Ciao sono Alessio, faccio l’infermiere presso la clinica De Luca da circa un’anno e me ne sono capitate di tutti i colori. Sono sempre stato affascinato dalla primaria, la Dottoressa Giulia Botrugno e una notte ha iniziato a farmi delle avances, ma per poter uscire con lei mi ha detto che avrei dovuto affrontare delle prove. Da lì è cambiato tutto, sono rimasto intrappolato in un gioco di dominazione e sottomissione fino a quando ho conosciuto l’allieva Milena. Una ragazza non molto attraente ma semplice e amorevole. A volte vorrei stare solo con lei, però ci sono dei momenti in cui ho bisogno di sfogare i miei istinti nel gioco orchestrato dalla Dottoressa Giulia. Oggi non ci voglio pensare, è la festa della clinica e sono qui con Milena a godermi la situazione: musica, cibo gratis, risate con i colleghi, sembriamo proprio una coppietta. L’organizzazione è davvero imponente: nel cortile hanno organizzato vari stand culinari e attrazioni come se fosse un Luna Park, capeggiato però da un enorme palco in cui siede il team direttivo della struttura. Oltre al personale e alcuni pazienti, ci sono tanti esterni, tra cui un gruppo di rifugiati del nostro vicino centro di accoglienza. Vengo interrotto dai miei pensieri da un annuncio: iniziano le premiazioni. La cerimonia è piuttosto noiosa: vengono dati dei riconoscimenti ai dipendenti per i loro anni di servizio oppure perché si sono distinti per particolari doti, niente che mi interessi, ma le ultime persone convocate suscitano la mia attenzione: le tre allieve che hanno bullizzato Milena e che avevano causato molti problemi nel loro reparto, una donna delle pulizie che si vociferava rubasse dai pazienti e una delle farmaciste, con ben noti problemi di farmacodipendenza.
Eccole sul palco stupite e nervose: Sara, Marta e Giovanna sono tre ragazzine, avranno si e no 18 anni come Milena. Sara, la loro leader è alta, magra, dalle forme acerbe e i capelli lunghi e rossi, Marta è mora, bassa, formosa e impacciata mentre Giovanna è uno scricciolino biondo con i capelli lunghi e ricci. A vederle sembrano delle ragazzine per bene ma sono dei piccoli demoni. Mara è una donna sudamericana minuta ma tutta curve, dallo sguardo fiero, mentre Ilenia, la farmacista, è magra, alta, bionda con gli occhiali e la coda di cavallo, fisico asciutto, fredda e distaccata. Nessuno ha Idea di cosa stia per accadere.
Dal team di sicurezza interno viene portata sul palco una gogna a 5 posti e un materasso, dopodiché i vigilanti circondano le donne in attesa di ordini. Prende parola la primaria.
“Dopo tante premiazioni è ora delle punizioni: questi membri dello staff con il loro comportamento hanno causato danni alla nostra rinomata clinica, quindi ora saranno a vostra totale disposizione fino alla fine della festa”
Le guardie strappano i vestiti di dosso alla farmacista e alla donna delle pulizie legandole a forza alla gogna in modo che ogni loro buco sia agibile a chiunque. La signora Sudamericana mantiene un atteggiamento composto e fiero mentre la bionda inizia ad agitarsi e a dimenarsi, ma viene costretta a sottomettersi con la forza.
“Per le nostre tre allieve ribelli il trattamento sarà leggermente diverso, infatti ci è giunta voce che non hanno avuto mai rapporti completi, quindi verranno iniziate alle gioie del sesso dal nostro stimato collega Alessio Corsetti, dopodiché saranno a vostra totale disposizione come le altre”
Le guardie immobilizzano le tre ragazze, ho addosso gli occhi di tutti, soprattutto quelli della Dottoressa Giulia, che mi guarda in un modo sia autoritario che seducente. Lo sguardo di Milena è invece tra l’interrogativo e lo schifato, ma io mi sto già dirigendo sul palco, con la coda dell’ occhio la vedo scoppiare in lacrime e scappare via.
Mi avvicino alla Leader Sara che inizia a perdere la sua strafottenza, balbetta frasi a metà tipo “No scusate, io pensavo che la prima volta sarebbe stata con una persona speciale, vi prego”
Trema come una foglia, inizia a piangere, la sbatto sul materasso, le guardie obbligano le altre due a guardare, inoltre viene tutto proiettato su un mega schermo. Le accarezzo il viso per calmarla, le slaccio la camicetta lentamente, arrivo ai suoi seni appena accennati e ci gioco un pochino, inizio a baciarla, l’accarezzo sotto la gonna, è tutta serrata ma poi inizia a rilassarsi, allora a quel punto scosto la mutandina e la penetro di botto, con cattiveria, riprende a piangere ma la schiaffeggio in faccia con forza. Quando inizia a implorare perdono la sbatto a 90, strappo gonna e mutande e inizio a lavorare il suo buchetto, uno della sicurezza mi passa una pomata speciale così posso sfondarle il culo senza problemi, decido di svuotarmi poi nella sua gola. Sembra in trance, non reagisce più, con passività bovina viene legata alla gogna.
Avrei bisogno di una pausa ma mi viene data una pastiglia per tornare subito attivo, mi sento un toro scatenato. La mora si fa avanti da sola spogliandosi mostrando a tutti il suo corpo abbondante e flaccido, sembra avete voglia e me la pompo con piacere. Ora è il turno dello scricciolino biondo, si fa fare di tutto, soffre ma non reagisce, alla fine decido di svuotare anche la vescica su di lei con un boato del pubblico. Da quel momento è il delirio: le 5 donne vengono scopate in ogni buco da chiunque: donne, uomini, giovani, vecchi. Ai rifugiati non sembra vero di potersi sfogare così. La rossa subisce tutto in uno stato quasi catatonico, la mora sembra divertirsi come non mai, ci sono un paio di momenti che ho paura che la scricciolina bionda venga dilaniata da quei cazzi giganti che la pompano così con tanta forza ma sopravvive a tutto. La signora Sudamericana resta con sguardo altero e orgoglioso fino alla fine mentre la farmacista si abbandona al piacere tanto che si piscia e caga addosso un paio di volte. Io mi faccio un paio di giri, ma la donna che mi eccita di più è quella delle pulizie, infatti per quanto la pompi con violenza mi lancia occhiate di sfida tutto il tempo. Ricevo costantemente sguardi d’approvazione dalla dottoressa Giulia, ma un certo punto l’effetto della pasticca svanisce e mi sento collassare, quindi devo congedarmi. Da quel momento non ho più avuto notizie delle donne punite, infatti dal giorno successivo nessuno le ha più viste. Appena arrivo nella mia stanza crollo in un sonno pesante senza sogni. Al risveglio trovo sul telefono due messaggi:
“Signor Corsetti mi ha dimostrato di essere per davvero interessata a me, quindi stasera la vorrei invitare a cena a casa mia, alle ore 20:00. La verrà a prendere il mio autista, non manchi, non se ne pentirà”
“Avevo sentito delle voci sul tuo gioco con la Primaria ma non ci ho voluto credere, però per quanto mi disgusti quello che hai fatto ho capito che sei soltanto una vittima. Io stasera lascerò la clinica e mi recherò in un altro ospedale dove continuare il tirocinio, dove lavora la tua ex-collega Monica. Se vuoi venire con me per un nuovo inizio ti aspetto nell’atrio del convitto alle ore 20:00. Se ci sarai mi farà piacere, non tanto per me ma per te stesso”
Decido di telefonare a Ramona, dopo una lunga chiacchierata mi pare chiarissimo cosa fare…
E secondo voi Alessio, cosa dovrebbe fare? Andare dalla Dottoressa Giulia o scappare con Milena?
Note finali:
PROSSIMO EPISODIO
LA CLINICA DELL’AMORE 12 (FINALE) :
PER TE, TUTTO IL MIO ESSERE
Questo è il capitolo più estremo ma anche il più importante della trilogia, visto che sarà fondamentale in “Un nuovo inizio” e che coinvolge più o meno direttamente tutti e tre i protagonisti della saga. Mi ha fatto piacere a distanza di tanto tempo, riscriverlo nuovamente.
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