I tecnici portano le fidanzate

Posted by admin under Incontri Erotici on martedì Nov 22, 2022

Lorenza ricevette la telefonata di Michael e Filippo, con cui si era intrattenuta qualche giorno prima, dicendole che la volevano vedere con le loro fidanzate. Lei disse che erano successe delle cose, ma loro insistettero e così si presentarono a casa sua con le fidanzate: Daniela e Silvana.

Le due erano fisicamente all’opposto, una bionda, longilinea con seni piccoli e fica stretta, mentre l’altra mora mediterranea con seni grandi e morbidi.

Lorenza era un po’ imbarazzata, non sapeva come comportarsi.

Silvana la spogliò e la baciò in bocca, la guardò come se le piacesse quello che vedeva. Poi si mise a succhiarle avidamente i capezzoli e Daniela si accucciò a leccarle la fica.

Nel frattempo, i due uomini si erano spogliati, si erano messi a sedere nelle poltrone e si stavano facendo una sega per poter poi soddisfare le tre donne.

Lorenza era in un vortice di piacere e venne rapidamente. Baciò Silvana sulla bocca mentre le toccava i suoi seni grandi e morbidi e Daniela leccava la fica di Silvana. Daniela infatti amava moltissimo leccare le fiche e raggiungeva l’orgasmo solo così, mentre quasi non si faceva trombare dal suo fidanzato Filippo. Silvana invece amava sia il cazzo che la fica ed era soddisfattissima dal cazzo di Michael.

Michael guardava la sua fidanzata e decise che la voleva, perciò la fece mettere a pecorina con la faccia davanti alla fica spalancata di Lorenza che era eccitata sia dalle leccate di lei, sia dal vederla stravolta dal piacere.

Nell’altra metà del letto Daniela veniva leccata avidamente da Filippo che sapeva come far raggiungere l’orgasmo alla fidanzata.

Silvana raggiunse il massimo del piacere, mentre Lorenza si mise a masturbarsi per raggiungerlo e ci riuscì in breve tempo facendo eccitare Michael. Michael la scopò facendola alzare e mettendosi in una sedia con lei sopra di lui mentre Silvana le leccava il buco del culo.

Michael le diceva che era proprio uno spettacolo vederla godere e anche Silvana era concorde. Silvana andò a prendere un piccolo vibratore e glielo mise nel culo senza avvertirla prima. Lì per lì, le sembrò strano, ma poi godette come non mai e venne rapidamente. A quel punto, Silvana prese il posto di Lorenza che prima le leccò il buco del culo e poi ci mise il piccolo vibratore che prima aveva usato su di lei. Anche Silvana venne e Michael sborrò nella fica della fidanzata.

Lorenza voleva essere trombata da Filippo che finora non aveva penetrato una fica e quindi, mentre aspettava che Daniela raggiungesse l’orgasmo, si masturbava davanti agli occhi di Filippo, che la guardava in maniera famelica.

Daniela raggiunse l’apice del piacere, Filippo la scostò, fece mettere Lorenza a pecorina e la penetrò in maniera brutale, entrando ed uscendo velocemente da lei, mentre Lorenza gemeva e lui venne dentro il preservativo che si era messo. Filippo poi fece vedere a Lorenza il suo cazzo mezzo moscio e lei glielo prese in bocca e con la sua lingua in breve tempo, lo sentì ingrandirsi dentro la sua bocca, finché lo fece uscire dalla stessa e prese a leccarlo avidamente.

Daniela presa da gelosia le disse di lasciare stare il cazzo del suo fidanzato e si mise a fargli un pompino. Lorenza era perplessa perché i due uomini gli avevano detto che le fidanzate erano contente di fare questi giochi con loro e con altre persone, ma evidentemente non era vero per Daniela.

Lorenza si allontanò mogia mogia da loro e si avvicinò, ma non troppo, alla sedia degli altri due fidanzati che erano vicini all’orgasmo. Lorenza si sentiva di troppo ed era una sensazione molto sgradevole da provare. Silvana dopo dieci minuti si accorse di Lorenza, che le disse quello che era successo e che voleva andarsene. Silvana le disse che la capiva, ma doveva capire anche Daniela. Lorenza ribatté che i loro fidanzati avevano detto che loro due erano felici di fare certi giochi con loro e con altre persone. Silvana disse che di solito l’altra persona era un loro amico e non una donna estranea.

A questo punto, Lorenza, senza dire nulla andò a vestirsi e se ne andò. Decise in cuor suo che al massimo avrebbe giocato in tre, perché cinque era un numero troppo elevato e potevano, come in questo caso, nascere delle gelosie.

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Il club privé

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Nov 21, 2022

Avevo conosciuto Diego su un sito Bdsm. Io 25 anni, lui 40.
Ero alle prime armi con certe esperienze, ma lui sapeva che potevo spingermi più in là…così una sera mi porta in un club per scambisti.

L’ambiente è molto buio, al centro della stanza un palo per la lap dance, poco più in là un piccolo bancone.
Ci accoglie una coppia sulla cinquantina, ci dicono essere i proprietari. Chiacchieriamo, ci offrono da bere e iniziamo a sciogliere la tensione.
Usciamo in giardino a fumare una sigaretta e ci si avvicina una coppia, anche loro di mezza età.
Lui un uomo normale, lei una bellissima ragazza bionda, probabilmente russa.
Iniziamo a presentarci senza però dare troppi dettagli di noi. Raccontiamo che è la nostra prima volta lì, ci spiegano come funziona e ci invitano a bere un altro drink. Io bevo pochissimo, in genere, quindi con un paio di mojito sono già brilla e decisamente più disinibita. Inizio a togliere la giacca, sotto solo una canotta di seta nera con delle trasparenze sul seno.

L’uomo della coppia inizia a toccarmi ovunque, finché mi ficca la lingua in bocca.
Lei guarda divertita..il mio compagno mi fa un cenno di consenso. Quindi anche io inizio a sbottonargli i pantaloni.
Ci tocchiamo, mi inginocchio e inizio a succhiarglielo.. lì, al bancone del bar. In quel momento non esiste niente altro…non mi rendo conto di dove sia e cosa stia facendo, mi sento dentro ad una bolla.
L’uomo mi prende per mano e mi trascina al piano di sopra, in una stanza da letto. Diego ci segue e si mette in un angolo a guardare. Il letto è strano, nero, rivestito con un cellophane per ovvi motivi. Una volta finito, le coppie gettano il cellophane e così il letto rimane pulito per chi verrà dopo.
La stanza non ha la porta, ma solo una corda che la chiude simbolicamente.
Il mio nuovo compagno di giochi mi spiega che se la chiudiamo, significa che non vogliamo entrino altre persone. E io decido per quell’opzione.

Mi fa sdraiare e aprire le gambe e inizia a leccarmi la figa come nessuno aveva mai fatto prima…poi un dito, il secondo, un terzo… finché mi infila tutta la mano. Godo e schizzo ovunque, sono totalmente assuefatta dalla situazione.
Alzo lo sguardo e vedo diversi cazzi infilati nei buchi della parete della nostra stanza.. quegli uomini ci stavano guardando e ce l’avevano duro per noi.
L’uomo mi chiede se volessi succhiarli, così mi alzo e uno alla volta lì assaggio tutti.
Poi guardo il mio compagno, ancora composto nell’angolo, che osserva divertito la scena.
Gli chiedo se posso, e lui capisce già a cosa mi riferisca.
Vado verso la porta, e tolgo la corda.

All’improvviso mi ritrovo nella stanza con 8/10/12 uomini, non riesco a quantificarli. Mi fanno di nuovo stendere a letto e sono ovunque intorno e sopra di me.
Inizio a segarne un paio, uno me lo mette in bocca, gli altri si segano vicino a noi.
Il rumore della plastica di un preservativo che si apre, mi provoca un forte brivido, perché capisco che qualcuno sta per penetrarmi.
Due secondi dopo un colpo secco, deciso, un grosso cazzo dentro di me. Sussulto.
Inizia a scoparmi forte, con le mani piantate sulle mie cosce avvolte dalle autoreggenti.
Sono un lago, i miei gemiti si fanno sempre più forti.
Dopo pochi colpi, ma decisi, si ferma, si sposta e ce n’è già un altro pronto.
Li vedo tutti intorno a me, eccitati come tori.
Il secondo uomo mi scopa forte e viene subito, così un altro mi prende per mano, mi fa alzare, si sdraia sul letto e mi fa mettere sopra di lui.
Mi infila dentro il cazzo e io inizio a cavalcarlo.
Da dietro, qualcuno mi entra nel culo.
Per me la doppia penetrazione è l’apoteosi del piacere..
Urlo, mi sentono tutti, sulla porta continuano ad arrivare altre persone. Ci sono anche un paio di donne che mi guardano mentre i loro mariti mi scopano.
Sento lingue in bocca, sulla pancia, sulle tette… mani che mi accarezzano, che mi prendono per i capelli… non capisco più niente.
Tutti i presenti mi scopano a turno, per poi lasciare posto a quello dopo.
Ad un certo punto mi ritrovo da sola, stesa sul letto, e tutti intorno a me si segano. Uno alla volta mi riempiono di sborra, sulla faccia, sulle tette, sulla figa… ovunque.

Quando sono tutti venuti, riprendo le forze e mi alzo, per vedere Diego. Sta sempre nel suo angolo, con un’espressione soddisfatta. Mi viene vicino e mi bacia.
Gli altri si rivestono ed escono e rimaniamo soli…mi aiuta a sistemarmi, chiede se posso fare una doccia.
Mi accompagna in bagno e mentre mi faccio la doccia mi prende e mi tira forte per i capelli e mi dice “ora tocca a me”.
Appoggiata al muro con le mani in avanti, lo sento entrarmi nel culo.
Mi scopa con violenza, con cattiveria, quasi rabbia..ma con tanta soddisfazione.
Viene, mi abbraccia da dietro, l’acqua calda ci scorre addosso… siamo sfiniti.
Ci asciughiamo, ci rivestiamo, scendiamo al piano di sotto… beviamo un altro drink, ridendo e chiacchierando con i presenti.
Come nulla fosse.
Alle 4 salutiamo tutti e usciamo, mi rendo conto di essere stata dentro ad una bolla per ore.. non riesco neanche a capire dove sono, che giorno è, cosa sia successo.
Torniamo a casa, una doccia e ci mettiamo a letto. Senza dire niente, crolliamo abbracciati.

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Continua l’affair

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Nov 20, 2022

Il giorno passa lentamente, solo l’ora scarsa che trascorro con Mario mi fa sentire viva come non mai.

Di questo ho paura, ciò significa che la mia vita è vuota, ma non mi posso “attaccare” al primo uomo, con cui faccio dell’ottimo sesso.

Gli uomini riescono a scindere bene il sesso dall’amore, ma per me è diverso, visto che non ho mai avuto storie di sesso e ancora peggio, non ho mai fatto del vero sesso, me ne rendo conto, adesso, alla mia età.

Mario non si è fatto problemi, anzi per dire la verità, non sapendo nulla di me, ma essendo solo attratto, mi ha trattato all’inizio, diciamolo, come una puttana e io ho risposto subito al suo ordine di succhiare, come se l’avessi sempre fatto.

Si vede che è quello, di cui ho bisogno, di liberare tutta la voglia di sesso che ho, che è veramente tantissima.

Mario non mi fa sentire brutta, ma come la più eccitante delle donne, quando lui, diciamocelo, è un bell’uomo che non avrebbe problemi a trovare donne molto più belle della sottoscritta.

Lo so, che la bellezza non significa che una a letto sia una tigre del materasso, però per un uomo conta molto.

Mario mi ha detto che l’eccito moltissimo e quando è a casa, evita per quanto possibile di pensare a me, sennò ha subito un’erezione e deve scappare in bagno per farsi una sega, come quando era adolescente.

Io gli ho detto che pensare a lui, mi fa bagnare, mi sembra un sogno diventato realtà, poter fare sesso, come ho sempre immaginato e che anche io mi debbo masturbare più spesso, di quanto faccia di solito.

Mio marito per ora, non si è accorto di nulla, è sempre distratto dalla televisione.

Finalmente, viene l’ora di andare a letto e mi sveglio alle quattro, sempre più pimpante e vado al capanno, dove trovo Mario, già spogliato, che si sta facendo una sega.

Mi dice che era da un’ora che ne aveva voglia e che lo mando fuori di testa dall’eccitazione.

Io non parlo, mi spoglio, mi accuccio e prendo in bocca il suo cazzo già duro, però non durissimo, come so può diventare, per cui mi adopero con la lingua, mentre lui grugnisce dal piacere.

Mi dice che sono diventata rapidamente una pompinara con i fiocchi, io mugolo dal piacere e continuo con il pompino, orgogliosa, dentro di me, per il complimento ricevuto.

Sì sono contenta di quanto mi ha detto, mentre quando ero più giovane ne sarei stata scandalizzata.

Io continuo il lavoro con la lingua e succhio, finché Mario mi avverte che sborrerà e sono investita da cinque potenti getti, che mi riempiono tutta la bocca e che faccio fatica a inghiottire.

Inghiottisco lentamente, ma ce la faccio, con Mario che mi dice che prova un piacere estremo a vedermi inghiottire, cosa che sua moglie non ha mai fatto.

Io gli ripeto che ho imparato adesso, anche se mi sembra di farlo da sempre.

Lui mi dice che si vede che adoro il cazzo e che evidentemente mi mancava molto, anche se il marito fa finta che tutto vada bene.

Io gli rispondo che è tutto vero, ma ora basta parlare, voglio che mi lecchi l’ano, mi fa provare un piacere particolare essere leccata lì.

Mi metto perciò appoggiata al tavolo e lui accucciato me lo lecca con passione, si sente che gli piace, gli piace anche perché io non posso fare a meno di godere senza alcuna remora.

Poi, mi mette un dito dentro, poi due, poi sento la cappella del suo cazzo che lentamente entra, finché entra tutto, con io che gemo e ho subito il primo orgasmo.

Mario mi dice che è orgoglioso che io goda così e si mette a sfondarmi il culo, con io che urlo selvaggiamente, finché lui mi sborra negli intestini.

Io gli dico che è stato sesso allo stato puro, che non credevo di essere una donna capace di ciò.

Lui mi dice che devo, almeno con lui, abbandonare le mie remore mentali nel sesso. Non c’è nulla di giusto e sbagliato, se le due persone sono consenzienti.

Io gli dico che sono consenziente, che non mi sono sentita né costretta né degradata dal fare ciò, anzi ho raggiunto l’apice del piacere.

Mario mi dice che con un’altra donna, anni fa, aveva fatto sesso anale, ma che con me è molto meglio, che non c’è paragone.

Io gli dico che è il primo con cui faccio sesso anale perciò per me, lui è il massimo.

Mario mi dice che mi vuole ancora, che ama la mia fica, mi sdraia sul tavolo e mi fa un cunniculung da manuale, con me che ho innumerevoli orgasmi.

Mario sembra sempre più infoiato dopo ogni mio orgasmo e anche io lo sono.

Poi, mi fa vedere il suo cazzo in erezione e mi penetra senza preservativo, ma io non gli dico nulla, voglio solo godere.

Il suo cazzo scivola agevolmente nella mia vagina, la riempie tutta, mi pompa con estrema abilità, passione, impeto, come mai ho provato in vita mia.

Finalmente raggiungo l’ennesimo orgasmo e Mario mi dice, che sono una porca di primo livello e i miei tanti orgasmi lo fanno letteralmente impazzire di desiderio.

Io gli rispondo che è lui a farmi impazzire con il suo cazzo e con la sua abilità nell’usarlo.

Lui mi pompa, io ho molti orgasmi e continua finché mi vede letteralmente sfinita e gli dico che non ce la faccio più, ma lui non si ferma prima di farmi raggiungere l’ultimo orgasmo, che mi squassa tutta, come mai mi è successo prima.

Mario mi dice che non ha mai visto un orgasmo del genere ed è orgoglioso che me l’abbia fatto raggiungere lui.

Io lo tiro giù e lo bacio in bocca con tutta la mia passione e con la lingua che esplora la sua bocca e che si attacca alla sua lingua.

Il bacio dura parecchio, finché Mario non si riscuote dicendo che è molto tardi e rischia che sua moglie non lo trovi, quando si sveglierà.

Ci lasciamo con un ultimo piccolo bacio, dandoci l’appuntamento per l’indomani mattina.

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Racconto n. 13 “L’insoddisfatta”

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Nov 10, 2022

Lorenza, al di là di quanto aveva fatto nelle ultime settimane, di cui era molto sorpresa, aveva un lato molto serio, che includeva l’amore per i libri e per la musica, compresa quella classica. Quella sera aveva in programma di andare a sentire un concerto, che includeva diverse sinfonie di Beethoven, che lei adorava. Lorenza sperava di passare una bella serata, anche se, le rompeva che al concerto ci sarebbe andata da sola.

Si vestì non eccessivamente elegante, con pantaloni e giacca, ma non coordinati e con tacco 8, si truccò in modo leggero, come faceva usualmente.

Era in prima fila per fortuna, visto che adorava guardare i musicisti che suonavano. Ovviamente, Lorenza vedeva le spalle del direttore d’orchestra, ma così doveva essere.

L’orchestra si accordò e iniziò la quinta di Beethoven che lei giudicava potente. Il suo sguardo non volendo, distratto dalla musica, cadde sul primo violino, che era veramente un bell’uomo. La sinfonia finì, il direttore si girò e l’orchestra si mise in piedi per i meritati applausi per la sua perfetta esecuzione della sinfonia.

A Lorenza sembrò che il primo violino le facesse l’occhiolino, ma pensò che fosse destinato a una donna dietro di lei.

Poi, l’orchestra esegui la nona di Beethoven che era la sua sinfonia preferita, perché finisce con coro e orchestra. Secondo Lorenza quella sinfonia era la manifestazione di Dio in terra. L’orchestra si mise ad eseguire il quarto movimento, dove c’è anche il coro e a lei si inumidirono gli occhi per la commozione.

Si mise a piangere e per fortuna non era l’unica nella sala a farlo.

Il quarto movimento finì e lei non si alzò per applaudire, perché piangeva troppo e non voleva farsi vedere. Era lì col capo basso quando si sentì chiedere, perché piangeva e lei disse che era commossa dalla musica, che non era successo nulla di grave.

Inoltre, precisò che voleva essere lasciata sola, così da ricomporsi un po’ e andarsene a casa. Non chiese neanche chi fosse, ma l’interlocutore non si arrese e si presentò dicendo che era il primo violino dell’orchestra. Lei lo guardò e gli disse che avrebbe dovuto stare con l’orchestra per godersi i meritati applausi. Lui rispose che lo faceva sempre, ma questa volta era differente, non sapeva perché, ma appena l’aveva vista, si era detto che la doveva conoscere. Lorenza chiarì subito che era sposata, anche se non felicemente e non gli disse delle sue ultime avventure sessuali. Anche lui che si presentò, come Matteo, disse che era sposato e che era la prima volta che abbordava una donna ad un concerto.

Finalmente, Lorenza smise di piangere, lo guardò e lo trovò ancora più attraente. Lui era attraente, senza essere troppo consapevole di esserlo. Era moro, alto, con gli occhi verdi, proprio il tipo che piaceva a lei.

Lei lo guardò un po’ troppo e lui ricambiò con uno sguardo assassino di interesse sessuale. Lei, da un lato, voleva scappare, dall’altro era attratta da lui, che le propose di andare a cena con l’orchestra. Lei gli rispose, che si sarebbe sentita come un pesce fuor d’acqua. Allora, lui propose una pizzeria lì vicino che, disse lui, faceva una pizza favolosa. Lei rispose che andava bene. Lui andò ad avvertire i colleghi che non andava a cena con loro.

Andarono alla pizzeria che era a due passi dalla sala concerto. Lui parlò molto e chiese molte cose a Lorenza. Era totalmente differente, dagli uomini incontrati ultimamente da lei. Lorenza temeva che con lui, non sarebbe stato solo sesso, ma amore. Era spaventata e persa nei suoi pensieri. Lui se ne accorse e le chiese che cosa ci fosse che non andasse e lei rispose che si era distratta. Lorenza non gli poteva dire la verità, l’avrebbe presa per pazza.

Il cameriere poi venne a chiedere se volevano i dolci, disse che c’era una buonissima torta al cioccolato ed entrambi la presero. Lui si disse contento che non avesse pensato alla linea e lei rispose che forse era bene che ci pensasse. Lui disse che era stupenda così e lei arrossì per il complimento.

Le fette di torta furono spazzolate in men che non si dica, tant’è che ne presero un’altra. Matteo disse che era un piacere vederla mangiare con così tanta goduria. Lei non rispose, perché sennò avrebbe detto che uno mangia come fa sesso e non le sembrava il caso.

A questo punto, i due terminarono la cena prendendo il caffè e Matteo pagò il conto e lei lo ringraziò dicendogli che avrebbe preferito pagare la sua parte. Lui rispose che quella cena era stata una cosa inaspettata e piacevole.

I due andarono all’auto di Matteo, anche se, in realtà, Lorenza voleva prendere un taxi. Lei non voleva salire in auto con lui, ma lui insistette e in auto parlarono della comune passione per la musica, finché arrivarono a casa di Lorenza. Lui disse che voleva rivederla, anche se sapeva che era sbagliato. Lei disse che era lo stesso anche per lei e si scambiarono il numero di telefono e anche un bacio veramente erotico, con la lingua di lui che le esplorò tutta la bocca, facendola ardere di desiderio.

Però, Matteo che era un gentiluomo la lasciò andare in casa, dicendole che l’avrebbe contattata molto presto. Matteo la contattò appena arrivato a casa, visto che tanto la moglie dormiva tranquillamente. Le disse che il loro bacio era stato qualcosa di stupendo e che non vedeva l’ora di rivederla. Lorenza rompendo gli indugi disse che anche per lei era lo stesso. Lui, allora propose di fare una videochiamata, così da farle vedere quanto fosse eccitato.

Lui le fece vedere il suo cazzo notevole e ben eretto e lei la sua fica umida.

Si masturbarono insieme e vennero nello stesso momento, dicendosi che non vedevano l’ora di farlo davvero.

Lorenza, per stuzzicarlo, disse che anche se era la prima volta che lo faceva, gli sembrava assai pratico e lui rispose che era lei che lo eccitava come mai gli era successo. Gli fece vedere anche i suoi seni e il suo lato b che lui apprezzò molto, mentre lei si masturbava alla pecorina.

La videochiamata andò avanti per due ore e i due si dissero che dovevano vedersi l’indomani. Matteo disse che era libero la mattina visto che aveva le prove con l’orchestra nel pomeriggio e Lorenza gli propose di andare a casa sua, visto che il marito era fuori per lavoro.

Lorenza quasi non dormì e la mattina si svegliò molto presto per farsi una depilazione completa. Poi si mise della biancheria intima nera che contrastava con la sua pelle bianco latte e una piccola vestaglietta e si mise ad aspettarlo.

Si erano dati appuntamento alle otto e lui venne puntualmente e la baciò e le mise una mano sul culo. Poi le fece togliere la vestaglietta e si infiammò vedendola con la biancheria intima nera e allora le pose la mano sul suo cazzo già in erezione. In realtà, Matteo si era svegliato con l’alzabandiera ed era dovuto andare a farsi una sega in bagno, per buttarlo giù.

Lei lo spogliò velocemente e fu sorpresa dal suo fisico tonico che non si aspettava da un musicista, ma lui le disse che faceva sport regolarmente.

Matteo le tolse il reggiseno e anche le mutandine e si mise a succhiare con foga i suoi capezzoli grandi e turgidi e gli mise una mano sul suo sesso umido per lui. La fece sdraiare sul tavolo e lui, in piedi, la penetrò fino in fondo alla fica grande e vogliosa, facendola gemere come una gatta in calore, finché esplose in un orgasmo stellare e lui venne sulle sue tette in maniera copiosa.

Lei birichina gli fece vedere che le piaceva la sborra e la prendeva dal seno e la ingoiava dalle sue dita. Lui la baciò in bocca in maniera via via sempre più appassionata, poi la prese e la portò in camera da letto.

Li la fece mettere a pecorina e senza alcuna lubrificazione la inculò con la sua potente verga, mentre lei urlò prima dal dolore e poi dal piacere via via sempre più grande, finché lui venne dentro di lei.

Si sdraiarono, lei andò giù al suo cazzo che riuscì a mettersi in bocca in quanto non era in erezione. Lo leccava, lo sentì crescere finché riuscì a tenere dentro solo la cappella che leccò fino a quando lui le venne in bocca con potenti getti di sperma che lei ingoiò.

Matteo le disse che nessuna donna l’aveva mai fatto. Lorenza gli rispose che gli sembrava scafato per uno che diceva di tradire per la prima volta la moglie. Matteo le confessò che aveva avuto parecchie donne prima di sposarsi. Lei stette zitta e non gli disse nulla delle sue avventure sessuali perché temeva che lui se ne andasse.

Si fece l’ora del pranzo e lui dovette tornare a casa dalla moglie.

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