Il sospetto

Posted by admin under Incontri Erotici on martedì Gen 17, 2023

Ormai ci avevo preso gusto ed ero inarrestabile come un fiume in piena, dopo mesi e mesi di insofferenza sessuale, appagata parzialmente con la masturbazione, mi ero fatta coraggio ed avevo tradito mio marito con Saliou1, il grande salto era stato fatto, così settimana dopo settimana diventavo sempre più disinibita perdendo ogni sorta di scrupolo verso mio marito anzi, come raccontato nel terzo capitolo, dopo una forte incazzatura l’avevo punito facendomi fottere contemporaneamente sia da Saliou che da suo nipote Assane, raggiungendo orgasmi da puro delirio. Dentro di me, mi chiedevo spesso come avessi potuto soffocare le mie fantasie e resistere senza sesso con mio marito per così tanto tempo; mi promettevo che mai più sarei ritornata alla masturbazione! Dopo quella doppia scopata con Saliou e Assane, ce ne fu ancora un’altra, poco prima che quest’ultimo proseguisse il suo viaggio per la Francia, poi ritornai alla normalità, incontrando Saliou sempre con assidua frequenza per più di un anno, fino ad arrivare alle feste natalizie del 2016. In questo periodo, mio marito Pierluigi era più noioso ed irritante, del solito, stressato dal lavoro e dalle continue liti con suo figlio, aveva pure perso il suo carattere allegro ed era sempre più chiuso e scuro in volto. Per lui provavo amore e odio, da un lato lo trattavo bene, lo ascoltavo con molta attenzione quando mi parlava di suo figlio, cercando sempre di rasserenarlo e da brava mogliettina gli preparavo sempre i suoi piatti preferiti, ma dall’altro lato, ormai stufa nel letto di ricevere rifiuti ed ascoltare ridicole scuse, non lo infastidivo neanche più cercando di sedurlo, quando avevo voglia, telefonavo a Saliou, andavo da lui, mi spogliavo, mi faceva godere, mi rivestivo e me ne ritornavo a casa bella rilassata. Per tutto dicembre, Pierluigi avrebbe lavorato molto da casa, viveva stressato all’inverosimile da non potergli nemmeno più parlare, perché lui ed il suo staff dovevano raggiungere le loro mete previste. Un pomeriggio lo invitai ad uscire:

“Pier, andiamo a fare un giro al centro oggi, in questo periodo la città è bellissima, luci natalizie, street food e bancarelle di ogni tipo, ti servirà a svagarti un po’.”

Pierluigi accettò volentieri ed uscimmo.

Io mi ero vestita molto elegante, con un bel cappotto lungo e tacchi alti facevo la mia bella figura, infatti, nonostante i miei 46 anni, (eravamo nel 2016) camminando stretta a braccetto con mio marito, attiravo parecchi sguardi maliziosi di altri uomini. Al centro città, incontrai Vanessa, una mia allieva di danza, carinissima e dolcissima, ha 15 anni ed era accompagnata dal papà Giuseppe, che dopo le consuete presentazioni non mi staccò per un’attimo gli occhi d’addosso. Un po’ più avanti Pierluigi si fermò in una bancarella gestita da un signore di colore, credo circa sulla cinquantina, molto estroverso, simpatico e gentile, che mi regalò un ciondolo ed in maniera parecchio sfacciata, nonostante la presenza di mio marito, non economizzò parole per elogiare la mia bellezza. Tornando a casa, Pierluigi, era abbastanza taciturno, mi lanciò solo una frecciatina:

“Sia quel Giuseppe, che quell’africano svergognato, ti hanno letteralmente scopato con gli occhi, se lo fanno quando sei accompagnata da me, non oso immaginare quando esci da sola”

“Non fare il gelosone Pier, solo adesso ti accorgi che sono ancora piacente? Poi quel Giuseppe è sposato e quell’africano voleva solo essere gentile”

“Sì certo, ricordati che non sono nato ieri, poi stai attenta a questi africani, abituati alle loro donne, inguardabili di tanto grasse, quando vedono una bambolina deliziosa come te, ti sbranerebbero viva!”

Alla notte non riesco a dormire bene, quelle battutine di Pierluigi mi risuonano nella testa come un campanello d’ allarme, mi chiedo se stesse sospettando qualcosa. Potrebbe anche essere frutto della mia immaginazione, perché quando hai la coscienza sporca, le pensi davvero tutte ed a dire il vero, ultimamente nei miei incontri con Saliou, le precauzioni prese per non essere vista, erano diminuite di molto. Non sono una donna che si consiglia con amiche sui miei problemi, io mi fido ciecamente del mio istinto ed il mio istinto diceva che, in questo periodo di feste con Pierluigi sempre a casa, era bene alzare il livello di guardia al massimo e sospendere momentaneamente gli incontri con Saliou. Infatti per circa una decina, da brava mogliettina, rimasi buona in casa coccolandomi il marito. Una sera prima di dormire, mentre gli massaggiavo la schiena per rilassarlo dopo una dura giornata di lavoro, Pierluigi finalmente cercò di avere un rapporto sessuale con me, ma purtroppo ebbe solo una mezza erezione e nonostante la mia figa fosse fradicia, non riuscì a penetrarmi, disperato mi disse:
“Guarda come mi ha ridotto lo stress del mio lavoro”
“Stai tranquillo Pier, probabilmente è solo una fase”
“Inoltre Giulia, la tua focosità, peggiora la mia situazione e mi inibisce ancor di più, è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti! Tu ti accontenti della masturbazione? Impazzisco al pensiero delle corna!”
“Ma quali corna, stai tranquillo, anche io ormai non sono più una ragazzina”
Ahi ahi, qui gatta ci cova, chissà se gli è arrivata qualche voce e sospetta veramente qualcosa oppure è solo la sua insicurezza che gli fa immaginare cose. In che brutta situazione mi sono messa, diciamoci la verità, separarmi da Pierluigi è l’ultima cosa che vorrei fare, mi tratta bene e senza ipocrisia, per nessuna cosa al mondo rinuncerei alla mia vita da regina che faccio in questa casa, perciò, anche se innamorata del cazzo di Saliou, devo assolutamente cercare di sganciarmi da lui, farmi coraggio, parlargli con modo e scaricarlo. La mattina seguente, mentre Pierluigi lavora sul pc, mi infilo un bel cappotto sopra un corto vestito rosso, tacchi alti ed esco per incontrarmi con un’amica, per fare un po’ di shopping:
“Pier, vado a fare un giro in centro con Cinzia”

Siccome esco molto presto, sento Saliou per telefono e gli dico che passo velocemente a casa sua per consegnargli un paio di regalini. Quando arrivo a casa sua, gli consegno i regalini di Natale e con molta calma, cerco di spiegargli che mio marito ha dei forti sospetti sulla mia infedeltà e finché lui non ritorna a lavorare in ufficio, è meglio non incontrarsi. Se con Pierluigi mi è sempre stato facile dialogare ed intenderci, con Saliou questo è impossibile, lui ragiona istintivamente solo con il cazzo, per lui, io dentro la sua casa, sono come una gazzella nella gabbia di un leone, pronta per essere divorata.
“Non vuoi incontrarmi, ma adesso sei qui”
Si avvicina, mi toglie il cappotto e lo posa con poca gentilezza nel letto.
“Abbi pazienza Saliou, oggi vado di fretta perché ho un appuntamento al centro con un’amica, avremo tempo per rifarci”
Sentendosi scaricato, mi gira e mi spinge contro una parete, da dietro mi palpa con grande avidità sotto il vestito, prima le cosce ed il culo, poi approfittando che ho i collant aperti all’inguine, mi sditalina la figa. Io non riesco e forse non voglio oppormi, dopo più di due settimane in casa con mio marito senza sesso, basta davvero poco per eccitarmi.
“Oggi vuoi fare la difficile, ma hai lasciato la tua bella casa e sei venuta in questa baracca da me senza mutandine e guarda come sei bagnata! Tu sei qui perché vuoi cazzo africano! Adesso ti do quello che vuoi”
Sempre in piedi dietro di me, Saliou si abbassa i pantaloni di quella lurida tuta che indossa, mi appoggia il suo cazzone duro alla figa e mi spinge quella grossa cappella dentro, facendomi subito gemere. Mi fotte gentilmente, infilandomi solo metà cazzo, ma la sua smisurata larghezza, accompagnata da un incredibile durezza, mi mandano in visibilio.
“Ah ah ah, mia bella, ti fa più godere la mia grossa cappella, che l’intero il cazzo di tuo marito!”
Poi Saliou, sempre in piedi dietro di me, quando capisce che mi manca poco per venire, perde la gentilezza ed incomincia a fottermi con la forza di un trattore.
“Saliou così mi fai venire!!!! Vengoooooo!!!”
Mamma mia che orgasmo, in piedi su questi tacchi alti mi tremano tutte le gambe, scappo da questa presa e mi butto sul letto alla pecorina, Saliou mi segue quasi incollato e riprende a martellarmi. Appena mi da un attimo di tregua, mi tolgo il vestito e mi corico supina, Saliou è eccitatissimo e riprende a sbattermi con crudeltà, il suo cinico cazzo mi fa gridare e gemere di piacere.
“Che cosa ha oggi il tuo cazzo Saliou? Così mi stai aprendo in due!!!”
“Stai godendo come una troia!”
“Dio mio come vengo! Vengooooooooooo!”
Nonostante sia venuta di nuovo, Saliou continua a spingere e per fottermi meglio, si aggrappa al buco dei miei collant, allargandolo ancor di più, un paio di minuti con colpi ben assestati e mi viene dentro abbondantemente, riempiendomi la figa, poi la sua sborra mi cola tutta sui collant. Neanche il tempo di riordinare le idee che Saliou mi butta addosso in malo modo il vestito.
“Mia bella, adesso io tolgo il disturbo dalla tua vita, puoi tornare a fare la signora tra le braccia del tuo maritino, ricordati però che se in futuro, la tua fighetta calda ti farà cambierà idea, per riavere il mio cazzo, la tariffa è 100 euro!”
Mi rivesto stizzita e quando sto per uscire, Saliou ancora nudo, mostrandomi il cazzo rincara la dose:
“Sbrigati ad andartene, perché tra un po’ deve arrivare un altra puttana sposata, con questo cazzo le fighe godono”

Io salgo in macchina e faccio ritorno a casa senza nemmeno avvisare Cinzia. Mi auguro di cuore che quando arriverò a casa, Pier sia sempre intento nel lavoro, perché ho lo sperma di Saliou incollato tra i collant e la pelle, inoltre vestiti e capelli sono orribilmente impregnati dalla puzza di legna bruciata, che Saliou usa per scaldare lo stanzone in cui vive e dulcis in fundo, dopo questa umiliazione il mio umore è pessimo… io, senza troppo vantarmi, con uno schioccare di dita posso avere decine di uomini ai miei piedi e vengo trattata da quel figlio di buona donna come se fossi una vecchia obesa, che per godere deve pagare 100 euro, roba da matti, un’umiliazione senza fine. Io sono di indole molto orgogliosa e anche se so che mi mancherà il suo sesso, su Saliou ci metto un’enorme pietra sepolcrale sopra.

Continua…

Note finali:

1- Cap. 1 e 2

Sarò molto lieta di rispondere a tutte le persone che, con educazione commenteranno sia nel bene che nel male o avranno domande da pormi sul racconto. Bacioni

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Scopata nel mio giardino da una verga nera.

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Dic 19, 2022

Come dicevo alla fine del primo capitolo, dopo quella grande scopata con Saliou, salivo in macchina completamente esausta per fare ritorno a casa. Dai messaggi vocali lasciati da mio marito Pierluigi, capii che era già rientrato a casa e mi stava aspettando per la cena. Entrai in casa tranquillamente.

“Ciao Pier, ero fuori per fare un po’ di shopping, scusami il ritardo, mamma mia che caldo la fuori”.

Mi sentivo ancora addosso l’inebriante odore selvatico di maschio africano, così corsi sotto la doccia, cercando se possibile di lavarmi anche dai miei peccati. Completamente rilassata dalla doccia e da quei 4 pazzeschi orgasmi, mi coricai sul divano solo con un baby doll. Osservando Pierluigi intento a preparare la cena, nutrivo per lui un mix di sentimenti: dal pentimento alla rabbia, perché lo consideravo colpevole per avermi indirettamente spinto a tradirlo, ma ormai era successo e la situazione era irreversibile ed inconsciamente sapevo che non si trattava solo di una semplice scappatella. Ero sicura che passati alcuni giorni di tranquillità, sarebbero inesorabilmente arrivati quei giorni di estremo desiderio sessuale e sarei ritornata da Saliou. Quell’africano mi aveva fatto godere troppo, nessun partner avuto in passato mi aveva fatto provare nemmeno un decimo del piacere provato oggi. Cenai abbastanza silenziosa, poi uscii ad innaffiare un po’ il giardino. Pierluigi trascorse la serata incollato al telefono, immerso nel suo lavoro e di nulla sospettò. Andai a dormire tranquillamente verso le 23, la mia povera figa aveva le labbra stragonfie ma finalmente aveva ripreso l’attività. Passai 3-4 giorni lontana da cattivi pensieri, concentrata sul mio lavoro e sulle faccende di casa, ma poi, in una calda notte in cui non riuscivo a prendere sonno, le mie voglie sessuali ritornarono con la forza di uno tsunami. Un po’ di dolci moine non furono sufficienti a svegliare Pierluigi, ma forse meglio così, almeno avevo una scusa a cui aggrapparmi per correre più leggiadra da Saliou. Nella mia fame di cazzo le mie mutandine si bagnavano al solo pensiero di quell’africano. Tanti lettori mi giudicheranno come una troia in cerca di cazzo, ma non era solo il suo cazzone nero e duro che mi faceva impazzire, era la sua impietosa maniera di fottermi, di come mi possedeva nel letto, negli occhi di Saliou vedevo il suo piacere nel farmi godere, Saliou godeva nel farmi godere. Per tutti questi motivi decisi di ritornare nel negozio africano e Saliou, fu di nuovo fantastico, un amante meraviglioso. L’appetito vien mangiando ed io non ero mai sazia, volevo quel cazzo dentro la mia figa il più possibile. Così gli incontri non si fermarono lì. Ce ne furono ancora, andavo anche a casa sua, una pessima abitazione, in una orrenda periferia, frequentata da facce indescrivibili. Saliou instancabilmente lo aveva sempre duro e mi sfondava la figa facendomi sempre godere a ripetizione come una porca. Un giorno decisi di non fargli usare nemmeno più il preservativo, volevo che le sue enormi palle ricche di sperma scaricassero dentro di me tutta la sua passione. Il rapporto con mio marito invece era sempre uguale, lo definirei splendido in quasi tutto ed un disastro totale a livello sessuale. Per mio marito ero completamente trasparente, se ne fregava altamente delle mie esigenze e la cosa che mi faceva più arrabbiare era, che Pierluigi mi evitava proprio, preferiva lavorare che farsi una scopata con me. Non capivo veramente dove mio marito volesse arrivare con questa storia di negarmi il sesso, perché, se anche avesse mai avuto un’altra donna, credo che una sporadica scopata con me ogni tanto l’avrebbe fatta. Fatto sta, che più si negava, più io mi incazzavo e più mi incazzavo, più lo punivo aprendo le cosce per Saliou. Verso fine agosto, dopo alcuni giorni di ferie, mio marito Pierluigi, come spesso accadeva andò a lavorare in Svizzera, io me ne rimanevo sola per più di una settimana. Nelle mie illimitate fantasie sessuali, ne avevo una un po’ rischiosa da realizzare: volevo essere scopata da Saliou qui a casa mia e precisamente all’aria aperta, nel mio spazio preferito, il giardino. Scopare a casa di Saliou di positivo aveva che, essendo veramente brutta la zona, non correvo alcun rischio di essere vista da qualche conoscente di mio marito, ma portarlo a casa mia comportava veramente il rischio di essere scoperta, specialmente avendo di fronte a casa dei vicini parecchio curiosi. Probabilmente in quel periodo, ragionavo solo con la figa e vicini o non vicini, rischi o non rischi, approfittai dell’assenza di mio marito per portarmi Saliou a casa. In un sabato sera di fine agosto, lo andai a prendere in macchina verso le 22 e lo feci scendere solo dentro il garage, anche se il sole era già tramontato. Lo feci accomodare su una comoda sedia in giardino, offrendogli acqua e thè freddo.
“Aspettami qui, che io vado a preparami, se hai caldo puoi incominciare a spogliarti e se vuoi fare un bagno nella piscina vai pure”.
Feci una bella doccia, poi partii all’attacco con un completino in pizzo nero, reggiseno, perizoma, autoreggenti e tacchi alti. Saliou è già nudo in giardino che mi aspettava. Lo presi per mano.
“Seguimi!”.
Lui obbedì senza fiatare e mi seguì probabilmente già con la bava alla bocca. Lo portai in una zona del giardino dove avevo già steso sull’erba una grossa coperta e mi coricai a pancia in giù. Saliou mi massaggiava tutta, poi mi girò supina, mi sfilò gentilmente il perizoma ed incominci a leccarmela dolcemente. La sua lingua passionale mi faceva gemere di piacere. Mi fece sedere, lui si alzò in piedi davanti a me con quelle cosce muscolose e mi infilò in bocca il suo cazzo durissimo. Ero innamorata del cazzo di Saliou, non lunghissimo che può infastidire nel rapporto ma bello tozzo, grosso in circonferenza che mi riempiva. Era un po’ ricurvo all’insù che facilitava la penetrazione e poi aveva questo colore unico, nero pece che per me era una novità assoluta. Mi dava sensazioni incredibili, lo avrei tenuto ore tra le mie mani. Io mi coricai supina, Saliou mi venne sopra, aprii le mie cosce e la mia figa fradicia ed accogliente era già dilatata a dismisura dall’entrata di quel cazzone. Saliou mi fotteva tremendamente bene, io ansimando e gemendo come una troia, gli piantavo le mie unghie nella sua possente schiena. Saliou si mise in ginocchio, lasciandomi supina, si mise le mie gambe sulle spalle e mi scopò con forza in questa posizione in cui godevo con ogni millimetro del suo cazzo.
“Fottimi, fottimi, fottimi che sto godendo…godoooooo!!!”.
Quel fantastico orgasmo che mi faceva tremare il ventre era solo l’inizio.

Gli andai sopra io, prima faccia a faccia baciandolo con ardore, poi sempre sopra, lo scopai girandogli la schiena, adoravo questa posizione. Il cazzo di Saliou era duro come l’acciaio, mi sembrava di cavalcare un trave d’ebano:
“Dio mio Saliou che cosa ha il tuo cazzo? Mi sta facendo venire di nuovo! Sto venendo ! Ahhh ahhhh ahhhh Vengoooo!”.
Mi dovetti sfilare da quella posizione. Avevo il tremore alle gambe e mi misi alla pecorina. Saliou non mi faceba rifiatare nemmeno un’attimo e come un feroce predatore, mi prendeva da dietro, sbattendomi con forza il suo cazzo che mi faceva strillare di piacere. Ero all’apice del godimento, le mie mani incontrollate si aggrappavano alla coperta e quasi la strappai.
“Cazzo come godo!!! Così mi fai venire ancora!”.
“Mia bella signora guarda come scopo la tua figa! Senti come è duro? Adesso ti riempio la figa di sborra”.
Saliou farfugliava qualcosa nella sua lingua, mentre mi veniva dentro, innondadomi la figa e facendo automaticamente venire anche a me.
Ero distrutta ed era già passata la mezzanotte.
“Saliou, io devo fare una videochiamata a mio marito, ci diamo solo la buonanotte, tu vai pure a fare un bagno in piscina, 5 minuti e ti raggiungo.”.
Come sempre quando mio marito lavorava fuori, ci videochiamavamo per darci la buonanotte. Mi ricomposi un po’ e mi tolsi il sexy completino. Ero avvolta in una comoda vestaglia rosa da notte e chiamavo Pierluigi. Svuotata mentalmente da quei 3 straordinari orgasmi, non avevo la minima pazienza di stare a sentire i soliti discorsi di mio marito al telefono e tagliai corto la chiamata. Dopo 10 minuti ero di ritorno in giardino. Saliou stava facendo il bagno in piscina.
“Mio marito dice che gli manco, ma a me manca già il mio toro africano”.
Mi misi seduta sul bordo della piscina con i piedi dentro l’acqua, alzai solo un po’ la vestaglia perché non si bagnasse e fissavo Saliou che si avvicinava. Mi sollevò una gamba dall’acqua e incominciò a baciarmi e a leccarmi un piede. Adoravo quella situazione di sua sottomissione, mi eccitava e avevo di nuovo voglia.

Aprii la vestaglia divaricando le cosce, gli presi una mano e gli feci sentire quanto era bagnata la mia figa. Saliou sempre dentro l’acqua si alzò in piedi, il suo cazzo arrivava all’altezza del bordo della piscina, giustamente davanti alla mia figa spalancata. Lo segai un po’ e me lo misi dentro. Lui mi scopava delicatamente, ma questo già bastava a farmi gemere come una troia ad ogni colpo. Avevo un’eccitazione pazzesca nel vedere quel cazzo nero, diventare bello lucido perché bagnato dai miei umori. Saliou stringendomi le gambe con le sue forti braccia, mi faceva sentire quel cazzo così largo e duro che mi dilatava tutte le pareti interne della figa, facendomi delirare di piacere. Stavo quasi per venire quando Saliou mi fa scendere nella scaletta in cemento della piscina lasciandomi uno gradino più in alto. Entrambi in piedi, mi girò di schiena e così da dietro, mi fotteva selvaggiamente afferrando i seni con le sue mani.
“Hehehehe, vivi in questa bella casa ma per godere hai bisogno del mio cazzo ehehe”.
Saliou era forsennato e spingeva come una locomotiva, impossibile resistere.
“Godooooo!!!!!!!!!!!”.
Ebbi un orgasmo spaventoso, mai provato una cosa del genere, nemmeno mai immaginato di poter godere così. Ero quasi imbambolata, ma volevo premiare Saliou, sempre nella stessa posizione, mi sfilai solo un po’ e…
“Saliou, con calma mettimelo nel culo, ma solo la cappella”.
Rilassatissima da tutti questi orgasmi, con un po’ di cremina e molta attenzione, Saliou riuscì ad infilarmelo.
“Wowwww cazzo se è grosso!! Spingi piano”.
Questo senegalese era fantastico. Nonostante quel cazzone, riusciva a scoparmi il culo bene ed in maniera delicata, facendomi godere senza dolore. Quando Saliou perse la delicatezza e spinse più forte, capii che stava per venire. Il suo cazzo sembrava ancora più gonfio e duro, ma prima di sborrare mi diede il tempo di venire ancora, la quinta della nottata.
Continua…

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Saliou, soddisfa sempre le clienti

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Dic 7, 2022

Ciao a tutti, prima di passare ad una esaudiente descrizione di come sono, sia fisicamente che caratterialmente, volevo ricordarvi che questo primo capitolo è ambientato nell’estate 2015.

Mi chiamo Giulia, sono nata nel 1970, alta 170cm, peso 59kg, ho capelli castano-rossastri ed occhi verdi. Non sono assolutamente una diva del cinema, ma personalmente mi piaccio parecchio e, nonostante la mia età, adoro le mie cosce ed il mio sedere, mentre a detta di tutti, i maschietti trovano sexy e provocante il mio viso. Come punti deboli, a mio avviso, ho una pelle un po’ troppo chiara e mi piacerebbe avere una taglia di seno in più. Sono una donna tranquilla e affettuosa. Mi piace vivere in pace e sono molto riservata sulla mia vita privata; e come grande qualità, non mi impiccio per niente nella vita altrui. Lavoro insegnando danza classica, che è anche la mia grande passione; come hobby, direi che mi piace molto il giardinaggio: nelle notti estive amo camminare completamente nuda nel giardino di casa e sentire il profumo dei miei fiori. Mi piace anche uscire per fare shopping e contrariamente a tante persone, odio andare in vacanza, odio la sabbia al mare ed il sole che scotta la mia pelle delicata, inoltre fare e disfare valigie non fa assolutamente per me. Sposata? Si, sono sposata con Pierluigi. Viviamo a Genova in una bella casa di nostra proprietà, con un grande giardino ed una piccola piscina. Pier ha 13 anni in più di me, insieme non abbiamo figli perché io, purtroppo non ne ho potuti avere, mentre lui ha già un figlio quasi trentenne avuto da una precedente relazione. Pierluigi è un po’ timido ma ha un bel carattere allegro, si è sempre comportato bene con me (anche se a volte pecca un po’ di troppa gelosia) ed ha sempre accontentato tutti i miei capricci. Lavora per una ditta svizzera che ha anche una sede in Italia, riceve un ottimo stipendio ma, avendo molte responsabilità, è sempre molto occupato ed una volta al mese deve andare una settimana a Losanna. Sessualmente è sempre stato abbastanza all’altezza, ma dopo quasi 20 anni insieme (tra flirt-fidanzamento e matrimonio), un po’ l’età, essendo parecchio più vecchio di me, qualche kg di troppo, le tante sigarette fumate e l’enorme stress delle responsabilità lavorative è andato a spegnersi come una candela. Io al contrario con il passare degli anni ho visto le mie voglie sessuali aumentate vertiginosamente e, in maniera bipolare, passavo da giorni di totale tranquillità a giorni che mi sarei fatta scopare da qualsiasi persona dotata di una buona erezione. Ho sempre fatto in modo di non tradire Pierluigi perciò, quando mi assalivano queste voglie pazzesche, mi masturbavo anche 2-3 volte al giorno; se in casa c’era un cetriolo o una di quelle melanzane allungate, le pulivo bene e poi, mettendogli un preservativo, me le infilavo nella figa fino a godere 2-3-4 volte.

Il 5 luglio, giorno del mio compleanno, Pierluigi, puntuale come sempre, mi ha portato a cena fuori. Mi ha fatto uno splendido regalo – veramente da rimanere a bocca aperta – poi si è passeggiato un po’ per la città e, una volta rientrati a casa, lui si è coricata su una sdraio nel giardino. Io mi sono fatta una doccia rinfrescante e nonostante il grande caldo, mi sono messa un sexy corpetto nero e viola, autoreggenti nere ed un perizomino veramente mini. Mi sono avvicinata a lui tutta profumata, ma Pierluigi, invece di apprezzare, sembrava infastidito.
“Fa un caldo esagerato e sono troppo stanco, andiamo a dormire”.
Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, passai la notte senza chiudere occhio. Sarebbe bastato che Pier tenesse il suo cazzo in erezione solo 5 minuti che avrei raggiunto facilmente un orgasmo, ma lui non mi ha dato la minima importanza e la cosa che più mi faceva incazzare era che sono stata sempre molto, ma molto corteggiata.

Un paio di giorni dopo il mio compleanno, mi ha chiamato Laura, mia coetanea, amica dai tempi della scuola.
“Giulia, vediamoci per un’aperitivo in questi giorni, perché la prossima settimana riparto per il Canada.”.
Laura da circa 15 anni vive in Canada, dove è stata sposata per un bel periodo ma adesso è single ed è ritornata qui in Italia solo per risolvere questioni di eredità con i fratelli. Ci siamo viste la sera successiva per l’aperitivo, Laura è sempre stata una gran chiacchierona: come va, come non va, poi i soliti discorsi sui tempi passati e cosi via.

Non ho potuto evitare di notare che ha dei sandali molto graziosi.
“Veramente carini quei sandali”.
“Giulia, questi sandali hanno una storia dietro, hehehe, sono fatti a mano da un africano che ha un negozietto in via T…, Giulia, non ci crederai ma oltre i sandali, quell’africano ha fatto anche me ehehehe, mi ha fatto un servizio completo eheheeh, nel letto è un uragano, un vero toro. Adesso ti faccio vedere una foto del suo cazzo, ma tu Giulia mi raccomando, da donna felicemente sposata ti devi dimenticare tutte queste cose heheeh”.
A nessuna amica ho mai confidato la mia tremenda insoddisfazione sessuale e tutte pensavano che il mio matrimonio fosse super felice. Laura mi passò il telefono con la foto di un cazzone nero in piena erezione, veramente non indifferente.
“Ma la foto è un po’ scura o è proprio così nero? Ahaha”.
Laura, buttando benzina sul fuoco, continuava a parlarmi di quest’uomo senegalese, chiamato Saliou e di quanto l’abbia fatta godere. Io ormai non la stavo più nemmeno a sentire, ero come un’assetata nel deserto a cui viene indicata la strada per un’oasi. Provavo invidia, ero eccitata e avevo tanta voglia di scopare, senza contare che farmi sbattere da un uomo di colore era sempre stata una mia morbosa fantasia segreta. Avrei voluto arrivare a casa e trovarmi un cazzo così duro a disposizione, ma purtroppo non sarebbe stato così ed infatti quando rientrai, mi trovai solo un marito immerso nel lavoro e che di sesso non ne voleva nemmeno più sentir parlare. La foto di quel cazzone e quelle parole così entusiastiche di Laura, che di uomini ne aveva avuti parecchi, mi avevano lasciata parecchio turbata anche nei giorni a seguire. Morta dalla curiosità e con la voglia di scopare alle stelle, ero ormai decisa a tradire mio marito e provare quel cazzone africano. Non mi interessava nemmeno sapere se questo Saliou fosse bello o brutto, il cazzo visto nella foto era l’unica cosa che mi interessava. Aspettavo solo che Laura si imbarcasse per il Canada per fare una visitina al negozietto per rubarle il suo africano. Finalmente una mattina Laura mi mandò un messaggio dicendo che era all’aeroporto aspettando il volo per fare ritorno in Canada. Quel giorno feci ansiosamente un paio di lezioni di danza già programmate, poi verso le 16.30 indossai un vestito nero molto corto, sandali neri con tacco 8.5 ed uscii. La via T… non era molto grande ed in poco tempo trovai un negozietto che vendeva roba in cuoio e pelle. Molto nervosa ed agitata, entrai con la scusa di vedere qualcosa. Bingo! L’uomo che si presentava era un africano nerissimo, di circa 40-45 anni, con un pizzetto già brizzolato, alto circa 180 e molto robusto. I tratti del viso erano tipici degli uomini africani, molto forti, con labbra spesse e naso schiacciato, ma tutto sommato lineamenti passabili. I suoi occhi malandrini me li sentii subito addosso e mi fecero sentire completamente nuda. Tutta nervosa provai delle ciabatte. Lui mi fece sedere su una piccola panchina, si inginocchiò e gentilmente mi aiutò a slacciare il cinturino dei sandali. Mi eccitava tantissimo averlo in ginocchio così disponibile, con la mia caviglia tra quelle forti mani ed i suoi occhi che tentavano di sbirciare tra le mie cosce. Peccato che nel negozio c’era altra gente. Mi alzai e presi anche delle ciabatte da uomo per mio marito. Mi diressi verso la cassa con una camminata provocatoria, piano piano Saliou stava cadendo nella mia rete, non riusciva nemmeno più a togliermi lo sguardo di dosso ed incominciava a sondare il terreno e, guardandomi dritto negli occhi, mi disse:
“Non so a chi vanno queste ciabatte, ma so per certo che si tratta di un uomo fortunato”.
“Ahaha, sono per mio marito”.
“Che peccato! Già sposata così giovane?”.
“Beh, proprio giovane non direi, ho già 45 anni e sono sposata da quasi 20”.
“Scusami ma sei troppo bella, hai un corpo di una ragazza di 25 anni! Poi voi italiane come eleganza e sensualità siete uniche al mondo. Peccato che io sono in Italia da soli 5 anni, per sposarti sarei dovuto arrivare molto prima ne? Ahaha, poi magari a te non piacciono nemmeno gli uomini di colore e non avrei avuto lo stesso nessuna possibilità con te”.
Io lo guardai maliziosamente in mezzo ai pantaloni e sottovoce gli risposi:
“Non mi importa il colore della pelle, ogni uomo ha sempre qualcosa di buono da offrire ad una donna, teoricamente tutti potrebbero avere una chance con me”.
Saliou ricevette la frecciatina, ridendo di gusto, mi batté un cinque e contrattaccò:
“Si, si, qualche qualità  ce l’ho anche io “.
La pelle nera di Saliou mi sembrava che trasudasse sesso. Il suo sguardo voglioso e la sua sicurezza mi fecero bagnare davanti a lui, ma nel negozio purtroppo c’era  ancora troppa gente

In quel momento mi venne un’idea brillante e, facendogli l’occhiolino, gli dissi:
“Ti posso chiedere un favore? Volevo lasciare qui le borse con le ciabatte già pagate e tornare un pò più tardi, fuori fa un caldo tremendo e volevo camminare senza tanti fastidi”.
“Tranquilla, fai pure, io chiudo alle 19”.
Pagai e prima di uscire mi voltai di scatto. Vidi Saliou che mi divorava il culo con due occhi affamati che stavano per dire: “Se ti prendo, ti scopo io per bene”.
Feci una camminata, mangiai un gelato e cercai di riordinare un po’ le idee, perché sinceramente mi dispiaceva dover cornificare Pierluigi e tradire anche l’amicizia di Laura (sempre se di tradimento possiamo parlare in questo caso) ma la mia smisurata voglia di fare sesso, la fantasia di concedermi ad un uomo di colore e le belle parole di Laura come timbro di garanzia, hanno passato il punto di non ritorno e verso le 19, rientrai decisa al negozio. Saliou stava già mettendo dentro la merce, appena mi vide, sorrise:
“Bentornata madame, sono contento che sei ritornata, non avrei voluto andarmene a casa con la tua merce già pagata e poi la tua presenza mi rallegra molto”.
“Tu Saliou sei un grande corteggiatore vero?”.
Ridendo di gusto mi baciò una mano:
“D’altronde devo giocarmi le mie poche chances, non si sa mai, anche se tu sei esageratamente bella ed elegante per uno come me, potresti sempre avere bisogno di un pò di colore nella tua vita”.
Io mi limitai a sorridere e lui, avvicinandosi velocemente alla porta, mi chiese:
“Posso chiudere?”.
“Sì, chiudi”.
Ormai sapeva che non sarei scappata. Mi prese per mano e mi portò nel retro, dove oltre ad una gran confusione c’era un divano-letto, un bagno con wc e lavandino.
“Mi dispiace non poterti offrire niente, ma io non abito qui, abito in periferia”.
“Tranquillo Saliou, forse dopo oggi non ci rivedremo mai più, però ti prego di non giudicarmi male se sono qui, ma mio marito è parecchio più vecchio di me e pensa solo al lavoro, sono mesi che non mi scopa, anche se lo amo, io ho bisogno del piacere fisico e voglio realizzare la fantasia di farlo con un’africano”.
Lui si avvicinò con un sorriso beffardo, mi palpò le cosce ed il culo da sotto il vestito. Tentò di baciarmi in bocca ma io lo schivai e gli offrii il collo (il bacio in bocca lo trovo ancora più intimo di una scopata). Saliou forse si offese, ma poi velocemente si sfilò la maglietta, si abbassò i pantaloni e mi fece inginocchiare davanti a lui. Molto eccitato, aveva già il cazzo duro, un po’ ricurvo all’insù, non gigantesco ma molto più grosso rispetto a quelli da me visti in precedenza, specialmente come circonferenza. Inoltre esteticamente molto bello. Era uno sballo averlo tra le mani per poterlo segare e spompinare. Mentre Saliou si metteva frettolosamente il preservativo, io mi alzai e mi spogliai completamente, poi andai sopra Saliou e con una mano presi delicatamente quel duro cazzone, lo appoggiai alla mia figa bagnata e finalmente me lo misi dentro.
“Dio mio Saliou come ce l’hai grosso e duro”.
Dopo mesi di astinenza era fantastico riassaporare il piacere del cazzo, e che cazzo, di meglio non potevo proprio scegliere. Mi piaceva stare sopra, adoravo quella posizione, e con il mio ritmo mi gustavo a piacimento tutto quel grosso cazzone dentro. Da troppo tempo aspettavo questo momento. La mia mente era sgombera da pensieri, accarezzavo il muscoloso petto di Saliou e chiudevo gli occhi per aumentare i sensi. Accelerai perché volevo venire.
“Sto venendo, ahhh ahhh vengo-vengo!!!! ahhhhhh”.
Che gran goduta, la voglia era troppa! Dopo questo mio orgasmo, Saliou mi spostò di peso e mi scopò di lato, poi mi venne sopra e mi scopò a ritmo indiavolato. Completamente dominata lo abbracciai mentre gridavo di piacere.
“Mamma mia come si sente il tuo cazzo!”.
Mugulando di piacere mi arresi e questa volta mi lasciai baciare dalla bocca di Saliou che, imperterrito spingeva il suo cazzone dentro di me, sempre con più vigoria.
” Ti piace il mio cazzo grosso? Guarda come ti fa godere il cazzo africano!”.
” Ahhh ahhhh ahhh! Fantastico! Questo si che è godere! Ti prego fottimi senza fermarti, mi stai facendo venire di nuovo! Godooooo!”.
Dopo essere venuta, Saliou tirò fuori il suo cazzone e mi accorsi che era venuto anche lui, riempendo il preservativo.
“Giulia tu sei troppo sexy! Se non hai fretta voglio farti godere ancora”.
Senza neanche rispondere glielo presi in bocca ed in pochi istanti era di nuovo duro come il ferro.
“Adesso voglio godere alla pecorina che è la mia posizione preferita, vieni fottimi così!”.
Saliou non se lo fece certo ripetere, mi mise alla pecorina e mi scopò inesorabilmente come un toro furioso, il suo cinico cazzo mi faceva urlare. Venni ancora due volte, poi dopo un paio di gemiti e qualche indecifrabile parola africana, venne anche lui, riempendo nuovamente il preservativo come se fosse la prima volta. Saliou si alzò come se niente fosse e con uno sguardo come di chi ha fatto bene il suo lavoro mi disse:
“Giulia io rispetto il tuo matrimonio, ma ti voglio dare un consiglio, se tu hai problemi con tuo marito ed hai voglia di scopare, non andare in giro con amiche e magari conoscere qualche ubriacone cattivo, tu cerca me, io sono tranquillo e nel letto, hai visto che ti faccio divertire bene”.
Che lo cercherò nuovamente non c’è il minimo dubbio e grazie all’imbeccata di Laura, con Saliou, trovavo quel cazzo che avevo bisogno per sfogare tutte le mie esigenze sessuali. Completamente stravolta feci ritorno a casa.
Continua….

Note finali:

Sarò molto lieta di rispondere a tutte le persone che, con educazione commenteranno sia nel bene che nel male o avranno domande da pormi sul racconto. Bacioni

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