La mia ragazza esibizionista

La mia ragazza si chiama M. ed ha 24 anni. Sono molto fortunato ad averla e capirete perché. Ve la descrivo: lunghi capelli lisci e castani, occhi scuri e espressivi, capace di espressioni particolari che trovo stupende ed eccitanti. E’ magra con un corpo esile e una vita stretta, un culetto sodo e bello anche se un po’ piccolo, con una terza di seno -il suo punto di forza- alto, duro e davvero ben fatto con la ciliegina sulla torta dei bei capezzoli che da duri sono grossi e molto evidenti e bucano le magliette che indossa, rendendola sempre sexy e provocante.
Come me ama il sesso ed è abbastanza aperta mentalmente. Nell’ambito della coppia abbiamo provato ormai di tutto e fra le quattro mura non si pone limiti. Spesso ci eccitiamo anche con fantasie più spinte, anche al di fuori della coppia, ma che al momento si limitano appunto a semplici fantasie.

Ormai la conosco perfettamente e so tutto di lei, anche quali sono i suoi punti deboli. Uno dei quali è l’esibizionismo. Si eccita tantissimo a mostrarsi nuda, a limiti estremi. Gira per casa spesso senza nulla o a tette al vento e quando mi fermo in estasi ad osservare quelle due meraviglie, noto subito che i capezzoli le diventano dritti istantaneamente e poco dopo inizia a bagnarsi e quasi sempre è costretta a toccarsi. Capita spesso che per gioco e come preliminare ci troviamo nudi uno di fronte all’altra e ci masturbiamo osservandoci. Lei va giù di testa. Le piace essere osservata ma anche guardarmi il membro duro e nudo, cosa che la eccita molto, e la combo delle due cose la fa partite a livelli inimmaginabili. Spesso poi in seguito posso farle tutto quello che voglio senza limiti e alla fine lei è sempre distrutta dagli orgasmi.

Questo suo esibizionismo si era fin a quel momento limitato solo all’ambito casalingo, ma da un po’ le ho confessato che mi eccita saperla osservata anche da altri, perché ha un bel fisico che non lascia indifferente chi l’osserva.
In realtà la cosa ha una doppio risvolto, sono anche molto geloso di lei. Ma nonostante tutto l’eccitazione prevale.
Siamo talmente complici ed innamorati che pensandoci non avrei motivo di non fidarmi di lei, abbiamo spesso parlato anche di cose a tre tra le nostre fantasie ed entrambi differenziamo il tradimento tra quello effettivo di sentimenti e quello solo per fini goderecci. Per ora non è mai successo nulla ma in futuro la nostra complicità potrebbe portarci anche a sperimentare con altri, chissà.

Quello che vi voglio raccontare nasce da un episodio come tanti in casa, io che la incrocio nel soggiorno ed essendo entrambi nudi (d’estate lo siamo spesso) finisce che nella foga la piego sul tavolo e la monto selvaggiamente per la gioia di entrambi. Nel mentre parliamo di fantasie e io le propongo di prendere il sole in topless in spiaggia il giorno seguente. Lei non l’ha mai fatto ma la sua indole la porta ad apprezzare la cosa, anche se resta come al solito contraria nel farlo davanti agli amici. Le propongo allora di andare da soli in una spiaggia più nascosta e meno affollata e provare per una volta li. Nonostante i suoi dubbi di potere incontrare lo stesso qualcuno conosciuto sento che si scioglie e tempo poco, si lascia andare all’idea e sento che gode intensamente.

Il giorno successivo quindi ci rechiamo di mattina presto in una spiaggia nascosta, raggiungibile solo a piedi camminando abbastanza, che è lasciata allo stato brado e quindi meno frequentata. Ci stendiamo in un punto in cui siamo in parte nascosti e per il momento soli.
Lei su mia insistenza è uscita di casa senza la parte sopra del costume, solo con una larga t-shirt a coprire, e con un pezzo di sotto molto minimale, praticamente solo una striscia che lascia esposto tutto il suo sedere. Solitamente non avrebbe indossato una mise così scandalosa, ma ho fatto leva sulla sua vena esibizionista e mi ha accontentato.
Ben presto si sfila la maglietta e rimane quindi praticamente nuda. Dal mio costume a slip si nota subito che la cosa mi fa parecchio effetto e lei, molto compiaciuta, si eccita a sua volta.
Mi chiede con aria da gatta in calore di stenderle la crema ed approfitto subito, stendendola su tutto il corpo ma fermando il mio massaggio in particolare su tette e lato b. Cerchiamo poi subito di smorzare la cosa, se no saremmo costretti a saltarci addosso in luogo pubblico, anche se al momento deserto, e non ci sembra il caso. Anche perché di li a poco arrivano le prime persone. Molte sono vecchi che non ci guardano nemmeno.

La situazione si è tranquillizzata quando ecco arrivare i primi due giovani. Si tratta di due ragazzi sui 25-30 anni, che appena la vedono non riescono a togliere gli occhi dalle sue tette. Sentirsi esposta eccita terribilmente la mia ragazza, i cui capezzoli diventano turgidi sotto gli occhi dei due che la guardano e sorridono. Lei non riesce a sorreggere il loro sguardo dalla vergogna e lo abbassa mordendosi un labbro. I due ragazzi passano davanti a noi e si fermano poco dopo, non lontano da noi, in una posizione che definirei tattica per osservarci.
Lei mi stringe il braccio con una mano ed io capisco tutto. L’eccitazione di sapere due che son li solo per guardare lei nuda è altissima e non so con che difficoltà riuscirà a contenersi.

I due devono avere capito che a noi la cosa non dispiace e si sono piazzati girati verso la mia donna in modo da avere la visuale perfetta. Inoltre si sono spogliati e messi in costume, uno slip, dal quale si vede bene che entrambi sono eccitati dalla mostra. Cercano di guardare M negli occhi ma lei proprio non riesce a sostenere lo sguardo.
Sente i capezzoli che stanno esplodendo e decide di girarsi, ma così si rende subito conto di avere il sedere, quasi nudo, in mostra. Ai due non sembra vero e si eccitano ancora di più. Non riescono nemmeno più a darsi un contegno.

Poco dopo chiedo alla mia ragazza se le va un bagno, anche per uscire da quella situazione imbarazzante, ma mi risponde che non se la sente di alzarsi. Mi dice di non preoccuparmi e di andare, che appena si fosse tranquillizzata mi avrebbe raggiunto.
Mi alzo e mi dirigo in acqua, che è poco distante, e non faccio nemmeno in tempo ad immergermi e girarmi che vedo i due che si sono avvicinati e che parlano con la mia lei. Ovviamente la distanza non mi consente di sentire il dialogo, che mi ha riferito M. dopo e che si è articolato più o meno così, dopo le presentazioni di rito:
Ragazzo 1: “Perché non ti giri?”
M: “Perché il mio moroso ha voluto che non indossassi il pezzo sopra e mi vergogno”
Ragazzo 1: “Be se il tuo ragazzo non vuole che indossi il pezzo sopra è perché vuole che ci mostri le tette!”
M non riuscì a controbattere e il ragazzo continuò: “Comunque anche girata così la vista e mozzafiato!”
La mia lei sentendosi ancora più in difficoltà si alzò e si sedette con una una mano a coprire il seno mentre parlava con loro.
M: “Grazie per i complimenti ma vi ricordo che sono fidanzata!”
Ragazzo 2: “Certo certo, guardare ma non toccare… e noi vorremmo appunto guardare!”
Ragazzo 1: “Dai togliti quel braccio…”
M: “Promettete che guardate solo e fate i bravi? Qui vicino c’è il mio ragazzo!”
Loro: “Promettiamo!”
Vedo lei che toglie il braccio e rimane con le tette al vento. I capezzoli talmente dritti che li noto dall’acqua.

I due le fissano il seno, facendole nel mentre diversi complimenti. Lei si trova nella situazione preferita, quella di farsi guardare nuda. Sta impazzendo, è talmente eccitata che non riesce più a connettere bene.
I ragazzi iniziano ad approfittarsene e darle ordini quando vedono che lei è eccitata e non reagisce e anzi ubbidisce.
Le dicono di stare dritta con la schiena, a tette in fuori, mettendole ancora di più in evidenza.
Poi le dicono di aprire le gambe, stando a sedere quindi a gambe larghe, in questo modo hanno una bella vista anche sul mini costumino che indossa. Le dicono che è una troietta esibizionista e scommettono che è bagnata. Le chiedono di spostarsi il costume e di mostrargli se hanno ragione. Lei si guarda in giro e vede che non c’è nessuno, ed esegue curvandosi in modo da dare a loro la vista completa.
Ora è totalmente esposta a loro, che possono con soddisfazione guardarle la figa tutta bagnata. Dicendole che avevano ragione le dicono che hanno vinto la scommessa e quindi ora è in debito.

Lei si ridesta un attimo, spaventata per la richiesta che le possono fare, ma sempre eccitata più che mai.
I due per fortuna non tirano troppo la corda e non le chiedono di scopare come aveva temuto, ma di masturbarsi di fronte a loro, cosa che guarda caso le piace tremendamente.
Dal momento che è uno dei suoi punti deboli gli dice che li accontenterà, ma solo se dopo la lasceranno in pace. Loro ovviamente accettano.
In un misto di eccitazione e perdizione M. concede a loro anche quest’ultima richiesta, mostrandosi nella sua intimità intenta a darsi piacere.
Dalla mia posizione vedo tutta la scena e mi accorgo anche che mentre è intenta nell’atto, arriva un uomo che si ferma a distanza ed osserva incredulo la scena. Lei non se ne accorge, da spettacolo per i due ragazzi che nel frattempo hanno preso a menarsi il cazzo. In poco tempo vengono tutti e tre. L’uomo da lontano si è gustato tutta la performance della mia ragazza, lo vedo che senza distogliere lo sguardo cerca con le mani qualcosa che si accorge di non avere con se, rammaricandosi. Probabilmente il cellulare per riprendere la scena incredibile che gli si è parata davanti.

Ripresasi dall’orgasmo si risistema quel minimo e dopo aver salutato i ragazzi la vedo dirigersi verso di me in acqua.
Mi guarda felice e mi dice tremando ancora dall’orgasmo di poco prima: “Oddio, hai visto? Ho goduto in modo pazzesco a mostrami nuda a degli sconosciuti…. spero che tu sia felice!” E, infilando una mano nel mio costume, inizia a segarmi come piace a me.
Non posso che dirle che mi ha fatto eccitare un sacco e che non vedo l’ora di scoparla come merita.

Ovviamente la sua risposta non si fece attendere.

Siamo in acqua, in un punto ancora non troppo profondo all’incirca diciamo che ci copre fin sotto al petto e lei mi si fionda addosso in un attimo infilando la mano nel mio costume, trovando il mio cazzo già bello duro.
“Prendimi qui”, mi dice. Incurante del fatto che potremmo essere visti, che poi al giorno d’oggi è pieno di coppie che lo fanno in acqua, la tiro subito a me e lei mi salta addosso cingendomi con le gambe, mentre ci spostiamo i costumi e la penetro.
Ci baciamo e il movimento che abbiamo fa intuire ad eventuali osservatori ciò che stiamo facendo.
Non c’è ancora tanta gente in spiaggia e quasi nessuno in acqua, ma qualcuno ci guarda. I due ragazzi di prima, che ci osservano dalla spiaggia, non ci tolgono gli occhi di dosso mentre l’altro uomo che ha visto lo show della mia ragazza in precedenza da lontano sembra sparito. Noto invece un giovane, che avrà non più di 20 anni, che dopo averci visto decide di entrare in acqua e farsi una nuotata, caso strano poco lontano da noi.

La monta intanto diventa selvaggia e se inizialmente cerchiamo di mantenere un contegno, ora non facciamo più niente per nasconderci. Lei trattiene a stento i gemiti, ma siamo entrambi super eccitati come non mai.

Il ragazzo che nuota ci è sempre più vicino e mi giro in modo che il viso della mia donna gli sia ben visibile. M, che conosco molto bene, è sul punto di godere. Voglio che si veda bene il viso di lei mentre viene. Aumento il ritmo proprio in quel momento per darle il colpo di grazia e mentre è abbracciata a me e con il viso sulla mia spalla, vede il giovane non lontano che la fissa e non resiste più ed ha un orgasmo devastante. La sento tremare tutta e irrigidirsi e poi emettere dei gemiti inequivocabili.
Dopo essersi un attimo ripresa mi dice all’orecchio “sono venuta mentre un ragazzo qui vicino mi guardava, che vergogna ma che bello!”, al che replico un “scommetto che questa cosa ti ha fatto godere di più” alla quale lei non ha replicato.

Lei scende da me e la giro in modo che mi dia la schiena dicendole all’orecchio “dai diamo un po’ di spettacolo!”, poi la penetro da dietro. La cosa notevole è che ora ha le tette esposte, appena fuori dall’acqua, che si muovono vistosamente mentre mi muovo con ritmo dentro di lei. Ovviamente ci siamo posizionati in modo che siano visibili dalla spiaggia, così da offrire uno spettacolo a tutti.
Le prendo il seno in mano ma non coprendolo anzi evidenziandolo ancora di più e stimolandole con le dita i capezzoli che sono durissimi e che sembrano esplodere.
I due ragazzi che erano in spiaggia probabilmente non riescono a resistere più perché li vedo muoversi verso l’acqua, e invece il ragazzino che nuotava vicino a noi è ora veramente a pochi passi e, complice anche un nostro sorriso, lo vediamo avvicinarsi sempre più.
I due vengono verso di noi, e mentre continuo a scopare M. sono ora tre persone accanto a noi che si gustano la scena delle sue tette danzanti e della sua espressione goduriosa.
Non posso nascondere che mi eccita, anzi ci eccita, farci guardare. Sento lei calda come non mai e anch’io ce l’ho di granito.
La situazione però inizia a sfuggirci di mano nel momento in cui, togliendo le mani dal suo seno per portarle sul fianco e mantenere meglio l’equilibrio, lascio le sue tette esposte. A quel punto il giovane, senza chiedere nulla, ci si fa addosso e le tasta entrambe le tette.

La mia ragazza rimane stupita e mi aspetto che dica qualcosa. Sono geloso e confesso che mi da fastidio vederla toccata. Guardare ma non toccare, insomma. Invece lei rimane ammutolita e non dice nulla. Forse lei si aspetta che dica io qualcosa, ma nemmeno io parlo. Nel mentre il ragazzo le ravana il seno e poi coprendole le tette coi palmi, le titilla i capezzoli coi pollici. Questa scena mi fa eccitare tantissimo e non riesco più a dire nulla, riesco solo a continuare a scoparla. Anche a lei deve fare lo stesso effetto poiché inizia a gemere.

Anche gli altri due si sono avvicinati ai lati del ragazzo, sia per vedere meglio sia forse per allungare le mani.
Il silenzio surreale viene interrotto dal giovane tastatore che dice “Avete visto che tette, la troietta?”
La situazione sta degenerando, e la stessa preoccupazione è in realtà benzina per la nostra eccitazione. So che M una volta che parte si fa fare di tutto.
All’improvviso le carezze del ragazzo sul seno si trasformano in una tirata di capezzoli molto dolorosa per la mia ragazza.
“Vero che sei solo una troietta succhiacazzi?” dice il giovane. Nel mentre gli altri le tengono le sue mani sui loro cazzi costringendola a masturbarli e impedendole di difendersi dall’attacco frontale. Nel mentre io continuo a chiavarla, indeciso sul da farsi ma parecchio eccitato.
M: “Mmmm….no” sussurra flebile.
“Sì che lo sei! Ammettilo!” Ribadisce il ragazzo mentre torce ancora di più i capezzoli già tirati.
M: “Ahiii…..sì! Sì! Ma smettila di torturarmi!”
“Sì, cosa?” domanda lui continuando il supplizio.
M: “Sono una…ahhhh! Sono una troietta succhiacazzi! Contento? Ti prego risparmiami”
“Certo, ma ora mi fai una pompa!” così dicendo lui le prese la testa per tirarla giù, ma eravamo ancora nell’acqua troppo alta.
Lei dovette trattenere il respiro e immergersi con la testa per arrivare su di lui, e dopo poco tempo, ma che a me sembrò un’eternità, fu di nuovo su a prendere fiato.
Per agevolarla, senza mai uscire da lei, ci spostammo un poco più avanti dove l’acqua era un poco più bassa, ma lei sempre sott’acqua doveva andare. Ma lo fece ancora. E ancora.
Vedevo la mia ragazza, mentre si faceva scopare da me, fare una pompa a uno davanti a lei e due seghe ai tipi a fianco, che intanto approfittavano per tastarle il seno. Era una cosa surreale.
Il giovane aveva iniziato a insultarla, a bassa voce per non farsi sentire da orecchi indiscreti ma abbasta per farsi sentire da noi. Lei passava più tempo sott’acqua che sopra, a dir la verità, e dubito che abbia sentito tutto. Quello che so per certo è che era eccitata come non mai, la sentivo calda e bagnatissima dentro.
Io avevo resistito fino a quel punto solo grazie alla mia dote di lunga durata, che mi consentiva di godermi appieno quel momento, e il turbamento si trasformava in eccitazione nel vedere lei godere.

La scena andò avanti finché il tipo sotto pompa iniziò ad ansimare e trattenere la testa di M. sotto per un po’, segno inequivocabile che fosse venuto, e per giunta in bocca alla mia ragazza. Lei riemerse e dopo aver preso fiato col naso, aprì la bocca e mostrò ai due ai suoi lati, che intanto stava segando, la sborra al suo interno che iniziò a farsi colare addosso. I due durarono poco alla vista di tale scena, infatti vennero poco dopo nelle mani di lei, mentre anch’io le davo il colpo di grazia venendole dentro e godendo assieme a lei.

Tutti appagati, i due si staccarono da lei e dicendole quant’era brava e la ringraziarono. Nel mentre invece il giovane provò ad avvicinarsi per scoparla, ma a quel punto lo fermai e lo mandai via. Con gli altri due, più tranquilli e che avevano capito che si dovevano accontentare di ciò che concedevo, iniziammo a chiacchierare e fare amicizia mentre uscivamo dall’acqua e raggiungevamo i nostri teli.

Usciti dall’acqua, ritornammo ai teli. La mia donna mi abbracciò e baciò appassionatamente ringraziandomi per le sensazioni appena provate. Era la prima volta che altre persone si univano a noi nei nostri giochi ma la cosa era piaciuta ad entrambi.
M: “Se oggi vuoi giocare, sono pronta ad eseguire tutto ciò che mi chiederai”. Era chiaramente segno di grande fiducia nei miei confronti, ma anche che voleva osare di più. Eravamo ancora abbracciati dopo il bacio e i suoi capezzoli erano nuovamente duri e mi bucavano il petto. Di conseguenza, anche la mia erezione non tardò a tornare. Pensai che eravamo in una spiaggia abbastanza deserta per lasciarci andare.
Inoltre ero a conoscenza che continuando a camminare, in una zona ancora più avanti rispetto a dov’eravamo posizionati, c’era un tratto di spiaggia nudista. Inizialmente come primo giorno mi sembrava esagerato, ma da come stavano svolgendosi le cose pensai che avremmo potuto giocare un pò di più.

Non sapevo fino a dove saremmo potuti arrivare, ma avevo appena visto la mia ragazza spompinare un altro e segarne altri due e devo ammettere che la cosa mi era piaciuta. Lei stessa si era appena dichiarata pronta a tutto. Era la giornata giusta per esagerare un po’.

Prima però ci rilassammo un po’ ai teli. Chiamai i due ragazzi che erano tornati ai loro poco lontano da noi proponendo loro di unirsi a noi. Ci presentammo per il verso. Loro erano Marco e Davide, entrambi ventottenni, e si trovavano li in vacanza. Parlammo con loro del più e del meno, erano ragazzi rispettosi, ci ringraziarono di aver giocato con loro e si dissero disponibili ai nostri voleri poiché quel gioco stava intrigando anche loro.

M. mi disse che si doveva mettere la protezione solare, allora colsi la palla al balzo. Chiesi ai due di stendersi ai fianchi della mia donna e di spalmarle la crema su tutto il corpo. I due non se lo fecero ripetere e ben presto M. si trovò piena di mani che le accarezzavano il corpo stendendole la protezione. Lei gradì molto, chiuse gli occhi e lasciò andare la testa all’indietro. Nel mentre i due, dopo aver spalmato bene ovunque, si soffermarono a massaggiare le sue zone più sensibili. Le accarezzavano il seno soffermandosi molto sui capezzoli, già duri e sensibilissimi. Lei si godeva il massaggio a tal punto che quando le infilarono una mano sotto al suo micro costume non riuscì a trattenere dei gemiti. Presero coraggio e mi guardarono. Io feci un cenno di assenso e loro continuarono. Nel frattempo la gente camminava poco lontana da noi ma per fortuna nessuno si accorse della scena.
Avrei voluto mostrare alla mia ragazza quando fosse eccitante e oscena, così languida sotto l’effetto delle carezze dei due ragazzi, così decisi di prendere il cellulare e filmarla. Dissi poi ai due che se l’avessero fatta godere li avrei premiati.
Cosi le infilarono dita ovunque e presero a masturbarla senza ritegno facendola ben presto godere. Lei venne guardandomi mentre riprendevo, con l’effetto che sembrava guardare in camera, cosa che la rese ancora più eccitante per me.
Nonostante fosse appena venuta, i due non volevano saperne di smettere, anzi continuavano a martoriarle i capezzoli e spingere le dita ancora più in profondità dentro di lei. M. chiese pietà e di avere tregua ma loro non sembravano dello stesso avviso. La cosa mi eccitò a dismisura. Vedere lei impotente nelle mani di altri due era eccezionale.
Lasciai loro torturarla un altro po’ mentre lei li supplicava poi decisi di farli smettere.

Dissi a loro che erano stati bravi e meritavano il premio promesso. Mentre guardavamo e commentavano la mia donna che si stava riprendendo, Davide ricevette una chiamata e dopo un breve colloquio telefonico ci comunicò che doveva scappare. Fu molto triste e dispiaciuto ma non poteva fare diverso. Non so con chi fosse stato al telefono ma scappò subito ringraziandoci per il divertimento. Il suo amico invece rimase e aspettava la ricompensa promessa.
Gli chiesi se sarebbe stato ubbidiente agli ordini e data la sua risposta affermativa gli dissi cosa doveva fare.
Avrebbe dovuto portare la mia donna fino alla spiaggia nudista. La poi spogliarla completamente ed esibirla come e a chi avrebbe voluto, senza però concedere di scoparla a nessuno, per il resto ero nelle sue mani.
Doveva riprendere il tutto col mio telefono che gli avrei dato. Come premio finale, avrebbe deciso M. cosa concedere a Marco. Io li avrei aspettati li ai teli.

La mia ragazza fu subito spaventata e stuzzicata dalla mia idea. Essere nelle mani di un altro la spaventava ma il doversi esibire la eccitava come non mai. Mi venne vicino e mi baciò infilandomi la lingua in bocca e promettendomi che al ritorno mi avrebbe fatto godere come non mai. Diedi il mio telefono a Marco, spiegandogli come usarlo, che mi promise che avrebbe fatto quanto richiesto. Poi lui prese la mia donna per mano e si incamminarono.

Vederli camminare mano nella mano con lei praticamente nuda, dato che indossava solo un mini costumino sotto ed era tette al vento, mi provocò sentimenti contrastanti ma che non fecero altro che aumentare la mia eccitazione. Cosa le avrebbe fatto fare? E poi cosa lei avrebbe concesso a lui? Nel frattempo vedevo già che tutti gli occhi dei maschi che incrociavano erano sulle tette della mia ragazza.

Per sfogare tutta la mia eccitazione decisi di andare a farmi un bagno. Appena entrato in acqua mi accorsi di una ragazza che mi fissava il pacco, che a causa dell’eccitazione era duro come non mai e quasi il mio cazzo fuoriusciva dal costume. Mi avvicinai apposta alla ragazza per esibirmi un pò anch’io. Lei non mi staccava gli occhi da dosso.
“Ciao” le dissi.
Le rispose un p0′ sorpresa e bofonchiando un ciao e staccando gli occhi dal mio cazzo.
“Se ti piace puoi toccarlo”
Lei imbarazzatissima fece un passo indietro e timidamente si scusò.
“Guarda che non c’è problema, è a tua disposizione”
Dapprima sulle sue, ci guardammo un po’ e le sorrisi. Lei si tranquillizzò e non scappò più mentre mi avvicinavo. Quando le fui addosso vidi che mi fissava il cazzo la cui punta nel frattempo era quasi uscita dal costume.
“Hai un bell’arnese, complimenti” mi disse.
Dopo poco le sue mani erano sul mio uccello intanto a segarmi.
Ci voleva proprio, ero eccitatissimo dal pensiero della mia donna con un altro.

Passarono almeno un paio di orette prima del ritorno di M. e di Marco.
Nel frattempo ero tornato ai teli, solo, e cercavo di non pensare a loro. Perché poco prima in acqua, la ragazza che mi aveva segato mi aveva anche fatto venire e a seguito di ciò tornai a pensare più lucidamente ed il fatto di sapere la mia donna con un altro a mente lucida non mi piaceva poi tanto.

Devo dire che la ragazza in acqua era stata brava. Si era innamorata del mio cazzo e mi segava da dio. Ho la caratteristica di durare parecchio ma devo dire che con tutta l’eccitazione addosso non durai poi molto tra quelle sapienti mani.
Lei poi mi disse che era single e che se volevo qualcosa di più lei era più che disponibile. Le dissi che avevo la ragazza ma che eravamo una coppia di mente aperta. Se avesse voluto giocare con noi, ci saremmo potuti divertire. Lei mi riaccompagnò ai teli e mi lasciò il numero, che mi segnai sul telefono della mia morosa.

Ritornando all’attesa, fu lunga. Ma dopo il periodo di lucidità ricominciai a pensare a quanto avrebbe goduto M. e l’eccitazione tornò a pervadermi.

Li vedi tornare quando ancora erano lontani. Lei era tutta bagnata, doveva aver fatto il bagno da poco. Lui era parecchio sorridente e continuava a sussurrarle nell’orecchio, probabilmente per non farsi sentire dalla gente che incrociavano. Anche da lontano le tette della mia donna erano uno spettacolo e la prima cosa che saltava all’occhio. Pensavo a tutti i fortunati che hanno potuto vederle da vicino e mi eccitavo ancora di più.

Al loro ritorno mi salutarono caldamente e la mia donna mi infilò la lingua in bocca ripetendomi “grazie, grazie, grazie” e “ho goduto un mucchio”. Marco mi ridiede il telefono dicendomi che aveva fatto quanto pattuito ma che su richieste di M. non mi avrebbe detto nulla poiché era lei a volermelo raccontare.

Lei mi chiese di vestirci e ritornare a casa, che era ormai ora di pranzo ed a pomeriggio ci saremmo divertiti in privato.
Salutammo Marco scambiandoci il numero di telefono, lui ci ringraziò per l’inaspettata giornata.

Il viaggio verso casa fu di poche parole, in quanto lei mi voleva tenere all’oscuro di tutto per il momento. Arrivammo a casa e per prima cosa pranzammo, dato che il dispendio di energie fu notevole per entrambi.

Dopo pranzo, un breve riposo a letto. Dico breve perché già dopo poco eravamo avvinghiati baciandoci appassionatamente. Lei mi disse che era stata una cosa inimmaginabile fino al giorno prima, ma che aveva goduto come non mai e mi amava ancora di più.
Le nostre fantasie si erano trasformate in realtà e le cose erano andate oltre ogni ottimistica previsione! Poche seghe mentali su gelosie varie ma solo tanta eccitazione e piacere.

Ora che eravamo solo io e lei, ci apprestavamo a rivivere i momenti della giornata e non vedevo l’ora mi svelasse cos’avevano combinato.
Mi aveva espressamente vietato di guardare il telefono, di cui si era appropriata proprio per evitare eventuali spoiler da parte mia.
Ripercorrevamo le tappe della giornata e descrivevamo le nostre sensazioni confrontandoci su cosa ci era piaciuto. Lei mi disse che non aveva mai fatto un bocchino sott’acqua e il fatto di essere dominata da un maschio in quel modo l’aveva fatta godere. Ha ammesso inoltre che tenere in mano due cazzi contemporaneamente le era piaciuto molto. Che le era piaciuta l’irruenza di quel ragazzino che avrebbe voluto scoparla ma che le era piaciuta la mia prova di forza nel mandarlo via. Poi quando si è distesa al sole praticamente nuda con quei due ragazzi di fianco e le loro mani che le perlustravano il corpo, il tutto sotto ai miei occhi, non è proprio riuscita a trattenere l’orgasmo. E quando ha visto di essere ripresa le è piaciuto e anzi ha amplificato il suo piacere. Durante queste confessioni ci stringevamo, accarezzavamo e baciavamo, limitandoci però solo a quello.

Poi finalmente inizia la parte a me sconosciuta. Ho già il cazzo che mi esplode, è talmente duro che mi esce dallo slip, l’unico indumento che avevo. Lei aveva solo una brasiliana e potevo vedere i suoi capezzoli tradire la sua eccitazione.
Mi dice: “quando mi hai fatto andare via con Marco ero un po’ preoccupata, ma poi mi sono detto che avrei dovuto solo pensare a divertirmi e avrei potuto esibirmi come piace a me. Abbiamo parlato molto con Marco fino a raggiungere la spiaggia nudisti, che tanto vicina non era, e nel tragitto mi ha raccontato che era eccitato dal fatto che aveva il potere su di me. Io per galvanizzarlo ancora di più con l’aria più da zoccola che potevo gli ho detto che anche io ero felice di essere la sua schiavetta esibizionista. Ho visto il suo cazzo, già comunque barzotto nel costume, diventare di marmo. Fatto sta che arriviamo finalmente nella spiaggetta nudisti, devo dire molto piccola e in parte riparata da sassi e rami secchi. C’è solo un punto di accesso da dietro e subito vedo che si divide fra la spiaggia in riva all’acqua e una parte di spiaggia con vegetazione nascosta dietro. Marco prende il telefono e inizia a riprendermi, intimandomi un perentorio “spogliati!”. Mi tolgo lo slippino molto lentamente e guardano in camera.”

Detto questo fa partire il primo video sul mio telefonino. Vedo la scena che mi ha descritto. Vedo l’inquadratura indugiare sulla sua zona segreta, ora invece esposta a tutti. Da dietro si vedono degli uomini iniziare a guardarla curiosi. Marco le dice di arrivare dove inizia l’acqua e fare una passeggiata su e giù davanti a tutta la gente presente. Lui intanto rimane più defilato a riprenderla. Si vede lei che, visibilmente eccitata, cammina in riva all’acqua e fa di tutto per essere guardata. Ora è al centro dell’attenzione. Si sentono dei commenti sconci nel video, anche se non si capiscono bene poiché un po’ distanti. Si vede lei ritornare verso Marco, e quindi verso la telecamera, ed è sensualissima. Le piace davvero esibirsi e stare nuda davanti altre persone. Marco le dice che le avrebbe fatto delle foto, e il video si interrompe.

M: “Qui Marco mi ha fatto stendere nell’acqua bassa e ha incominciato a scattarmi delle foto, che sono curiosa di vedere. Ti anticipo che alcune sono proprio osé. Alcuni uomini si erano avvicinati per guardarmi meglio e vedevo che i loro uccelli erano già tutti duri. In effetti ero l’unica ragazza giovane presente.”

Detto questo inizio ad aprire le foto e scorrermele poi davanti agli occhi. In effetti erano eroticissime, lei nuda in acqua, sdraiata prima a pancia in giù con il suo bel culetto esposto, e poi girata a pancia in su con le tette a fare bella evidenza. Poi iniziarono delle foto più sconce in cui lei seduta a gambe aperte davanti al telefono si toccava prima il seno e poi con le mani scendeva sempre più giù, fino a toccarsi pubblicamente.

M: “Davanti a questa scena gli uomini che osservavano, credo 5-6, stavano perdendo la testa. Vedevo uccelli durissimi davanti a me. Tutti si stavano inevitabilmente toccando. Per non causare problemi, uno di loro propose a Marco di portarmi nella zona dietro, più nascosta, e di continuare a fotografarmi li. Lui accettò di buon grado e nel mentre che ci spostavamo, raccontò loro che sono un’esibizionista a cui piace mostrarsi e che avrebbero potuto guardarmi senza però toccarmi. Ci posizionammo in un punto imboscatissimo, li avrebbero potuto farmi quello che volevano ma ubbidirono a Marco e in un primo momento si limitarono a guardare mentre Marco continuava a scattarmi foto.”

Nel mentre mi mostrava le foto, ora con sfondo diverso. Era seduta su un sasso e dietro e attorno a lei c’erano cespugli. Era davvero molto nascosta. Le foto finirono dopo poco e seguiva un video che lei fece partire.
Si vedeva, anzi sentiva poiché era fuoricampo, Marco che le diceva di toccarsi e portarsi sul limite dell’orgasmo ma senza venire. Lei iniziò a seguire i suoi ordini ma spesso vedevo che si fermava. Nel mentre, a fianco a lei, comparivano nell’inquadratura uomini intenti a masturbarsi guardandola. Poi si vide una carrellata su questi uomini, saranno stati sei/sette, tutti attorno a lei ad osservarla. Tutti molto vicini e si avvicinavano sempre di più.

M: “Dovevo fermarmi praticamente sempre per non venire. Ero già sul punto dell’orgasmo solo per la scena incredibile di io in mezzo a così tanti uomini che si stavano segando su di me. E li vedevo sempre più vicini. Poi ora Marco ha un’idea che mi farà crollare, a quel punto non potevo resistere”

Nel video si sente Marco dirle: “Mi raccomando non smettere di toccarti, ma non devi venire. Se vieni la punizione sarà quella di farti sborrare addosso da tutti quanti.” Poi si vede la mia lei strabuzzare gli occhi continuandosi a toccare, mentre si sentivano gli uomini incitarla a venire e apostrofandola nei modi più sconci. Tra un “puttanella godi” e un “ti ricopriremo di sperma troietta” vidi la mia donna dopo poco capitolare raggiungendo l’orgasmo e godendo rumorosamente. Dagli uomini si levò un coro di gioia poiché consci di ciò che ora gli spettava. Lei nel frattempo era a fianco a me rossa in viso che guardava la scena. Io stavo per venire senza toccarmi.
Intanto il video prosegue e vedo Marco incitarla a continuare a toccarsi e dire con gli uomini “uno alla volta”. Vedo il primo avvicinarsi quasi a contatto con la mia donna, puntarle il viso col cazzo che si stava menando furiosamente e venirle copiosamente sul viso. Si alternarono tutti in una scena simile a questa, con l’eccezione di chi le veniva sul viso e chi sul seno ma tutti con lo scopo di renderla completamente ricoperta. In effetti era una maschera di sperma bianco e denso che le ricopriva il volto e le colava ovunque.

M: “Confesso che nonostante fossi appena venuta, ho goduto ancora e più volte mentre mi ricoprivano di sborra. Era una fantasia che avevo e mai pensavo di realizzarla e invece….”

A vedere quella scena dovetti trattenermi per non venire. E feci fatica. Devo ammettere che era bellissima tutta coperta così. Da violenza sessuale! Invece Marco fu bravo a farsi rispettare e si vede mandare via le persone dopo che anche l’ultimo era venuto. Poi il video si interrompe.

A questo punto M. mi dice che doveva proprio premiare Marco. E che a telecamere spente, rimasti soli, gli disse che si sarebbe andata a fare un bagno e poi gli avrebbe concesso tutto quello che voleva. Ma che lui la trattenne, che voleva usarla così tutta sporca.
Fece partire il video, l’ultimo. Lui riprese dall’alto mentre lei era intenta a fargli una pompa. Un video brevissimo e molto tremolante per la verità. Poi ci fu un altro video, questa volta diverso. Era un selfie, dove in pratica lei si riprendeva il viso in primissimo piano.
Mi spiegò che lui le ordinò di riprendersi in viso mentre era a pecorina con lui dietro. E che avrebbe potuto farmi indovinare cosa stava facendo dalle emozioni sul suo volto o parlandomi tramite il video.

Nel video si vede lei che tenta di parlare iniziando con un “Amore mi sta…” ma poi non riusciendo più a proferire parola perchè troppo intenta a godere. SI tratta di 15 minuti di sue espressioni orgamische e parole sconnesse.
Solo una frase risultava chiara, verso la fine del video e recitava “amore mio, mi sta facendo il culoooohhhhhhhh” e poi nuovamente gemiti di godimento.
M. mi disse che gliel’aveva inizialmente leccata, poi scopata ed infine inculata venendole dentro.
Non pensavo che si lasciasse così tanto andare con un altro uomo, ma i miei pensieri furono interrotti da lei che mi montò sopra e iniziò a chavarmi mentre steso osservavo la fine del video. Ovviamente durammo poco entrambi godendo insieme.

Dopo esserci puliti e infilati in doccia assieme, mi chiese se c’ero rimasto male che si fosse concessa completamente a Marco o se mi fosse piaciuto. Nel mentre prese a masturbarmi delicatamente. Siccome tardavo a rispondere, complice anche la sensazione che mi stavano facendo provare le sue mani, mi disse: “Sai gli ho promesso una cosuccia….”. Nel frattempo me l’aveva fatto tornare duro e aveva aumentato di intensità. “Gli ho promesso che domani torno con lui nella spiaggia nudista e mi può far fare ciò che vuole, anche con gli altri” nel mentre mi diede anche il colpo di grazia con la sega e venni clamorosamente. Lei mi lasciò riprendere, poi mi guardò e disse ridendo: “Stavo scherzando, ma se ti piace così tanto l’idea potrei anche farlo!”

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