Ma dove s’è cacciata!?

Ma dove s’è cacciata!?

L’ho persa di vista un attimo sulla pista e non la trovo più, ballava scatenata, sexy, sinuosa, attorniata da uomini arrapati, come al solito.

Lo sapevo che non la dovevo lasciare da sola, ha anche bevuto parecchio.

Ma dove si è cacciata!?

Sulla pista non c’è, faccio il giro dei divanetti, gente che beve o limona pesante, ma lei non c’è.

Guardo fuori, ma non la vedo tra i fumatori.

Entro in bagno, solita fauna di ragazze che si sistema, chi il trucco, chi il vestito, i capelli, tutte a farsi belle, solo un bagno chiuso, guardo sotto la porta , si vedono le gambe di una ragazza inginocchiata, dai rumori che si sentono… sta vomitando l’anima, non è lei.

Mi restano solo due posti da controllare, entrambi chiusi da una porta scura, su una c’è scritto “uomini”, l’altra porta non ha nessuna scritta… no non ho intenzione di entrare nel bagno degli uomini.

Apro l’altra porta lentamente, è buio ma si intuisce che sono entrata nel magazzino del locale, c’è una luce più avanti, cammino lentamente stando attenta a non sbattere ai tavoli e sedie accatastati, a non inciampare nei cavi arrotolati a terra, sento delle voci che bisbigliano.

Mi avvicino lentamente, con un misto di curiosità e paura, non dovrei essere qui.

La luce e le voci vengono da dietro un angolo.

 Mi sporgo appena per guardare e rimango di stucco.

L’ho trovata, è lì in mezzo a tutta la cianfrusaglia, illuminata da una lampadina impolverata, non la vedo per intero, ma dai movimenti è inequivocabile quello che sta facendo.

Vedo il suo busto muoversi su e giù, il vestito sceso e le tette che ballano a ritmo, lo sguardo perso nel vuoto… sta cavalcando su qualcuno che non riesco a vedere…

Ho sempre pensato fosse bella, l’ho vista più volte nuda… ma mai così, il viso trasformato dal piacere, il seno madido di sudore, è bellissima luminosa…

Dovrei andarmene, aspettarla di là.

Faccio per scivolare via nell’ombra ma sono ipnotizzata dal movimento dei suoi capezzoli, quando vedo comparire una terza persona, è un ragazzo con una maglietta stretta ad esaltarne i muscoli… non indossa nient’altro, ha delle gambe muscolose che viene voglia di accarezzarle e due chiappe che devono essere dure come il marmo, si gira, ok è tutto duro e muscoloso, mamma mia che attrezzo!

Non posso fare a meno di accarezzarmi il seno sopra il top mentre una mano scivola sotto la minigonna, mi scopro già bagnata ed eccitata.

Il ragazzo gli gira attorno, la accarezza, si fa accarezzare, la bacia, ogni tanto la spinge giù e vedo scomparire quel bel cazzone nella boccuccia della mia amica.

Abbasso le mutandine, devo toccarmi, devo …

Lo vedo spostarsi dietro di lei, accarezzargli le chiappe la schiena.

Ho ormai due dita nella figa e mentre con l’altra mano mi sto torturando i capezzoli.

Credo di intuire le intenzioni del ragazzo, sono eccitata in maniera impensabile, non riesco a stare ferma, sbatto contro un mobile, il rumore è forte ma il ragazzo non si gira neppure preso com’è da lei.

Lei invece si volta, guarda nella mia direzione… mi vede… mi riconosce… mi sorride… poi improvvisamente vedo il suo volto trasformarsi, gli occhi enormi la bocca spalancata in un urlo muto.

Sorpresa, dolore, piacere li vedo passare allo stesso momento nel suo volto.

Stacco gli occhi dai suoi per vedere il ragazzo che è appena entrato del tutto nel suo culo, lo sguardo ebete, i muscoli tesi che aspettano il via.

Lei riprende fiato, poi mi fa un sorriso diabolico ed inizia a muoversi piano piano, è il segnale che aspettava il ragazzo dietro di lei che inizia a spingere e grugnire.

La stanno aprendo a metà, è piena davanti e dietro, scossa dai colpi, il viso trasformato in una smorfia di piacere.

Vorrei essere al suo posto, vorrei che queste dita fossero sostituite da quei due cazzoni, vorrei farmi avanti, prendere la mia parte di piacere, ma resto qui inchiodata dal suo sguardo, alzo una gamba e appoggio un piede su una cassa, voglio andare più a fondo, voglio di più.

Il rumore delle dita dentro di me, i miei gemiti sono coperti dei grugniti dei due uomini e dalla sua voce che li incita a prenderla a scoparla sempre più forte.

Ma lei sta guardando me, sta incitando me assieme a loro, i nostri sguardi si sono incastrati l’uno nell’altro, il suo godimento è il mio, le mie dita sono le sue, l’orgasmo che sento salire è lo stesso che vedo esplodere in lei, le sue urla coprono i miei gemiti, chiudo gli occhi per un secondo quando li riapro lei è ancora lì lo sguardo fisso nel mio, è incredibilmente bella, a suo agio,  poi vedo il ragazzo dietro di lei afferrargli il seno con forza, strizzargli i capezzoli mentre si irrigidisce e grugnendo si svuota dentro di lei.

Crollo su una sedia sfinita, ho la gonna arrotolata ai fianchi, le mutandine alle caviglie, mi sento aperta, bagnata, il seno gonfio i capezzoli duri e tesi, immagino lei in che stato sia…

Riprendo fiato, realizzo dove mi trovo, potrebbero venire nella mia direzione, guardo oltre l’angolo, si stanno rivestendo, mi ricompongo velocemente anche io e torno verso il locale attenta a non fare rumore.

Aspetto pochi minuti fuori dalla porta poi vedo uscire i due ragazzi, sorridenti e soddisfatti si scambiano pacche e sguardi complici, poi esce lei, lo sguardo lucido, un po’ rigida nei movimenti, un po’ spettinata, il trucco da rifare, è bellissima.

Le passo una mano nei capelli per sistemarli, lei mi ferma la mano, la annusa, la bacia, mi lecca le punte delle dita, poi la stringe forte “ho voglia di ballare! Andiamo!” mi trascina con forza verso la pista mentre scoppio a ridere.

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