Ornella conosce e fa sesso con Emanuela

Posted by admin under Incontri Erotici on venerdì Feb 10, 2023

Ornella pensava che le sarebbe piaciuto “giocare” con una donna.

Lei conobbe su una chat una donna, molto bella, perbene, con cui iniziò a chattare e che abitava non molto lontano, da casa sua.

All’inizio, le loro chat erano tranquille, anche se si conobbero su un sito di racconti erotici di tutti i tipi, visto che c’erano racconti di incesti, cuckold ecc.

Alle due donne piacevano quei racconti perché erano fantasie con cui si eccitavano moltissimo.

La donna si chiamava Emanuela e nel chattare in maniera sempre più intima, venne fuori che anche lei, aveva un matrimonio spento sessualmente e che aveva un amico di videochiamate.

Emanuela ammise che le sarebbe piaciuto fare sesso con una donna e con un uomo come mero osservatore passivo.

Le due passarono dalle chat alle videochiamate in cui si masturbavano con le dita, con il dildo, con il wanda. Emanuela riusciva a far entrare nella sua fica deodoranti e quant’altro e anche a squirtare, cosa che ad Ornella non era mai riuscita.

Emanuela aveva una quinta di seno naturale con dei bei capezzoli scuri e Ornella le disse che non vedeva l’ora di succhiarli e lo stesso le disse che voleva fare Emanuela con i suoi.

Entrambe volevano leccare le fiche dell’altra, magari facendo un 69.

Le loro chat e videochiamate divennero sempre più incandescenti, finché decisero di incontrarsi a casa di Ornella.

Si videro in casa sua poiché suo marito avrebbe lavorato tutto il giorno.

Emanuela era ancora più bella che dallo schermo dello smarthphone e Ornella la baciò subito sulla bocca.

Ornella aveva parlato a Claudio di Emanuela e le chiese se voleva fare dei video per lui.

Emanuela le rispose che anche il suo amico voleva dei video di loro due.

Le due andarono in camera da letto e si spogliarono rapidamente, rimanendo nude.

Ornella aveva la fica tutta depilata a differenza di quella pelosa di Emanuela. Emanuela si fiondò subito a leccarle la fica con la testa tra le sue gambe. La lingua di Emanuela era prodigiosa anche se Ornella sapeva che era la sua prima volta con una donna.

Ornella gemeva senza ritegno finché venne come testimoniavano i suoi umori salati sulla lingua di Emanuela.

Emanuela le disse che la sua fica sapeva di mare.

Poi fu la volta di Ornella di leccargliela, aveva un bel clitoride sviluppato e si mise a succhiare quello, visto che non sopportava tutta quella peluria che le disse era meglio tagliare.

Emanuela le rispose che il suo amico di chat era un cultore del pelo e che sarebbe stata Ornella a doversi adeguare.

Emanuela gemeva e le infilò un dito nella fica bagnata, poi due, poi tre, visto che era bella larga.

Emanuela squirtò ed Ornella per la prima volta vide questo “prodigio” dal vero.

Ornella disse che voleva leccarle i seni mettendoci della panna spray che aveva già sul comodino e così procedette mentre allo stesso tempo faceva un video con lo smartphone.

Lei spruzzò una quantità abbondante di panna sui seni di Emanuela e si mise a leccare, leccare mentre quest’ultima gemeva.

Fu la volta di Emanuela di leccare i seni di Ornella irrorati di tanta panna.

Emanuela le mordicchiò anche i capezzoli facendola venire in un solo istante, visto che allo stesso tempo la masturbava con il suo dildo.

Ornella poi penetrò Emanuela che si era messa a pecorina con lo stesso dildo.

Le due continuarono tutto il pomeriggio a giocare con i loro corpi di donna morbide.

Ornella impazziva letteralmente per il seno di Emanuela e quest’ultima per la fica di Ornella e le disse che non capiva come suo marito non l’apprezzasse.

A queste parole, Ornella la baciò con passione mentre con una mano le stringeva un capezzolo grosso e turgido.

Erano coinvolte nel fare l’amore quando tornò il marito di Ornella che non si arrabbiò, ma si mise sulla poltrona a guardarle e poi a masturbarsi.

Ornella propose al marito di trombare Emanuela che era d’accordo.

Il marito la penetrò con una foga che Ornella non aveva mai visto, facendo venire più volte Emanuela.

Ornella, nel frattempo, si masturbava col dildo finché il marito glielo levò di mano, la mise a pecorina e la penetrò con foga.

Ornella era stupita, eccitata, bagnata, gemeva a più non posso finché il marito le venne in maniera copiosa sulla schiena e Emanuela leccò accuratamente tutta la sborra e lucidò il cazzo del marito.

Emanuela disse che doveva andarsene, ma il marito di Ornella disse che dovevano organizzare al più presto un incontro a tre.

Ornella salutò Emanuela, la baciò, le disse che si sarebbe videochiamate l’indomani.

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Desiderio

Posted by admin under Incontri Erotici on giovedì Feb 9, 2023

All’improvviso sento la voglia, sento calore lì, sento finalmente la vita scorrermi nelle vene.

Alle volte, non soddisfo questa voglia subito perché voglio trovare la fica bagnata, voglio metterci le dita dentro la mia fica, mmmmm.

Quanto vorrei che tu la leccassi avidamente fino a farmi morire di piacere.

Piacere, piacere che provo anche masturbandomi.

Piacere che provo scrivendo racconti erotici o forse un filo porno.

Non avrei mai detto che nella mia vita avrei fatto ciò, non l’avrei mai pensato per come sono o forse dovrei dire per come ero.

Non voglio abbandonare il come ero, ma è difficile accettare del tutto la nuova me.

La me che ha voglia, che ha tanti desideri insoddisfatti.

Io vivo come si suol dire nella mia comfort zone rifiutando in parte il mio nuovo io, se non per la masturbazione, che ho sempre praticato.

In questo, credo di essere simile agli uomini o forse non avendo amiche non so se a gran parte delle donne piaccia masturbarsi.

E’ bello toccarsi sul clitoride, sul seno, è bello farlo nuda o anche mezza vestita. L’importante è venire e io modestamente vengo sempre, a volte prima, a volte dopo, ma vengo sempre.

Lo so che ci sono donne che si dannano per avere un orgasmo e che magari fingono con il loro uomo.

Io non fingo, solo che al mio uomo ormai non interessa il sesso e a me ciò fa imbestialire.

Ma è possibile esistono un sacco di porci a questo mondo e io dovevo trovare uno dei pochi uomini a cui non interessa il sesso? Un uomo che si intimidisce se gli chiedo di leccarmela oppure se chiedo di fare un pompino.

Sono cose normali, cose che dovrebbero piacere moltissimo ad un uomo.

Sono io ad essere cambiata. Vorrei un uomo porco e serio, ma è una combinazione molto difficile da trovare.

Allo stesso tempo, ho una paura fottuta perché gli uomini così, sono solitamente dominanti e io non so se voglio essere dominata.

Vorrei un uomo che sa come comportarsi con una donna e con cui godere moltissimo, con cui stare un’intera giornata a letto.

Non sono mai stata scopata come si deve, ne sono certa, l’ho scoperto da video porno amatoriali. Non sono mai stata come si dice sfondata, Non mi è mai sentita la fica dopo il sesso o il culo, visto che non ho mai fatto l’anale.

Non mi sono mai sentita al centro delle attenzioni sessuali di un uomo, che magari fuori dal letto non riuscirei a sopportare.

Voglio tutto e il contrario di tutto.

Ma posso continuare a non vivere come ho fatto finora, visto che ho scoperto come sono e cosa voglio.

In me, c’è anche la persona seria a cui piace molto leggere, la musica, scrivere.

In me, c’è anche ripeto quella che vuole del buon sesso.

Alle volte, vorrei non avere scoperto ciò, è come se si fosse squarciato un velo che mi fa osservare gli uomini, cosa che prima non facevo.

Li guardo, ma non ammicco anche perché presumo, che quelli belli o decenti non vogliano avere a che fare con me.

E poi non sono libera, ma lo vorrei essere, anche se per tanti versi mi ci sento.

Peccato non abitare in una grande città, in cui passerei più anonima rispetto ad un paese.

Si lo so, esisteranno anche dei traditori e traditrici qui e non so come facciano a non farsi scoprire.

Io ho un altro handicap non guido, non ho un lavoro quindi non posso giustificare uscite per un week end come mi chiese uno che ho conosciuto on line.

E’ quello che più mi ha tentata, ma come faccio col marito? Non ho amiche, come giustifico una uscita? Sì lo so, se lo volessi riuscirei, ma tradirei davvero il marito, sì certo col pensiero è da tanto che lo tradisco, ma è un altro paio di maniche tradirlo davvero.

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Vito Cammarota

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Feb 8, 2023

Vito Cammarota se ne sta svaccato su una vecchia poltroncina girevole in guardiola, davanti ai monitor delle telecamere interne a circuito chiuso. Alterna una sorsata di lager in lattina ad una boccata di toscano e di tanto in tanto rutta, grattandosi una molle e pelosa porzione di ventre non trattenuta da una canottiera lercia, dal colore indefinibile. Un vecchio ventilatore smuove aria calda, alitandogli tra le ciocche dei capelli unti e grigiastri, tenuti alla meglio sulla nuca con un elastico. Sui cinquanta – ma l’alcol, la cattiva alimentazione, una fetta di vita consumata sui marciapiedi e sulle panchine di innumerevoli stazioni gli gravano sulla groppa almeno un decennio in più – due lauree chiuse in chissà quale cassetto, nella sua vita precedente Vito era stato un brillante professore universitario, una star nel suo Dipartimento, che riempiva le aule con i suoi corsi di filosofia politica, sempre in giro per le più prestigiose Università del globo che scazzottavano tra loro per strappargli un ciclo di conferenze. Poi una matricola – della quale non ricorda nemmeno il nome, ma che nei suoi ricordi si materializza in uno sguardo satanico che gli ammicca da dietro una spalla, mentre lui sbafa e ansima sui suoi biondi e lisci capelli, tenendola per i fianchi levigati e affondando il ventre fra le chiappe tonde e dure – lo mise nei casini per una storia di sesso e coca, e il prof. vide la sua carriera stroncarsi di colpo. Dopo qualche anno di vagabondaggio, rientrò nel circuito dell’istruzione, ma come personale ATA, bidello insomma; tuttavia non passa molto – per la serie il lupo perde il pelo ma non il vizio (e si capisce, a questo punto, di che pelo stiamo parlando!) – che si ritrova ancora a girovagare bar bar senza un lavoro e con pochi soldi in tasca.

Viveva di espedienti, Vito Cammarota, portando la spesa alle vecchie per i vicoli di Montecalvario o ramazzando a fine serata il locale di qualche gestore che lo aveva preso in simpatia. Raramente rimediava lezioni private di latino o greco o qualsiasi altra materia che rientrasse nella sua ampia sfera di competenze. Più spesso gli capitava di racimolare qualcosa facendo ricerche bibliografiche per conto di laureandi e avviando loro le tesi e correggendo i vari capitoli – erano questi indubbiamente i ricavi migliori, ma se poteva evitava: entrare in quei luoghi frequentati nell’altra vita gli dava un moto di nausea, che presto si convertiva in repulsione vera e propria. Poi, il colpo di culo: un amico – un vecchio amico, della sua vita precedente – lo incontra ubriaco per strada, se lo porta a casa, gli dà una ripulita e un vestito nuovo e lo raccomanda ad una sua conoscente, una ricca matrona del quartiere alto che gli rimedia un lavoro da portiere in uno degli stabili di sua proprietà sito in via Toledo, di quelli con la doppia faccia, una che dà sulla strada dabbene dello shopping, l’altra sulla vita dei Quartieri, sulla vita che brulica e fermenta in un odore forte, aggressivo, che ti si azzecca addosso come l’afa di agosto. Il miglior lavoro che abbia mai avuto, disse stringendo le mani del suo amico-benefattore, quasi con le lacrime agli occhi.

Ed eccolo lì adesso, il vecchio Vito Cammarota, mano immersa nei boxer a massaggiarsi le palle, sigaro fumante penzoloni tra le labbra, occhio acquoso e mezzo addormentato ipnotizzato sul video lattiginoso che gli rimanda l’immagine delle macchine parcheggiate nell’autorimessa. Sta lì per prendere sonno, quando il rumore di un motore che sgasa proprio sotto la telecamera lo scuote. L’auto parcheggia nel suo lotto riservato e ne scende la sig.ra De Rosa seguita da un uomo.

Gran tocco di femmina la sig.ra De Rosa, pensa Vito, stropicciandosi gli occhi nel momento in cui i due cominciano a togliersi rapidamente i vestiti e le bocce bianche e sode della donna esplodono nel loro biancore, rischiarando la penombra fuligginosa del garage. Stanno per cominciare l’ineluttabile, quando la macchina dell’avv. Cabasissi parcheggia a una decina di metri da loro. I due amanti si genuflettono rapidamente rivestendosi alla buona, coprendosi le parti intime, più che altro. Scampato il pericolo di essere sorpresi in flagrante, riprendono a maneggiarsi più infoiati di prima, con l’adrenalina ancora in circolo nelle vene gonfie di sangue e di libidine. Ad un tratto lei scivola, forse la scarpa o ha bevuto un po’ troppo e, prona sul cofano ancora tiepido, gli offre il culo. Lui, ben piazzato, raccoglie immediatamente l’invito, impugna con la destra il cazzo bello duro e con la sinistra si tiene su la maglietta, mentre comincia a stantuffarla di buona lena. Hanno qualche impaccio con le mutande di lei, e nello sfilarle la donna si ritrova distesa di schiena sul cofano. Il cambio di posizione non dispiace al novello cicisbeo, che riprende a fottersela con buon ritmo. E quanto le piace, alla sig.ra De rosa, che ansima forte e si morde il labbro inferiore per trattenere i singulti, mentre si tira addosso il maschio arrapato, gli allaccia le gambe alle reni possenti, le braccia al collo taurino, e gli si avvinghia contro attorcigliandovisi come un’edera rampicante alla propria pertica, assecondandone i colpi col proprio bacino e con un movimento morbido e rotondo, da addomesticatrice scafata. Lui da par suo la penetra furente, con decisi uppercut di ventre, che sollevano la donna dal cofano dandogli così la possibilità di abbrancarle le floride chiappe. A quest’immagine, Vito decide che è arrivato il momento di cacciarlo fuori. È già duro, arcuato e venoso, sormontato da una cappella gonfia e rossastra come una mela annurca. Si sputa sul palmo della destra e comincia a menarselo forsennatamente, sbavandosi sulla barba sale&pepe e grugnendo come un porco con l’enfisema. Quando lei si rimette prona e si tira contro per una gamba il maschio, che riprende a lavorarsela fra le chiappe, e si volta per un istante verso la telecamera mostrando un’espressione lasciva e deformata dal piacere, Vito Cammarota non ci vede più, e si scartavetra l’uccello compulsivamente, sentendo l’orgasmo bollente fermentargli nelle viscere e gorgogliare forte, pronto a schizzare come schiuma dalla boccia di Cinzano a Capodanno. Troiamaiala, ghigna nel vedere la donna con le ginocchia piegate che va incontro ai colpi del cazzo, sempre tenendosi artigliata alla coscia del manzo per avere più spinta, digrignando i denti ed incitando il suo stallone, che prende a montarla sempre più velocemente fino a schizzarle dentro tutto lo sbrodo dei coglioni, inarcando ripetutamente la schiena per le ultime botte e per gli spasmi che cominciano a risalire la spina dorsale. Nel momento in cui la sig.ra De Rosa schianta sul cofano della macchina, soddisfacentemente sfinita, Vito Cammarota spruzza il suo piacere sulla canottiera, abbandonandosi a sua volta contro lo schienale della poltroncina girevole.

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Videochiamate hot con Claudio

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Feb 8, 2023

Ornella voleva passare alle videochiamate per farsi vedere mentre si masturbava e guardare Claudio che si segava.

Lei lo propose a Claudio che doveva ancora installare l’app e poi si sarebbero potuti vedere attraverso lo smarthphone.

Si diedero appuntamento per il pomeriggio. Ornella si mise tranquilla in camera seduta sul letto con la fica che vedeva con la videocamera dello smarthphone, poi sullo schermo comparve il cazzo in erezione di Claudio.

Lui le disse che era eccitato dall’idea di vederla mentre si toccava e udire i suoi orgasmi.

Ornella rispose che le piaceva vedere un uomo che si sega e moltissimo la sborra come aveva scoperto con videochiamate con altri uomini, con cui poi aveva chiuso.

Lei guardava Claudio che si segava e lei si masturbava guardando la sua fica sullo smartphone e gemeva, gemeva fino a venire con degli strani grugniti che erano i suoi orgasmi.

Lei venne più volte poiché era multi orgasmica.

Ornella fece vedere a Claudio la mano piena dei suoi umori e come aveva bagnato il letto.

Lei gli disse che avrebbe voluto fargli vedere il culo mentre si toccava messa alla pecorina, posizione in cui veniva molto di più forse perché inseguiva le sue fantasie, lasciandosi andare di brutto.

Ornella venne molte volte e Claudio le disse che era fantastica, che il suo cazzo non era mai stato così grosso e che l’ aspettava per farle vedere la sborra.

Così lei cambiò posizione e si mise a sedere e si godette l’abbondante sborra di Claudio, che lei avrebbe voluto leccare tutta.

Inoltre, lei avrebbe voluto lucidargli il cazzo con la lingua.

Lui disse che amava la sua fica ben sviluppata ed anche il suo clitoride cicciuto, tutto da succhiare.

Ornella rispose che avrebbe voluto essere trombata in tutti i modi possibili tranne il missionario che odiava perché in quella posizione non sentiva nulla.

Claudio disse che con lui avrebbe goduto anche in quella posizione grazie alle sue spinte vigorose e al suo desiderio.

I due erano molto eccitati e Ornella in mancanza di un vibratore (che voleva comprare al più presto), prese una grossa zucchina su cui mise dell’olio dell’oliva e se la infilò nella fica immaginando che fosse l’attrezzo di Claudio.

Lui ribatté che il suo cazzo era più grosso e lei ammise che era vero, ma che non era abituata ai cazzi grossi poiché quello del marito non lo era.

Lei godette molto nel sentire la struttura rigida della zucchina lungo le pareti della sua fica e avrebbe voluto che Claudio fosse lì con lei.

Venne più volte mentre Claudio sborrò altre due volte.

A lei rivenne una voglia furiosa, si masturbò ancora con la zucchina finché non la spappolò e la buttò nella spazzatura.

I due si scambiarono delle foto così da potersi masturbare da soli guardandole.

Claudio le spiegò che era molto tempo che non veniva tre volte di seguito. Lei disse che avrebbe comprato un vibratore per godere ancora di più.

Ornella ribadì a Claudio che amava la sua sborra abbondante e cremosa tanto che avrebbe voluto essere con lui per spalmarsela da tutte le parti e leccarla.

Gli disse che avrebbe acquistato al più presto un vibratore, così si mise a guardare un sito di sex toys, avrebbe voluto un grosso vibratore, ma c’era scritto che non era adatto ai principianti come lei.

Era indecisa e alla fine scelse un vibratore wanda a forma di microfono in grado di far godere uomini o donne con le sue vibrazioni.

Ornella doveva imparare con quello per poter passare al suo sogno cioè un vibratore XXL.

Lei acquistò anche un dildo vale a dire un cazzo realistico senza vibrazione di 17,5 cm e con una circonferenza di cinque.

Un giorno le arrivò a casa anche un pacco che non aveva ordinato in cui c’erano palline vaginali senza il telecomando wireless di dotazione.

Claudio le telefonò e le disse che il telecomando l’aveva lui, così che la potesse veder venire, mentre erano in videochiamata.

Lei non vedeva l’ora di farla e si inserì le palline nella fica da sdraiata e lui le disse che le aveva messe alla velocità tre su una scala che arrivava a dieci.

Lei era piacevolmente sorpresa dalla vibrazione che riteneva abbastanza potente, poi lui l’aumentò a cinque e lei inizio a gemere.

Lui la mise ad otto e lei ebbe diversi orgasmi di seguito tanto che Claudio ebbe una grossa erezione, si segò e venne con un’abbondante sborrata.

Lui disse che la reazione delle palline in lei lo aveva eccitato come non mai e che aveva avuto una grandissima idea a mandargliele.

Ornella non era ancora sazia di orgasmi e gli volle far vedere il dildo che si infilò nella fica fino ad arrivare in fondo e lo faceva entrare e uscire, gemendo finché non ebbe un potente orgasmo.

Era così concentrata su se stessa che non aveva guardato Claudio che si segava, ma vide che aveva sborrato ancora.

Lui disse che non ne aveva potuto farne a meno, anche se, era rimasto un po’ male che non l’avesse guardato.

Claudio disse che era stata una bomba e che avrebbe voluto essere li a infilarle il dildo.

Le spiegò che ne esistevano anche di più pratici col manico, ma lei ribatté che ne voleva uno che assomigliasse ad un vero cazzo e quelli col manico non ci assomigliavano.

Ornella aveva ancora voglia, si mise a pecorina e mise lo smartphone ad inquadrare il culo, mise sopra la fica il vibratore wanda fino a che venne con un grido selvaggio.

Anche Claudio era venuto ancora come testimoniava la sua sborra.

Le disse che era fantastica, sensuale e che suo marito era un pazzo a non fare del sesso con lei.

Le cose erano così che lei si proponeva al marito solo quando la voglia di cazzo aveva il sopravvento su tutto.

Lei avrebbe voluto un marito che facesse l’amore con passione con lei e anche a dirla tutta con un cazzo più grosso.

Questi erano desideri che non realizzabili per cui si procurava piacere masturbandosi e con le videochiamate con Claudio.

Avrebbe voluto fare sesso e godere con lui che l’avrebbe sbattuta senza pietà.

Ornella voleva godere con un uomo che apprezzasse il suo essere donna senza vergogna.

D’altronde se non puoi dire a tuo marito i tuoi desideri sessuali, a chi li devi dire?

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