Tiziano esce di scena

Posted by admin under Incontri Erotici on domenica Gen 8, 2023

La mattina seguente appena mio marito esce, vado da Valeria che non è sola, ma è con Mario, cosa che non mi aveva detto.

Lei mi dice che Mario ha preso un giorno di ferie per stare con noi due. Io le rispondo che volevo stare da sola con lei.

Valeria mi dice che con Mario sarà più bello, sarà più porco come piace a me.

Non faccio in tempo a spogliarmi che Mario mi ordina di succhiargli il cazzo mentre sono lì sento la lingua di Valeria nella fica e ne sono felice.

Mario mi dice di non distrarmi perché il cazzo è ancora moscio e che tanto lo sa che la mia fica è già parecchio calda.

Io non posso rispondere, mi limito a succhiare con vigore il suo cazzo mentre sua moglie mi succhia il clitoride.

Siamo lì sul letto davanti allo specchio, io ci guardo con la coda dell’occhio e mi bagno per la gioia di Valeria.

Mario sembra un po’ contrariato dalla confidenza tra me e Valeria, ma io mi levo un attimo il cazzo dalla bocca e gli dico che va tutto bene e che se non mi desidera me ne torno a casa.

Mario non risponde, ma Valeria mi dice che mi vogliono entrambi.

Io ho un’idea e la esprimo ossia io potrei fare il pompino a Mario mettendomi a pecorina con lui sdraiato mentre Valeria con il dildo mi potrebbe penetrare il culo.

Valeria è entusiasta, Mario non si esprime, ma non mi sembra al massimo della gioia e penso che lui non mi vuole e che mi vuole solo Valeria.

Lui non è aperto dallo stare con due donne o forse la seconda donna dovrebbe essere un’estranea.

Io non lo capisco, non è meglio che abbia già fatto l’amore con tutti e due e che conosca i loro gusti?

Queste cose mi limito a pensarle, ma Mario si è accorto che succhio con meno foga e mi ordina di farlo con voglia.

Io sono annoiata e dico a Valeria di andare al mio posto, lei capisce che c’è qualcosa che non va, ma non mi dice nulla e fa un pompino come si deve al marito, facendolo venire copiosamente tant’è che non riuscendo a ingoiare tutto da sola, mi chiede di aiutarla e così faccio.

Lei per coinvolgermi mi mette la sborra sulle tette e me le lecca mentre Mario ci guarda con gli occhi di fuori dalle orbite.

Ricambio con Valeria e mi metto anche io a leccare la sborra sulle sue tette e poi la mia bocca va su alla sua bocca e ci baciamo con passione mentre Mario continua a guardarci.

Mario a questo punto mentre ancora ci baciamo si mette a leccare la fica di Valeria facendola venire rapidamente.

Gli ordina di leccare anche la mia e anche io vengo mentre ancora ci baciamo poi Mario si tira su, si mette tra noi due e ci bacia prima l’una poi l’altra con uguale passione e ci dice che ci vuole tutte e due, che ci vuole far godere alla grande.

Io mi accorgo che ha già un’altra erezione e lui mi fa mettere sdraiata e mi penetra nella posizione del missionario mentre Valeria mi succhia i capezzoli.

Io sono in paradiso vengo più volte e mi chiedo se prima non abbia frainteso tutto riguardo a Mario.

Lui mi chiede dove voglio la sborra e io gli dico sulle tette, dove vengono spruzzati sei getti abbondanti di sborra che Valeria lecca con molta avidità.

Mario mi dice che è proprio soddisfatto sia di me su cui non aveva dubbi, ma anche di Valeria, che non credeva così aperta da accettare una donna tra di loro.

Io non dico nulla e gli dico di baciarmi sulla bocca, ma non dura molto perché si mette di mezzo Valeria, che ci bacia tutti e due.

Io tocco i seni a Valeria mentre Mario tocca i miei, è bellissimo vederci lì allo specchio, sarebbe da girare un video porno anche se poi temerei che lo vedesse mio marito.

Valeria sembra leggermi nella mente e mette un telefono sul letto che ci riprende, dice che più tardi mi manderà il video e io dovrò mandarle quello della mia masturbazione.

Valeria prende il dildo, a cui ha messo lo strap-on e si mette a inculare Mario che si eccita moltissimo, visto che ha un’erezione enorme perciò mi metto a pecorina e lui mi incula mentre Valeria mi dice che vuole sentirmi urlare.

Io urlo mentre urla anche Mario mentre mi incula che a sua volta continua a essere inculato da Valeria.

Io so di essere super bagnata e non resisto dal masturbarmi mettendomi così con la faccia sul letto e a culo completamente ritto.

Andiamo avanti per non so quanto, in quanto, sono concentrata sui miei orgasmi fino a che ho l’ultimo colossale orgasmo che mi scuote tutta e sento che Mario mi è venuto dentro.

A questo punto, io dico a Valeria che dobbiamo farla godere, ma lei mi dice che è già soddisfatta così, in quanto è la prima volta che incula Mario.

Io le metto una mano nella fica ed è bagnatissima e mi metto a leccarla provocandole molti orgasmi in rapida successione.

Mario ci guarda estasiato e ci chiama le sue porche all’ennesima potenza.

Ci sdraiamo nel letto abbracciandoci e ci addormentiamo fino a pomeriggio inoltrato.

Io mi ricordo che per fortuna mio marito torna per cena, ma dico che debbo andare a casa a fare un minimo di faccende.

Valeria mi dice che poi mi manderà il video e che vuole vedere la mia masturbazione.

Io li lascio da soli un po’ triste perché non ho quell’intesa con mio marito e mai l’avrò purtroppo.

A casa faccio rapidamente quello che devo fare quando mi arriva il whatsapp di Valeria in cui c’è allegato il nostro video, lo guardo e penso proprio che è al livello di video che si vedono on line.

Mi accorgo che sono diventata bagnata, mi masturbo e nel mentre faccio il video che poi mando a Valeria.

Lei mi risponde dopo un quarto d’ora e mi dice che Mario si è eccitato così tanto con il mio video, che ci è scappata una sveltina niente male.

Io rispondo che sono contenta anche se in realtà sono un po’ gelosa.

Lo so, non dovrei esserlo.

Poi arriva l’ora di cena torna mio marito, mangiamo e poi come al solito mi addormento presto sul divano.

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Io, Valeria e Mario

Posted by admin under Incontri Erotici on venerdì Gen 6, 2023

La mattina successiva io mando un whatsapp sia a Tiziano che a Mario dicendo che non posso andare al capanno.

Loro non rispondono, forse hanno capito che al momento la mia attenzione è rivolta verso Valeria.

Valeria e ripenso ai suoi seni che avrò l’occasione di vedere e toccare tra qualche ora quando lei mi manderà il messaggio di via libera.

Sono un poco sconvolta per questa svolta lesbo anche se sono convinta che mi piacciono ancora moltissimo gli uomini.

Vado a fare la passeggiata facendo però un altro giro in modo da non passare da vicino il capanno.

Sto tornando a casa e mi arriva un whatsapp di Valeria se posso andare subito e io le rispondo che debbo tornare a casa perché debbo aspettare che mio marito esca per il lavoro.

Lei è un po’ dispiaciuta come mi scrive, ma mi risponde che va bene.

Io torno a casa, mio marito si alza, deve fare la doccia così potrò uscire di casa alle 8 e 30 invece che alle 8 come pensavo.

Alle 8 e 30 mi metto in strada in tuta con sotto dell’ intimo molto carino, che spero , piaccia a Valeria.

Arrivo a casa sua, lei è in vestaglietta, sotto è nuda perché fa capolino sia un seno nudo che la sua fica.

Lei mi prende una mano e se la mette al seno mentre camminiamo per andare in camera da letto.

Lì mi spoglia in maniera rapida, mi guarda il completino intimo e mi dice che è davvero sexy, ma che non vede l’ora di rivedermi nuda.

Lei me lo toglie e ci troviamo nude davanti all’armadio che è specchiato così ci baciamo e con la coda dell’occhio ci possiamo guardare.

Lei mi porta sopra il letto che è proprio davanti all’armadio e mi dice che lei e il marito avevano scelto quell’armadio per potersi guardarsi mentre facevano sesso.

Valeria mi fa mettere in ginocchio e si mette a masturbarmi mentre mi dice di guardarmi mentre sto venendo.

Io lo faccio, non mi è mai successo e vengo di brutto e le dico che ora voglio farlo a lei e toccarle i seni che adoro.

Lei si mette davanti allo specchio io la masturbo e contemporaneamente le titillo i capezzoli, le stringo i seni e mi dice che la faccio sentire bella cosa che con il marito ormai non le capita più.

Io arrossisco, ma lei mi dice di non preoccuparmi che non ce l’ha con me, se Mario è venuto a letto con me, anzi le piacerebbe fare un incontro a tre.

Io le dico che ci debbo pensare, lei mi risponde che c’è di male, considerato che ad es. sono andata a letto con due uomini.

Io le rispondo che debbo pensarci, anche perché dico a Valeria che deve considerare che il marito magari non prenderà bene quella proposta.

Lei mi ribatte che Mario ha sempre avuto il sogno di farlo con due donne e cosa di meglio che farlo con due donne complici e che amano fare sesso tra di loro?

Io non rispondo dico che voglio fare l’amore con lei, che ci penserò e che ora voglio solo godere come non mai.

Valeria tira fuori un dildo enorme e me lo infila nella fica, all’inizio urlo perché mi fa un po’ male, poi gradualmente mi abituo finché non ho il primo orgasmo, seguito da innumerevoli altri.

Valeria vuole che glielo infili io, vuole provare la differenza rispetto a quando lo usa da sola.

Io lo faccio, lei mi dice di fare più rapidamente, di non preoccuparmi che non si farà male e inizia a godere come una cagna in calore.

Siamo lì a godere e non ci accorgiamo che non siamo più sole in camera, in quanto è entrato Mario.

Mario che in maniera silenziosa ci guarda e si sta segando.

Sono io a vederlo per primo, gli faccio cenno di avvicinarsi e lui senza dirmi nulla mi mette il cazzo in bocca da succhiare.

Valeria non dice nulla, è un po’ arrabbiata perché Mario non ha dato il cazzo a lei e mi dice di darci dentro con il dildo così da farla godere di più.

Io non posso rispondere, ma eseguo l’ordine finché non posso che concentrarmi solo sul cazzo di Mario perché sta sborrando e devo ingoiare.

Mario è soddisfatto e mi dice di ripurirgli il cazzo con la lingua e così faccio mentre Valeria ha preso a guardarci e si sta masturbando.

Mario ci dice che siamo delle birichine, ma lui lo sa che ci piace il cazzo.

Valeria gli ribatte che non ama più il suo cazzo e che ama infinitamente la mia fica.

I due si mettono a litigare, io non so che fare, visto che, sono un pessimo paciere.

Allora, io decido di vestirmi sia pure a malincuore perché avrei ancora voglia e faccio un cenno ai due che continuano a urlare ad alta voce.

Torno a casa un po’ rattristata.

Dopo ore mando un whattsapp a Valeria che mi risponde dopo ore dicendo che ha trascorso la giornata a letto con suo marito, cosa che non accedeva da moltissimi anni.

Io dico che sono contenta per loro, ma lei mi dice che questo non cambia le cose tra noi e mi dà appuntamento per l’indomani mattina appena mi libero da mio marito.

Io le rispondo che sono felice e che non vedo l’ora di rivederla e le mando una foto della mia fica bagnata.

Lei mi manda una foto dei suoi seni e io mi metto a masturbarmi guardandoli.

Viene l’ora di cena, poi al solito mi addormento presto, non vedendo l’ora di essere alla mattina seguente con Valeria.

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Valeria

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Dic 28, 2022

Al capanno, non va come credevo, in quanto Mario e Tiziano mi dicono che mi hanno visto sul trattore con Nicola e che lo stesso ha confermato loro di avere fatto sesso con una grande porca.

Io non so che rispondere, divento rossa per l’imbarazzo, ma Mario e Tiziano mi dicono che sono curiosi di vedermi all’opera con un cambio.

I due incuriositi hanno già visti qualche video su internet, ma pensano che vederlo dal vero sia un’altra cosa.

Mi portano fuori all’auto di Mario, che è di una marca tedesca con il bel cambio, che ho visto in un video porno molto eccitante.

Io entro in auto, mi spoglio rapidamente mentre loro restano fuori con il cazzo in mano.

Io sono già umida, anzi di più bagnata e mi metto a scopare il cambio con naturalezza, senza farmi alcun male.

Mario e Tiziano mi incitano a mettermelo sempre più dentro, anzi i due vorrebbero che scopassi anche il freno a mano, ma io dico loro che temo di farmi male.

I due si accontentano di vedermi col cambio e io non ho problemi a venire più volte mentre Tiziano entra dietro e mi ordina di succhiarglielo cosa che io faccio volentieri mentre continuo ad alzarmi e abbassarmi sul cambio.

Poi anche Mario vuole che glielo succhi mentre ancora mi abbasso e mi alzo sul cambio.

I due e anche io abbiamo voglia di scopare e andiamo dentro il capanno, mi mettono sopra il tavolino e mentre Mario mi penetra, Tiziano mi dà da succhiare il suo cazzo, cosa che poi non riesco più a fare perché godo quindi è lui a scoparmi la bocca.

Siamo lì a godere come porci quando si apre la porta del capanno ed è la moglie di Mario.

Rimaniamo impietriti e ci aspettiamo che ce ne dica di tutti i colori, ma lei inaspettatamente viene e mi bacia in bocca, scostando il cazzo di Tiziano.

Mi accarezza le tette, mi lecca i capezzoli e a me vengono dei fremiti.

Mario guarda stupito sua moglie Valeria e lei gli dice che le sono piaciute sempre le donne oltre agli uomini, solo che non glielo aveva mai detto per paura di essere considerata male.

Mario non risponde nulla, la lascia continuare mentre io rispondo appassionatamente ai baci di lei e le dico che voglio vedere il suo seno.

Lei si spoglia e le sue tette sono grosse, morbide, senza essere volgari.

A questo punto Mario si scosta per far salire sopra al mio corpo Valeria che mi dice che sono bella e che non le importa se vado a letto con suo marito, anzi gli farà vedere la porca che non è mai stata con lui, ma che solo immaginava di poter essere con una donna.

Io le dico che è veramente bella, che adoro le sue tette, che vorrei sprofondarci con la testa e allora lei mi dice di scambiarci le posizioni e lei si sdraia sul tavolino e io sopra a massaggiare le tette, poi a leccarle i capezzoli grandi e rosa.

Infine, do baci via via sempre più giù fino ad arrivare alla sua fica aperta con un clitoride cicciuto e grandi labbra anch’esse cicciute.

Io mi metto a succhiare il clitoride, a leccare, la fica mentre a lei sfuggono gemiti. Io le dico di non avere paura e di lasciarsi andare, così che arriva il primo orgasmo, di cui rimane stupita anche lei perché ha tremato tutta, come mai le era successo.

Io le dico che sono contenta di farla godere così, che mi sto inumidendo di brutto e allora lei si mette in piedi e poi si inginocchia per leccarmela e io godo come non mai.

Tutto questo avviene mentre Mario e Tiziano ci hanno guardato dapprima stupiti e ora si stanno segando a più non posso e vedo che stanno per sborrare.

Dico a Valeria se le piace la sborra, lei mi dice di no e quindi vado dai due a ingoiarla.

Valeria è contrariata, ma io le dico che adoro la sborra è più forte di me.

Lei si rabbonisce un po’, le dico di sdraiarsi sul tavolo e la bacio in bocca mentre lei con una mano mi stuzzica il clitoride mai sazio di attenzioni.

Io adoro le sue tette, sono bellissime, morbide, perfette e ha dei grandi capezzoli proprio ideali da succhiare, cosa che faccio con soddisfazione di entrambe.

Dico a Valeria se ai nostri giochi può partecipare Tiziano, ma lei risponde di no, che mi vuole tutta per sé perché non ha mai giocato con una donna.

Io le dico che va bene e continuo a succhiarle i capezzoli mentre le penetro la fica con tre dita e lei gode e anche io mi bagno come non mai.

I due uomini ci fanno cenno che se ne vanno e Valeria mi dice che è più contenta così.

Io non dico nulla le porto la mano alla mia fica bagnata, lei me la penetra e io vengo selvaggiamente.

Il tempo trascorre rapidamente e io le dico che debbo andare a casa.

Ci scambiamo il numero di telefono oltre che il recapito su un’app così oltre ai messaggi ci potremmo scambiare qualche foto birichina.

Ci vestiamo e ci salutiamo con un bacio profondo sulla bocca.

Io torno a casa, per tutto il giorno penso e messaggio con Valeria, mentre non ho notizie né da Mario, né da Tiziano.

Si fa vivo Nicola che mi rivuole vedere, io prendo tempo dicendogli che mi sono fatta male e non posso passeggiare, visto che, sono sul divano e faccio fatica ad alzarmi.

Lui sembra dubbioso nella voce e dice che si rifarà vivo al più presto.

Io gli rispondo che va bene, anche se penso che attualmente la mia vita sessuale è un po’ troppo affollata e non sto affatto pensando a Valeria.

Con Valeria, ci diamo appuntamento il giorno dopo a casa sua di mattina quando i nostri mariti saranno al lavoro, così staremo più comode o sul letto o sul divano.

Per fortuna arriva presto la sera e il momento di andare a letto.

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Baita

Posted by admin under Incontri Erotici on martedì Dic 27, 2022

Quando ero piccolo venivo qua su con mio nonno, venivamo a trovare Marione il suo amico, un incrocio tra un orso e un eremita, si era trasferito qua su per sfuggire al mondo che cambiava anche se in paese dicevano per sfuggire ai debitori.

Questa baita era una catapecchia e con il sudore e la fatica l’aveva trasformata nella sua casetta, con nonno venivamo a dargli una mano nei lavori più duri dove non riusciva a fare da solo, altre volte invece semplicemente venivamo quando a casa tirava una brutta aria e nonno scappava qua su da Marione.

Poi il tempo gli impegni, la malattia del nonno e Marione non l’ho più rivisto.

Ma quando Marione morì, mi stupii che avesse voluto lasciare questo posto proprio a me, aveva diversi nipoti eppure l’ha lasciato a me, forse perché aveva visto l’amore che provavo per questo luogo.

La strada sterrata è stata allungata fino alla baita poco più sotto, baita che è stata trasformata in una casa con tutti i crismi, poi però bisogna inerpicarsi per il vecchio sentiero nel bosco per un altro chilometro abbondante, ma ne vale la pena.

La vecchia baita da su una valletta verde tra le montagne più alte, il bosco fitto è poco più sopra.

È cresciuta l’erba e il tempo l’ha un po’ segnata ma è esattamente come me la ricordavo, con le chiavi apro la porta, dentro è tutto come allora, il caminetto, la stufa economica, il tavolo, gli sgabelli, la sua vecchia poltrona e la libreria è tutto al suo posto, apro le finestre faccio entrare la luce, oltre la porticina c’è un altro ambiente che teneva come ripostiglio, nell’aprirlo scoppio a ridere l’ha trasformato in un bagnetto, alla fine aveva ceduto, lui l’irriducibile del “dobbiamo concimare i campi!” .

Le scale scricchiolano sotto il mio peso ma reggono ancora bene,  il sotto tetto con il suo letto e i bauli in cui teneva vestiti e coperte, è tutto uguale, tutto rimasto come allora.

Scaccio una lacrimuccia e mi metto a controllare la situazione.

L’acqua arriva, certo gelida dalla sorgente poco più su.

L’elettricità…miracolo il vecchio generatore ha un filo di benzina e funziona ancora, non ci avrei mai scommesso.

Porte e finestre si aprono più o meno tutte, qualcuna sarà da sistemare ma nel complesso direi che va bene.

Anche il tetto sembra a posto.

La guardo bene è strano, è tutto in ordine tutto a posto, come se prima di andarsene Marione l’avesse sistemata…

Prendo la falce e pulisco attorno alla casetta, è un movimento che ritrovo subito, ipnotico, rilassante.

Ho voglia di fare fatica, prendo l’ascia e i tronchetti ancora da rompere e mi metto al lavoro.

Mi scaldo, mi sfogo su quei pezzi di legno, pensando al nonno a Marione, mi spoglio e continuo a colpire con l’ascia proprio come mi hanno insegnato loro, non so quanto vado avanti ma mi fermo solo quando sento dei passi lungo il sentiero.

Strano, non viene mai nessuno da questa parte, il sentiero muore alla mia baita, non si va da nessuna parte passando da qua.

 Compare dalla curva un uomo più o meno della mia età, bermuda e polo firmata, barba curata ed occhiali con la montatura spessa, troppo elegante, troppo alla moda per questo posto.

“Ciao, scusa se ti disturbo, sono il proprietario della baita qua sotto, stai facendo i lavori per i nuovi proprietari?”

“In realtà sono il nuovo proprietario”

“Ah scusa non sapevo, ho visto il furgone giù di una impresa…”

“Sono un muratore, Marione ha lasciato a me questo posto”

“Piacere di conoscerti allora, io sono un informatico, ho trasformato la mia baita in una casa con tutti i confort, per poter lavorare lontano da tutto e tutti, se ti serve qualcosa…”

“Grazie, ma qui ho tutto quello che mi serve, non ho nessuna intenzione di snaturare questo posto”

“Certo…” si sistema gli occhiali, mi guarda in maniera strana, come se fossi un animale raro.

Mi guardo, sono a torso nudo, lucido di sudore, i calzoni senza la cintura scesi al limite della decenza…

Tendo un po’ i muscoli mi metto un po’ in mostra, ha un sussulto, si sistema nuovamente gli occhiali.

“Ok non ti disturbo oltre, per qualsiasi cosa sai dove trovarmi” mi lancia un ultimo sguardo poi si incammina lungo il sentiero da cui era comparso, prima di sparire dal mio sguardo si volta un’ultima volta a guardarmi.

Che strana persona, così fuori luogo in questo posto, eppure non mi ha infastidito la sua presenza, piuttosto direi che mi ha incuriosito, si è questa la parola giusta.

Nei giorni seguenti incontro spesso il mio strano vicino, sempre vestito in modo inappropriato, come quando raccoglieva funghi con la polo bianca o quando si aggirava per il bosco con la macchina fotografica e una camicia azzurra di lino, sempre perfettamente sbarbato, pettinato, profumato.

Ogni volta mi sento osservato, ogni volta che lo vedo mi scruta, ma anche quando sono da solo è come se qualcuno mi osservasse, mi sento costantemente osservato.

Per fare i lavori attorno alla casa sto spesso con dei semplici calzoncini della tuta senza nulla sotto, mi piace questa libertà, mi piace sentire l’aria che si infila nei calzoncini e mi rinfresca le palle.

Trovo anche un vecchio sdraio e nel tempo libero mi stendo al sole a riposarmi, tranquillo nella mia solitudine, anche se quella sensazione di non essere solo non mi abbandona mai.

Come adesso, sono steso a godermi i raggi di sole sulla pelle sudata, s’è una leggera brezza che mi accarezza, che si infila nei calzoncini, che mi solletica i peli, lentamente sento arrivare un certo languorino, una voglia, ho gli occhi chiusi, immagino che la mano che sta accarezzando il mio corpo muscoloso sia di qualcun altro e non la mia, immagino che non sia la mai mano ad infilarsi sotto l’elastico stanco di questi pantaloncini, immagino sia qualcun altro ad accarezzarmi le palle per poi stringere con forza il mio uccello duro e gonfio.

Mi sento osservato mentre inizio a segarmi lentamente, la cosa non mi disturba anzi mi dà una certa eccitazione in più.

Mi guardo attorno, non vedo assolutamente nessuno, sarà solo una mia fantasia.

Mi alzo e mi sfilo i calzoncini, ora sono completamente nudo, tendo i muscoli, tutti poi mi giro attorno, se c’è qualcuno nascosto mi avrà visto bene.

Mi ristendo, uso i calzoncini per coprire il viso dal sole e mi godo i suoi raggi su tutta la pelle.

Ma non resisto molto sono eccitato oltre misura, rincomincio a segarmi, mentre l’altra mano percorre il mio corpo carica di desiderio, i pettorali gonfi, gli addominali scolpiti, le cosce dure, le chiappe tonde, mi sto eccitando sempre di più.

Sento un rumore poco distante, non fermo la mia sega, chiunque sia nascosto a spiarmi ora si sta godendo un bello spettacolo.

Sento dei passi incerti avvicinarsi a me, li sento lievi nell’erba, si fermano ad un metro, un metro e mezzo da me, mi sporgo da quella parte per mostrarmi meglio, sento un sospiro.

Mi strappo dagli occhi i calzoncini e li guardo diritto negli occhi, come sospettavo è il mio strano vicino, fa un salto indietro, ma vedendo che non smetto di segarmi piano piano si riavvicina.

È ipnotizzato dal movimento della mia mano, ha gli occhi enormi fissi sul mio uccello, mentre si avvicina lentamente.

Arriva ad inginocchiarsi affianco allo sdraio, affianco a me, la mia mano si agita sempre più forte puntando l’uccello verso di lui.

“Ti piace!?”

“Sì”

“Lo vuoi!?”

“Sì”

Improvvisamente la mia mano si blocca e lascia libero il mio uccello.

Mi ricopro il viso con i calzoncini e mi stendo in attesa, gambe divaricate e braccia sopra la testa, esposto a disposizione.

Non mi interessa vedere di chi sono le mani che mi accarezzano i muscoli, non mi interessa vedere la mano che so essere attratta dal mio uccello, voglio solo godere.

Sono delicate e titubanti le dita che mi accarezzano, come se avessero paura, sono curiose di esplorare il mio corpo, passano sopra le linee dei miei muscoli che guizzano al passaggio.

Quando mi sfiorano l’interno coscia mi viene naturale allargarle, facilitargli il passaggio, espormi ancora di più a quelle mani così delicate.

Mani che si avvicinano sempre di più alle mie palle, mi rendo conto che sto aspettando questo contatto da troppo tempo, mi muovo per andargli incontro per incitarlo.

Quando finalmente arriva alle mie palle, al mio uccello, faccio un sospirone, non mi ero accorto di trattenere il fiato nell’attesa di questo momento.

Nessuno mi aveva mai fatto una sega del genere, delicata ed incredibilmente erotica.

Improvvisamente mi sento pungere su una coscia e subito dopo una lingua che mi solletica una palla, mi sta segando mentre mi lecca, mi ciuccia una palla gonfia di desiderio, allargo ancora di più le gambe, sono spalancato davanti a lui.

La sua lingua esplora le mie palle in ogni più piccola piega, ogni tanto scende un po’ più giù, come per saggiare il terreno, con le mani mi prendo le chiappe e le allargo, voglio quella lingua ovunque.

Non si lascia sfuggire l’occasione sento la sua lingua intrufolarsi nel mio culo mentre continua la sua sega con ritmo, mi sta facendo impazzire.

Sento che assieme alla lingua è arrivato un ditino, lo sento affondare dentro di me. “Cazzo! Mi stai facendo impazzire!”

La lingua lascia il posto ad un altro dito, ho due dita nel culo mentre sento risalire la sua lingua fino a percorrere tutto il mio uccello fino alla mia cappella gonfia.

Mi avvolge la cappella e lentamente scende giù, affondo nella sua bocca mentre le due dita continuano a stantufarmi il culo con dolcezza ma determinazione.

Perfettamente coordinato, dita e bocca, tutto fuori, tutto dentro, mentre con l’altra mano mi strizza le palle con forza.

Non resisto più, urlo fortissimo mentre parte il primo schizzo nella sua gola, poi mi agito mi contorco non riesco a stare fermo mentre lui mi costringe a scaricarmi dentro di lui, tenendomi fermo con le dita nel culo ben piantate, stringendomi le palle fortissimo, sto godendo come mai mi era successo.

Piano piano l’onda di piacere cala, lui lentamente mi lascia libero.

Non so quanto resto immobile, nudo, nel silenzio di questa natura che mi circonda, quando mi alzo sono da solo, vado verso la baita per darmi una lavata, mi rendo conto di aver lasciato i calzoncini sullo sdraio, alzo le spalle ed entro nella baita.

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