Dopo tanti anni andiamo oltre!

Posted by admin under Incontri Erotici on venerdì Nov 25, 2022

L’ultima volta che abbiamo fatto preliminari insieme è stata la fine di settembre. Da quella volta ho notato che si faceva sentire un po’ più spesso e ci siamo anche incontrati più volte, perché voleva una mano per sbrigare alcune faccende.
Nel frattempo ogni tanto mi parlava della sua amica che si era trasferita con il suo ragazzo lontano da noi. Mi chiedeva cosa ne pensassi di lei, se fosse una tipa che mi sarei scopato e mi parlava sempre più spesso della sua fantasia di una cosa a tre con due ragazzi. Questa fantasia ce l’aveva da anni però non ha mai fatto nulla. Scherzando le ho risposto dicendole che io mi sarei potuto unire a lei e al suo scopamico e lei mi ha risposto dicendomi che non voleva mettere in mezzo conoscenti, in quanto si sarebbe potuto venire a sapere nel paese in cui viviamo. Tuttavia non voleva sconosciuti perché avrebbe voluto provare senza protezioni.

Abbiamo continuato a vederci e sono continuate le sue domande strane anche riguardo ai miei impegni per la notte di Halloween.

Un giorno, quasi una settimana prima dell’evento, ho notato che era un po’ pensierosa e un po’ impacciata. Le ho chiesto se dovesse dirmi qualcosa e mi ha risposto di sì ma non sapeva come dirmelo.
Alla fine ha girato un po’ intorno alla domanda dicendomi: “Tu hai provato diverse volte ad andare oltre con me, hai detto che non ti dispiace la mia amica…” e io le ho detto: “Sì ma sai che è fidanzata, tu sei single invece”.
Allora lei si è fatta coraggio e mi ha detto: “Sì, ma se ti dicessi di fare una cosa a quattro con me, con lei e con il suo ragazzo?”. Io sono rimasto qualche secondo in silenzio non capendo se avessi sentito bene o meno e alla fine le ho risposto anche in maniera ironica di sì, bastava che il suo ragazzo non facesse nulla a me. Lei ha riso, si è calmata e mi ha spiegato che ne aveva parlato spesso con la sua amica di questa cosa, proponendo un ragazzo che non avrebbe causato problemi a nessuno. Lei le aveva fatto vedere una foto del suo scopamico e una mia e la sua amica aveva detto di sì ad entrambi, quindi stava a mia cugina scegliere. Per paura che si sarebbe venuto a sapere in giro, infine aveva pensato a me, visto il nostro rapporto particolare.

Il 31 sono andato a prendere mia cugina e abbiamo incontriamo la coppia. Ci siamo dati appuntamento per le 23 nella casa vicino al mare della ragazza, in modo da essere isolati. In quei pochi minuti in cui ci siamo visti non si è accennato di nulla riguardo a cosa sarebbe successo.
Io e mia cugina siamo andati a cenare e le ho parlato dei miei dubbi sulla mia durata, essendo la mia prima volta a quattro e lei mi ha rassicurato dicendomi di aver già pensato a tutto. Mi ha spiegato che andando da loro avremmo trovato lui bendato in mutande sul letto e avrebbero bendato anche me. In questo modo avrebbero provato a superare la possibile timidezza giocando senza essere viste.
Alle 23 siamo arrivati da loro e la sua amica ha aperto. Mi hanno fatto spogliare, sono rimasto in boxer e mi sono sdraiato sul letto. Loro hanno messo la musica di sottofondo e sono rimasto sdraiato con il cazzo mezzo duro aspettandole.

Ad un tratto ho sentito delle mani abbassarmi i boxer e sono rimasto nudo. Dopo qualche minuto ho sentito lui sospirare e io delle mani toccarmi il cazzo che in pochi secondi è diventato di marmo. Ho ricevuto una sega lenta e dopo un po’ ho sentito una lingua e una bocca.
Dopo avermelo bagnato per bene non ho sentito più nulla e ho sentito lui continuare ad ansimare. Quando ha smesso, ho sentito prima una lingua lungo l’asta e poi insieme un’altra lingua dall’altro lato.
Una goduria immensa, tanto che sono arrivato a pochissimo dal venire.

Hanno iniziato un pompino sia a me che a lui e ci hanno detto di togliere le bende. Ho alzato la testa e ho visto l’altra con occhi chiusi e con il mio cazzo in bocca e mia cugina che succhiava lui, entrambe in intimo. Si sono staccate e ho visto mia cugina venire da me, mettermisi sopra per un 69 e la sua amica replicare. Abbiamo tolto loro il perizoma e abbiamo iniziato il 69. Dopo un po’ si sono posizionate in ginocchio a terra, sul tappeto, e mia cugina ci ha detto di alzarci; ci siamo messi di fronte a loro e hanno iniziato un pompino misto: un po’ a lui, un po’ a me, un po’ insieme e con molta saliva. Si sono tolte anche il reggiseno e lei ha iniziato a cavalcare lui, mentre mia cugina posando sul comodino il reggiseno, salendo sul letto e mettendosi a 90, si è girata con sguardo malizioso e mi ha chiesto: “E tu?”. Sono andato dietro di lei e dopo una leccata veloce ho iniziato lentamente la penetrazione. Ho continuato lentamente con penetrazioni profonde con la paura di venire nel giro di poco, con la voglia che avevo e sentendo quanto fosse stretta. Anche lui ha detto alla sua ragazza di rallentare e così ci siamo staccati.

Mia cugina si è fatta dare dalla ragazza un lubrificante e insieme hanno iniziato a lubrificarci con una sega. Lui ha detto che già eravamo abbastanza lubrificati, ma abbiamo capito dopo che tipo di lubrificante fosse. Era uno di quelli ritardanti. La sensazione era strana: era come se fosse leggermente addormentato però duro e continuavo a sentire il loro tocco. Loro si erano trasformate in due macchine del sesso, come se non scopassero da mesi.
Si sono messe entrambe a 90 e le abbiamo penetrate; prima io ho penetrato mia cugina e lui la sua ragazza, poi ci siamo guardati, siamo usciti insieme, lui si è messo al mio posto e io al suo. Una sensazione fantastica, soprattutto sentirle gemere.
Abbiamo alternato momenti di pausa e preliminari a momenti di puro sesso cambiando diverse posizioni. Loro sono venute mentre venivano scopate a 90 e succhiavano il cazzo dell’altro.

Prima hanno fatto venire me e poi lui, allo stesso modo. Mi hanno fatto un pompino insieme e i primi schizzi sono arrivati in bocca all’amica, mentre gli ultimi tra la bocca e le guance di mia cugina, perché già sapevo che alla sua amica in viso non piaceva.
Anche a lui hanno riservato lo stesso trattamento (con mia cugina ancora un po’ sporca del mio sperma) ed è venuto in bocca e sul viso di mia cugina, mentre gli ultimi schizzi sono finiti sulla lingua della sua ragazza.

Alla fine ci siamo rivestiti tutti, siamo rimasti a parlare del più e del meno e poi siamo andati via. In macchina mia cugina mi ha raccontato cosa era successo da bendati. Lei aveva tolto i boxer all’altro ragazzo e la sua amica i miei. Mia cugina aveva iniziato subito il pompino e invece la sua amica prima mi aveva toccato e poi iniziato l’orale. Mia cugina alla fine mi ha detto che aveva goduto molto ed era stato esattamente come se lo aspettava.

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Conoscenza profonda

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Nov 23, 2022

Ero stanca, ma mi misi a sedere sul bordo del divano e con sorriso malizioso dissi

“Chi vuole cominciare?”

“A te l’onore” Angelo diede la precedenza all’amico.

“Bene, ora ci conosciamo meglio!”

Lo guardai dal basso, eccitata, e senza distogliere lo sguardo gli abbassai le mutande. Liberai l’animale ormai gonfio da tempo. Era enorme. Provavo un miscuglio di sensazioni, ero un po’ spaventata perché lo conoscevo solo da un’ora, ma mi spaventava anche la sua dimensione. Quella stessa dimensione che mi eccitava da impazzire al pensiero di sentirmi piena di lì a poco. Ero eccitata perché avevo due maschioni solo per me ed io ero al centro della loro attenzione. Non ho mai provato niente di più egocentrico in vita mia come in quel momento.

Presi il cazzo di Giacomo in mano e lo misi subito in bocca. Aveva ancora l’odore del docciaschiuma. Gli afferrai le palle e cominciai a massaggiarle mentre mi muovevo avanti e dietro succhiandogli la cappella. Poi afferrai il cazzo alla base e lo tenni fermo, puntandolo verso di me. Sputai, facendo colare la saliva che spalmai con l’altra mano e cominciai a leccare tutto intorno, premendo la lingua in modo da sentire le vene al mio passaggio. Giocai intorno, senza tralasciare nemmeno un centimetro, lo avevo in pugno e lo volevo in gola. Mi misi a succhiare la cappella senza mai andare fino in fondo. Su e giù con la mano, stringendolo verso la punta. Mi sembrava di mungerlo! Capii che gli piaceva, sentii Giacomo godere e poi rivolgersi ad Angelo

“Te la sei tenuta nascosta fino ad ora eh? Come darti torto, è bravissima!”

“Sì, ma ora tocca anche a me. Dammi la mano”

Si avvicinò, mi prese una mano e la portò sul suo cazzo. Feci un pompino a Giacomo mentre sentivo il cazzo di Angelo ingrandirsi nella mia mano.

“Ora voglio scoparti, vieni qui”

Giacomo mi fece alzare, mi girò verso il divano e mi fece inginocchiare, dandogli le spalle e mettendomi le mani sullo schienale.

“Angelo, tu vai pure dietro, qui mi occupo io”

Vidi Angelo raggiungermi mentre mi sentii aprire le labbra della fica. Spalancai gli occhi dal piacere ed ansimai come una cagnolina in calore. Sentii le sue manone sul culo e affondare le dita nella mia carne per saldare la presa. Lo sentivo entrare ed uscire lentamente, come per farmi abituare alla sua grandezza, ma appena sentì che avevo i muscoli rilassati aumentò velocità. Angelo si gustò la scena col cazzo in mano e quando mi vide sconvolta, scopata dal suo amico, mi entrò in bocca, spingendosi fino in fondo. Sentii la sua virilità, prepotente e autoritaria, riempirmi la bocca. Alzai lo sguardo e lo vidi concentrato a spingermi il cazzo in gola. Mi reggevo al divano mentre mi scopavano entrambi, afferrata dal culo da Giacomo e dalla testa da Angelo. Mi sentivo come nei film porno che amavo guardare, lei piena di cazzi. Soltanto suoi.

I nostri gemiti risuonavano in quel salotto. La temperatura era aumentata, si sudava perché faceva caldo e soprattutto perché c’era un livello di eccitazione così alto che era difficile non sudare. Gemevamo tutti a tempo, ad ogni colpo si sentiva il mio respiro spezzato, soffocato dal cazzo di Angelo. Sentii altro calore salirmi dall’interno. Stavo per raggiungere l’orgasmo in quella posizione e senza fiato emisi un urlo strozzato. Cercavo di liberarmi, ma riuscivo solo a sbrodolare saliva sul cazzo di Angelo e a tremare con le gambe. Mi sentii afferrare ancora di più la testa e un getto caldo e violento inondò la mia gola. Mi lacrimarono gli occhi mentre si svuotava dentro di me. Dall’altro lato, Giacomo aumentò il ritmo, lo sentii bollente, pulsava così forte che mi sentii piena anche quando si fermò. All’improvviso uscì, lasciamo vuota, ma sentii immediatamente tanti getti bollenti sulla mia schiena: mi stava facendo la doccia di sborra ed io continuavo a godere come una matta, pensando di avere l’aspetto di una troietta in calore sporca di sesso.

Mi accasciai sul divano con la testa sui cuscini e col culo in aria. Ero sconvolta, continuavo ad avere dei piccoli tremolii, residui dell’orgasmo di poco prima. Avevano la mia fica e il mio culo serviti spudoratamente. Li sentii camminare dietro di me, il rumore della carta e poi una mano calda sulla mia schiena. Mi stavano pulendo, sorrisi per il gesto delicato e gentile. Ma subito dopo una mano schiaffeggiò il culone facendomi sussultare. D’istinto mi sdraiai completamente ed entrambi si avvicinarono massaggiandomi le natiche e baciarmi la schiena.

“Che brava che sei stata, tirati su, bevi un po’. Idratati perché non è finita qui, o devi andare già via?”

“Non voglio andare via, ho ancora tempo. Che avete in mente voi due?”

Vedo con la coda dell’occhio Giacomo sparire dietro una camera e riaffiorare subito dopo con un materasso gonfiabile.

“E quello?”

“E’ un materasso!”

“Lo vedo, ma perché lo porti qui?”

“Per stare più comodi. Il divano è piccolo per farci stare tutti e tre, non ti pare?!”

“Effettivamente hai ragione”

Angelo prese ancora da bere, invece Giacomo si sdraio subito, poggiando la testa sulle mani e allargò le gambe.

“Accomodati pure” mi sorrise e vidi il suo cazzo pulsare, quasi come a scodinzolare per l’eccitazione.

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Continua l’affair

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Nov 20, 2022

Il giorno passa lentamente, solo l’ora scarsa che trascorro con Mario mi fa sentire viva come non mai.

Di questo ho paura, ciò significa che la mia vita è vuota, ma non mi posso “attaccare” al primo uomo, con cui faccio dell’ottimo sesso.

Gli uomini riescono a scindere bene il sesso dall’amore, ma per me è diverso, visto che non ho mai avuto storie di sesso e ancora peggio, non ho mai fatto del vero sesso, me ne rendo conto, adesso, alla mia età.

Mario non si è fatto problemi, anzi per dire la verità, non sapendo nulla di me, ma essendo solo attratto, mi ha trattato all’inizio, diciamolo, come una puttana e io ho risposto subito al suo ordine di succhiare, come se l’avessi sempre fatto.

Si vede che è quello, di cui ho bisogno, di liberare tutta la voglia di sesso che ho, che è veramente tantissima.

Mario non mi fa sentire brutta, ma come la più eccitante delle donne, quando lui, diciamocelo, è un bell’uomo che non avrebbe problemi a trovare donne molto più belle della sottoscritta.

Lo so, che la bellezza non significa che una a letto sia una tigre del materasso, però per un uomo conta molto.

Mario mi ha detto che l’eccito moltissimo e quando è a casa, evita per quanto possibile di pensare a me, sennò ha subito un’erezione e deve scappare in bagno per farsi una sega, come quando era adolescente.

Io gli ho detto che pensare a lui, mi fa bagnare, mi sembra un sogno diventato realtà, poter fare sesso, come ho sempre immaginato e che anche io mi debbo masturbare più spesso, di quanto faccia di solito.

Mio marito per ora, non si è accorto di nulla, è sempre distratto dalla televisione.

Finalmente, viene l’ora di andare a letto e mi sveglio alle quattro, sempre più pimpante e vado al capanno, dove trovo Mario, già spogliato, che si sta facendo una sega.

Mi dice che era da un’ora che ne aveva voglia e che lo mando fuori di testa dall’eccitazione.

Io non parlo, mi spoglio, mi accuccio e prendo in bocca il suo cazzo già duro, però non durissimo, come so può diventare, per cui mi adopero con la lingua, mentre lui grugnisce dal piacere.

Mi dice che sono diventata rapidamente una pompinara con i fiocchi, io mugolo dal piacere e continuo con il pompino, orgogliosa, dentro di me, per il complimento ricevuto.

Sì sono contenta di quanto mi ha detto, mentre quando ero più giovane ne sarei stata scandalizzata.

Io continuo il lavoro con la lingua e succhio, finché Mario mi avverte che sborrerà e sono investita da cinque potenti getti, che mi riempiono tutta la bocca e che faccio fatica a inghiottire.

Inghiottisco lentamente, ma ce la faccio, con Mario che mi dice che prova un piacere estremo a vedermi inghiottire, cosa che sua moglie non ha mai fatto.

Io gli ripeto che ho imparato adesso, anche se mi sembra di farlo da sempre.

Lui mi dice che si vede che adoro il cazzo e che evidentemente mi mancava molto, anche se il marito fa finta che tutto vada bene.

Io gli rispondo che è tutto vero, ma ora basta parlare, voglio che mi lecchi l’ano, mi fa provare un piacere particolare essere leccata lì.

Mi metto perciò appoggiata al tavolo e lui accucciato me lo lecca con passione, si sente che gli piace, gli piace anche perché io non posso fare a meno di godere senza alcuna remora.

Poi, mi mette un dito dentro, poi due, poi sento la cappella del suo cazzo che lentamente entra, finché entra tutto, con io che gemo e ho subito il primo orgasmo.

Mario mi dice che è orgoglioso che io goda così e si mette a sfondarmi il culo, con io che urlo selvaggiamente, finché lui mi sborra negli intestini.

Io gli dico che è stato sesso allo stato puro, che non credevo di essere una donna capace di ciò.

Lui mi dice che devo, almeno con lui, abbandonare le mie remore mentali nel sesso. Non c’è nulla di giusto e sbagliato, se le due persone sono consenzienti.

Io gli dico che sono consenziente, che non mi sono sentita né costretta né degradata dal fare ciò, anzi ho raggiunto l’apice del piacere.

Mario mi dice che con un’altra donna, anni fa, aveva fatto sesso anale, ma che con me è molto meglio, che non c’è paragone.

Io gli dico che è il primo con cui faccio sesso anale perciò per me, lui è il massimo.

Mario mi dice che mi vuole ancora, che ama la mia fica, mi sdraia sul tavolo e mi fa un cunniculung da manuale, con me che ho innumerevoli orgasmi.

Mario sembra sempre più infoiato dopo ogni mio orgasmo e anche io lo sono.

Poi, mi fa vedere il suo cazzo in erezione e mi penetra senza preservativo, ma io non gli dico nulla, voglio solo godere.

Il suo cazzo scivola agevolmente nella mia vagina, la riempie tutta, mi pompa con estrema abilità, passione, impeto, come mai ho provato in vita mia.

Finalmente raggiungo l’ennesimo orgasmo e Mario mi dice, che sono una porca di primo livello e i miei tanti orgasmi lo fanno letteralmente impazzire di desiderio.

Io gli rispondo che è lui a farmi impazzire con il suo cazzo e con la sua abilità nell’usarlo.

Lui mi pompa, io ho molti orgasmi e continua finché mi vede letteralmente sfinita e gli dico che non ce la faccio più, ma lui non si ferma prima di farmi raggiungere l’ultimo orgasmo, che mi squassa tutta, come mai mi è successo prima.

Mario mi dice che non ha mai visto un orgasmo del genere ed è orgoglioso che me l’abbia fatto raggiungere lui.

Io lo tiro giù e lo bacio in bocca con tutta la mia passione e con la lingua che esplora la sua bocca e che si attacca alla sua lingua.

Il bacio dura parecchio, finché Mario non si riscuote dicendo che è molto tardi e rischia che sua moglie non lo trovi, quando si sveglierà.

Ci lasciamo con un ultimo piccolo bacio, dandoci l’appuntamento per l’indomani mattina.

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Racconto n. 14 “L’insoddisfatta”

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Nov 16, 2022

Lorenza ricevette una telefonata da uno sconosciuto che diceva che le voleva leccare la figa. Lei era infastidita e temette che il suo numero fosse da qualche parte su internet.

La cosa però l’aveva eccitata parecchio mentre era a letto dopo pranzo e si era masturbata ben bene immaginando sé stessa nuda sul letto con la testa di uno sconosciuto tra le gambe, che le leccava la fica e le succhiava il clitoride, procurandole più orgasmi.

Lorenza poi pensò che si fosse trattato solo di uno che aveva sbagliato numero, ma la telefonata si ripeté specificando che, voleva affondare nella sua fica e accarezzare il suo culo morbido. Lei a quel punto chiese chi fosse, ma lo sconosciuto buttò giù.

Lorenza era ancora molto eccitata dalla telefonata e si masturbò ancora una volta, dopo pranzo.

Il giorno dopo si scoprì indispettita per non avere ancora ricevuto quella telefonata.

Il giorno dopo ancora la ricevette e lo sconosciuto si presentò, dicendo che era un vicino di casa e si scusava se l’aveva turbata. Lui si presentò come Piero e disse che si masturbava forsennatamente pensando a lei, che sapeva essere sposata e che stava sempre in casa, anche se ultimamente, l’aveva vista uscire parecchio. Piero le disse che si era invaghito di lei.

Lorenza non sapeva che dire, però chiese come fosse riuscito ad ottenere il numero e lui rispose che aveva ingaggiato un investigatore privato per averlo. Lei disse che poteva denunciarlo per violazione della privacy, però gli confessò che si era masturbata molto con quelle telefonate.

Piero disse che si dovevano vedere al più presto e fece presente che era libero subito, se anche lei lo era e così si incontrarono a casa di Lorenza. Lei era vestita da casa con ciclisti sotto il ginocchio e maglia scollata senza maniche e lui era in bermuda e maglietta.

Lui appena entrò la baciò, le mise una mano sul suo culo grande e sodo e poi disse che voleva leccargliela. I due andarono in camera, si spogliarono rapidamente e lui si mise con la testa tra le sue gambe e con la sua sapiente lingua strappò a Lorenza due orgasmi colossali.

A questo punto, lei volle vedere il suo cazzo che era enorme e lo volle subito dentro la sua fica. Lui l’accontentò con spinte generose che fecero affondare il suo cazzo fino in fondo alla passera di lei, mentre Lorenza urlava per il piacere che provava. Lui inebriato disse che stava per venire e lei prese il cazzo in bocca e bevve avidamente il suo seme.

Piero le disse, sorpreso, che era proprio una tigre del materasso. Lei accettò il complimento e gli disse che era esperto nell’uso della lingua e del cazzo. Lorenza gli disse che non l’aveva mai notato tra i vicini, anche se, in verità, non conosceva praticamente nessuno. Gli disse che anni prima non sarebbe andata a letto con lui perché troppo repressa.

Lorenza gli disse che voleva ancora essere leccata e lui l’accontentò facendole raggiungere ancora la vetta del piacere. Lorenza voleva vederlo farsi una sega, perché le piaceva molto guardare un uomo mentre lo faceva e lui aveva un bel cazzo con una cappella grossa e rossa incandescente. Lorenza non resistette e glielo prese in bocca, leccandoglielo, sputandoci sopra e questa volta volle che le sborrasse sul seno.

Poi gli fece vedere quanto le piaceva la sborra, la prese con le mani e la ingoiò come se fosse la più buona delle creme.

Si addormentarono, finché lei non si sentì accarezzare, succhiare i capezzoli e infine fu penetrata in maniera selvaggia con lei che all’inizio sentì dolore, perché non era ben lubrificata, ma poi questo passò per lasciare il posto al piacere più puro che avesse mai provato. Insomma, Piero era uno stallone, mentre lui la chiamava la maiala della porta accanto.

Lui disse che la voleva rivedere e lei non gli disse che era occupata con molti altri uomini e non solo. Rispose che dipendeva anche se il marito fosse in casa, ma soprattutto con questo via vai, temeva che prima o poi, la vicina vecchia e impicciona dicesse qualcosa al marito. Comunque, Lorenza gli disse che si era divertita moltissimo con lui.

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