Io, Mario e Tiziano ci divertiamo ancora

Posted by admin under Incontri Erotici on venerdì Dic 16, 2022

Il giorno trascorre lento e io quasi non voglio andare all’appuntamento il giorno dopo con Mario, perché, sì, sono una porca e vorrei che ci fosse anche Tiziano.

La mattina seguente vado all’appuntamento con Mario, ma non con la solita contentezza di sempre.

Mario lo vedo come al solito, ma basta che mi guardi un attimo per rendersi conto che non sono la stessa di tutti giorni.

Mi domanda cosa ci sia e io gli rispondo che sono semplicemente stanca e lui ribatte che non ci crede.

Da vero maschilista mi tira giù le mutande, mi ficca due dita nelle fica e io inizio a godere come la solita porca di sempre.

Lui mi dice però che godo meno del solito. Io ribatto che non è vero: gli dico che non tutti i giorni si può essere allo stesso livello di eccitazione.

Mario, che è una persona intelligente, mi dice che forse mi manca Tiziano e che lo comprende, visto che ieri ci siamo divertiti moltissimo.

Io gli dico che in effetti mi manca Tiziano, ma che lo vedremo domani e oggi dobbiamo fare noi due.

Io propongo, per farmi passare la malinconia, di guardare video porno sullo smartphone e gli dico il nome del sito che preferisco, nel quale ci sono anche video di persone comuni molto porche.

Entro nel sito e guardo tra i miei preferiti. Mi piace vedere donne con seni grandi o comunque bei seni e anche un discreto culo e poi mi eccita da morire sentirle godere e bene.

Mario mi domanda se per caso non sia lesbica o eventualmente bisex e io ribatto che è probabile, ma che non sono mai stata con una donna.

Non mi dice altro e alla fine si eccita anche lui vedendo i video, cosicché il suo cazzo diventa enorme e io gli faccio un memorabile pompino.

Poi, mentre ancora sto guardando un video mi incula cosicché i gemiti del video si sovrappongono ai miei, ma Mario mi dice che io gemo molto meglio, rispetto a quella del video.

Io sono rincuorata, non penso ad altro che a gemere e a godere come una vera porca, finché Mario mi dice che sta per sborrare e io gli dico che voglio la sborra in bocca. Lui me la dà e io la bevo come una assettata nel deserto.

Un po’ di sborra mi scivola dalla labbra, mi cade sui seni, me la spalmo sui capezzoli con Mario che mi guarda tutto infoiato e senza pensarci me li lecca e me li morde facendomi raggiungere l’ennesimo orgasmo.

Mentre siamo lì si apre la porta del capanno ed entra Tiziano che ci dice che si è divertito troppo ieri e così, sia pure in ritardo, è venuto anche oggi.

Io sono super contenta, vado subito a fargli le feste, lo bacio in bocca, lo spoglio tutto e prendo con golosità il suo cazzo tra le mie labbra.

Mario mi lascia fare, mi guarda e si mena il cazzo aspettando il suo momento, infatti Tiziano mi mette a pecorina, mi penetra la fica e Mario viene davanti e mi dà il suo cazzo in bocca.

Io godo come una indemoniata perché adoro il cazzo il Tiziano e mi piace succhiare il cazzo di Mario.

Poi, improvvisamente senza dirmi nulla, Tiziano mi incula facendomi strillare con Mario che mi rassicura che non è nulla, che a breve proverò moltissimo piacere.

Infatti è così e riprendo il cazzo di Mario in bocca. Poi, i due uomini cambiano posto e io non ho alcuna remora a prendere in bocca il cazzo di Tiziano che è stato nella mia fica e nel mio culo.

Insomma godo come una vera porca anche perché questi due sono degli stalloni, come io sono una porca di prima categoria.

Io sono insaziabile, mi metto sdraiata sul piccolo tavolino e a gambe larghe aspetto che uno dei due mi penetri. Lo fa Tiziano che va fino in fondo e mi pompa come non mai, mentre Mario mi succhia i capezzoli e me li mordicchia, visto che sa che mi piace moltissimo.

Io gemo, non faccio altro che godere e sono talmente in estasi che non mi accorgo che ora mi sta penetrando Mario e Tiziano mi sta succhiando i capezzoli. Non contento mi dà il suo cazzo in bocca che io cerco di succhiare, ma, siccome sto godendo troppo, in realtà è lui a scopare la mia bocca.

Il tempo passa anche troppo velocemente, mi accorgo che purtroppo è l’ora di ritornare a casa e ci diamo l’appuntamento per l’indomani mattina.

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La sorpresa di Orsetta per Marika

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Dic 14, 2022

La mattina seguente Marika si alzò presto e andò a fare la sua passeggiata.

Era ancora distrutta moralmente dalla sera prima, si rendeva conto che per un po’ di sesso ben fatto aveva perso definitivamente Daniele.

Marika avrebbe dovuto divorziare non per Daniele, ma perché il matrimonio con il marito non aveva più alcun senso.

Il problema era l’aspetto pratico e si sarebbe ritrovata sola, ma di fatto lo era già con il marito.

Era veramente demoralizzata sentiva di aver sbagliato tutto.

Non sapeva con chi parlare e allora si decise ad andare da Orsetta.

Le suonò, lei la guardò in maniera interrogativa, ma la fece entrare.

Marika le parlò di Pietro di come si comportava con lei e le disse che aveva paura di come sarebbe andata a finire.

Orsetta non disse nulla, la guardò in maniera strana e le fece una carezza dolcissima sulla guancia destra.

Marika a questo contatto si sciolse e si mise a piangere.

Orsetta allora fece una cosa che Marika non si sarebbe aspettata ossia la baciò in bocca e lei le rispose senza imbarazzo.

Le due limonarono per un bel po’ finché si ritrovarono nella camera da letto di Orsetta.

Le due si spogliarono a vicenda e Marika si meravigliò perché Orsetta nuda era molto meglio che vestita.

Per esempio non aveva mai notato che avesse un discreto seno e anche delle belle gambe.

Orsetta non perse tempo e si mise a succhiare i seni di Marika, mentre lei si masturbava con la mano sinistra.

Orsetta le disse di smetterla perché avrebbe provveduto lei con le mani, con la lingua e con altro per farla godere così da farle dimenticare i suoi problemi.

Orsetta andò giù in corrispondenza della sua fica e si mise a leccarla con molta voluttà tant’è che Marika si mise a godere quasi subito in maniera rumorosa.

Orsetta smise per un momento la guardò in viso e le disse che aveva sempre sognato di fare l’amore con lei, oltre che con suo marito.

Marika non rispose nulla e la baciò in bocca, mentre nel frattempo le toccava le sue tette.

Orsetta le disse che voleva finire di farla godere poi si sarebbe potuto sbizzarrire con lei

Marika obbedì e ad un certo punto non vide, ma sentì nella sua fica un meraviglioso dildo che la riempiva tutta.

Orsetta disse che lo usava per soddisfarsi perché aveva desideri anche lei.

Marika venne selvaggiamente ancora e finalmente poté avere Orsetta a sua disposizione e si mise a succhiarle i seni, ma non le bastava, voleva leccare qualcosa di dolce e chiese a Orsetta se avesse della panna spray.

Orsetta l’aveva, l’andò a prendere e Marika gliela spruzzò sui seni che lei si mise a leccare con molta voluttà.

Poi non contenta gliela spruzzò anche sulla fica che Orsetta aveva bellissima e con un clitoride grosso da succhiare.

Marika lo fece e a Orsetta scapparono i primi sospiri, ma sembrava che si trattenesse.

Marika le disse di lasciarsi andare, che quello che facevano era bellissimo e naturale perciò alla fine Orsetta ebbe un orgasmo meno rumoroso di quelli di Marika, ma comunque sempre un orgasmo.

Marika gliene voleva procurare altri, prese il dildo e lentamente glielo infilò, mentre Orsetta sospirava sempre più forte finché raggiunse l’apice del piacere molto rumorosamente quasi quanto Marika.

Marika si mosse e baciò Orsetta in bocca, mentre ancora infilava il dildo nella sua fica.

Orsetta le disse che non aveva mai goduto così neanche con un uomo e che aveva avuto una esperienza lesbo quando era adolescente con la sua migliore amica.

Marika disse che era la prima volta, ma che dà un po’ di tempo, aveva il desiderio di farlo e non immaginava di farlo con lei.

Lei credeva che questo suo desiderio non si sarebbe realizzato come tanti altri in vita sua.

Orsetta non disse nulla si limitava a godere senza inibizioni e dopo che ebbe l’ultimo orgasmo, le disse che voleva lavarla tutta.

Le due andarono in bagno dove c’era nel mezzo una grande vasca rotonda sufficiente per quattro persone.

Orsetta riempì la vasca di acqua, ci mise sali da bagno profumati e poi entrarono.

Orsetta subito si mise a baciare in bocca Marika e a titillarle con la mano i seni.

Marika le disse che dovevano lavarsi e Orsetta disse che si sarebbero lavate in maniera speciale.

Orsetta prese una spugna e la fece scivolare dolcemente sui seni, poi sulla fica, poi girò Marika e la spugna scivolò sul suo culo .

Tutto questo avveniva in maniera molto sensuale tant’è che Marika disse a Orsetta che aveva ancora voglia.

Orsetta sorrise e disse che era proprio quello lo scopo, per cui smise di usare la spugna e usò la bocca sui seni, mentre Marika sospirava e disse senza mezzi termini che le prudeva la fica.

Orsetta allora andò con il viso sott’acqua e si mise a leccare la fica di Marika, mentre lei godeva come non mai.

Lei godeva, godeva ed era in estasi e non sentì il campanello a differenza di Orsetta.

Orsetta si asciugò rapidamente, si mise un accappatoio e andò ad aprire la porta.

Si trattava del marito di Marika che chiese a Orsetta se avesse visto sua moglie perché non era in casa e non rispondeva al telefono.

Orsetta disse che non l’aveva vista. Non poteva dire che era lì e come avrebbe giustificato che era nella vasca del suo bagno?

Il marito di Marika se ne andò e quest’ultima era già bell’uscita dalla vasca e si stava asciugando sommariamente.

Orsetta le disse che avrebbe preso un malanno, ma Marika non la stava a sentire e le disse che aveva perso la cognizione del tempo e che doveva rientrare rapidamente in casa e inventare una scusa decente per il marito.

Orsetta le chiese se si sarebbero riviste perché ne aveva tantissima vogliosa.

Marika disse che lo stesso valeva anche per lei perciò si scambiarono il numero di telefono, si baciarono appassionatamente e Marika ritornò a casa.

Il marito era nervoso non tanto perché lei non ci fosse, ma perché non c’era nulla da mangiare.

Marika gli fece rapidamente sia la pasta che una salsa e quello ritornò rapidamente al lavoro senza neanche ringraziarla.

Marika non fece caso allo sgarbo del marito, era al settimo cielo per quanto successo con Orsetta.

Le mandò un whatsapp e lei le rispose mandandole una foto del suo seno e invitò Marika a ricambiare e lei lo fece.

Per tutto il pomeriggio andò avanti così, come fossero due adolescenti.

Marika non pensava che a lei, aveva rimosso Pietro e invece lui le mandò un whatsapp in cui le ordinava di rivedersi l’indomani al solito posto.

Marika gli rispose che non le andava e Pietro rispose allora che non l’avrebbe più contattata.

Marika rispose che non gliene importava e Pietro le domandò se non ci fosse un altro.

Marika gli scrisse che sì aveva conosciuto un altro on line con cui si trovava molto bene e che non vedeva l’ora di incontrare.

Pietro gli rispose che non c’era da fidarsi e che doveva stare attenta, mentre con lui sapeva che cosa sarebbe accaduto.

Marika tagliò corto e finalmente poté mandare un whatsapp a Orsetta per darsi appuntamento per l’indomani.

Orsetta le rispose che non c’erano problemi e che poteva passare quando voleva.

Orsetta le disse che avrebbe gradito se si fosse messa della bella lingerie, ma Marika rispose che non l’aveva.

Orsetta le scrisse che le avrebbe prestato della lingerie nuova che conservava per delle occasioni speciali.

Marika le disse che andava bene, le augurò una buona serata e si mise a preparare la cena per il marito.

La cena si svolse quasi silenziosamente e Marika si addormentò sul divano come succedeva tutte le sere.

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Festa aziendale

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Dic 12, 2022

Mi hai trascinato a questa festa, non volevo, non ne avevo voglia, ma mi hai fatto capire che era meglio se c’ero pure io.

Parcheggiamo la nostra vecchia macchina in mezzo ad auto enormi e soprattutto pulite e scintillanti, e ci incamminiamo nel giardino che circonda questa villa affittata per la festa.

È la festa aziendale del posto dove lavori tu, anzi non è proprio una festa aziendale visto che ci sono solamente i personaggi che contano, i papaveri delle altre filiali sparse per l’Italia e l’Europa, i clienti più facoltosi e le segretarie più avvenenti. C’è anche qualche moglie ma credo di essere l’unico marito.

Noi perché siamo qui? Non sei ne una persona importante ne una segretaria, dobbiamo sostituire qualcuno? Mi sono perso qualcosa? Tutti sono elegantissimi, vestiti da sera, giacche, cravatte, spacchi, tacchi affilatissimi.

Guardo il mio completo, nel complesso sono dignitoso anche se la cravatta non sei riuscita a convincermi a metterla e le scarpe da tennis… ok va beh potevo evitarle ma sono nuove dai.

Tu invece sei in gran tiro, con il vestito che avevi preso per il matrimonio di tua cugina, un bellissimo vestito blu senza le maniche, lungo fino ai piedi poco scollato ma che mette in risalto le tue curve, sul retro una lunga cerniera che non vedo l’ora di abbassare.

Anche tu indossi delle scarpe con il tacco, anzi dei sandali che non avevo mai visto, chissà da dove vengono e quanto li hai pagati, ma non importa non voglio saperlo, sono incredibilmente sexy.

Oggi sei anche truccata, nulla di stravagante, ma quel rossetto mi fa venire voglia di morderti le labbra o peggio ancora.

Prima di entrare nel locale mi prendi la mano e mi guardi “Non mi lasciare sola!”

“Non mi lasciare tu, io non conosco nessuno!”

“Il rossetto è a posto?!”

“Certo l’hai sistemato 2 minuti fa”

Non sei abituata al rossetto che poi ti sta benissimo, hai la fobia dell’effetto clown e so già che mi rifarai questa domanda mille volte.

La serata come previsto è di una noia mortale e devo sforzarmi per non sbadigliare in faccia a tutti questi palloni gonfiati che parlano solo di lavoro e politica, inutile dire che non sono d’accordo con nulla di quello che dicono, ma sono qui in veste di consorte, quindi mi mordo la lingua e cerco di non sbadigliare o almeno di non farglielo in faccia.

Intanto che tu parli con un paio di uomini con rispettive mogli ingioiellate io mi distraggo guardando in giro.

Mi devo ricordare di chiederti se quelle ragazze sono davvero segretarie dell’azienda o se le hanno reclutate apposta per questo evento, alcune hanno delle minigonne imbarazzanti o spacchi vertiginosi, altre scollature davvero eccessive, tutte hanno almeno un paio di uomini che gli girano attorno, sospetta la cosa…

È tutto così pacchiano ed esagerato, mi sento davvero fuori luogo.

Noto un uomo al banco del bar che guarda nella nostra direzione, non so chi sia, non me l’hai presentato, ma un po’ si discosta dagli altri, è come se anche lui fosse lì controvoglia.

Mi annoio…”Ti va qualcosa da bere?!” “Si grazie, mi trovi qua!”

Ti avevo lanciato un amo per scappare da questa discussione ma evidentemente stai bene qua, va beh.

Vado verso il bar e mi faccio preparare due bicchieri di vino, io non ho fretta ma il barista è di una lentezza esasperante, quando mi volto per tornare da te vedo che non sei più con le due coppie di prima ma stai parlando con il tipo che prima era qua appoggiato al bar, come se avesse aspettato che mi allontanassi da te.

Ti guardo da lontano, stai sorridendo con la testa inclinata, ti piace il tipo, scopriamo chi è.

Mi avvicino e ti porgo il vino, mi sorridi raggiante ma non ci presenti, allora esplicito il mio ruolo mettendoti un braccio attorno alla vita.

Il ragazzo è davvero simpatico, finalmente qualcuno con cui parlare senza problemi.

Capisco dalle vostre parole che lavora in una filiale all’estero e ritorna in sede davvero raramente, voi vi conoscete più per telefono o mail che dal vivo.

Il tempo passa ma il mio livello di noia sta raggiungendo livelli da leone nella savana, mi vedi mentre faccio uno sbadiglio che non riesco neppure a contenere con la mano

“forse è il caso di uscire a prendere un po’ d’aria”

In giardino rincontriamo il ragazzo di prima che sta fumando una sigaretta e tu ti fermi a parlare con lui, ma io mi annoio e faccio un giro per il giardino, trovo un sentierino che porta ad un balcone che sembra avere una bella vista, torno da te e ti chiamo da lontano “Vieni a vedere!” saluti il ragazzo e vieni verso di me, camminare nel prato con quei sandali non è facile in più sono convinto che il tipo ti stia guardando il culo mentre tu hai un sorriso strano, compiaciuto.

Il posto è davvero carino una balconata sulla discesa della collina con una panchina per guardare il fantastico panorama di luci della città, del buio del mare in lontananza, le stelle sopra di noi sono nitidissime.

Siamo in silenzio a guardare il panorama, tu sospiri e ti appoggi a me, ti cingo con un braccio e ti do un bacio in fronte.

Mi sorridi  e mi dai un bacio poi un altro e un altro, i baci diventano sempre più focosi mentre ti stringi a me.

Ti stringo fortissimo e ti ricordo dove siamo.

Ti guardi in giro, il tuo sguardo si punta sul sentierino dietro di me poi lentamente inizi a strusciarti e con le mani mi stringi le chiappe, se è quello che vuoi va bene.

Inizio a baciarti il collo mentre con le mani prendo possesso del tuo culo.

Mi tieni la testa e mi direzioni dove vuoi essere baciata, mentre non stacchi gli occhi dal sentierino, scendo sul collo ma mi fermo subito contro il tuo vestito, allungo una mano dietro la schiena e finalmente faccio scendere lentamente la cerniera, mi fermo solo a fine corsa poco sopra il tuo fantastico culo.

TI abbasso lentamente una spallina e mentre lo faccio bacio ogni centimetro di pelle che scopro, poi faccio lo stesso dall’altra parte, mi trovo davanti il mio reggiseno preferito, in tulle, leggero, nero, trasparente, sono estasiato, ma tu mi lasci la testa per un secondo te lo slacci poi riaffondi le mani nei miei capelli e mi schiacci contro le tue tette che tanto adoro.

Mi sposti tu dove devo baciare e leccare mentre continui a tenere lo sguardo dietro di me, poi improvvisamente mi tiri su per i capelli e baciandomi mi spingi indietro, vorrei girarmi per non cadere, ma me lo impedisci baciandomi e tenendomi fermo con le mani, fino a quando non arriviamo alla panchina su cui cado a sedere.

 Sei in piedi davanti a me nuda dalla vita in su, le mani sui fianchi, fiera, come se ti stessi mostrando a me che ti conosco da sempre, con le mani inizi a raccogliere la gonna e a sollevarla, sono ipnotizzato e seguo quel bordo che sale sempre di più fino ad arrivare alle mutandine abbinate al reggiseno, allungo le mani, ti accarezzo le cosce, arrivo alle mutandine che prendo e ti abbasso lentamente fino a farle cadere a terra, alzi un piede poi l’altro per farmele raccogliere, le metto in tasca.

Ti guardo, hai lo sguardo rivolto al sentierino, hai così paura che arrivi qualcuno? Sto per girarmi anche io, ma mi afferri per i capelli e mi porti alla tua figa umida.

Sei tremendamente eccitata, non è la mia lingua ad inumidire il clitoride, sei tu che mi stai inondando di umori, passa poco che mi spingi via contro lo schienale della panca e mi baci mentre con le mani armeggi con cinta, bottoni, cerniera, ti devo aiutare altrimenti nella frenesia mi rompi il vestito buono.

Appena riusciamo a tirarlo fuori, il mio uccello scompare dentro di te che mi sali addosso.

Hai una voglia e una passione che fatico a riconoscere, mi stai scopando con forza mentre mi schiacci la faccia sulle tue tette.

Io non posso fare altro che baciare questo magnifico seno e stringerti le chiappe e cercando di rallentare la tua foga altrimenti qua resisto davvero poco.

Ma è inutile tu aumenti il ritmo fino a bloccarti di botto, mi stringi fortissimo contro il tuo seno, dentro di te, sento i tuoi muscoli interni stritolarmi, mentre soffochi un urlo tra i miei capelli, sento le tue unghie piantarsi nel cuoio capelluto.

Questo è troppo, hai appena finito che esplodo io, lo faccio stringendoti le chiappe e se possibile spingendomi ancora di più dentro di te.

Per ogni schizzo una spinta, ogni spinta un tuo spasmo, un urletto, fino a quando non c’è né più, fino alla quiete.

Rimaniamo qualche secondo così, poi lentamente molli la presa  e finalmente posso respirare libero dalla presa mortale delle tue tette, mi sorridi con gli occhi liquidi di godimento e mi baci con dolcezza prima di alzarti.

Ti sistemi con tutta la calma del mondo godendoti il panorama e le stelle, dalla borsetta tiri fuori specchietto e rossetto e ti dai una sistemata ora sei perfetta.

Mentre io… no io non sono presentabile, sono tutto spiegazzato e i miei calzoni sono macchiati vistosamente sul cavallo…

Scoppi a ridere vedendomi  “Dai vai ad aspettarmi in auto, vado a salutare e ti raggiungo che è ora di andare a casa”

Facciamo il sentierino tenendoci per mano “Guarda te che maleducata la gente che non raccoglie le cicche delle sigarette!” ce n’è una proprio in mezzo al sentiero,  poi ci dividiamo tu vai verso la villa io verso il parcheggio.

Ti aspetto per più di mezz’ora mentre ascolto la radio e gioco con quel pezzetto di stoffa che mi è rimasto in tasca da prima, come si fa a dimenticarsi di rinfilare le mutande!?

Vedo altri allontanarsi dalla festa quando finalmente ti scorgo da lontano, ti fermi sotto un lampione dietro di te compare il tuo collega che ancora non so come si chiama, è molto vicino a te, da qua non riesco a capire quanto ma sembra troppo vicino, fai saltello poi ti guardi attorno ridendo, ti sistemi di nuovo il rossetto mentre scambiate qualche parola poi lo saluti con due baci sulle guance, ti guardi ancora attorno poi vieni verso di me, lui come prima ti guarda il culo mentre ti allontani, sorride mentre si accende l’ennesima sigaretta.

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Tiziano

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Dic 12, 2022

La giornata al solito, trascorre pensando a Mario, pensando al suo cazzo, pensando alla mattina dopo. Sono così eccitata che mi masturbo più volte durante la giornata.

Sono proprio una porca lo so, ma ho così tanto desiderio sessuale, che ci posso fare?

La mattina dopo, alle quattro sono nel capanno, poco dopo arriva Mario e senza dirmi nulla, mi bacia con passione, io mi sono già spogliata per lui, ho un completino intimo molto succinto che evidenzia il mio culo e le mie tette.

Il cazzo di Mario sembra apprezzare moltissimo, visto che cresce molto velocemente. Io lo prendo in bocca e Mario ha un sussulto perché non se lo aspettava.

Io lo lecco e lo succhio come la porca affamata di cazzo quale sono.

Mario mi dice di fare piano sennò viene e rallento il ritmo.

Lui me lo leva di bocca, mi fa mettere a pecorina mi scosta il perizoma che indosso e leccandomi prima il buco del culo, facendomi già godere in questo modo, finalmente mi incula.

Il suo cazzo mi fa godere come non mai e ho orgasmi molto forti da vera porca.

Mario è molto soddisfatto mi chiama porca insaziabile ed è la verità.

Io gli dico che lo vorrei nella fica, così lui mi mette sopra il tavolino e in piedi mi penetra facendomi gemere e venire moltissime volte, mentre io mi tocco il capezzolo destro che è la mia porta diretta al paradiso del piacere.

Mentre siamo lì a godere come porci, improvvisamente siamo interrotti dal proprietario del capanno, che è un uomo alto, aitante che ci dice che ci potrebbe denunciare dato che siamo in una proprietà privata.

Mario dice di non fare tante storie, ce ne andremo e lui farà finta di niente.

Il proprietario che si chiama Tiziano. Guardandomi con lascivia dice che un modo per risolvere tutto ci sarebbe, vale a dire, dovrei fare sesso con lui.

Io guardo Mario che è imperturbabile e non so che rispondere.

Tiziano mi guarda, i suoi occhi mi spogliano (a parte che praticamente sono già nuda) e io come incantata, vado verso di lui e lo bacio sulla bocca.

Mario mi osserva con stupore e meraviglia, ma non è arrabbiato come pensavo forse perché Tiziano non è un suo amico intimo.

Tiziano risponde afferrandomi un braccio, mi prende la mano e mi fa sentire il suo cazzo sotto i pantaloni. E’ già in erezione e io allora tiro giù la zip ed esce un bel cazzo di più che discrete dimensioni.

Io da puttana che sono dico che lo voglio subito e lui mi fa mettere sul tavolino e mi penetra e io non posso fare a meno di gridare, dal piacere, ma anche perché il suo cazzo è grosso e io non sono mai stata penetrata da un cazzo così.

Con la coda dell’occhio osservo Mario che si sta segando e mi guarda con passione senza rabbia o risentimento.

Io sono tranquilla, posso godere come so, sento Tiziano che dice a Mario che sono proprio una porca stellare, Mario risponde che sono una grande affamata di cazzo.

Tiziano allora propone a Mario di darmi il suo cazzo in bocca e Mario accetta così sono scopata in fica e al tempo stesso tento di fare un pompino a Mario, ma dato che sto godendo moltissimo, il più delle volte sono scopata in bocca da lui.

Gemo da vera porca e Tiziano e Mario sono incitati a scoparmi sempre più forte nella fica e in bocca.

Poi Tiziano dice a Mario che mi vuole inculare e mi cambia di posizione. Lo fa senza alcuna delicatezza e io strillo, lui mi dice che poi proverò piacere come tutte le donne con cui è stato. Infatti, così è. Provo un piacere indescrivibile, ancora di più, di quello provato con gli uomini con cui sono stata finora.

Lui è bravo, ci sa fare veramente, è brutale, mi dà forti spinte, vuole che io con il culo scopi il suo cazzo, insomma ci divertiamo.

Mario nel frattempo ha chiesto a Tiziano se può filmarci e così fa e io sono ancora più eccitata da questo fatto.

Comunque, il cazzo di Mario è ben eretto, a me scappa un sospiro, Tiziano mi domanda cosa ci sia e io gli dico che vorrei ancora in bocca il cazzo di Mario.

Così, quest’ultimo smette di filmare, mi accontenta e mi dice che stamattina sono ancora più porca del solito.

Io gli rispondo che sarà perché mi stanno facendo godere due uomini, si vede che è così che godo nella maniera più assoluta.

Mario non dice nulla e io continuo a succhiare il suo cazzo con foga, mentre Tiziano mi incula meravigliosamente.

Sì sono una porca, ma devo avere tanti orgasmi, è un mio estremo bisogno.

Tiziano mi incula e mi stringe le tette e Mario, a questo punto mi scopa la bocca che è continuamente aperta dal piacere che provo.

Tiziano mi chiama cagna e io gli rispondo che non gradisco che mi può chiamare porca, maiala, puttana, ma non cagna.

Lui mi risponde che va bene e mi dice che sono una meravigliosa puttana, porca e maiala.

Io gli dico che è vero e anche Mario assente.

Vengo ancora con un meraviglioso orgasmo che mi squassa tutta.

Tiziano mi leva lentamente il cazzo dal culo, Mario ne approfitta per dirmi che sta per sborrare e io gli dico che la voglio bere la sua sborra.

Mario sborra, io bevo, però è così tanta, che mi esce dalla bocca, mi va fino al seno e io da vera porca me la spalmo sui capezzoli già ritti e Mario e Tiziano si gettano ognuno su un capezzolo succhiando a più non posso e facendomi venire ancora una volta.

Mario, Tiziano e io diciamo che è stato stupendo perché inaspettato e ci diamo appuntamento tutti e tre tra due giorni, mentre al solito Mario e io ci vedremo anche domani.

Mario mi dice che tra noi non cambierà nulla, ma ha visto che con due uomini io sono al top della porcaggine e lui non vuole impedirmi di essere così.

Io gli rispondo che ne sono molto contenta, ci baciamo e ci diamo appuntamento per l’indomani.

Bacio anche Tiziano dicendogli che mi ha soddisfatta come non mai e lui mi dice che se ne è accorto da solo.

Tiziano quindi ci dice che ci vedremo tra due giorni.

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