherzava, ma non troppo in realtà, visto che Lorenza era il tipo, per cui, suo marito andava matto. La cosa si era un po’ raffreddata e Lorenza propose di fare la doccia insieme, ma Ivana e Suzy dissero che dovevano andarsene.

Lorenza, rimase da sola, pensando a quali fossero i suoi gusti erotici. Lei si era resa conto di essere una donna trasgressiva, ma non era una cosa da sbandierare ai quattro venti.

Lorenza rimase per tre giorni senza avere notizie dalle due e più in particolare di Ivana.

Quest’ultima si fece viva dicendo che poteva organizzare con il marito, ma Suzy non avrebbe dovuto saperlo. Quest’ultima era gelosa perché al marito di Ivana non piaceva e perciò non aveva mai fatto un gioco a tre con loro. Lorenza domandò quando si potevano vedere e Ivana le disse la sera stessa a casa loro. Lei si fece dare l’indirizzo e trascorse le ore tra estetista e parrucchiera per essere al suo meglio. Era curiosa di vedere il marito di Ivana, di cui, non aveva visto neanche una fotografia, ma Ivana l’aveva rassicurata sul suo aspetto fisico e sul suo cazzo che era enorme e lungo.

Lorenza arrivò e i due che erano vestiti, dissero che prima avrebbero mangiato qualcosa di stuzzicante, visto che c’erano ostriche e champagne, fragole e panna. La prima portata fu mangiata e restarono vestiti. Poi, tutti compresa Lorenza iniziarono a spogliarsi per le fragole e la panna. Il marito di Ivana che si chiamava Sasha si buttò subito sul corpo di Lorenza dicendole che era davvero bellissima e sensuale. Lui era un bell’uomo e lei si sentiva lusingata dai suoi complimenti. Perciò, loro due finirono di spogliarsi a vicenda e andarono in camera, dove li seguì anche Ivana.

Loro si baciavano, mentre la moglie faceva vedere a Lorenza il cazzo del marito che era notevole anche a riposo. Ivana si mise a fargli una sega mentre loro due si esploravano. Lorenza non vedeva l’ora di mettere le mani, la bocca su quel cazzo. Lui andò giù per succhiarle i capezzoli e fece cambiare di posizione Ivana: la mise a leccare la fica di Lorenza che sentiva contro la sua pancia il cazzo di lui duro e pronto. Si misero nel letto, dove lui la penetrò in un solo colpo, lei sentì un po’ di dolore perché non era abituata a cazzi del genere, ma poi subentrò il massimo del piacere testimoniato dai suoi gemiti via via sempre più alti. Ivana li riprendeva, Lorenza voleva dire qualcosa, ma Sasha glielo impedì baciandola in bocca. In quel momento, lei pensava unicamente a godere, godere, godere con quel bel maschione che non sembrava mai sazio di lei. Infine, Lorenza venne selvaggiamente e poco dopo anche lui sborrò nella sua fica. Allora Lorenza, si mise le dita lì e le leccava guardandolo dritto negli occhi. Poi, lei si spalmò un po’ di sperma sul seno e lo leccò. Insomma, lei voleva fargli capire che non vedeva l’ora di fargli un pompino.

Lui capì, ma gli disse che dovevano aspettare solo un quarto d’ora per la prossima erezione.

Lorenza domandò a Ivana cosa se ne facessero del video e lei le assicurò che l’avrebbero usato lei e Sasha come un video porno per eccitarsi. Lorenza non era molto convinta e disse che già in paese la consideravano male, a causa di un video con due uomini e non voleva assolutamente che uscisse un altro suo video. Lei aveva scoperto da poco che le piaceva trasgredire, scopare, ma non voleva essere considerata la puttana del paese. Ivana le disse che la capiva e quindi smise di riprendere e cancellò il video con disappunto di Sasha.

Il cazzo di quest’ultimo era un’altra volta eretto e lui volle che il pompino fosse fatto da entrambe con Ivana che avrebbe leccato le palle, mentre Lorenza l’asta e la cappella.

Il cazzo di Sasha era enorme e non entrava tutto in bocca a Lorenza, ma lui grugniva dal piacere mentre Lorenza mugolava. Ivana invece stava zitta a leccare le palle. Poi, Sasha fece scambiare le posizioni alle due donne anche se Lorenza non gradiva tanto leccare le palle. Ivana riusciva a infilarsi tutto il cazzo del marito nella sua grande bocca. Sasha disse che stava per venire e che voleva che la sborra fosse presa da entrambe e così si misero sotto di lui ad attendere gli schizzi che le colpirono sul seno, sulla bocca e sulla faccia. Le due donne si leccarono la faccia per pulirsi, si baciarono in bocca con la lingua e poi leccarono i rispettivi seni, mentre Sasha le incitava dicendo che erano bellissime da vedere e che erano due porche assettate di sborra.

Ivana domandò a Lorenza se amasse ricevere la pipi addosso e lei rispose di no. Allora Ivana disse che doveva guardare lei e Sasha così Lorenza andò nella poltrona e Ivana fu investita dalla pipì, dalla pioggia dorata di lui. Ivana ne era chiaramente contenta. Lorenza disse che non capiva quale fosse il godimento e loro non insistettero. A questo punto, tutti e tre andarono sotto la doccia con Lorenza che lavava Ivana e quest’ultima che si era attaccata al cazzo del marito, a cui, stava facendo una lentissima sega.

Lorenza guardava il cazzo di Sasha, che voleva ancora. I due si guardarono negli occhi e si capirono in un baleno, quindi lei si mise a pecorina appoggiata a Ivana, mentre Sasaha la penetrava nella fica senza pietà fino a farla venire appoggiandosi ulteriormente a Ivana. Quest’ultima disse che voleva il cazzo e si accucciò a fare un pompino al marito che era instancabile e in dieci minuti fu ancora una volta pronto per soddisfarla. Ivana voleva stare comoda si asciugò alla meglio con il marito e andarono a letto, facendo un cenno a Lorenza di venirli a guardare. Lorenza si asciugò per bene e si mise nella poltrona dove, eccitata da quanto vedeva e dai gemiti e grugniti dei due coniugi, si mise a masturbarsi.

Lorenza avrebbe voluto un vibratore e chiese se l’avevano e Ivana, indicò sbrigativamente il cassetto del comodino. Lorenza lo aprì e dentro c’erano una decina di vibratori. Ne prese uno giallo, se lo infilò dentro e iniziò a gemere senza ritegno, venendo molto rumorosamente. A quel punto, il campanello suonò e i due coniugi che non aspettavano nessuno, pensarono di non rispondere, ma il campanello continuava a suonare. Lorenza si mise la vestaglietta di Ivana e andò alla porta, dove un tizio di nome Marco, disse di essere amico della coppia. Lei rispose che erano impegnati al momento. Lui la guardò e disse che conosceva il genere di impegni, visto che aveva il salotto a parete con la loro camera.

Lorenza arrossì e Marco le fece cadere la vestaglietta e si mise a baciarla e appoggiandosi a lei, le faceva sentire il cazzo ben eretto. Lorenza non sapeva che fare, ma Marco disse aveva giocato con la coppia molte altre volte. Lei non si fidava per cui, andò a chiedere ai due in camera che, infoiati, le dissero che Marco era un loro amico che si era scopato diverse donne dei loro trii. Lorenza tornò in salotto, dove nel frattempo, Marco si era spogliato, messo di profilo per far vedere al meglio la sua erezione.

Lorenza lo desiderava perciò si mise a pecorina sdraiandosi col busto sul tavolo e lui, senza una parola, la inculò. Lei urlò dicendogli che era uno stronzo e che la doveva avvertire. Marco rispose che avrebbe sentito molto piacere e in effetti fu così. Lui aveva un bel cazzo ed era anche maledettamente bravo a scopare e lei gemeva, gemeva dal piacere, finché lui, non le venne dentro. Lorenza restò lì per un po’ a riprendersi. Marco le disse che aveva un bellissimo culo e che era una delle migliori scopate che avesse mai fatto in vita sua. Lorenza gli disse che aveva goduto moltissimo, ma che per lo meno, l’avrebbe potuta avvertire e lui rispose che si divertiva a sorprendere le donne.

Poi, la fece girare e la baciò in bocca con passione e disse che a breve, il suo cazzo sarebbe stato pronto per la sua fica e la voleva in un letto, ma purtroppo la casa di Sasha e Ivana aveva solo una camera.

Lui disse che sarebbero andati nel suo appartamento di fretta, anche nudi, non li avrebbe visti nessuno. Andarono quindi, con Lorenza che era stupita di sé stessa, di darsi a uno sconosciuto con un bel cazzo e gli chiese se gli era successo altre volte una cosa simile. Lui ammise che era la prima volta, ma che lei gli aveva fatto venire una voglia bestiale con i suoi orgasmi fantastici.

Lei disse che voleva stargli sopra perché veniva di più, così lui si sdraiò, lei sedette sul suo cazzo, mentre si muoveva e lui le toccava il seno, dandogli ulteriori brividi di piacere. Lei, come il suo solito, gemeva, gemeva e ebbe tanti piccoli orgasmi finché non ebbe l’orgasmo massimo tremando tutta, mentre lui veniva dentro la fica. Lui, l’abbracciò, le disse che era fantastica, era una donna come la voleva lui. Lei rispose che era sposata e venne fuori che anche lui, lo era, ma era come lei alla ricerca di sesso, di un’amante stabile. Lei rispose che non sapeva se voleva una storia, sia pure di sesso, fissa e gli parlò di tutti i partner che aveva avuto nell’ultimo periodo. Lui rispose che era pericoloso e lei gli parlò del video con i due uomini che era su internet. A lui, venne voglia di vederlo e lo videro insieme. Si eccitarono moltissimo entrambi con lui ancora una volta pronto, si misero a cucchiaio, lei alzò una gamba e il suo cazzo scivolò dentro la sua fica accogliente. Lorenza venne ancora una volta, gemendo come non mai e lui disse che voleva sborrarle in bocca, quindi, la fece girare e lei bevve tutto il suo seme prezioso.

Poi, si sdraiarono, lui le disse che era proprio fantastica a letto e la voleva a tutti i costi. Lei disse che voleva restare libera, per lo meno, a livello di amanti.

Dormirono un po’, poi tornarono a casa di Sasha e Ivana, che nel frattempo, si erano addormentati, quindi Lorenza si vestì, diede il suo numero di telefono a Marco, lo baciò e se ne andò a casa propria.

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