Racconto n. 12 “L’insoddisfatta”

Posted by admin under Incontri Erotici on sabato Nov 5, 2022

Lorenza era assai pensierosa perché da un lato le era piaciuto farlo con i due uomini, dall’altro lato, si sentiva sporca. Decise di prenotare un massaggio e riuscì a trovare il posto per il giorno stesso con la sua massaggiatrice preferita, Silvia. Purtroppo, quando Lorenza arrivò al centro estetico le dissero che Silvia era dovuta andare via urgentemente a causa di sua figlia. Al suo posto, se avesse voluto ci sarebbe stato Alberto. Lei era perplessa non si era mai fatta massaggiare da un uomo perché pensava che si sarebbe sentita a disagio. Comunque, disse che si sarebbe fatta fare il massaggio da Alberto, visto che, ormai, era lì.

Alberto la fece andare a spogliare nel camerino e a mettersi la biancheria monouso, lei si sdraiò nel lettino e lui prese a massaggiarle le spalle che erano molto contratte. Le sue mani erano davvero calde e sapienti e a Lorenza, non volendo scappò un gemito. Era davvero in imbarazzo, ma Alberto disse che alle volte succedeva e di non preoccuparsi. Lui continuò a massaggiare andando via via sempre più in basso fino ad arrivare al suo lato b e le tolse le mutandine monouso e le massaggiò il culo e poi glielo baciò, affermando che era bellissimo. Lei gli disse che non era un comportamento professionale e lui le disse brutalmente che le sembrava una donna che avesse bisogno di molte “attenzioni” maschili. Lei gli rispose che ultimamente le aveva avute da differenti uomini.

La risposta era evidentemente sbagliata, in quanto, lui si sentì in diritto di farle sentire il suo cazzo in erezione sul culo. Lei sentì che era bello grosso e lui disse che non vedeva l’ora di scopare con lei. Lorenza rispose che non le sembrava il luogo adatto, ma Alberto disse che l’aveva già fatto diverse volte. Inoltre, lui aggiunse che non era il solo dei massaggiatori del centro estetico a farlo. Lei avrebbe voluto prendere e andarsene, perché lui le sembrava molto arrogante e sicuro di sé e stava per farlo, quando lui la baciò in bocca, con la lingua, strappandole il reggiseno monouso. Lorenza, allora, spogliò Alberto, che aveva un bellissimo fisico oltre che un cazzo di discrete dimensioni. Si sentiva in balia delle proprie sensazioni mentre lui le succhiava i capezzoli e le metteva un dito nella fica bagnata.

Le disse che era in calore e non capiva perché prima sembrava che non volesse dargliela. Lei rispose che ultimamente l’aveva data un po’ troppo via. Alberto rispose che non si sarebbe pentita di fare sesso con lui. Alberto la fece sdraiare sul lettino con il culo in su, mentre lui senza neanche un lubrificante la inculò strappandole un grido che si sentì poco, perché lui le aveva messo una mano sulla bocca.

Le fece sentire dentro quanto fosse grosso e lungo il suo cazzo, poi prese a muoversi lentamente strappandole gemiti di piacere sempre smorzati dalla mano di lui, finché le venne dentro e lei ebbe il suo orgasmo.

Siccome Alberto conosceva molto le donne, capiva che Lorenza ne aveva ancora molta voglia, quindi la fece sdraiare e prese da un armadietto un vibratore che le infilò dentro e la fece venire molte volte. L’ultima volta venne squirtando per la gioia di lui, che aveva visto poche donne riuscire a farlo. Le disse che era proprio una gran soddisfazione vederla godere.

Le mostrò che era ancora pronto con il suo cazzo ben in erezione e quindi lei lo prese in bocca e prese a succhiarlo, succhiarlo, succhiarlo. Lui le disse che era una gran pompinara e venne nella sua bocca con potenti e abbondanti getti di sperma che lei ingoiò.

Alberto disse che era in ritardo che aveva un altro massaggio da fare, la baciò le disse di mettersi l’accappatoio, poi rivestirsi e uscire, come niente fosse. Si scambiarono il numero di telefono per rivedersi poi con tutta calma.

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Un caffè al Moon

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Nov 2, 2022

Una telefonata inaspettata, da un numero sconosciuto, cambia la mia giornata.

Squilla il telefono “Chi è” <ciao Melania sono Umberto> riconosco la voce e un brivido improvviso assale il mio corpo.

“Umberto? Come hai avuto il mio numero e soprattutto da quanto tempo…“<Sono in città da un paio di giorni e domani riparto, ti andrebbe un caffè veloce?>

Non ho saputo resistere, e presa di sorpresa rispondo positivamente. “Dove ci vediamo?” <Al Moon, fra mezz’ora ce la fai?> “Si certo ci vediamo là“

Umberto è stato il mio ex prima che mi sposassi con mio marito ed era un uomo affascinante, carismatico alla quale non ho mai saputo resistere.

Mi rimetto in sesto, ero a casa in quanto montante nel turno pomeridiano, indosso il primo vestitino che trovo in armadio ed esco per andare all’appuntamento.

Non nascondo che sono un tantino eccitata dal rivedere Umberto.

Arrivo al Moon e lui è già lì seduto al tavolo bello e seducente come sempre.

“Ciao che meravigliosa sorpresa” <Ciao Melania bella e luminosa come sempre; il matrimonio non t’ha cambiata>

È più forte di me, quest’uomo malgrado siano passati più di 8 anni scatena in me sempre un desiderio irrefrenabile di sesso.

Parliamo del più e del meno, lavoro, famiglia, e di vecchi ricordi finché mentre mi accingo a prendere un tovagliolino le nostre dita si sfiorano; BOOM un esplosione di passione ed eccitazione mi assale facendomi inturgidire i capezzoli e facendomi inumidire la figa come una adolescente alle prime esperienze.

Lui, bastardo, se ne accorge e stringendomi la mano con decisione mi sussurra: <Seguimi in bagno che ti do il tuo dolce preferito>.

Non sto più nella pelle, sento la mia figa inondarsi di umori; accavallo le gambe per timore di avere le mutandine fradice e dopo un attimo di esitazione mi alzo e mi dirigo verso il bagno.

Entro nel bagno degli uomini e lo trovo con i pantaloni abbassati e con il suo meraviglioso cazzo in bella vista; non resisto mi inginocchio davanti a lui gli afferro i glutei tonici e muscolosi e mi metto il suo grosso cazzo in bocca iniziando un sensuale pompino.

<Eri, sei e sarai sempre la mia troia> mi sussurra lui; ed è la verità! Sono sempre stata la sua Zoccola fin dai tempi del liceo quando mi facevo fare di tutto da lui senza mai opporre resistenza!

Eccitato come un toro da monta mi afferra per i capelli e mi fa sollevare in piedi, mi abbraccia e mi bacia appassionatamente muovendo le sue mani sul mio corpo inerme e sottomesso a lui.

Mi afferra le natiche e mi solleva appoggiandomi sulla lastra di marmo dove vi sono i lavandini; mi strappa le mutande e mi infila due dita nella figa ormai priva di ogni pudore per quanto è bagnata. <Sei una vera troia> sfila le di dita dalla mia figa e introduce la sua grossa mazza facendomi provare un organismo bestiale.

Mi sento una vera troia, scopata senza ritegno dentro un bagno di un bar in una normalissima giornata primaverile. Mi sbatte con vigore facendomi sentire piena ed appagata, il mio sguardo si perde nel vuoto e non capisco più nulla.

Ad un certo punto mi sento mettere un dito nel culo e non riuscendo ad entrare facilmente ecco che si blocca e guardandomi fisso negli occhi mi dice: <Ti si è chiuso il culo da quando ti sei sposata?>, <Tuo marito non ti rende questo servizio?>. Sfila il cazzo da dentro di me, mi afferra con forza mi gira di spalle e con un colpo secco mi ritrovo a novanta gradi davanti a lui.

Sento che sputa sulla sua mano e che con la stessa lubrifica il mio buchetto. Non faccio in tempo a dirgli di no che sento aprire il mio culo ed entrare il suo grosso cazzo dentro di me.

Sono completamente fuori di testa, le gambe hanno un cedimento per il dolore provocato dalla violenta penetrazione e il vigore dei suoi colpi mi fa picchiare la testa sulla parete.

Continuo a ripetergli “No! No!” Ma lui non si fermi, anzi rincara la dose sculacciandomi come una puttana.

Ho il culo in fiamme e l’eccitazione alle stelle finché i miei No! Diventano Sì! e lo invito a sbattermi più forte, a rompermi il culo e a farmi sentire una troia.

Sento il suo respiro più affannoso e d’un tratto uscire dal mio culo, mi gira, mi fa mettere in ginocchio e mi sborra in faccia come i vecchi tempi facendomi leccare e ripulire per bene il suo esausto e dolcissimo cazzo.

Si sciacqua la mazza con l’acqua e si asciuga sul mio vestito; tira su i calzoni e mi passa il fazzoletto dicendomi: <Pulisciti il volto troia, non vorrai che qualcuno ti veda così>.

Esce dal bagno lasciandomi da sola, con il suo seme sul corpo e con il culo ancora aperto e dolorante.

Mi ricompongo, per quello che posso, e uscendo dal bagno non lo trovo più.

Si avvicina la cameriera dicendomi: <Il suo amico m’ha riferito di dirle che è stato un piacere rivederla e che per ripagarla della sua compagnia si è permesso di pagare i caffè>.

È sempre stato un bastardo ed io sono sempre stata la sua troia.

Adesso vado a casa, devo preparare il pranzo a mio marito e poi andare a lavoro.

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Festa di Halloween

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Ott 31, 2022

Ursula e suo marito erano stati invitati a una festa per Halloween, tutti e due non sapevano se sarebbero andati perché sinceramente non sentivano tale festa.

In verità, l’invito era un po’ particolare perché veniva da una loro amica diciamo porcella ossia Francesca che organizzava feste che poi si trasformavano in orge.

Ursula e il marito Fabio erano già stati ad alcune di queste feste e si erano divertiti molto, trovando partner sessuali molto stimolanti.

Ursula aveva fatto sesso per la prima volta con una donna ed era rimasta molto soddisfatta, aveva adorato succhiare e toccare le tettone di Lucia, leccarle la passera.

Tutto questo sotto gli occhi di suo marito che si faceva succhiare l’uccello da una donna Paola che aveva un debole per lui.

Ursula ci pensò meglio e sperava di re incontrare Lucia che in verità aveva già incontrato in segreto, all’insaputa del marito.

Ursula perciò convinse il marito ad andare alla festa. I due dovevano affittare degli abiti per l’occasione. Ursula che era magra, di carnagione chiara con lunghi capelli neri decise che si sarebbero vestiti da Morticia e Gomez cioè i coniugi della famiglia Addams.

Il vestito di Ursula apparentemente era casto, in verità lasciava la schiena completamente scoperta, per cui lei avrebbe dovuto stare senza reggiseno per la gioia di Fabio e di chiunque altro con cui avrebbe fatto sesso alla festa.

Arrivò la sera di Halloween e i due giunsero a casa di Francesca, dove già erano presenti quasi tutti gli invitati.

Francesca li accolse e rivolse un’occhiata penetrante a Ursula, per cui aveva un debole anche se non glielo aveva mai confessato.

Francesca era bisex, aveva un marito e un’amica stabile Teresa, ma sognava da sempre di portarsi a letto Ursula.

Ursula ricambiò l’occhiata e i suoi occhi cascarono sulla scollatura esagerata di Francesca. In verità, la scollatura aveva attirato anche Fabio che ebbe un’improvvisa erezione e non vedeva l’ora di scopare.

In verità, era presto perché la festa era ancora normale. Sarebbe stata Francesca a dare il là per passare al sesso.

Fabio se ne andò in bagno per farsi una sega e mentre era lì, il bagno che si era dimenticato di chiudere, fu spalancato da Paola che si rese conto di aver sbagliato bagno, ma a cui Fabio fece segno di succhiarglielo.

Lei eseguì immediatamente mentre Fabio non pensava a Paola, ma al seno prosperoso di Francesca che avrebbe voluto toccare, leccare e soprattutto capì, che voleva proprio farsela Francesca.

Paola finì il pompino con Fabio che le venne in bocca mentre Paola riconoscente ingoiava con avidità il suo sperma.

Paola avrebbe voluto continuare, ma Fabio era intenzionato a farsi Francesca quella sera.

La cercò per ballarci, ma lei era tra le braccia del marito.

Fabio cercò Ursula e la vide con Lucia, vide la troppa confidenza tra le due e gli venne l’idea che forse sarebbe stato più stimolante fare il terzo delle due.

Si mise in mezzo scherzosamente tra le due e inizio ad accarezzare il culo di Lucia, mentre Ursula lo guardava con uno sguardo assassino.

Allora lui accarezzò anche Ursula mentre non smetteva con Lucia e propose alle due di rinchiudersi in una delle tante camere della villa.

Le due replicarono che la festa era appena iniziata, ma Fabio disse che sarebbe continuata per tutta la notte e avrebbero potuto ritornarci dopo.

Le due si convinsero e andarono in una camera con Fabio che le seguiva. Una volta in camera propose alle due di spogliarsi, di baciarsi, strusciarsi mentre lui per il momento, si sarebbe limitato a guardarle.

Lucia era bionda, esile, ma aveva delle poppe esagerate, addirittura una settima, ma naturale che Ursula amava da morire, visto che lei aveva a malapena una seconda.

Ursula si mise a strizzare, a leccare quelle tettone e a Fabio venne l’idea di mettersi dietro Lucia e farle sentire il suo cazzo che lentamente, ma inesorabilmente si stava risvegliando.

Fabio si mise a leccarle il buchino del culo e lei gli disse che gli piaceva molto e che avrebbe voluto sentire altro perciò la inculò e mentre lei godeva, Ursula la baciava ancora sulle tettone e lentamente andò giù fino alla passera e si mise a leccargliela.

Lucia era in un vero turbine di piacere, non faceva che godere a ripetizione per la gioia di Ursula e Fabio.

Fabio ad un certo punto disse che stava per venire e Lucia disse che voleva la sborra sulle sue tettone che Ursula avrebbe dovuto leccare.

Ursula lo fece, anche se, nell’intimità con Fabio, non ingoiava mai il suo sperma.

A questo punto, andarono nel letto, Fabio si sdraiò, Ursula si mise sulla sua faccia a gambe larghe e lui si mise a leccargliela, mentre Lucia baciava in bocca Ursula e poi prese a succhiarle i capezzoli.

Fabio era molto bravo a leccarla e dopo un po’ propose a Lucia di prendere il posto di Ursula. Quest’ultima prese in bocca il cazzo del marito che così si risvegliò e lei si mise a cavalcarlo con foga mentre Fabio continuava a leccarla a Lucia.

Mentre erano così impegnati entrò Francesca con Teresa. Teresa era una rossa strepitosa, anche lei, con un vestito molto scollato, con una quinta di reggiseno e la carnagione bianco-latte coperta da minuscole efelidi.

Le due stavano per andarsene e scusarsi, quando videro di chi si trattava, per cui si spogliarono e andarono in una sedia dove Teresa si sedette e Francesca si mise sopra a lei.

Le due perciò si misero a baciarsi, a succhiarsi le tette, a toccarsi e a masturbarsi reciprocamente, godendo in modo molto rumoroso finché non dissero a Ursula se voleva unirsi a loro.

Ursula non sapeva che fare, a lei piacevano sia Teresa che Francesca, però non voleva dispiacere Lucia. Quest’ultima che aveva capito, la lasciò andare, ma a quel punto, le era passata anche la voglia quindi si vestì, uscì dalla stanza e se ne andò dalla festa.

Fabio si alzò dal letto e disse alle tre di andare lì.

Ursula si buttò sul seno di Teresa mentre Francesca si mise a leccargliela.

Fabio le guardava e capì che a sua moglie piacevano davvero anche le donne e che lui non avrebbe ostacolato questa sua predilezione.

Fabio era eccitatissimo, si segava il cazzo mentre la moglie dal seno era passata alla bocca di Teresa e Francesca continuava a leccarla a Ursula che era bagnatissima, ma non aveva ancora avuto un orgasmo finché improvvisamente lo ebbe e fu devastante.

Fabio rimase impressionato perché la moglie non aveva mai avuto un orgasmo del genere e si chiese se in realtà non fosse lesbica.

Francesca felice si alzò, girò la faccia di Ursula e la baciò in maniera profonda mentre Teresa all’improvviso capì che forse la sua amica preferiva Ursula a lei.

Teresa disse qualcosa a Francesca, lei ribatté che ne avrebbero parlato poi, ma Teresa si vestì rapidamente e lasciò la stanza.

A questo punto, Francesca disse a Ursula che la preferiva a Teresa e le domandò se voleva diventare la sua amica fissa. Ursula rispose che aveva un marito, ma anche Francesca rispose che l’aveva.

Francesca le disse che l’avrebbe insegnato tanti giochini che gli uomini non conoscono e poi i loro mariti le potevano guardare eccitandosi moltissimo e imparando moltissimo sul corpo delle donne.

Ursula guardò il marito che le fece un cenno di assenso e le due continuarono per ore a conoscere i loro corpi mentre Fabio le guardava eccitatissimo, segandosi.

I tre si dimenticarono della festa, anche Francesca che era la padrona di casa, ma che era troppo felice di essersi portata finalmente a letto Ursula.

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Ma dove s’è cacciata!?

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Ott 31, 2022

Ma dove s’è cacciata!?

L’ho persa di vista un attimo sulla pista e non la trovo più, ballava scatenata, sexy, sinuosa, attorniata da uomini arrapati, come al solito.

Lo sapevo che non la dovevo lasciare da sola, ha anche bevuto parecchio.

Ma dove si è cacciata!?

Sulla pista non c’è, faccio il giro dei divanetti, gente che beve o limona pesante, ma lei non c’è.

Guardo fuori, ma non la vedo tra i fumatori.

Entro in bagno, solita fauna di ragazze che si sistema, chi il trucco, chi il vestito, i capelli, tutte a farsi belle, solo un bagno chiuso, guardo sotto la porta , si vedono le gambe di una ragazza inginocchiata, dai rumori che si sentono… sta vomitando l’anima, non è lei.

Mi restano solo due posti da controllare, entrambi chiusi da una porta scura, su una c’è scritto “uomini”, l’altra porta non ha nessuna scritta… no non ho intenzione di entrare nel bagno degli uomini.

Apro l’altra porta lentamente, è buio ma si intuisce che sono entrata nel magazzino del locale, c’è una luce più avanti, cammino lentamente stando attenta a non sbattere ai tavoli e sedie accatastati, a non inciampare nei cavi arrotolati a terra, sento delle voci che bisbigliano.

Mi avvicino lentamente, con un misto di curiosità e paura, non dovrei essere qui.

La luce e le voci vengono da dietro un angolo.

 Mi sporgo appena per guardare e rimango di stucco.

L’ho trovata, è lì in mezzo a tutta la cianfrusaglia, illuminata da una lampadina impolverata, non la vedo per intero, ma dai movimenti è inequivocabile quello che sta facendo.

Vedo il suo busto muoversi su e giù, il vestito sceso e le tette che ballano a ritmo, lo sguardo perso nel vuoto… sta cavalcando su qualcuno che non riesco a vedere…

Ho sempre pensato fosse bella, l’ho vista più volte nuda… ma mai così, il viso trasformato dal piacere, il seno madido di sudore, è bellissima luminosa…

Dovrei andarmene, aspettarla di là.

Faccio per scivolare via nell’ombra ma sono ipnotizzata dal movimento dei suoi capezzoli, quando vedo comparire una terza persona, è un ragazzo con una maglietta stretta ad esaltarne i muscoli… non indossa nient’altro, ha delle gambe muscolose che viene voglia di accarezzarle e due chiappe che devono essere dure come il marmo, si gira, ok è tutto duro e muscoloso, mamma mia che attrezzo!

Non posso fare a meno di accarezzarmi il seno sopra il top mentre una mano scivola sotto la minigonna, mi scopro già bagnata ed eccitata.

Il ragazzo gli gira attorno, la accarezza, si fa accarezzare, la bacia, ogni tanto la spinge giù e vedo scomparire quel bel cazzone nella boccuccia della mia amica.

Abbasso le mutandine, devo toccarmi, devo …

Lo vedo spostarsi dietro di lei, accarezzargli le chiappe la schiena.

Ho ormai due dita nella figa e mentre con l’altra mano mi sto torturando i capezzoli.

Credo di intuire le intenzioni del ragazzo, sono eccitata in maniera impensabile, non riesco a stare ferma, sbatto contro un mobile, il rumore è forte ma il ragazzo non si gira neppure preso com’è da lei.

Lei invece si volta, guarda nella mia direzione… mi vede… mi riconosce… mi sorride… poi improvvisamente vedo il suo volto trasformarsi, gli occhi enormi la bocca spalancata in un urlo muto.

Sorpresa, dolore, piacere li vedo passare allo stesso momento nel suo volto.

Stacco gli occhi dai suoi per vedere il ragazzo che è appena entrato del tutto nel suo culo, lo sguardo ebete, i muscoli tesi che aspettano il via.

Lei riprende fiato, poi mi fa un sorriso diabolico ed inizia a muoversi piano piano, è il segnale che aspettava il ragazzo dietro di lei che inizia a spingere e grugnire.

La stanno aprendo a metà, è piena davanti e dietro, scossa dai colpi, il viso trasformato in una smorfia di piacere.

Vorrei essere al suo posto, vorrei che queste dita fossero sostituite da quei due cazzoni, vorrei farmi avanti, prendere la mia parte di piacere, ma resto qui inchiodata dal suo sguardo, alzo una gamba e appoggio un piede su una cassa, voglio andare più a fondo, voglio di più.

Il rumore delle dita dentro di me, i miei gemiti sono coperti dei grugniti dei due uomini e dalla sua voce che li incita a prenderla a scoparla sempre più forte.

Ma lei sta guardando me, sta incitando me assieme a loro, i nostri sguardi si sono incastrati l’uno nell’altro, il suo godimento è il mio, le mie dita sono le sue, l’orgasmo che sento salire è lo stesso che vedo esplodere in lei, le sue urla coprono i miei gemiti, chiudo gli occhi per un secondo quando li riapro lei è ancora lì lo sguardo fisso nel mio, è incredibilmente bella, a suo agio,  poi vedo il ragazzo dietro di lei afferrargli il seno con forza, strizzargli i capezzoli mentre si irrigidisce e grugnendo si svuota dentro di lei.

Crollo su una sedia sfinita, ho la gonna arrotolata ai fianchi, le mutandine alle caviglie, mi sento aperta, bagnata, il seno gonfio i capezzoli duri e tesi, immagino lei in che stato sia…

Riprendo fiato, realizzo dove mi trovo, potrebbero venire nella mia direzione, guardo oltre l’angolo, si stanno rivestendo, mi ricompongo velocemente anche io e torno verso il locale attenta a non fare rumore.

Aspetto pochi minuti fuori dalla porta poi vedo uscire i due ragazzi, sorridenti e soddisfatti si scambiano pacche e sguardi complici, poi esce lei, lo sguardo lucido, un po’ rigida nei movimenti, un po’ spettinata, il trucco da rifare, è bellissima.

Le passo una mano nei capelli per sistemarli, lei mi ferma la mano, la annusa, la bacia, mi lecca le punte delle dita, poi la stringe forte “ho voglia di ballare! Andiamo!” mi trascina con forza verso la pista mentre scoppio a ridere.

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