Saliou, soddisfa sempre le clienti

Ciao a tutti, prima di passare ad una esaudiente descrizione di come sono, sia fisicamente che caratterialmente, volevo ricordarvi che questo primo capitolo è ambientato nell’estate 2015.

Mi chiamo Giulia, sono nata nel 1970, alta 170cm, peso 59kg, ho capelli castano-rossastri ed occhi verdi. Non sono assolutamente una diva del cinema, ma personalmente mi piaccio parecchio e, nonostante la mia età, adoro le mie cosce ed il mio sedere, mentre a detta di tutti, i maschietti trovano sexy e provocante il mio viso. Come punti deboli, a mio avviso, ho una pelle un po’ troppo chiara e mi piacerebbe avere una taglia di seno in più. Sono una donna tranquilla e affettuosa. Mi piace vivere in pace e sono molto riservata sulla mia vita privata; e come grande qualità, non mi impiccio per niente nella vita altrui. Lavoro insegnando danza classica, che è anche la mia grande passione; come hobby, direi che mi piace molto il giardinaggio: nelle notti estive amo camminare completamente nuda nel giardino di casa e sentire il profumo dei miei fiori. Mi piace anche uscire per fare shopping e contrariamente a tante persone, odio andare in vacanza, odio la sabbia al mare ed il sole che scotta la mia pelle delicata, inoltre fare e disfare valigie non fa assolutamente per me. Sposata? Si, sono sposata con Pierluigi. Viviamo a Genova in una bella casa di nostra proprietà, con un grande giardino ed una piccola piscina. Pier ha 13 anni in più di me, insieme non abbiamo figli perché io, purtroppo non ne ho potuti avere, mentre lui ha già un figlio quasi trentenne avuto da una precedente relazione. Pierluigi è un po’ timido ma ha un bel carattere allegro, si è sempre comportato bene con me (anche se a volte pecca un po’ di troppa gelosia) ed ha sempre accontentato tutti i miei capricci. Lavora per una ditta svizzera che ha anche una sede in Italia, riceve un ottimo stipendio ma, avendo molte responsabilità, è sempre molto occupato ed una volta al mese deve andare una settimana a Losanna. Sessualmente è sempre stato abbastanza all’altezza, ma dopo quasi 20 anni insieme (tra flirt-fidanzamento e matrimonio), un po’ l’età, essendo parecchio più vecchio di me, qualche kg di troppo, le tante sigarette fumate e l’enorme stress delle responsabilità lavorative è andato a spegnersi come una candela. Io al contrario con il passare degli anni ho visto le mie voglie sessuali aumentate vertiginosamente e, in maniera bipolare, passavo da giorni di totale tranquillità a giorni che mi sarei fatta scopare da qualsiasi persona dotata di una buona erezione. Ho sempre fatto in modo di non tradire Pierluigi perciò, quando mi assalivano queste voglie pazzesche, mi masturbavo anche 2-3 volte al giorno; se in casa c’era un cetriolo o una di quelle melanzane allungate, le pulivo bene e poi, mettendogli un preservativo, me le infilavo nella figa fino a godere 2-3-4 volte.

Il 5 luglio, giorno del mio compleanno, Pierluigi, puntuale come sempre, mi ha portato a cena fuori. Mi ha fatto uno splendido regalo – veramente da rimanere a bocca aperta – poi si è passeggiato un po’ per la città e, una volta rientrati a casa, lui si è coricata su una sdraio nel giardino. Io mi sono fatta una doccia rinfrescante e nonostante il grande caldo, mi sono messa un sexy corpetto nero e viola, autoreggenti nere ed un perizomino veramente mini. Mi sono avvicinata a lui tutta profumata, ma Pierluigi, invece di apprezzare, sembrava infastidito.
“Fa un caldo esagerato e sono troppo stanco, andiamo a dormire”.
Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, passai la notte senza chiudere occhio. Sarebbe bastato che Pier tenesse il suo cazzo in erezione solo 5 minuti che avrei raggiunto facilmente un orgasmo, ma lui non mi ha dato la minima importanza e la cosa che più mi faceva incazzare era che sono stata sempre molto, ma molto corteggiata.

Un paio di giorni dopo il mio compleanno, mi ha chiamato Laura, mia coetanea, amica dai tempi della scuola.
“Giulia, vediamoci per un’aperitivo in questi giorni, perché la prossima settimana riparto per il Canada.”.
Laura da circa 15 anni vive in Canada, dove è stata sposata per un bel periodo ma adesso è single ed è ritornata qui in Italia solo per risolvere questioni di eredità con i fratelli. Ci siamo viste la sera successiva per l’aperitivo, Laura è sempre stata una gran chiacchierona: come va, come non va, poi i soliti discorsi sui tempi passati e cosi via.

Non ho potuto evitare di notare che ha dei sandali molto graziosi.
“Veramente carini quei sandali”.
“Giulia, questi sandali hanno una storia dietro, hehehe, sono fatti a mano da un africano che ha un negozietto in via T…, Giulia, non ci crederai ma oltre i sandali, quell’africano ha fatto anche me ehehehe, mi ha fatto un servizio completo eheheeh, nel letto è un uragano, un vero toro. Adesso ti faccio vedere una foto del suo cazzo, ma tu Giulia mi raccomando, da donna felicemente sposata ti devi dimenticare tutte queste cose heheeh”.
A nessuna amica ho mai confidato la mia tremenda insoddisfazione sessuale e tutte pensavano che il mio matrimonio fosse super felice. Laura mi passò il telefono con la foto di un cazzone nero in piena erezione, veramente non indifferente.
“Ma la foto è un po’ scura o è proprio così nero? Ahaha”.
Laura, buttando benzina sul fuoco, continuava a parlarmi di quest’uomo senegalese, chiamato Saliou e di quanto l’abbia fatta godere. Io ormai non la stavo più nemmeno a sentire, ero come un’assetata nel deserto a cui viene indicata la strada per un’oasi. Provavo invidia, ero eccitata e avevo tanta voglia di scopare, senza contare che farmi sbattere da un uomo di colore era sempre stata una mia morbosa fantasia segreta. Avrei voluto arrivare a casa e trovarmi un cazzo così duro a disposizione, ma purtroppo non sarebbe stato così ed infatti quando rientrai, mi trovai solo un marito immerso nel lavoro e che di sesso non ne voleva nemmeno più sentir parlare. La foto di quel cazzone e quelle parole così entusiastiche di Laura, che di uomini ne aveva avuti parecchi, mi avevano lasciata parecchio turbata anche nei giorni a seguire. Morta dalla curiosità e con la voglia di scopare alle stelle, ero ormai decisa a tradire mio marito e provare quel cazzone africano. Non mi interessava nemmeno sapere se questo Saliou fosse bello o brutto, il cazzo visto nella foto era l’unica cosa che mi interessava. Aspettavo solo che Laura si imbarcasse per il Canada per fare una visitina al negozietto per rubarle il suo africano. Finalmente una mattina Laura mi mandò un messaggio dicendo che era all’aeroporto aspettando il volo per fare ritorno in Canada. Quel giorno feci ansiosamente un paio di lezioni di danza già programmate, poi verso le 16.30 indossai un vestito nero molto corto, sandali neri con tacco 8.5 ed uscii. La via T… non era molto grande ed in poco tempo trovai un negozietto che vendeva roba in cuoio e pelle. Molto nervosa ed agitata, entrai con la scusa di vedere qualcosa. Bingo! L’uomo che si presentava era un africano nerissimo, di circa 40-45 anni, con un pizzetto già brizzolato, alto circa 180 e molto robusto. I tratti del viso erano tipici degli uomini africani, molto forti, con labbra spesse e naso schiacciato, ma tutto sommato lineamenti passabili. I suoi occhi malandrini me li sentii subito addosso e mi fecero sentire completamente nuda. Tutta nervosa provai delle ciabatte. Lui mi fece sedere su una piccola panchina, si inginocchiò e gentilmente mi aiutò a slacciare il cinturino dei sandali. Mi eccitava tantissimo averlo in ginocchio così disponibile, con la mia caviglia tra quelle forti mani ed i suoi occhi che tentavano di sbirciare tra le mie cosce. Peccato che nel negozio c’era altra gente. Mi alzai e presi anche delle ciabatte da uomo per mio marito. Mi diressi verso la cassa con una camminata provocatoria, piano piano Saliou stava cadendo nella mia rete, non riusciva nemmeno più a togliermi lo sguardo di dosso ed incominciava a sondare il terreno e, guardandomi dritto negli occhi, mi disse:
“Non so a chi vanno queste ciabatte, ma so per certo che si tratta di un uomo fortunato”.
“Ahaha, sono per mio marito”.
“Che peccato! Già sposata così giovane?”.
“Beh, proprio giovane non direi, ho già 45 anni e sono sposata da quasi 20”.
“Scusami ma sei troppo bella, hai un corpo di una ragazza di 25 anni! Poi voi italiane come eleganza e sensualità siete uniche al mondo. Peccato che io sono in Italia da soli 5 anni, per sposarti sarei dovuto arrivare molto prima ne? Ahaha, poi magari a te non piacciono nemmeno gli uomini di colore e non avrei avuto lo stesso nessuna possibilità con te”.
Io lo guardai maliziosamente in mezzo ai pantaloni e sottovoce gli risposi:
“Non mi importa il colore della pelle, ogni uomo ha sempre qualcosa di buono da offrire ad una donna, teoricamente tutti potrebbero avere una chance con me”.
Saliou ricevette la frecciatina, ridendo di gusto, mi batté un cinque e contrattaccò:
“Si, si, qualche qualità  ce l’ho anche io “.
La pelle nera di Saliou mi sembrava che trasudasse sesso. Il suo sguardo voglioso e la sua sicurezza mi fecero bagnare davanti a lui, ma nel negozio purtroppo c’era  ancora troppa gente

In quel momento mi venne un’idea brillante e, facendogli l’occhiolino, gli dissi:
“Ti posso chiedere un favore? Volevo lasciare qui le borse con le ciabatte già pagate e tornare un pò più tardi, fuori fa un caldo tremendo e volevo camminare senza tanti fastidi”.
“Tranquilla, fai pure, io chiudo alle 19”.
Pagai e prima di uscire mi voltai di scatto. Vidi Saliou che mi divorava il culo con due occhi affamati che stavano per dire: “Se ti prendo, ti scopo io per bene”.
Feci una camminata, mangiai un gelato e cercai di riordinare un po’ le idee, perché sinceramente mi dispiaceva dover cornificare Pierluigi e tradire anche l’amicizia di Laura (sempre se di tradimento possiamo parlare in questo caso) ma la mia smisurata voglia di fare sesso, la fantasia di concedermi ad un uomo di colore e le belle parole di Laura come timbro di garanzia, hanno passato il punto di non ritorno e verso le 19, rientrai decisa al negozio. Saliou stava già mettendo dentro la merce, appena mi vide, sorrise:
“Bentornata madame, sono contento che sei ritornata, non avrei voluto andarmene a casa con la tua merce già pagata e poi la tua presenza mi rallegra molto”.
“Tu Saliou sei un grande corteggiatore vero?”.
Ridendo di gusto mi baciò una mano:
“D’altronde devo giocarmi le mie poche chances, non si sa mai, anche se tu sei esageratamente bella ed elegante per uno come me, potresti sempre avere bisogno di un pò di colore nella tua vita”.
Io mi limitai a sorridere e lui, avvicinandosi velocemente alla porta, mi chiese:
“Posso chiudere?”.
“Sì, chiudi”.
Ormai sapeva che non sarei scappata. Mi prese per mano e mi portò nel retro, dove oltre ad una gran confusione c’era un divano-letto, un bagno con wc e lavandino.
“Mi dispiace non poterti offrire niente, ma io non abito qui, abito in periferia”.
“Tranquillo Saliou, forse dopo oggi non ci rivedremo mai più, però ti prego di non giudicarmi male se sono qui, ma mio marito è parecchio più vecchio di me e pensa solo al lavoro, sono mesi che non mi scopa, anche se lo amo, io ho bisogno del piacere fisico e voglio realizzare la fantasia di farlo con un’africano”.
Lui si avvicinò con un sorriso beffardo, mi palpò le cosce ed il culo da sotto il vestito. Tentò di baciarmi in bocca ma io lo schivai e gli offrii il collo (il bacio in bocca lo trovo ancora più intimo di una scopata). Saliou forse si offese, ma poi velocemente si sfilò la maglietta, si abbassò i pantaloni e mi fece inginocchiare davanti a lui. Molto eccitato, aveva già il cazzo duro, un po’ ricurvo all’insù, non gigantesco ma molto più grosso rispetto a quelli da me visti in precedenza, specialmente come circonferenza. Inoltre esteticamente molto bello. Era uno sballo averlo tra le mani per poterlo segare e spompinare. Mentre Saliou si metteva frettolosamente il preservativo, io mi alzai e mi spogliai completamente, poi andai sopra Saliou e con una mano presi delicatamente quel duro cazzone, lo appoggiai alla mia figa bagnata e finalmente me lo misi dentro.
“Dio mio Saliou come ce l’hai grosso e duro”.
Dopo mesi di astinenza era fantastico riassaporare il piacere del cazzo, e che cazzo, di meglio non potevo proprio scegliere. Mi piaceva stare sopra, adoravo quella posizione, e con il mio ritmo mi gustavo a piacimento tutto quel grosso cazzone dentro. Da troppo tempo aspettavo questo momento. La mia mente era sgombera da pensieri, accarezzavo il muscoloso petto di Saliou e chiudevo gli occhi per aumentare i sensi. Accelerai perché volevo venire.
“Sto venendo, ahhh ahhh vengo-vengo!!!! ahhhhhh”.
Che gran goduta, la voglia era troppa! Dopo questo mio orgasmo, Saliou mi spostò di peso e mi scopò di lato, poi mi venne sopra e mi scopò a ritmo indiavolato. Completamente dominata lo abbracciai mentre gridavo di piacere.
“Mamma mia come si sente il tuo cazzo!”.
Mugulando di piacere mi arresi e questa volta mi lasciai baciare dalla bocca di Saliou che, imperterrito spingeva il suo cazzone dentro di me, sempre con più vigoria.
” Ti piace il mio cazzo grosso? Guarda come ti fa godere il cazzo africano!”.
” Ahhh ahhhh ahhh! Fantastico! Questo si che è godere! Ti prego fottimi senza fermarti, mi stai facendo venire di nuovo! Godooooo!”.
Dopo essere venuta, Saliou tirò fuori il suo cazzone e mi accorsi che era venuto anche lui, riempendo il preservativo.
“Giulia tu sei troppo sexy! Se non hai fretta voglio farti godere ancora”.
Senza neanche rispondere glielo presi in bocca ed in pochi istanti era di nuovo duro come il ferro.
“Adesso voglio godere alla pecorina che è la mia posizione preferita, vieni fottimi così!”.
Saliou non se lo fece certo ripetere, mi mise alla pecorina e mi scopò inesorabilmente come un toro furioso, il suo cinico cazzo mi faceva urlare. Venni ancora due volte, poi dopo un paio di gemiti e qualche indecifrabile parola africana, venne anche lui, riempendo nuovamente il preservativo come se fosse la prima volta. Saliou si alzò come se niente fosse e con uno sguardo come di chi ha fatto bene il suo lavoro mi disse:
“Giulia io rispetto il tuo matrimonio, ma ti voglio dare un consiglio, se tu hai problemi con tuo marito ed hai voglia di scopare, non andare in giro con amiche e magari conoscere qualche ubriacone cattivo, tu cerca me, io sono tranquillo e nel letto, hai visto che ti faccio divertire bene”.
Che lo cercherò nuovamente non c’è il minimo dubbio e grazie all’imbeccata di Laura, con Saliou, trovavo quel cazzo che avevo bisogno per sfogare tutte le mie esigenze sessuali. Completamente stravolta feci ritorno a casa.
Continua….

Note finali:

Sarò molto lieta di rispondere a tutte le persone che, con educazione commenteranno sia nel bene che nel male o avranno domande da pormi sul racconto. Bacioni

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