Passeggiata mattutina 2

Posted by admin under Incontri Erotici on lunedì Nov 14, 2022

La giornata passa lenta e non penso ad altro che a domattina. Sì sono molto eccitata, mi sento viva come non mai. Lo so, lui all’inizio mi ha obbligata, ma per il resto, non è stato troppo stronzo e io ho goduto alla grande, come immaginavo mi potesse accadere con un uomo, che sapesse usare bene il cazzo, come nel caso di Mario.

Sarò una donnaccia, ma sono infatuata del suo cazzo, del suo grande cazzo che aderisce così bene a tutti i miei tre buchi. Lo so, così sembro molto trasgressiva, ma ho tanto desiderio represso, che lo sapevo, che con il primo uomo un po’ passionale, sarei esplosa di piacere. Mario mi è sembrato compiaciuto di cosa ho fatto e di come ho goduto e non vedo l’ora di rifarlo, mentre ripenso a tutto ciò che abbiamo fatto. Non è stato sesso romantico, ma evidentemente è questo che voglio, anche se la mia immagine fisica e mentale non sa come aderire a questa donna così libera sessualmente e gran porca.

Forse la devo smettere con tutte queste elucubrazioni mentali e godermi fino in fondo i momenti con Mario. Lui è probabile, anzi ne sono certa, non sarà il mio grande amore, ma mi dà sesso, dell’ottimo sesso, cosa che io bramavo da tempo e che credevo ormai, non avrei mai fatto.

La giornata passa lenta e noiosa, vado a letto e la mattina mi sveglio alle quattro tutta pimpante al pensiero di quello che mi aspetta. Esco verso le cinque e mi reco al capanno dove trovo già Mario che mi dice che mi aspetta solo da due minuti.

Ha in mano un lubrificante per l’ano così non dovrà leccarmelo tanto, anche se io gli confesso che mi è piaciuta molto e mi ha fatta godere quella leccata. Io che non sapevo che le leccate all’ano potessero dare quelle sensazioni, per non parlare del rapporto anale, non so come ho fatto a non farlo fino ad adesso.

Basta, sono qui per godere, per cui iniziamo a baciarci sulla bocca, con lui che mi tocca i seni, poi la sua mano scende sicura alla mia fica che era già bagnata da quando mi sono svegliata.

Lui è piacevolmente sorpreso, prende la mia mano e la mette sopra il suo cazzo che è già bello grosso e duro e io non resisto, metto la mano dentro i suoi pantaloni e dentro le sue mutande e lo tocco, constatando che è caldo e di marmo.

Non resisto, lo devo avere in bocca, mi accuccio per accoglierlo nella mia bocca avida e inizio a succhiare con Mario che gradisce molto e me lo dice anche, che ho imparato molto bene, considerando che l’ho appreso solo da ieri. Mi piace molto e mugolo dal piacere, come una porca, penso tra me e me.

Incito Mario a chiamarmi porca, ma lui non gradisce, mi dice che sono una donna che ha bisogno di molto sesso, come lui d’altronde, visto che alla moglie basta farlo due volte al mese.

Mario mi dice che era all’asciutto da anni e che non ne poteva più, non faceva che guardare video porno e masturbarsi e francamente era un po’ stufo.

Stufo anche dei lamenti della moglie, nel caso venisse scoperto, anche se lui normalmente lo faceva quando la moglie dormiva.

Continuo con il pompino, finché Mario mi dice che vuole la mia fica, mi fa sdraiare sul tavolino, si mette il preservativo e mi penetra. A me scappa subito un gemito, perché mi era mancato molto il suo cazzo, anche se l’avevo avuto solo ieri. Lui mi pompa, pompa e io ho diversi orgasmi, in cui urlo come non mai.

Mario mi dice che gli orgasmi così li aveva visti solo nei video porno e che io non sfigurerei affatto in uno di essi. Io gli rispondo che non ho intenzione di farli e lui mi risponde che è lo stesso per lui, ma che intendeva farmi un complimento sui miei orgasmi stellari. Gli dico che sono diventata multiorgasmica a cinquant’anni; prima, sì, raggiungevo sempre l’orgasmo, ma non ero così. Insomma, gli dico che non ero così vogliosa, come lo sono adesso. Lui mi dice che è stato fortunato, non poteva sapere, che fossi così.

Io gli rispondo che anche io sono stata fortunata, dato il suo cazzo e come lo sa usare bene. Gli dico che non mi sarei mai aspettata in vita mia di fare sesso con uno sconosciuto, ma evidentemente non ho avuto alcuna remora nel lasciarmi andare, visto che non poteva sapere come ero prima.

Mario viene dentro nel preservativo e mi dice che non sborrava così tanto da quando era ragazzo. Mi dice che sono la donna che sognava sessualmente e io gli rispondo che lo ero nella mia mente, virtualmente e che lo sono diventata di fatto, grazie a lui. Io gli dico che già prima di lui, non avevo più voglia di fare sesso con mio marito, figuriamoci ora, visto che il marito, confrontato sessualmente con Mario, ne esce assolutamente perdente.

Lui mi dice che qualche volta con lui lo dovrò fare, sennò lui magari potrebbe sospettare qualcosa. Io gli rispondo che debbo sempre essere io a farmi avanti e che mio marito fa l’amore passivamente, non in maniera passionale, come invece, fa lui. Mario mi dice di stare comunque attenta e io gli rispondo che è dall’anno scorso che sono alquanto distratta, visto che ho avuto amici di chat e mio marito non si è accorto di nulla, dato che di notte dormivo e mi intrattenevo con gli amici durante il giorno.

Mario si incupisce per quanto gli ho detto e gli dico che ne avevo bisogno e non sapevo davvero di essere una donna che ama così tanto il sesso. Gli dico che non tutte le esperienze sono state positive, ma sono servite anche quelle, per farmi capire che tipo di uomo voglio come carattere e sessualmente. Ho capito che voglio un uomo all’opposto di mio marito in camera da letto e con un carattere più forte del suo, ma non troppo forte, sennò finirebbe per essere uno stronzo che mi farebbe sentire una merda.

Lui mi dice che non sa se sia stronzo, ma almeno a letto, è molto passionale. Io gli dico che mio marito non lo è per nulla e non conosce neanche le mie zone erogene. Dico è possibile che dopo mi debba sempre masturbare?

Mario mi dice che con lui non succederà e se succederà è perché lui è curioso di vedermi all’opera e allora mi ci metto. Lui mi osserva attentamente, mentre mi tocco e godo a gambe larghe sopra il tavolo, mi guarda da vicino la fica e vedo che il suo cazzo in poco tempo, è ancora una volta, in erezione.

Lui si mette a segarsi, a me piace molto guardarlo, anche perché si è spogliato, rivelando un bel fisico per la sua età ovvero sessantuno anni, portati splendidamente.

Lui non resiste, mi vuole, mi mette in piedi davanti a lui, poi mi gira, mi fa mettere con le mani sul tavolo e il culo ritto e mi penetra alla pecorina, prima mettendosi il preservativo. Mi penetra fino in fondo e io godo senza ritegno, visto che lui non mi vede. Lui pompa e mi dà qualche schiaffetto al culo, che dice di adorare per la sua forma e la sua bianchezza, che si trasforma subito in rossore, grazie ad un semplice schiaffetto.

Lui viene nel preservativo e io ho l’enne simo orgasmo. Mario mi gira e mi bacia in bocca con estrema passione, poi la sua bocca va giù ai miei capezzoli, che si mette a succhiare come un poppante che mi fa godere moltissimo, mi pulsa la fica tant’è che la mia mano sinistra se la tocca. Mario sembra un po’ dispiaciuto e io gli rispondo che non lo deve essere, mi sto toccando perché lui mi succhia in maniera da sballo. Nessuno mi aveva mai succhiata così.

Allora la bocca di Mario si sposta dai miei capezzoli giù, baciando ogni singolo pezzo di pelle che incontra, fino ad arrivare alla fica che prima bacia e poi mi lecca. Mario mi fa raggiungere l’orgasmo anche così. Che bello che è tutto questo.

Mario mi lecca, mi stuzzica il clitoride e le grandi labbra e io non faccio che godere e avvicinare ancora di più la sua faccia alla mia fica, così che alla fine più che leccarla, sembra che la mangi. Io sono estasiata, non gli dico nulla perché che gli dovrei dire, lo sente che sto gemendo come una pazza e gli dico che lo voglio ancora nella fica.

Lui si mette il preservativo e mi penetra ancora e mi pompa a più non posso, con passione, con impeto, con virilità e io raggiungo innumerevoli orgasmi, che alla fine mi lasciano squassata e stanca, ma felice e appagata.

Lui mi chiede se voglio ancora venire, ma vede nel mio volto la stanchezza. Lui non ha sborrato e allora gli tolgo il preservativo, mi accuccio e gli prendo il cazzo in bocca, lo lecco e lo succhio per neanche troppo tempo e mi arrivano potenti getti di sperma, che mi riempiono tutta la bocca, ma che io ingoio con maestria.

Lui mi tira su, mi bacia ancora, non sono mai stanca di come mi bacia e mi dice che purtroppo è l’ora di lasciarci e che ci vedremo l’indomani. Io annuisco un po’ dispiaciuta, ma tant’è, la situazione è questa e poi ci “conosciamo” da soli due giorni.

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Il guasto meccanico

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Nov 10, 2022

Sono Giulia, ho 39 anni e sono sposata con Alfredo da oltre vent’anni. Sono considerata una bella donna, mora, occhi scuri, un bel seno, un bel culo che, forse, è un po’ troppo grosso ed una bella bocca ampia, con labbra carnose. Mio marito è un bell’uomo e, come ho potuto constatare spesso, quando gli capita l’occasione non disdegna di fare qualche scopata extra, specie se occasionale. All’inizio mi sentivo offesa dal suo comportamento, poi, un giorno, mentre ero al lavoro, ho sentito una collega che, parlando al telefono, precisava alla persona, con cui stava comunicando, che per lei valeva l’adagio “Occhio per occhio”.

Ci ho messo un po’ di tempo per giungere anch’io a questa conclusione e così, quando mi capita l’occasione, non disdegno di pareggiare in qualche modo il conto. Mi piace così tanto cornificare mio marito che credo che, a questo punto, sono io quella che ha collezionato più scopate extraconiugali. L’ultima è avvenuta casualmente, circa due settimane fa. Per lavoro, dovevo recarmi ad un incontro d’affari e, per l’occasione, mi ero messa particolarmente in tiro. Dovendo confrontarmi con una decina di maschi, che sapevo già molto porci e volendo ottenere il risultato che mi ero prefissa, avevo indossato una mini gonna nera, camicetta bianca e l’intimo bianco, che modellava ulteriormente il mio seno. Indossavo anche una giacca dello stesso colore della gonna, inoltre autoreggenti e tacco alto, completavano il mio outfit. Avevo passato sulle labbra una matita scura e il rossetto amaranto, che le hanno rese cariche di promettenti voluttà. Per due ore sono stata l’oggetto del desiderio dei maschi presenti alla riunione e, quando me ne sono andata, avevo le mie mutandine completamente fradicie. Mi ero eccitata moltissimo a leggere, nei loro sguardi, tutto il desiderio che quei maschi nutrivano per me: mi avrebbero senz’altro sbattuta sul tavolo e scopata fino allo stremo delle forze. Risalita in auto, stavo tornando verso casa, quando, improvvisamente, ho avuto un guasto meccanico: il motore si è spento e non è stato possibile poterlo riavviare. Ciliegina sulla torta, è scoppiato un terribile temporale ed il cellulare non aveva campo. Quando sono uscita fuori, mi sono bagnata tutta. Rientrata in auto, avevo la camicetta completamente inzuppata, così l’ho tolta assieme al reggiseno, da strizzare per quanto era bagnato. Ho indossato la sola giacca e, quando per qualche minuto il temporale è cessato, sono scesa di nuovo, cercando di attirare l’attenzione delle auto che passavano per poter ricevere un aiuto. Ad un tratto si è fermato un furgone e due persone sono scese e sono venute verso di me. Gli ho spiegato che la mia auto era in panne e proprio non sapevo come tornare a casa. Erano due bei maschi, apparentemente sulla quarantina. Quello che sembrava il più anziano, ha detto di chiamarsi Lucio, mentre quello un po’ più giovane si è presentato come Michele. Hanno accertato che non vi era nessuna possibilità di riavviare il motore, quindi abbiamo accostato l’auto in uno spazio fuori dalla carreggiata e mi hanno invitato a salire con loro sul furgone, onde raggiungere la più vicina officina meccanica. Appena salita bordo, mi sono trovata seduta fra loro due. Dentro di me, avevo ancora tutta l’eccitazione provata durante la riunione e, vedendo questi due uomini che subito hanno preso a scrutarmi, ho deciso che potevo anche trarre qualche beneficio da questa disavventura. Ho preso ad accavallare le gambe, mentre i miei seni ballonzavano liberi da costrizioni e seguiti, nel loro agitarsi, con la coda dell’occhio dei due uomini. Seduta in mezzo a loro, non avevo bisogno di voltare la testa per capire quello che essi stavano guardando, né di allungare le mani: nei loro calzoni, qualcosa si stava attivando, diventando duro, sempre più duro. Ad un tratto, ho scavallato le gambe ed allargato un po’ le cosce. La gonna, già di per sé corta, è salita vertiginosamente verso l’inguine a seguito di una buca sul fondo stradale, che ci ha fatto sobbalzare. Poi il veicolo è stato costretto a fermarsi perché il traffico era completamente bloccato. Me li sono ritrovati addosso, con due bocche avide che mi baciavano tra spalle e capelli, e quattro mani che esploravano sotto le mutandine, fica, cosce e zinne.

«Calma ragazzi! Questo non è il posto adatto per divertirci con calma e per bene. Fatemi chiamare l’officina e poi andremo a casa mia, perché voglio che mi sfondiate tutti i buchi, ma al riparo da sguardi indiscreti.»

Circa una ventina di minuti dopo, siamo giunti a casa mia. Durante il resto del tragitto, le loro mani hanno continuato ad esplorare il mio corpo. Le dita hanno indugiato a lungo fra le pieghe della mia fica, che si è rivelata essere un vero lago. Entrati in casa, ci siamo rapidamente spogliati e subito Michele si è disteso a terra ed io, con la sorca più che irrorata, sono scesa a smorzacandela sul suo cazzo, mentre spompinavo l’altro, centimetro dopo centimetro, facendolo arrivare alle tonsille. Entrambi ne hanno gioito.

«Accidenti! Questa vacca ha davvero la fica in fiamme!», cui l’altro ha aggiunto:

«Dovresti sentire la bocca! Mi sta ingoiando il cazzo fino in fondo!»

Sentirmi sfondata dal basso e chiavata in bocca dall’alto, mi ha provocato un fortissimo orgasmo. Ormai in pieno delirio di godimento, mi giro verso Lucio e lo imploro di farmi godere ancor di più.

«Presto, ficcami qualcosa nelle chiappe! Un cazzo! Si, voglio il tuo cazzo! Dai piantamelo nel culo!»

Lui mi fa distendere sopra Michele e, dopo essersi posizionato dietro di me, mi spinge dentro tutto il suo cazzo, con un affondo ben deciso.

«Cazzo, che meraviglia! Questa vacca ha il culo così aperto che per un attimo ho creduto di essere entrato nella fica. Dai, facciamola godere! Una vacca così deve essere montata fino allo sfinimento.»

Mi sbattono all’unisono. Godo e urlo il mio piacere, mentre essi continuano a pomparmi con un ritmo molto sostenuto. Si scambiano anche di posto e mi ritrovo il cazzo di Lucio, che è più grosso di quello di Michele, dentro la fica che viene sottoposta ad una maggiore dilatazione. Michele invece mi pompa il culo, sempre più in fretta. Urlo un ennesimo orgasmo, per poi sentire che Michele mi sta letteralmente riempiendo il culo.

«Troia stupenda! Senti come ti sto riempiendo il culo?»

Un’ondata di calore, mi riempie l’intestino, mentre Lucio, da sotto, adesso mi scopa con più forza. Michele si sfila da me e, in piedi, mi presenta il suo cazzo davanti alla bocca.

«Succhiacazzi! Prendilo tutto in bocca, perché voglio ancora godere con una troia come te.»

Allungo le mani e la bocca verso la nerchia grondante e, senza ritegno, ne slinguo avida lo sperma. Il mio seno sobbalza su e giù ad ogni affondo di Lucio che, quando vede il cazzo del suo amico tornato bello duro, si sfila da sotto e, mentre l’altro mi sdraia a cosce all’aria e mi penetra di nuovo con forza, lui me lo fa succhiare ancora un po’. Godo e urlo quando raggiungo un altro orgasmo, poi cambiamo di nuovo posizione. Ora sono impalata sul cazzo di Michele e Lucio afferra i miei seni, li stringe con forza fra le mani, facendomi ancora godere, poi lascia i seni e appoggia una mano sulla mia testa, mentre con l’altra impugna con forza il suo cazzo e se lo mena velocemente davanti alla mia bocca.

«Troia, apri la bocca! Apri questa fogna di bocca, perché adesso te la voglio riempire di sborra!»

Un attimo dopo, una serie di schizzi incontrollabili cominciano a colpire il mio viso. Alcuni vanno in bocca, altri sulle guance, altri ancora sul collo, sui seni, mentre anche Michele mi scarica nella fica un’ennesima sborrata.

«Cazzo, che maiala! Guarda come la stai coprendo di sborra! Adesso completo l’opera: le sborro anch’io nella fica!»

Mi pompa ancora velocemente e poi mi scarica dentro altra sborra. Ho appena finito di leccare il cazzo di Lucio che Michele mi presenta anche il suo da pulire fino all’ultima goccia. Alla fine i due, soddisfatti, mi salutano lasciandomi un loro recapito telefonico. Resto seduta, sfinita, con la testa appoggiata al divano e senza rendermene conto mi assopisco. Sono destata dalle parole di mio marito.

«Sapevo che eri una troia, ma vederti così, coperta di sborra, mi fa pensare che ti sei scopata un plotone di soldati!»

Lo guardo stupita con un certo terrore per essermi fatta sorprendere in quello stato, ma subito mi rendo conto che lui non è affatto arrabbiato e, anzi, un attimo dopo mi trovo in bocca il suo cazzo.

«Succhialo e ingoialo tutto, maiala!»

Me lo tiene piantato in gola, mentre mi blocca il capo e mi scopa in bocca. Non resiste molto e improvvisamente mi riempie la gola del suo piacere.

«Ingoialo tutto, troia! Succhia fino all’ultima goccia! Perché da oggi in poi, si cambia: da oggi, andremo a scopare insieme, perché mi fa impazzire l’idea di vederti come ti ho vista oggi: magnificamente coperta di sborra!»

Sento un fremito scorrere lungo tutto il mio corpo al solo pensiero di poter scopare con altri maschi sotto gli occhi di mio marito e, dentro di me, benedico il fatto che la mia auto abbia avuto quel guasto.

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Passeggiata mattutina 1

Posted by admin under Incontri Erotici on martedì Nov 8, 2022

Sto facendo la mia passeggiata mattutina tra le cinque e le sei, al buio, con la musica nelle cuffiette, a volume abbastanza alto.

Sono in una via di campagna isolata e non sento avvicinarsi qualcuno dietro che mi tappa gli occhi e mi porta in un capanno per l’agricoltura.

Il tizio mi fa sentire il cazzo, anzi me lo mette senza tanti complimenti in bocca e mi dice unicamente: “Succhia”.

Io non rispondo e mi limito a eseguire l’ordine, è proprio un bel cazzo con una bella cappella grossa e a me non pare vero di averlo dentro la mia bocca.

Il tizio sembra gradire quello, che allo stato dei fatti, è il mio primo pompino, alla veneranda età di cinquantuno anni.

Lecco, succhio, faccio tutto quello che mi viene in mente e mugolo dal piacere. Per fortuna il tizio non mi chiama troia o quant’altro.

Poi, mi fa capire che sta per sborrare. Io ingoio tutto, tutto e devo dire che mi piace parecchio, non l’avrei mai creduto possibile.

Il tizio mi tira su, mi stringe a sé, mi bacia sulla bocca, poi mi butta giù pantaloni e mutande, mi mette su un tavolo a gambe larghe e si mette a leccarmela con passione, dicendomi che ho proprio una gran fica.

Non si limita a leccarla, ma succhia anche il clitoride e tira leggermente le mie grandi labbra.

E io? Io sono in un turbine di assoluto godimento, come mai avrei creduto possibile, visto che il tizio non lo conosco, ma sto facendo il miglior sesso mai fatto, fino a questo momento.

Tra noi c’è una sintonia sessuale assoluta e non sono neanche arrabbiata con lui per il fatto che all’inizio mi abbia costretta.

Io godo e gli dico che non ce la faccio più, che vorrei il cazzo nella fica, lui mi dice che debbo attendere un po’ perché mi spiega che l’attesa del piacere è esso stesso piacere.

Io sono in fibrillazione non ce la faccio davvero più, anche se, sto godendo alla grande, perché il tizio è un vero e proprio esperto nell’uso della lingua.

Poi, dopo che è passato non so quanto tempo, smette di leccarmi e finalmente mi penetra in un solo colpo e mi pompa con passione, con io che raggiungo rapidamente altri orgasmi.

Lui all’improvviso, mi gira e si mette a leccarmi il buco del culo, me lo inumidisce, ci mette un dito, ce ne mette un altro per allargarmelo, finché infila dapprima timidamente, poi con decisione la cappella e infine tutto il suo notevole cazzo.

Io grido dal dolore, ma poi sento il piacere e gemo, gemo, mentre il tizio mi dice che non credeva che fossi una così gran maiala.

Io rispondo che non lo sapevo neanche io, perché tutte le cose finora fatte, a parte la penetrazione vaginale, non le avevo fatte.

Lui non mi crede e io gli assicuro che si tratta della verità.

Lui mi dice che è stato fortunato, che non è solito fare queste cose, ma che mi aveva notato quando passavo tutte le mattine e tutte le mattine gli si alzava il cazzo e scopava sua moglie, che non è molto vogliosa.

Io gli rispondo che non mi sembra di essere una, per cui, ad un uomo, al solo vedermi possa venire l’alzabandiera.

Lui mi dice che evidentemente non mi sono mai guardata molto bene.

Mi dice che non sono magra, ma a lui piacciono come me, ossia delle botticelle e non poteva sapere della mia fica, anche se il culo l’aveva notato, eccome.

Parliamo e nel mentre lui mi sta ancora scopando il culo, finché mi sborra negli intestini e mi dice che questo è stato il miglior rapporto anale mai avuto in vita sua.

Io gli ribadisco che per me è stato il primo e che ho goduto davvero moltissimo.

Lui non mi parla mi gira mi toglie la t- shirt e il reggiseno e si mette a ciucciarmi i miei capezzoli grandi e rosa. Lo fa con passione e io gemo dal piacere, anche perché lui nel mentre con una mano mi masturba il clitoride.

Poi, la sua bocca lentamente passa dal seno giù giù fino alla fica, che si rimette a leccare con maestria.

Mi dice che l’adora, che d’ora in poi, non ne potrà più fare a meno, che sarà la sua droga quotidiana.

Io dico che alla lunga, qualcuno si potrebbe accorgere di noi nel capanno e che siamo in un paese, prima o poi i pettegolezzi ci travolgeranno.

Lui, sicuro di sé, mi dice di non preoccuparmi, che al momento opportuno, a queste cose, ci penseremo.

Continua a leccarmi finché io vengo e squirto, con lui che lecca i miei umori salini.

Non ancora contento, mi mette con il culo ritto con me appoggiata al tavolo e mi penetra alla pecorina, con io, che semplicemente sono nel turbine del piacere più assoluto mai provato, finché lui mi sborra dentro.

Io gli dico che è un pazzo perché io sono ancora fertile alla mia età e lui dice che d’ora in poi userà dei preservativi.

Io comunque temo di restare incinta e la prospettiva di un aborto mi deprime, lui se ne accorge mi dice che mi sosterrà, che non mi abbandonerà, se dovessi affrontare l’aborto.

A questo punto, gli chiedo come si chiami e lui mi risponde che si chiama Mario, gli dico che il mio nome è Chiara e ci diamo appuntamento per l’indomani mattina.

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Il culo di Adele per il mio migliore amico.

Posted by admin under Incontri Erotici on martedì Nov 1, 2022

Mi chiamo Piero, ho 47 anni e sono sposato da 26 anni con Adele, che ha la mia stessa età. Siamo una bella coppia, di bell’aspetto. Io sono alto, bel fisico, occhi marroni, capelli scuri e, sessualmente parlando, ho anche una discreta dotazione. Adele è una di quelle mogli esemplari, con una squisita educazione, molto carina ed educata, con un viso da ragazza ingenua, ma che denota una certa malizia. Ha occhi grandi e allungati, di colore verde, labbra attraenti e un corpo fatto per il sesso. Ha una vita molto stretta, che esalta i fianchi larghi e un sedere che fa impazzire chiunque, soprattutto per il modo in cui si muove. Porta sempre i tacchi alti e sa muoversi con quell’aria che la rende attraente solo a guardarla. In tutti questi anni di matrimonio, ha sempre messo in conto l’idea di ritrovarmi cornuto, così ho deciso di correre ai ripari. Da tempo io e lei amiamo frequentare amici per trascorrere serate diverse: non parlo solamente di una cena al ristorante o di un drink al bar, bensì di scopate fatte da mia moglie con singoli, mentre io mi masturbo. Adoro veder la mia donna mentre è sbattuta su un letto o su un divano, addirittura, una volta, anche dentro la cabina di un tir, provando anche quel tipo di esperienza. Abbiamo raggiunto questa splendida intesa, dopo lunghi dialoghi, durante i quali io mi sono aperto con lei e le ho esternato sia le mie paure, che i miei desideri. Lei ha riflettuto a lungo e, all’inizio, era molto titubante sull’esito positivo della cosa, ma, col tempo, abbiamo raggiunto un’intesa perfetta. Sono sempre io a scegliere la persona con cui lei può accompagnarsi, mentre lei sceglie la location e, soprattutto, sceglie anche come e quando deve avvenire. Una delle ultime volte che è successo, è stato quando Adele ha incontrato il mio amico Daniele. Io e lui ci si conoscevamo da una vita. Lo considero sicuramente uno dei miei migliori amici, sicuramente uno dei più fidati. Purtroppo, per lavoro, vive in una città abbastanza distante da noi. Quando l’ho chiamato, ho parlato a lungo con lui e gli ho confessato delle nostre divagazioni e, visto che non è fidanzato, mi ha detto che gli sarebbe piaciuto partecipare a qualcuna di queste occasioni, poiché si ricordava bene che bella donna fosse Adele ed il suo meraviglioso culo. Così ci siamo dati appuntamento in una città, a metà strada tra la sua e la nostra, dove avevamo prenotato una stanza per la notte per tutti e tre. In questa maniera avremmo potuto spassarcela tutta la sera e, dopo una buona cena, risposarci per partire il giorno seguente e ritornare a casa. Quella sera Adele aveva indossato un paio di leggings stretti di colore bianco, che lasciavano intravedere il suo intimo, mentre sopra aveva una camicetta leggera con un motivo floreale, sbottonata sul suo splendido seno (una 4ª abbondante). Io e Daniele, invece, indossavamo semplicemente un paio di jeans ed una camicia. Dopo i saluti e quant’altro, ci siamo recati nel locale che aveva riservato proprio Adele, perché, come ho già detto, a lei piace scegliere la località degli incontri, visto che io mi ero occupato del maschio che l’avrebbe scopata sotto i miei occhi. Durante la cena, Daniele è rimasto affascinato da Adele. Se la ricordava bella, ma non così affascinante e sexy: era particolarmente attratto dal suo splendido culetto.

Al momento del caffè, Adele si è alzata per andare in bagno ed allora Daniele ha colto l’occasione per farmi due domande:

«Senti Piero, non vorrei apparire troppo invadente, ma alla tua donna posso far di tutto?»

«Certo, altrimenti che divertimento sarebbe? È proprio questo il bello del gioco, durante il quale ognuno di noi da fondo alle proprie fantasie.»

«Va bene, questo l’ho capito, ma posso anche scegliere di scoparla là dietro? Ha un culo da paura, la tua donna!»

L’ho guardato felice della sua affermazione.

«Mi fa piacere sentire apprezzamenti sul suo culo! Non puoi immaginare quante volte l’ho presa a sculacciate lì, mentre me la scopavo!»

«Quindi lo prendo per un sì! Cambiamo discorso che sta arrivando!»

«Certo, ma sta tranquillo! A lei piace godere anche in quel modo.»

Una volta usciti dal locale, abbiamo fatto una passeggiata e poi ci siamo avviati a piedi verso il residence scelto da Adele. Non era niente di che, ma perfetto per trascorrere una nottata di divertimento e far riposare i nostri corpi spossati dalle fatiche erotiche. Una volta prese le chiavi e arrivati in camera, ci siamo accomodati nella stanza ed io ho individuato subito una poltroncina da utilizzare come postazione ideale per godermi la performance di Adele. Daniele, intanto, dopo essersi tolto le scarpe, si è sistemato sdraiato sul letto. L’ho osservato soddisfatto, perché ricordavo che fosse ben dotato e, nel vedere quel suo grosso bozzo, ben evidente e pronto a sfasciare il culo ad Adele, mi ha fatto subito eccitare.

Adele è uscita scalza dal bagno e, con la sua voce languida e sensuale, mi ha chiesto:

«Allora, vogliamo dar inizio ai nostri giochi, Piero?»

Ho guardato mia moglie con ammirazione ed ho risposto:

«Certo, tesoro; io mi metterò qui comodo ad ammirarti»

Poi lei si è girata verso di lui, si è passata la lingua sulle labbra, compiaciuta nel rimirare il notevole rigonfiamento che aspettava d’esser scoperto.

«Daniele, tu sei pronto?»

«Sì, Adele, viene pure qua, che ho proprio voglia di scoparti!»

Lei ha finto di esser meravigliata, ma era chiaro che stava già pregustando ciò che sarebbe successo a breve.

«Ah, sicché? Vai subito al sodo tu? Allora vediamo che cosa sei in grado di fare e se riuscirai a stupirmi!»

Quindi, si è portata in ginocchio sul letto e subito hanno preso a baciarsi, mentre lui ha iniziato a sbottonarle la camicetta.

Io, nello stesso momento, ho iniziato pian piano a sbottonarmi i jeans e calare leggermente gli slip, così da tenere a portata di mano cazzo e palle che già iniziavano a bollire. A quel punto, lui ha preso a baciarle i seni, dopo averle sfilato completamente il reggiseno e, nel mentre, anche lei è scesa con le mani sui suoi jeans, carezzandogli il cazzo che, oramai, si vedeva già gonfio dentro quelle mutande. Allora lei si è chinata su di lui ed iniziò a fargli un sontuoso pompino davanti ai miei occhi. Mi è subito sfuggito un apprezzamento nei suoi confronti.

«Brava, amore mio! Fa sentire al nostro amico quanto sei brava a succhiare il cazzo!»

Lei ha si è voltata un attimo verso di me ed ha sorriso, poi ha preso a leccare la cappella e l’asta in tiro e lui non ha potuto far a meno di gemere dal piacere.

A quel punto, Adele, se lo è preso in bocca, guardandolo dritto negli occhi per continuare a farlo eccitare. Nel sentire la sua bocca calda avviluppare la sua verga, lui ha preso a gemere ed a complimentarsi con lei.

«Che spettacolo! Ha una bocca che sembra un vulcano! La lingua poi è fantastica! Brava, continua a succhiare! Amico mio, tua moglie è una perfetta pompinara!»

Ho visto Daniele che era davvero preso da lei. Si lasciava ciucciare il cazzo beatamente. Io lo guardavo e già immaginavo quando l’avrebbe scopata, e, soprattutto quando quella verga fosse sprofondata nel culo di Adele, visto che era una cosa desiderata da entrambi. A quel punto, lui l’ha fatta fermare e mettere carponi con lo sguardo rivolto verso il muro, affinché io avessi la perfetta visione del suo culo. Le ha sfilato i leggings bianchi e poi ha iniziato a sculacciarla, prima su una chiappa e poi sull’altra, lasciandole dei bei segni rossi su entrambe le chiappe. Dopodiché, ha messo due dita nella fica, facendola godere allo spasimo. Lei ha gradito il gioco e lo incitava ancor più in quanto era molto bagnata ed eccitata.

«Sì, così! Muoviti più velocemente, dai, che vengo! Vengo!»

Quando ha raggiunto il massimo del piacere si è girata verso di me che le sorridevo soddisfatto. Dopo averla fatta godere con le mani, Daniele si è avvicinato a lei ed ha appoggiato la cappella fra le labbra della sua fica e, tenendola per i fianchi, con una spinta decisa è affondato tutto dentro di lei. Ho visto il corpo di Adele inarcarsi per reggere la forte spinta con cui lui l’ha penetrata. Dopo esser rimasto un attimo immobile, ha preso a stantuffarla sempre più velocemente.

«Che meraviglia! Che fica calda e bollente! Sei fantastica! Adesso ti sfondo tutta!»

Adele ha preso a godere in abbondanza. Lui le ha assestato una pacca sul culo, e poi le ha ordinato di masturbarsi. Lei in preda al raptus erotico, lo ha assecondato e ha portato la sua mano sotto di sé, così da titillarsi il bottoncino, giungendo subito ad un nuovo orgasmo.

«Bellissimo! Mi stai sfondando! Continua più forte! Spaccami tutta! E tu, cornuto, guardami! Guarda come il tuo amico sta facendo godere questa vacca di tua moglie! Sei un cornuto! Meravigliosamente cornuto! Ti amo da impazzire!»

Daniele la stava sbattendo come un forsennato. Le ha lasciato assaporare ancora questo orgasmo, poi si è allungato su di lei ed ha afferrato i suoi seni, per farla sollevare. Quindi si è ritrovata inginocchiata davanti a lui, che la sbatteva con più forza e, mentre impastava i suoi seni, la trattava da vera zoccola.

«Sei una troia, una puttana, una zoccola tutta sfondata! Per ora ti sfondo la fica per il piacere del mio amico che è un gran cornuto, poi ti rompo anche il culo!»

Adele ha preso a godere un orgasmo dopo l’altro, senza soluzione di continuità. Le ha fatto cambiare anche posizione e l’ha scopata tenendola sotto di lui, con le gambe alzate e anche stesa di lato. Vedevo quella grossa verga sfondare la fica di mia moglie e la gioia che mi prendeva mi lasciava estasiato. Lui le ha sussurrato qualcosa, lei si è girata verso di me e, all’unisono, mi hanno fatto il gesto delle corna, facendomi sborrare all’istante.

«Amore, sei un cornuto!»

È stato un momento di profonda libidine. Poi lui le ha fatto di nuovo cambiare posizione. L’ha fatta mettere a quattro zampe, facendo in modo che io avessi una completa visuale su quello che avrebbe fatto. Quindi Daniele le ha fatto colare della saliva sul buco del culo ed ha preso a puntarle la cappella sul buchetto.

Io, intanto, mi stavo masturbando il cazzo e, nonostante avessi da poco sborrato, ce l’avevo ancora molto duro. Sentivo che il piacere affiorava con irruenza. Poi, ho avvertito un brivido lungo la schiena non appena ho visto quel suo enorme cazzo penetrare nel culo di lei. Lui si è girato verso di me e mi ha chiesto di avvicinarmi.

«Gran cornuto! Vieni a vedere come sfondo il culo a questa vacca di tua moglie!»

Mi son avvicinato, mi son inginocchiato di lato a lui ed ho avuto la completa visione di ciò che stava facendo. Egli, però, non era ancora soddisfatto e mi ha rivolto una ulteriore richiesta.

«Così non va bene. Devi sdraiarti sotto di lei e leccarle la fica, mentre assisti a questa particolare operazione che sto eseguendo su tua moglie.»

Un attimo dopo era sdraiato sotto di lei che, immobile, accoglieva dentro il suo culo quel palo di carne umana. Era qualcosa di fantastico veder sfondare il culo di mia moglie, qualcosa che desideravo da tempo. Non che lei non me lo concedesse, ma vederla così squassata da quell’enorme verga, era ancor più eccitante di quando ero io stesso ad incularla. Dopo esser penetrato, ha iniziato a muoversi lentamente, limando sapientemente quel buco di culo. Lo faceva scorrere tutto fuori, per poi affondarlo di nuovo tutto dentro di lei. Lei sembrava un mantice dal troppo ansimare ed emetteva uggiolii quasi stesse soffrendo.

«Fa’ piano, ti prego! Sei enorme! Mi stai spaccando il culo! Piano, che me lo sfondi!»

Daniele non ha badato alle sue parole, ma ha continuato a scoparla con sempre più vigore, addirittura afferrandole i capelli e tirandola un po’ a sé.

«Zitta, troia! Ti sfondo il culo a mio piacimento! Te lo voglio ridurre ad una voragine! Sei una troia tutta da godere e sfondare! E tu, cornuto, stai osservando con attenzione a come le sto spaccando il culo?»

Ho risposto con un gemito, perché in realtà stavo leccando il torrente di umori che colava dalla fica di mia moglie. Stava veramente godendo nel sentirsi sfondare dal mio amico. Lui l’ha afferrata per i fianchi ed ha preso a limare quel buco con colpi molto forti e ben assestati. Lei ha avuto un orgasmo ed io mi sono preso in bocca tutto il suo piacere, mentre ora lo incitava a scoparla più forte.

«Sei fantastico! Più forte! Daniele, scopami più forte! Dai, spaccami il culo! Fai vedere al mio adorabile cornuto, come si rompe il culo a quella vacca di sua moglie!»

Quale amante si sarebbe trattenuto dall’ignorare le suppliche che provenivano dalla donna che stava chiavando? E, quindi, anche lui ha preso a sbatterla con forza; le appioppava dei colpi così forti che il suo seno ne era scosso facendolo ballonzolare, ed io ero al massimo dell’eccitazione. Ho sollevato il bacino e il mio cazzo duro era proprio davanti alle labbra di Adele che, dopo aver urlato un altro orgasmo, ha spalancato la bocca e se l’è infilato tutto in gola. Anche Daniele era sul punto di venire e, ad un tratto, gliene ha infilato solo la metà nel culo: si era bloccato, immobile, perché glielo stava riempiendo di sborra.

«Eccomi, vacca! Sborro! Sto sborrando! Adesso te lo riempio!»

Ho assistito alle contrazioni del suo cazzo, mentre farciva il culo di Adele. Poi lo ha sfilato velocemente e le ha sborrato lungo il solco delle natiche, facendo colare tutta la sua sborra tra le chiappe e sulla figa arrossata dalla vigorosa chiavata. Anch’io in quell’istante son venuto in bocca ad Adele. Lei ha ingoiato tutto, mentre Daniele mi impartiva un ennesimo ordine.

«Cornuto, lecca! Lecca tutta la sborra che sta colando!»

Ho allungato un po’ il collo e mi sono trovato con la bocca proprio lungo il taglio della fica di mia moglie, con, al di sopra, il suo culo da cui promanava un lungo rivolo di sbroda quale conseguenza di quanto egli le aveva iniettato all’interno. Ho leccato avidamente fino all’ultima goccia, mentre lui, dopo aver spremuto il cazzo su di lei, l’ha presentato alla sua bocca per farselo pulire.

«Puttana! Lecca e ripulisci tutto, mentre lui sta raccogliendo tutto quello che ti ho schizzato dentro!»

Vedevo il buco del culo largo di mia moglie ed ho leccato tutta la sborra di Daniele, considerandola come un premio. Poi mi son sfilato da sotto di lei e, avendo anche lei finito di pulire quella verga che tanto l’aveva fatta godere, ci siamo guardati tutti e tre negli occhi e, abbracciatici, siamo scoppiati a ridere.

Lui è rimasto oltremodo contento per l’esperienza vissuta e lo stesso è stato per me e mia moglie, così adesso ogni volta che ne abbiamo voglia, ci incontriamo per passare dei momenti stupendi, ma, soprattutto, per vedere con quanto piacere lui sfonda il culo di Adele, che non smette mai di ringraziarmi per averle donato la dotazione del mio amico più caro.

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