Il sospetto

Ormai ci avevo preso gusto ed ero inarrestabile come un fiume in piena, dopo mesi e mesi di insofferenza sessuale, appagata parzialmente con la masturbazione, mi ero fatta coraggio ed avevo tradito mio marito con Saliou1, il grande salto era stato fatto, così settimana dopo settimana diventavo sempre più disinibita perdendo ogni sorta di scrupolo verso mio marito anzi, come raccontato nel terzo capitolo, dopo una forte incazzatura l’avevo punito facendomi fottere contemporaneamente sia da Saliou che da suo nipote Assane, raggiungendo orgasmi da puro delirio. Dentro di me, mi chiedevo spesso come avessi potuto soffocare le mie fantasie e resistere senza sesso con mio marito per così tanto tempo; mi promettevo che mai più sarei ritornata alla masturbazione! Dopo quella doppia scopata con Saliou e Assane, ce ne fu ancora un’altra, poco prima che quest’ultimo proseguisse il suo viaggio per la Francia, poi ritornai alla normalità, incontrando Saliou sempre con assidua frequenza per più di un anno, fino ad arrivare alle feste natalizie del 2016. In questo periodo, mio marito Pierluigi era più noioso ed irritante, del solito, stressato dal lavoro e dalle continue liti con suo figlio, aveva pure perso il suo carattere allegro ed era sempre più chiuso e scuro in volto. Per lui provavo amore e odio, da un lato lo trattavo bene, lo ascoltavo con molta attenzione quando mi parlava di suo figlio, cercando sempre di rasserenarlo e da brava mogliettina gli preparavo sempre i suoi piatti preferiti, ma dall’altro lato, ormai stufa nel letto di ricevere rifiuti ed ascoltare ridicole scuse, non lo infastidivo neanche più cercando di sedurlo, quando avevo voglia, telefonavo a Saliou, andavo da lui, mi spogliavo, mi faceva godere, mi rivestivo e me ne ritornavo a casa bella rilassata. Per tutto dicembre, Pierluigi avrebbe lavorato molto da casa, viveva stressato all’inverosimile da non potergli nemmeno più parlare, perché lui ed il suo staff dovevano raggiungere le loro mete previste. Un pomeriggio lo invitai ad uscire:

“Pier, andiamo a fare un giro al centro oggi, in questo periodo la città è bellissima, luci natalizie, street food e bancarelle di ogni tipo, ti servirà a svagarti un po’.”

Pierluigi accettò volentieri ed uscimmo.

Io mi ero vestita molto elegante, con un bel cappotto lungo e tacchi alti facevo la mia bella figura, infatti, nonostante i miei 46 anni, (eravamo nel 2016) camminando stretta a braccetto con mio marito, attiravo parecchi sguardi maliziosi di altri uomini. Al centro città, incontrai Vanessa, una mia allieva di danza, carinissima e dolcissima, ha 15 anni ed era accompagnata dal papà Giuseppe, che dopo le consuete presentazioni non mi staccò per un’attimo gli occhi d’addosso. Un po’ più avanti Pierluigi si fermò in una bancarella gestita da un signore di colore, credo circa sulla cinquantina, molto estroverso, simpatico e gentile, che mi regalò un ciondolo ed in maniera parecchio sfacciata, nonostante la presenza di mio marito, non economizzò parole per elogiare la mia bellezza. Tornando a casa, Pierluigi, era abbastanza taciturno, mi lanciò solo una frecciatina:

“Sia quel Giuseppe, che quell’africano svergognato, ti hanno letteralmente scopato con gli occhi, se lo fanno quando sei accompagnata da me, non oso immaginare quando esci da sola”

“Non fare il gelosone Pier, solo adesso ti accorgi che sono ancora piacente? Poi quel Giuseppe è sposato e quell’africano voleva solo essere gentile”

“Sì certo, ricordati che non sono nato ieri, poi stai attenta a questi africani, abituati alle loro donne, inguardabili di tanto grasse, quando vedono una bambolina deliziosa come te, ti sbranerebbero viva!”

Alla notte non riesco a dormire bene, quelle battutine di Pierluigi mi risuonano nella testa come un campanello d’ allarme, mi chiedo se stesse sospettando qualcosa. Potrebbe anche essere frutto della mia immaginazione, perché quando hai la coscienza sporca, le pensi davvero tutte ed a dire il vero, ultimamente nei miei incontri con Saliou, le precauzioni prese per non essere vista, erano diminuite di molto. Non sono una donna che si consiglia con amiche sui miei problemi, io mi fido ciecamente del mio istinto ed il mio istinto diceva che, in questo periodo di feste con Pierluigi sempre a casa, era bene alzare il livello di guardia al massimo e sospendere momentaneamente gli incontri con Saliou. Infatti per circa una decina, da brava mogliettina, rimasi buona in casa coccolandomi il marito. Una sera prima di dormire, mentre gli massaggiavo la schiena per rilassarlo dopo una dura giornata di lavoro, Pierluigi finalmente cercò di avere un rapporto sessuale con me, ma purtroppo ebbe solo una mezza erezione e nonostante la mia figa fosse fradicia, non riuscì a penetrarmi, disperato mi disse:
“Guarda come mi ha ridotto lo stress del mio lavoro”
“Stai tranquillo Pier, probabilmente è solo una fase”
“Inoltre Giulia, la tua focosità, peggiora la mia situazione e mi inibisce ancor di più, è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti! Tu ti accontenti della masturbazione? Impazzisco al pensiero delle corna!”
“Ma quali corna, stai tranquillo, anche io ormai non sono più una ragazzina”
Ahi ahi, qui gatta ci cova, chissà se gli è arrivata qualche voce e sospetta veramente qualcosa oppure è solo la sua insicurezza che gli fa immaginare cose. In che brutta situazione mi sono messa, diciamoci la verità, separarmi da Pierluigi è l’ultima cosa che vorrei fare, mi tratta bene e senza ipocrisia, per nessuna cosa al mondo rinuncerei alla mia vita da regina che faccio in questa casa, perciò, anche se innamorata del cazzo di Saliou, devo assolutamente cercare di sganciarmi da lui, farmi coraggio, parlargli con modo e scaricarlo. La mattina seguente, mentre Pierluigi lavora sul pc, mi infilo un bel cappotto sopra un corto vestito rosso, tacchi alti ed esco per incontrarmi con un’amica, per fare un po’ di shopping:
“Pier, vado a fare un giro in centro con Cinzia”

Siccome esco molto presto, sento Saliou per telefono e gli dico che passo velocemente a casa sua per consegnargli un paio di regalini. Quando arrivo a casa sua, gli consegno i regalini di Natale e con molta calma, cerco di spiegargli che mio marito ha dei forti sospetti sulla mia infedeltà e finché lui non ritorna a lavorare in ufficio, è meglio non incontrarsi. Se con Pierluigi mi è sempre stato facile dialogare ed intenderci, con Saliou questo è impossibile, lui ragiona istintivamente solo con il cazzo, per lui, io dentro la sua casa, sono come una gazzella nella gabbia di un leone, pronta per essere divorata.
“Non vuoi incontrarmi, ma adesso sei qui”
Si avvicina, mi toglie il cappotto e lo posa con poca gentilezza nel letto.
“Abbi pazienza Saliou, oggi vado di fretta perché ho un appuntamento al centro con un’amica, avremo tempo per rifarci”
Sentendosi scaricato, mi gira e mi spinge contro una parete, da dietro mi palpa con grande avidità sotto il vestito, prima le cosce ed il culo, poi approfittando che ho i collant aperti all’inguine, mi sditalina la figa. Io non riesco e forse non voglio oppormi, dopo più di due settimane in casa con mio marito senza sesso, basta davvero poco per eccitarmi.
“Oggi vuoi fare la difficile, ma hai lasciato la tua bella casa e sei venuta in questa baracca da me senza mutandine e guarda come sei bagnata! Tu sei qui perché vuoi cazzo africano! Adesso ti do quello che vuoi”
Sempre in piedi dietro di me, Saliou si abbassa i pantaloni di quella lurida tuta che indossa, mi appoggia il suo cazzone duro alla figa e mi spinge quella grossa cappella dentro, facendomi subito gemere. Mi fotte gentilmente, infilandomi solo metà cazzo, ma la sua smisurata larghezza, accompagnata da un incredibile durezza, mi mandano in visibilio.
“Ah ah ah, mia bella, ti fa più godere la mia grossa cappella, che l’intero il cazzo di tuo marito!”
Poi Saliou, sempre in piedi dietro di me, quando capisce che mi manca poco per venire, perde la gentilezza ed incomincia a fottermi con la forza di un trattore.
“Saliou così mi fai venire!!!! Vengoooooo!!!”
Mamma mia che orgasmo, in piedi su questi tacchi alti mi tremano tutte le gambe, scappo da questa presa e mi butto sul letto alla pecorina, Saliou mi segue quasi incollato e riprende a martellarmi. Appena mi da un attimo di tregua, mi tolgo il vestito e mi corico supina, Saliou è eccitatissimo e riprende a sbattermi con crudeltà, il suo cinico cazzo mi fa gridare e gemere di piacere.
“Che cosa ha oggi il tuo cazzo Saliou? Così mi stai aprendo in due!!!”
“Stai godendo come una troia!”
“Dio mio come vengo! Vengooooooooooo!”
Nonostante sia venuta di nuovo, Saliou continua a spingere e per fottermi meglio, si aggrappa al buco dei miei collant, allargandolo ancor di più, un paio di minuti con colpi ben assestati e mi viene dentro abbondantemente, riempiendomi la figa, poi la sua sborra mi cola tutta sui collant. Neanche il tempo di riordinare le idee che Saliou mi butta addosso in malo modo il vestito.
“Mia bella, adesso io tolgo il disturbo dalla tua vita, puoi tornare a fare la signora tra le braccia del tuo maritino, ricordati però che se in futuro, la tua fighetta calda ti farà cambierà idea, per riavere il mio cazzo, la tariffa è 100 euro!”
Mi rivesto stizzita e quando sto per uscire, Saliou ancora nudo, mostrandomi il cazzo rincara la dose:
“Sbrigati ad andartene, perché tra un po’ deve arrivare un altra puttana sposata, con questo cazzo le fighe godono”

Io salgo in macchina e faccio ritorno a casa senza nemmeno avvisare Cinzia. Mi auguro di cuore che quando arriverò a casa, Pier sia sempre intento nel lavoro, perché ho lo sperma di Saliou incollato tra i collant e la pelle, inoltre vestiti e capelli sono orribilmente impregnati dalla puzza di legna bruciata, che Saliou usa per scaldare lo stanzone in cui vive e dulcis in fundo, dopo questa umiliazione il mio umore è pessimo… io, senza troppo vantarmi, con uno schioccare di dita posso avere decine di uomini ai miei piedi e vengo trattata da quel figlio di buona donna come se fossi una vecchia obesa, che per godere deve pagare 100 euro, roba da matti, un’umiliazione senza fine. Io sono di indole molto orgogliosa e anche se so che mi mancherà il suo sesso, su Saliou ci metto un’enorme pietra sepolcrale sopra.

Continua…

Note finali:

1- Cap. 1 e 2

Sarò molto lieta di rispondere a tutte le persone che, con educazione commenteranno sia nel bene che nel male o avranno domande da pormi sul racconto. Bacioni

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