La prima volta nei bagni della stazione

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Ott 19, 2022

Settembre 2011.

Scendo dall’autobus e ti vedo venirmi incontro. È la prima volta che ci vediamo dopo mesi di chat. Non mi dici nemmeno ‘ciao’ che mi divori le labbra. Mi spingi la lingua dentro la bocca, e mi scompigli i capelli con una mano, mentre con l’altra mi stringi il fianco. Non mi interessa se ci guardano, ti voglio da così tanto tempo che mi lascio travolgere da te. Ti allontani, lasciandomi senza fiato e vogliosa di averti ancora sulle mie labbra. Mi guardi, mi sorridi: “Ciao, come stai?”. “Sconvolta, ma ne voglio ancora” sorrido e arrossisco. Ti vedo ammirare il mio seno e scendere sui miei fianchi. Sono eccitata, sento i capezzoli inturgidirsi e spingere sul tessuto del reggiseno e della maglietta. Mi prendi per mano e mi porti in centro. Mi fai da Cicerone, passeggiamo per mezza mattinata parlando e scherzando. Mi accarezzi, mi baci dolcemente, ma la passione prende il sopravvento. Ci vogliamo entrambi, ma nessuno dei due ha un posto dove andare. Sulla via del ritorno passiamo davanti la stazione centrale, vicino i bagni non c’è nessuno, la tabaccheria è anche chiusa. Ci guardiamo, mi sorridi e mi conduci in uno di essi. Chiudi la porta a chiave, mi ci sbatti contro e mi baci con violenza. Non riesco a trattenere i gemiti, amo come lo fai. Continui a baciarmi passando le mani sotto la maglietta facendomi sentire il freddo della tua pelle. Mi palpi le tettone con ardore, mi stuzzichi i capezzoli duri, me lo stringi, mi mungi. Gemo ancora ma questa volta mi metti una mano sulla bocca, perché è appena entrato qualcuno. Spalanco gli occhi, ho paura che ci scoprano. Mi guardi eccitato, felice. Mi giri, tenendomi la mano sulla bocca, mi abbassi i jeans e con un piede mi divarichi le gambe. Sento la tua mano accarezzarmi il culo, mi vengono i brividi, sei così delicato. Fuori non si sentono rumori, non dovrebbe esserci nessuno. Sbam, uno schiaffo sul culo. Gemo, sorpresa ed eccitata. Sbam. Un altro schiaffo. Sbam. Sbam. Ho il culo così rosso che è diventato ultrasensibile, tremo di piacere anche se me lo sfiori. Ti sento toccare il mio piacere. Ti avvicini al mio orecchio sussurrandomi: “Quanto ti piace così? Oh non rispondere, lo sento. Sei fradicia”. Non aspetti la mia risposta, sento la tua zip abbassarsi e di colpo mi entri dentro. Mi riempi, mi scopi lì, nei bagni della stazione con la gente che entra ed esce, ignari di noi due mezzi nudi che facciamo l’amore. Continui a scoparmi, tirandomi la testa all’indietro premendo dalla bocca, baciandomi il collo e le spalle. I miei gemiti strozzati risuonano in quel bagno sempre più forte fino a raggiungere l’orgasmo. Comincio a tremare, in piedi. Sento i muscoli della vagina pulsare intorno al tuo cazzo. Mi stringo e mi rilasso sempre più frequentemente. Mi sussurri: “Smettila, altrimenti mi fai venire”. Sorrido, è proprio quello che voglio. Mi giro di scatto, ti sorrido e mi inginocchio continuando a guardarti. Apro la bocca in attesa di riceverti e gustare ogni tua singola goccia. I miei occhioni lucidi e vogliosi ti eccitano. Non resisti, mi afferri la testa con le mani e ti avvicini facendolo entrare fino alle tonsille. Dopo poco comincio a lacrimare, gemo, sbavo e….. tu esplodi nella mia gola. Sento ogni schizzo scendermi nella trachea scaldandomi la gola. Sei così buono, sai di menta!

💥 CONTINUA A LEGGERE 💥

ADD COMMENTS | Tags : , ,

Giochino a tre: 20° atto

Posted by admin under Incontri Erotici on mercoledì Ott 19, 2022

Sono a casa a scrivere racconti erotici anche ispirati dai giochi sessuali che ho fatto ultimamente. Non aspetto nessuno, quando improvvisamente suona il campanello.

E’ il postino che già mi guarda con occhi assassini verso la scollatura, io cerco di tapparla, ma ormai lui ha visto. Quindi, mi leva la maglietta e il reggiseno e si mette a succhiarmi, a leccarmi i capezzoli mentre io presa di sorpresa non faccio altro che gemere, gemere. Quindi, lui mi toglie anche i pantaloni e si mette a leccarmela facendomi venire. Nel frattempo, siamo passati dal salotto alla camera da letto. Lui conduce il gioco come se mi conoscesse da sempre. A questo punto, io gli tolgo la cintura, tiro giù la zip ed esce un cazzo di notevoli dimensioni. Io mi eccito ancora di più. Lui mi chiede se mi piace la pecorina. Io rispondo di sì e molto. Però propongo di ri andare in salotto di mettermi mezza sdraiata con il busto sul tavolino e con il culo all’insù, mentre lui in piedi potrà penetrarmi in maniera più profonda.

Lui dice che ho ragione quindi andiamo al tavolino e mi metto in posizione e lui mi penetra in un solo colpo, facendomi all’inizio un po’ male. Poi, invece si muove più lentamente facendomi gemere, gemere per non so quanto tempo fino a che sento la sborra calda nella mia fica. Mi dice che ho veramente una fica di prima categoria. Io gli rispondo che anche il suo cazzo è veramente notevole. Lui mi dice se sono interessata ad un altra scopata. Io gli rispondo che l’abbiamo appena fatta e lui mi dice che tra una erezione e l’altra passano pochi minuti, di solito.

Io gli dico che vorrei fare tanto un pompino se lui è d’accordo. Lui lo è. Andiamo in camera lui sta in piedi, io accucciata gli prendo in mano il cazzo che è veramente durissimo, poi lo lecco, lo prendo lentamente in bocca. Poi, lui si muove scopandomi la bocca finché sborra senza avvertirmi. Io ingoio con goduria e lui mi dice che è veramente soddisfatto perché è la prima volta che una donna ingoia la sua sborra.

Mi dice che ora vorrebbe incularmi, io dico che si lo sono stata inculata, ma non da un cazzo così grande e grosso. Allora lui mi risponde che vorrebbe farlo con io sopra e così facciamo e io godo, godo, muovendomi piano su quel cazzo. Lui viene dopo un tempo che mi sembra infinito con ancora tanta, tanta sborra.

Io gli dico che non ho mai incontrato un uomo con questa resistenza e lui mi risponde che non credeva a vedermi che fossi così disinibita. Gli dico che è la prima volta che lo faccio con un postino e che da ora in poi quando vorrà potrà suonarmi e se non risponderò vorrà dire che sono impegnata. Gli dico che sono impegnata in un trio, ma non so se loro vorranno accogliere un nuovo elemento, prima dovrei parlarne con loro. Quindi, telefono a Caterina gli parlo del postino e del suo cazzo e lei sembra davvero curiosa di provarlo. G. è dubbioso, ma mi sente entusiasta e quindi sì, la prossima volta ci vedremo in quattro.

Ci vediamo a casa di G. io arrivo con il postino che si chiama Marco. Caterina si avvicina a Marco e inizia a spogliarlo, mentre lui spoglia lei. Senza tanti preamboli se ne vanno in camera, lasciando me e G. da soli. G. è un po’ arrabbiato perché gli piace giocare con noi due donne. Io gli rispondo che c’è tempo, ora Marco e Caterina si debbono conoscere come io ho già conosciuto Marco. Quindi, propongo a G. di fare sesso, gli faccio vedere la mia biancheria intima che ho comprato in un sexy shop. E’ quella col buco, così sente subito quanto sono bagnata e si eccita velocemente con una bella erezione. Dice che mi vuole subito lì sul tavolino quindi mi fa allargare le gambe e poi metterle sopra le sue spalle così da penetrarmi in maniera profonda. Io non aspetto altro e lui mi penetra con un solo colpo facendomi quasi male, ma allo stesso tempo mi arrivano ondate di piacere estremo. Poi continua a entrare e uscire, entrare e uscire dalla mia fica dicendomi che è proprio eccezionale finché non sborra e io vengo selvaggiamente.

Poi ci baciamo sulla bocca, poi la sua bocca scende giù verso i seni che succhia in maniera avida. E’ così che ci trovano Caterina e Marco che ci propongo di andare in camera per vedere di giocare almeno in tre con il quarto che farà il passivo guardando. Quindi, io, Caterina e Marco andiamo a letto mentre G. si mette nella poltrona a guardarci. Marco si mette a leccare la mia fica mentre Caterina mi succhia i capezzoli. Caterina chiede a Marco di trombarmi con io sopra, mentre lei mi inculerà con il vibratore medio. Io dico che ho un po’ paura, ma Caterina ribatte che debbo solo pensare a godere. Così mi metto sopra il cazzo di Marco e Caterina lentamente mi infila il vibratore e io godo come non mai. Però mi viene in mente che potrei essere posseduta da due uomini e non da un uomo e un vibratore. Dico quello che penso, ma G. non è molto propenso. Gli sembra veramente troppo. Se proprio voglio due cazzi, mi potrà far avere il suo in bocca e allora mi propone di mettermi alla pecorina con Marco dietro e lui davanti che mi darebbe il suo cazzo in bocca.

Così facciamo e io godo, godo, godo come non mai per un tempo indefinito, finché non vengo. G. però non è venuto e quindi Caterina gli finisce il pompino. Guardo G. e so perfettamente che non è contento e forse è un po’ geloso di Marco, visto che, tra una erezione e l’altra passano pochi minuti ed è già pronto per riprendere con Caterina che non lo fa attendere. Io vado da G., ma lui si ritrae, si vergogna perché il suo cazzo è ancora moscio, ma io gli dico che è normale e che è Marco che è differente.

Lui mi dice di andare via da quella camera e così facciamo. Andiamo in salotto a parlare e mi dice che se quel Marco non se ne va, il nostro trio si scioglierà. Io dico di aspettare che Caterina e Marco terminino, ma lui ribatte che ci vorranno ore e lui non lo vuole più vedere. Quindi, vado di là a interrompere Caterina e Marco e dicendo a Marco che purtroppo deve andarsene e che ho fatto male a introdurlo nel nostro trio. Lui è visibilmente arrabbiato, ma non risponde nulla. Si veste velocemente e se ne va.

A me è passata la voglia e anche a Caterina e lo diciamo a G, che dice che sarà per un’altra volta ed è categorico sul fatto che non vuole un altro uomo. Un’altra donna forse, ma un uomo assolutamente no.

💥 CONTINUA A LEGGERE 💥

ADD COMMENTS | Tags : , ,