La prima volta a casa sua

Passano tre giorni, prima che Veronica mi chiami, mi dice che è stata molto impegnata col lavoro, ma che ha pensato spesso a me e che non vede l’ora di rivedermi.

Io le dico che per me è lo stesso e che mi sono masturbata molto, pensando a quello che è successo tra noi.

Lei mi dice che ha fatto più sesso con suo marito e io ci rimango un po’ male.

Lo so, lei ama suo marito ed è logico che ci vada a letto.

Mi chiede se posso andare a casa sua nel pomeriggio, io le rispondo che non ci sono problemi.

Mi dà il suo indirizzo e ci accordiamo per vederci alle 15.

Sono le dieci del mattino non manca molto al nostro appuntamento, sono molto eccitata. Per fortuna mio marito non tornerà a mangiare a casa, così posso pensare a Veronica, mi viene da toccarmi, ma non lo faccio perché voglio conservare tutta la mia voglia per lei.

Arriva finalmente l’ora di andare da Veronica.

Giungo alla sua abitazione che è principesca, sono intimidita, lei mi dice di non farci caso, che l’arredamento è stato curato da suo marito e che lei non l’ama troppo.

Non parliamo, ci baciamo e mi porta su in camera da letto, in cui, spicca un letto king size.

Le dico che sono contenta del letto, ma lei non parla si spoglia e mi dice di fare lo stesso.

Siamo nude, ci gettiamo sul letto, lei va subito alla mia fica bagnata e mi chiama mia porca.

Io le rispondo di si e lei si mette a leccarla avidamente, facendomi raggiungere rapidamente svariati orgasmi finché non le squirto in faccia.

Lei mi chiama amore, io le rispondo allo stesso modo, poi si muove, mi bacia in bocca e io sento il sapore marino del mio squirting.

Poi la metto sotto di me e le tocco i suoi seni che adoro, poi le succhio i capezzoli.

Le mi dice di strusciare la mia passera sulla sua e a lei, ma anche a me, sfuggono molti gemiti.

Poi, sentiamo un rumore, in camera, entra un uomo, che dice che vuole solo osservare.

Io sono in imbarazzo. Veronica dice all’uomo che è suo marito, di andarsene, che non erano questi i patti per quel giorno.

Si sentono i suoi passi che scendono le scale e infine lui che esce dalla porta.

Veronica mi dice che il marito avrebbe dovuto essere a lavorare e che forse ha sentito quando le ha telefonato, visto che era ancora in casa.

Veronica mi dice che lui è molto incuriosito dalle donne di lei e che stasera lui le dirà cosa pensa di me.

Io le dico maliziosamente che spero di essere piaciuta a suo marito. Lei mi risponde che io sono il suo tipo.

Io le dico che lei è bellissima, sensuale.

Lei mi dice che suo marito l’ha tradita senza dirglielo e che lei se l’è presa per la bugia, non per il tradimento in se stesso.

Veronica mi dice che i patti era dirselo e magari condividere la partner insieme, come già era successo altre volte.

Veronica mi bacia sulla bocca, mi dice di non pensare a suo marito, ma a noi due. Io vado giù, metto la testa tra le sue gambe e la lecco in maniera profonda, come piace a lei.

Lei viene, ma non squirta. Mi dice di non badarci, che comunque è venuta.

Io le dico che vorrei mettere la mia fica sopra la sua bocca e che lei la leccasse.

Lei mi dice di farlo e mi lecca, io mi sciolgo con quelle leccate, quasi le cado addosso, per fortuna, c’è la testata del letto, su cui mi appoggio.

Vengo moltissime volte e mi viene da ricordare quando secoli prima, me lo faceva mio marito, ma Veronica è molto più brava di lui.

Le squirto in faccia in maniera abbondante, ma lei è contenta e dice che ora lo debbo fare a lei.

Mi metto sdraiata, lei viene con la fica sopra la mia bocca e io prendo a leccarla, leccarla, lei viene, geme come una porca, fin quando non squirta in maniera più copiosa di me.

Mi dice che non aveva mai squirtato così tanto in una sola volta.

Mi confida che nei giorni scorsi oltre ad aver rapporti quotidiani col marito, cosa che non succede quasi mai, si è anche masturbata moltissimo.

Veronica mi dice che non mi rendo conto della mia sensualità e della mia carica erotica.

Io le rispondo che l’attribuisco alla mia voglia arretrata.

Lei mi dice che non è solo quello. La carica erotica ha a che vedere con la sensualità e che quella è innata.

Io le dico che anche lei è molto sensuale, che mi fa impazzire. Lei mi dice che anche per lei è lo stesso.

Poi, si gira prende da un cassetto due dildo identici e un dildo più piccolo, troppo piccolo. Le chiedo a che serva e lei mi dice che l’ha comprato per il mio culo vergine.

Io arrossisco, lei mi mette un dito nel culo, io gemo, mi piace, non lo credevo.

Veronica senza dirmi nulla, mi infila il dildo piccolo, mi piace, gemo, gemo, lei me lo infila tutto e mi dice che considerata la mia porcaggine, oggi stesso potrò passare al dildo grande.

Io le dico che ho paura, lei mi dice che è esperta di buchini e che il mio è abbastanza largo per essere vergine.

Le confesso che mi sono sverginata l’ano con una zucchina imbevuta d’olio. Lei mi bacia in bocca e mi infilo il dildo grosso, io le dico che mi fa male, lei mi risponde di attendere il piacere, che arriva così inaspettato che mi fa tremare le gambe.

Lei mi bacia ancora, mi dice che sono una cagna in calore. Io le dico che non mi piace essere chiamata così.

Veronica mi chiede scusa e mi chiama la sua grande porca.

Mi toglie il dildo, poi prende l’altro, me lo infila nella fica bagnatissima e vengo molto rapidamente.

Lei si mette a pecorina, mi dice di infilarle il dildo che ha usato nella mia fica nel suo culo. Veronica mi dice che è bellissimo sentire il dildo umido dei miei umori.

Io le dico che la cosa mi fa molto eccitare, che ho voglia di masturbarmi, lei mi prega di attendere di averle trombato il culo.

Veronica viene molto rapidamente e io posso masturbare la mia fica bagnatissima, tanto che, ci entrano ben quattro dita.

Lei mi chiede se ho mai provato il fisting, io le dico di no, che ho paura di infilare una mano nella fica. Ci provai, ma me ne entrò solo la metà.

Veronica dice di farle vedere, io lo faccio, lei mi spinge la mia mano dentro, tocco le mie pareti interne, ma non è che provi chissà cosa.

Lo dico a Veronica che invece è bagnatissima, tanto che riesce a fare il fisting da sola.

Io la guardo ammirata e mi bagno. Io glielo dico, lei si leva la mano dalla fica e prende a masturbarmi.

Mi chiede se ho mai fatto sesso in un luogo pubblico tipo parcheggio, sauna ecc.

Io le rispondo di no. Lei mi dice che una volta l’ha fatto in una sauna e che anzi è stata la sua prima volta con una donna più vecchia di lei, che l’ha istruita.

Io le dico che ha fatto un buon lavoro, ma non riesco a parlare molto, perché inizio a gemere, gemere, fino all’orgasmo più potente mai provato in vita mia.

Lo dico a Veronica che ne è molto contenta.

Guardo l’ora, sono già le sei e mezzo del pomeriggio, le dico che debbo andare a casa a fare la doccia e preparare la cena.

Lei mi risponde che la doccia anzi la vasca la faremo insieme.

Mi porta nel bagno dove c’è una mega vasca, la fa riempire d’acqua, mette i sali da bagno e entriamo in acqua.

Lei va sotto e mi lecca, io vengo ancora e ancora finché le dico che mi sembra sia passato molto tempo e infatti sono già le diciannove.

Mi asciugo e mi vesto rapidamente e scappo via, dopo averla baciata e palpata con passione.

Le dico che le messaggerò appena arrivata a casa.

Lei sembra un po’ delusa, ma le dico che debbo assolutamente andarmene.

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