Le Frequenze della Perversione

Posted by admin under Incontri Erotici on Среда Янв 11, 2023

La cosa stupenda del mio rapporto col mio ragazzo è di essere perfettamente sintonizzati sulle stesse frequenze della perversione. Mi ritrovo spesso, infatti, a fare pensieri sconci su Christian.
È più forte di me. Non so cosa ci succede, ma quando stiamo insieme siamo due maiali, se siamo separati lo siamo di più.

Ho riscoperto con lui il piacere di sperimentare perversioni sempre nuove e sempre più “estreme”, di quelle che vengono così, senza un motivo, ma che la sola idea ti eccita al punto dal volerla provare.
Vi è mai capitato? Tipo di guardare un porno, ad esempio, e pensare “Oddio, voglio farlo anche io…” e di ritornare alla triste realtà perché consci del fatto che il/la vostro/a partner non potrebbe mai acconsentire?

Ecco, a noi capita di farci venire queste voglie e di metterle sempre in pratica. Tutte.

Siamo andati avanti così sin dal primo momento che ci siamo conosciuti.
Il sesso è sempre stato fantastico e più si andava avanti, più i cancelli delle inibizioni cadevano. Abbiamo giocato con sex toys, abbiamo aperto la coppia ad altre persone, ad altre coppie, ci piace eccitarci via messaggi, raccontandoci tutti i dettagli se, quando siamo lontani, ci capita di scopare con altre persone. Ma non solo.

Ricordo ancora con una certa soddisfazione quella volta che decisi di farlo eccitare solo con lo sguardo. Immaginate se può esistere una cosa più difficile di questa… Ma l’ho fatto.

Christian era arrapato come un adolescente davanti alla prima donna nuda della sua vita, e io ero semplicemente sdraiata sulle sue gambe mentre eravamo in macchina, parcheggiati sotto casa di mia madre, subito dopo una serata in un club.

Decisi che in quel momento avrebbe dovuto masturbarsi, senza che nessuna parte di me lo sfiorasse. 

Non mi importava di rischiare di essere visti da qualcuno. 

Lui, un po’ incredulo e sempre più bisognoso di un qualsiasi aiutino, obbedì. Si segò semplicemente guardandomi. E io ero felice di avere questo potere su di lui. 

Quando dovette schizzare gli sussurrai che avrebbe dovuto farlo lì, sul mio viso, che non mi sarei spostata di un millimetro. E lui lo fece. Mi esplose in viso, sulle guance, sui capelli, sulle labbra.

Sorrisi, senza dire nulla. Mi ripulii con la sua maglietta, lo salutai e salii in casa.

Un’altra volta, invece, durante una ricerca in rete, trovai una ricetta un po’ particolare: i ghiaccioli allo sperma.

Pensai bene quindi di comprare le formine per i ghiaccioli dal supermercato e di provare.

Sperma, acqua e un po’ di zucchero. 

Quando ci vedemmo ero tutta felice e saltellante, impaziente di provare. Lo feci sedere sul tavolo della cucina, io mi sedetti ad una sedia tra le sue gambe e dopo averglielo tirato fuori iniziai a succhiarlo così avidamente che se non ci fosse stata tutta quella saliva avrebbe preso fuoco. 

Ci mise davvero poco a raggiungere l’orgasmo. Presi la formina e lasciai che tutta la sua sborra colasse lì dentro. 

Mi alzai, seguii il resto della ricetta e lo misi in congelatore.

Qualche ora dopo lo mangiai, e anche con un certo gusto, tanto che poi ripetemmo l’esperienza più di qualche volta.

Sì. Se ve lo state chiedendo, l’ha assaggiato anche lui.

In realtà ho usato lo sperma (e non solo quello di Christian) come topping e condimento su diversi cibi… Dal gelato al budino… una volta anche con le patatine del Mac. Direttamente sotto i tavoli del Mac.

Ma tra le mille perversioni che ci sono venute in mente, alcune realizzate, altre in fase di progettazione, ha trovato spazio anche la “golden shower”.

Venne fuori un po’ così, durante una sessione di sexting.

Ho sempre immaginato mi potesse piacere, che un uomo (ma non chiunque, però) mi pisciasse addosso, così glielo confidai.

Mi rivelò che aveva anche lui la stessa fantasia, così alla prima occasione provammo.

Eravamo nella vasca da bagno dei miei a goderci l’idromassaggio mentre erano in montagna, quando la voglia di toccarci, che in realtà non ci manca mai, è tornata prepotente.

Abbiamo iniziato dapprima a sfiorarci con le dita dei piedi, sotto l’acqua, poi a toccarci in maniera sempre più convinta.
L’acqua era calda e in quella serata invernale era piacevole, restare immersi completamente.

Ho quindi avvolto le mie labbra attorno al cazzo del mio amante dai capelli biondi ed ho iniziato a succhiare, a leccare piano. Lo sentivo ansimare e cercava di tenere su il bacino il più possibile per non farmi succhiare anche l’acqua della vasca.

Gli leccavo la cappella cercando il suo sguardo, e sorridendogli lasciavo cadere su di essa un abbondante rivolo di saliva. Dopo qualche minuto di “coccole speciali” ha richiesto anche lui qualcosa per placare la sete. Così mi sono alzata e gli ho offerto il mio sesso, avvicinandomi alle sue labbra e concedendomi alla sua lingua.

Mi reggevo al muro, ansimante, mentre la sua lingua lottava con il mio clitoride o la faceva entrare dentro di me. E mi tremavano le gambe per l’eccitazione.

Si stava masturbando come un maiale, mentre io ero quasi a cavalcioni sulla sua faccia. Lo vedevo bello, duro e pronto per me, così senza pensarci su troppo, mi sono spostata, mettendomi a quattro zampe, sempre nella vasca.

Ho lasciato che la punta della sua cappella mi stuzzicasse un pochino, prima che me la spingesse piano dentro. Era talmente arrapato che i suoi colpi erano violenti, sempre più decisi e profondi.

Lo sentivo godere, mentre usava la mia gola e i miei capelli come maniglie per le mani. L’acqua nella vasca schizzava un po’ ovunque.

Le vasche da bagno non sono il massimo della comodità.

Abbiamo anche provato a farlo con me sopra, ma non era semplicissimo, perciò, pur di cambiare posizione e dare un minimo di varietà al tutto, abbiamo anche provato a farlo in piedi.

Mentre mi prendeva in piedi stando dietro di me, ho avuto un orgasmo che mi ha fatto tremare tutta.

“Oh sì… godo anche io” mi ha detto grugnendo.

Così mi sono staccata da lui, inginocchiandomi davanti a quel bellissimo cazzo eretto e luccicante dei miei umori.

Con una mano l’ho segato quei pochi secondi necessari per portarlo a schizzare tutto il suo seme sulle mie tettine.

Ma sapevamo bene entrambi che il meglio doveva ancora venire.

“Adesso vorrei che mi facessi la pipì addosso…”
Gli ho detto, guardandolo dal basso, tutta sporca del suo sperma. 

Pare che per gli uomini non sia facile, farsi venire lo stimolo della pipì mentre hanno il cazzo in tiro, e per questo motivo immagino non sia stato facile nemmeno riuscire a direzionare nel migliore dei modi il getto di liquido caldo.

Ma la mia pioggia dorata di Christian mi ha lavato i seni, schizzando a tratti nella mia bocca quel sapore acre.

Ero felice… eccitata… candidamente perversa.

È stata la prima volta. Poi ce ne sono state altre. 

Mi è piaciuto molto quando abbiamo invertito i ruoli e ho potuto fargliela io, addosso. L’ho annaffiato sul suo petto. Ha provato anche a passarci su la lingua, ma non sembrava troppo convinto.

Pare che nei film porno quella pipì che le attrici bevono tranquille sia risultato di 24 ore di sola acqua, per questo nei film non è gialla come erano le nostre. 

Dovremo migliorare. 

Note finali:

Voi ci avete mai provato? Non avete mai avuto questo tipo di fantasie?

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Finale: Per te, tutto il mio essere

Posted by admin under Incontri Erotici on Четверг Дек 29, 2022

Ciao sono Alessio e da circa un’anno faccio l’infermiere presso la clinica De Luca, un posto molto speciale. Ne sono accadute di tutti i colori, se siete curiosi potete leggervi le puntate precedenti. Ora però sono davanti  a un grossissimo dilemma: scappare con l’allieva Milena, una ragazza non molto attraente ma semplice e dolce, oppure andare all’appuntamento con la primaria Giulia Corsetti che mi ha messo alla prova in un gioco perverso da quando ho iniziato a lavorare in questo posto. Ci ho pensato tutta la notte, mi sono consultato pure con Ramona, che da dopo il nostro incontro in riva al lago è diventata la mia confidente. Se volete sapere tutta la sua storia potete anche leggervi “L’estate di Ramona”. Alle 20:00, sotto il convitto in cui vivo, mi aspettano sia Milena, sia una limousine che mi porterà alla villa della dottoressa Giulia. Mi preparo per la serata, dopo la doccia mi guardo nudo allo specchio: sinceramente non sono niente di che, ma faccio del mio meglio per accontentare chi voglia fare sesso con me. A causa di questo gioco ho scoperto però di avere anche un lato oscuro: mi piace sottomettere ed essere sottomesso in maniera estrema e ciclicamente devo sfogarmi, non riesco a contenermi.  Nell’atrio c’è Milena: ha i suoi bagagli appresso, avvolta in una tuta, gli occhi impastati dal pianto. È una ragazzotta mora, alta, robusta, dai lineamenti squadrati. A vederla così sembra un po’ un energumeno ma è una persona di gran cuore.  Appena mi vede le si illuminano gli occhi, vorrei ignorala e tirare dritto ma decido di affrontarla. Mi si si getta addosso, mi abbraccia forte 
“Sapevo che avresti fatto la scelta giusta!”
Mi stacco, la guardo negli occhi
“Lo so,  secondo te sono una vittima, ma questo è ciò che voglio dal profondo del mio cuore, non mi aspetto che tu capisca però grazie di tutto”
La bacio teneramente sulla guancia e mi allontano. Ignoro il suo pianto, mi dirigo verso la Limousine parcheggiata qui davanti: ho in testa solo quello che mi aspetterà da lì a poco.
Il viaggio è piuttosto lungo quindi mi rilasso e mi verso da bere, mi sento vuoto, come quando si avvera qualcosa che desideri molto,  ma sembrava così irraggiungibile  e  quindi  non ci hai mai pensato concretamente. Neanche il tempo di suonare il campanello che  la dottoressa Giulia apre la porta e mi accoglie con con bacio sulle labbra e un forte abbraccio: una donna sulla quarantina, mora, abbronzata, alta, occhi verdi e capelli lunghi e ricci, avvolta in una vestaglia nera e scarpe con il tacco. Vengo anche accolto dal suo grosso cane  che mi fa le feste e mi annusa ripetutamente nelle parti intime.
“Eccoci qui finalmente, dopo il trambusto di ieri sarai senz’altro affamato, che ne dici di mangiare qualcosa?”
Per mano mi conduce in sala da pranzo. La casa è proprio come ti immagineresti una villa dei ricchi ( a meno che tu non sia un ricco, non so chi leggerà questo racconto): stanze enormi e molto decorate.
Iniziamo a parlare del più e del meno come se nulla fosse accaduto, ma bicchiere dopo bicchiere la situazione si fa più animata.
“Ti ho tenuto d’occhio tutto questo tempo, per me hai fatto di tutto, persino quello che non credevi di volere, ora ti voglio al mio fianco in ogni momento”
Si alza, apre la vestaglia, è completamente nuda, non mi sembra vero, è anche più bella di quello che immaginavo. Si avvicina, mi sfila la polo, mi fa alzare in piedi e in un solo abile gesto mi ritrovo completamente nudo con il mio arnese in tiro. Mi prende per i capelli e mi sbatte sul suo petto, cerco di leccare ma mi spinge sempre più giù fino a quando si allontana e con il tacco della scarpa mi obbliga a inginocchiarmi sul pavimento culo all’aria 
“Egidio é tutto tuo”
Vengo montato dal cane della dottoressa Giulia. Questo essere grosso e peloso mi sale i groppa e mi sbava addosso, l’unica cosa che gli interessa è sfondarmi il culo.  Sembra essere addestrato quindi non sarà una cosa di pochi minuti.  Il dolore e l’imbarazzo diventano estasi quando la dottoressa Giulia si sfila le scarpe e mi concede l’onore di leccare i suoi piedi. Sono stato sodomizzato da uomini e donne da quando ho iniziato questo gioco ma da una  bestia no,  poco importa,  inizio a non capirci più nulla e schizzo due volte sul pavimento prima di ritrovarmi l’intestino pieno di sperma caldo.
“Bravo hai superato l’ultima prova, da oggi in poi sei mio”
Mentre aspettiamo che Egidio si stacchi, Giulia mi sbatte la figa in faccia, la lecco con tutto me stesso, come ho imparato in tutte queste avventure, mi tiene la per i capelli stringendomi sempre più forte fino a quando si scuote in un orgasmo che culmina con uno scroscio di urina che bevo avidamente.
Finalmente il cane si stacca, la mia padrona mi fa alzare e massaggiandomi delicatamente l’uccello mi conduce in camera da letto.  Mi fa sdraiare sul letto e iniziamo un 69, quando sente che sto per venire per la terza volta mi stringe la base del pisello con forza per bloccarmi, si gira e fissandomi negli occhi inizia a cavalcarmi.
Non mi sembra vero, non ho mai provato un emozione così intensa, ma…
Ho subito tanto per arrivare fino a qui, devo sfogarmi.
Con un colpo di reni le faccio perdere l’equilibrio e sono su di lei, le blocco le braccia, le sputo in faccia e inizio a pomparla con forza. Il suo sguardo passa dalla sorpresa al godimento in pochi colpi.  Quando sta per raggiungere l’orgasmo mi stacco di colpo, rovinandoglielo.
Mi siedo sul suo viso e le scorreggio in faccia lo sperma del suo amato cane, dopo averla girata decido di buttarglielo a secco nel suo marmoreo culetto. La situazione deve eccitare anche lei da morire perché entro con facilità. Decido di montarla come ha fatto il suo pulcioso compagno con me, con una mano avvolgo i capelli nel mio pugno tirandole la testa indietro, mentre con l’altra le schiaffeggio le natiche con forza. Non duro molto e le sborro dentro tutto quello che ho. Crollo sul letto trascinandomela dietro, siamo abbracciati, conciati da fare schifo. Ci baciamo con passione e senza dirci una parola ci addormentiamo di botto.
Da quel giorno il mio unico pensiero è la felicità della mia padrona. Sono diventato il suo assistente personale, la seguo ovunque e soddisfo ogni suo bisogno, di qualsiasi natura. Ho sempre bramato la sottomissione, di essere al servizio di qualcuno per tutta la mia vita. Ma non di una persona qualunque, di una donna potente come la dottoressa Giulia.

Fine

Note finali:

Siamo giunti alla fine del 2022 e anche di questa serie, il capitolo centrale della trilogia, il più lungo ma secondo me quello più vario. Se avete voglia, scrivetemi le vostre impressioni nei commenti o su telegram. Sto avendo nuovamente problemi di salute, quindi non so quando nel 2023 riuscirò a mettermi a riscrivere “Un nuovo inizio”. I vostri commenti e supporto per me sono come benzina per darmi forza e ispirazione quindi vi ringrazio di cuore!

Darkside87

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