La prima volta nella sauna

Arrivata a casa, mando un messaggio a Veronica, lei mi risponde che è stato bellissimo e che la prossima volta, ci vedremo in un centro benessere con sauna.

Le chiedo se abbia mai rimorchiato lì, oltre alla sua prima donna.

Lei mi dice che quella è stata l’unica volta, ma io non le credo, Me la immagino completamente nuda e una giovincella con seni appena accennati a leccargliela.

Mi inumidisco al pensiero, ma debbo pensare a fare la cena. Sarà una cena non pretenziosa come al solito.

Torna mio marito, ma sono distratta al pensiero di Veronica nella sauna. Da un lato sono gelosa, dall’altro lato sono bagnata al pensiero di lei con un’altra magari giovane e inesperta che Veronica comanda a suo piacimento.

E io guarderei e poi farei quello che mi ordina Veronica per darle maggiore piacere.

Tutta la notte penso a questa situazione, ma non so se dirlo a Veronica, perché tra noi c’è molta intesa, ma ci siamo appena conosciute e non so se lei sia propensa a coinvolgere una terza donna.

Mi sento molto porca, ma che ci posso fare se mi eccito da matti. Magari per non rischiare di essere viste potremmo farlo a casa di Veronica oppure in albergo.

Lei nel primo mattino mi contatta e mi manda un video in cui si sta masturbando.

Mi dice che ha molta voglia e che non vede l’ora di vedermi.

Io le dico che anche per me è così e le chiedo se ci possiamo vedere oggi.

Lei mi risponde che non è possibile, ma che per domani ha prenotato la sauna per due ore per noi tre perché porterà un’amica con cui fa sesso occasionalmente.

Io le dico che sono eccitata all’idea e le chiedo l’età dell’amica.

Lei mi dice che si chiama Patrizia e che è molto più giovane di noi avendo solo venticinque anni, ma che è molto sveglia, visto che l’ha conosciuta a diciannove anni.

Mi dice che è fidanzata e che a volte il suo fidanzato che ha un notevole cazzo, è stato coinvolto nei loro giochi.

Le domando come sia Patrizia fisicamente e risponde che ha dei gran bei seni, bei fianchi e una fica tutta da leccare.

Io le chiedo sfacciatamente se mi può mandare una foto di Patrizia.

Veronica mi dice che non le sembra il caso poiché Patrizia ancora non mi conosce.

Le rispondo che questo acuirà la mia fantasia e il mio desiderio e che non vedo l’ora di essere a domani e che sono già bagnata all’idea.

La giornata trascorre in maniera noiosa e lenta, ma sono molto eccitata per l’indomani e penso che non ho un costume sexy, ma non è la stagione per comprarlo, essendo inverno.

L’indomani ci troviamo fuori dal centro benessere, poi entriamo.

Veronica ci presenta alla titolare, che ci guarda in maniera strana.

Veronica ci dice che ha fatto dei giochini anche con lei e che probabilmente è gelosa perché l’ha esclusa poiché si era innamorata ed era diventata quasi una stalker.

Le dico che forse dovrebbe cambiare centro benessere.

Veronica mi dice che dalla prossima volta, se ci sarà, andremo in città.

Mi presenta Patrizia, che è molto più bella di quanto avevo immaginato.

Si spoglia e resta in un micro bikini bianco, da cui, traspariscono sia i capezzoli belli rotondi e già dritti, sia il cespuglio della fica.

Mi spoglio anche io che ho un costume intero olimpionico quindi non sexy e inizio ad avere caldo perché Patrizia, mi guarda come se volesse spogliarmi.

Io ricambio lo sguardo diventando tutta rossa.

Veronica ci guarda e dice che è contenta della nostra intesa.

Entriamo nella sauna, io non faccio a tempo a sedermi che Patrizia mi viene vicino, mi butta un po’ giù il costume, così da avere il seno di fuori.

Lei mi dice che ho dei capezzoli stupendi e prende a succhiarli.

Veronica ci guarda dall’altra parte della sauna, si toglie lo slip del costume e si masturba sfacciatamente, godendo, gridando quasi.

Io le dico che è meglio non farsi sentire, ma lei mi dice, che anche nell’altra sauna ci sono delle amiche che si danno piacere.

Poi non riesco a dire altro perché Patrizia mi ha spogliato e mentre continua a succhiarmi i capezzoli, mi masturba fino a farmi arrivare al primo orgasmo.

Lei mi chiede se sono multi orgasmica e io rispondo di sì.

Patrizia mi dice che ora devo darle un po’ di piacere e poi avrò altri orgasmi.

La spoglio, lei allarga le gambe e io mi metto a leccargliela mentre lei si tocca la sua quarta di reggiseno.

Patrizia dapprima sospira piano poi arriva il primo orgasmo, seguito da altri tre.

Veronica continua a masturbarsi ed io le chiedo se ci voglia con lei.

Lei mi dice che vuole continuare a vedere il nostro spettacolo. Mi dice che non si aspettava una intesa subitanea tra me e Patrizia, ma che è felice, che mi stia divertendo con lei.

Io le dico che Patrizia è stupenda, molto bella e non credevo che volesse fare sesso con me.

Veronica mi dice che anche io debbo credere nella mia bellezza di cinquantenne.

Mi muovo con la testa e bacio Patrizia sulla bocca. Lei è estasiata dal sentire i suoi umori. Io nel frattempo metto le mani sui suoi seni, li impasto, tocco i turgidi capezzoli. Lei è estasiata così come lo sono io.

Mi dico che debbo solo pensare a godere. Non credevo di essere una porca bisex alla mia età.

Patrizia mi dice che vuole leccarmela perciò mi metto a gambe larghe e la sua lingua lussuriosa prende a esplorarmi la vagina, dapprima in modo timido, poi in maniera più decisa facendomi godere a ripetizione.

Veronica continua a guardarci e ci chiede una cosa che ci fa sobbalzare ossia se ai nostri giochi possa partecipare come osservatore anche suo marito.

Io non so che dire, anche se ho scoperto, che non mi vergogno a farmi vedere da Veronica, altra questione è suo marito.

Patrizia dice che va bene, io dico che debbo pensarci.

Veronica mi chiede quali problemi ci possano mai essere e io rispondo che prima vorrei che mi fosse presentato suo marito.

Veronica mi dice che non ne vede il motivo perché si limiterà a guardare e al massimo farà sesso con lei.

Le dico che mi sentirei in imbarazzo e che ho paura di bloccarmi nel fare sesso con Patrizia. Lei mi dice che non succederà perché il marito sarà nell’altra stanza e ci vedrà tramite lo specchio che è come quelli da sala di interrogatoria della polizia, per cui noi non lo vedremo.

A questo punto le dico che va bene.

Veronica ci chiede se si può aggiungere ai nostri giochi ed entrambe rispondiamo in maniera affermativa.

Veronica ci dice che saremo le sue schiave e che se non faremo ciò che ci ordina, ci punirà.

Patrizia dice che va bene e anche io, ma solo perché l’ha detto lei.

Veronica ci ordina di leccargliela tutte e due, si mette a gambe larghe, io a sinistra, Patrizia a destra e la lecchiamo, ognuna dalla nostra parte.

Talvolta le nostre lingue si incontrano e Veronica ci dice di continuare così perché gode di più.

Siamo lì a fare sesso che sentiamo la porta aprirsi.

E’ la titolare del centro benessere, che entra e ci chiede se può guardarci.

Veronica le dice di sì, ma che non può partecipare, né masturbarsi.

La titolare che si chiama Benedetta piagnucola, dicendo che le verrà tanta voglia guardandoci, ma Veronica è ferma e le dice che quella è la punizione per il suo stalking.

Benedetta dice che non lo farà più e allora Veronica impietosita le consente di guardarci e toccarsi.

Benedetta si spoglia rimane in biancheria intima raffinata di pizzo, si toglie le mutandine e prende a masturbarsi furiosamente, venendo quasi subito.

A me eccitano gli orgasmi di Benedetta e smetto per un attimo di leccare la fica di Veronica che mi chiede cosa abbia. Io le rispondo che ho voglia.

Lei mi dice che ha molto desiderio e di continuare a leccarla altrimenti i prossimi giorni mi farà stare senza mutandine e sa che per me sarebbe un problema perché la mia eccitazione bagnerebbe i vestiti.

Obbligata continuo a leccare come Patrizia quando a un certo punto sento una mano che mi masturba. Mi giro ed è Benedetta che dice vuole fare sesso con me e che le sono piaciuta da subito.

Veronica ci guarda e ci concede di fare sesso, dicendo di metterci dalla parte opposta della sauna cosi che possa guardarci.

Benedetta è una bella donna, mora, alta, mediterranea, con i seni che le traboccano dal reggiseno evidentemente di una taglia inferiore. Non resisto e glielo tolgo subito e emergono le sue meravigliose tette, su cui spiccano al centro dei grandi capezzoli scuri.

Mi metto a succhiarglieli, ma lei ha altri progetti e mi ordina di leccargliela e mi prende la testa e la mette davanti alla sua fica con un rigoglioso cespuglio nero.

Lei ha le gambe ben larghe e io lecco, lecco, lecco fino a farla venire molto volte.

Mi dice che sono molto brava e che ora lei lo farà a me.

Mi chiama porca, maiala constatando che la mia fica è bagnatissima.

Poi si mette a leccarla, mugolando di soddisfazione che mi fanno ancora più bagnare mentre godo senza ritegno guardando Veronica che a sua volta mi guarda con malizia.

I miei gemiti e quelli di Veronica si sovrappongono, il nostro è un gioco di sguardi che significa solo che non vediamo l’ora di saltarci addosso.

Come se ci fossimo messe d’accordo, ci alziamo nello stesso momento, mentre le nostre due leccatrici ci guardano sgomente.

Ci muoviamo, ci baciamo appassionatamente e diciamo alle altre due di andarsene, che vogliamo stare sole.

Le due non vogliono andarsene, non sanno cosa ci sia preso.

Noi le urliamo contro e quelle se ne vanno, mentre noi restiamo non a fare sesso bensì l’amore.

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