La mia prima volta con una donna

Sono nello studio di una ginecologa perché è tanto che non mi faccio visitare.

Lei è una donna bionda, formosa, sulla cinquantina, ma ben portati. Ha il camice slacciato, ha un vestito scollato da cui si vede l’incavo tra i grossi seni.

Non sono sicura che porti il reggiseno e questo inaspettatamente mi fa eccitare.

Lei mi guarda maliziosa, come se avesse intuito quello che mi sta succedendo.

Io non sono vestita sexy, infatti ho una maglia accollata e dei pantaloni.

Dopo un minuto di imbarazzo da parte mia, lo sento che sto diventando rossa, lei mi dice di spogliarmi tutta. Io le rispondo che normalmente basta spogliarsi solo di sotto.

Lei mi replica che vuole controllare anche il seno.

Mi chiede quando ho fatto l’ultima volta la mammografia. Le dico da poco più di un anno.

Poi mi chiede se faccio l’autopalpazione e io le rispondo di no, anche se so che dovrei perché mia madre è morta di cancro al seno e perché sono nell’età critica avendo più di cinquant’anni.

Mi fa andare dietro un separé dove mi spoglio, esco fuori imbarazzata con le mani che cercano di coprire la fica e il seno.

Lei intanto si è tolta il camice perché mi dice che è una giornata assai calda anche se siamo solo a maggio e non è ancora tempo di accendere l’aria condizionata.

Io la osservo di sottecchi, la trovo ancora più eccitante da come appariva col camice.

Si è senza reggiseno e il vestito le tira un po’ al seno, i capezzoli sono dritti e grossi sotto la stoffa.

Mi accorgo di un’altra cosa, il vestito è assai trasparente e lei non ha le mutandine, visto che, si nota un bel cespuglio alla fica.

Lei mi sorride in maniera complice, mi dice che non mi debbo vergognare, che ha visitato molte pazienti e che in fondo siamo tra donne.

Io non le rispondo nulla e mi metto sull’apposito lettino. Mi trovo in una posizione imbarazzante con le gambe ben aperte così che lei possa effettuare la visita della vagina.

Vorrei sparire perché si accorgerà che sono eccitata.

E’ la prima volta che mi capita con una donna e spero che lei faccia finta di nulla, anche se dall’altro lato, vorrei che succedesse qualcosa.

Lei si mette i guanti in lattice monouso e mi fa una visita professionale e seria dicendomi che va tutto bene. Mi chiede se ho mai fatto l’ecografia, io le rispondo che l’ho fatta moltissimi anni fa.

Lei mi dice che sarebbe il caso di rifarla, ma il le rispondo che i pap test che ho effettuato sono sempre stati negativi.

Lei replica che l’ecografia transvaginale non ha nulla a che vedere con il pap test.

La cosa muore qui, poi passa a palparmi il seno. Lei è un po’ chinata su di me e io posso ammirare lo splendido panorama delle sue tette.

Lei se ne accorge e mi chiede se mi piace il suo petto. Io non riesco a rispondere, ma divento rossa come un peperone.

Lei mi dice che non c’è nulla di male, mi prende una mano e se l’appoggia al seno destro.

Io non resisto, lo tocco tutto, le tocco il capezzolo che è già diritto, vado all’altro seno e lei inizia a gemere sottovoce.

Mi dice che le sono piaciuta subito anche perché con l’esperienza che ha, aveva intuito che sotto i miei vestiti ci sarebbero state una fica e un seno strepitosi.

Io continuo a toccarle i seni e mi sento bagnare tra le gambe.

Lei sembra intuirlo, la sua mano va alla mia fica che prende a masturbare finché non mi esce il primo gemito.

Lei è contenta, mi dice che sono una porcellina, si mette più giù e mi bacia sulla bocca.

Io le dico che sto scomoda su quel lettino e mi fa mettere in uno normale.

Lei chiude a chiave lo studio anche se l’ora è tarda per una visita e non dovrebbe esserci più nessun altro.

Io le tiro fuori i seni dal vestito e inizio a succhiarle i capezzoli, come una poppante affamata.

Lei mi chiede di alzarmi e di tirarle giù la cerniera del vestito così posso vederla in tutta la sua giunonica bellezza.

Sì è completamente nuda davanti ai miei occhi e mi sto bagnando come una porca.

Lei mi dice che non c’è problema e mi tocca ancora la fica con mani molto esperte.

Mi prende una mano e mi fa toccare il suo clitoride grosso e sento che anche lei è completamente bagnata dall’eccitazione.

Lei mi dice che vuole essere leccata e io mi metto in ginocchio sul pavimento con lei che è in piedi appoggiata al lettino.

Io comincio timidamente a farlo, lei mi dice di non avere paura e mi mette una mano sulla testa e così mi ritrovo spiaccicata al suo cespuglio e inizio a leccare come una disperata.

Lei geme come una porca finché non sento un liquido sulla faccia. E’ lei che ha squirtato di brutto.

Mi dice che era da tanto che non le succedeva.

Io le dico che non ho mai squirtato, lei mi risponde che ci riuscirò.

Mi fa alzare e sdraiare sul lettino e si getta sulla mia fica. Mi dice che sono più bagnata di lei e che basterà poco per farmi squirtare.

Prende a leccarmi, lo fa con maestria e voluttà finché non le squirto in faccia.

Lei mi dice che è molto contenta che ci sia riuscita. Poi mi tocca i seni e prende a succhiarmi i capezzoli che mi dice trova bellissimi e super eccitanti.

Era da tanto che non ne vedeva di così. Io le dico che anche i suoi sono molto belli.

Lei mi dice che preferisce i miei e riprende a succhiarmeli.

Poi si mette sul lettino sopra di me: le nostre fiche, i nostri seni sono l’uno sopra l’altro e lei mi bacia con passione mentre struscia la sua passera sulla mia.

Poi mi dice che ci vorrebbe un dildo e si ricorda di averne uno in un cassetto della scrivania e lo va a prendere.

Si tratta di un dildo che rappresenta un cazzo molto realistico con le vene in rilievo.

Lei senza indugi me lo infila e io prendo a gemere forte.

Lei mi dice che sono una porcella. Io le rispondo di sì mentre lei continuava a entrare e uscire dalla mia fica col dildo fin quando vengo con un grido selvaggio.

Lei non ancora contenta mi ficca tre dita nella fica finché non squirto ancora.

Lei si mette a leccare il liquido e dice che sa di marino e che è buono.

Io le dico che ora deve squirtare ancora lei, mi alzo in piedi e la faccio sdraiare.

Mi metto a leccargliela, ma lei vuole il dildo e io lo infilo maldestramente e allora lei mette la sua mano sulla mia per guidarmi finché non capisco il ritmo da tenere fin quando non squirta per la seconda volta.

Mi dice che ha fatto sesso con altre donne, ma che non è mai stato bello come con me.

Io ne sono lusingata e le dico che ho ancora voglia. Lei mi fa sdraiare e mi dice che vuole vedere come mi masturbo. Io lo faccio, lei mi osserva per un po’, fino a che si mette a succhiarmi i capezzoli.

Io gemo forte forte, ho molti orgasmi fino a quando non squirto ancora una volta e lei lecca il liquido.

Mi dice che ho una fica stupenda e che evidentemente non è mai asciutta. Io le rispondo che è vero, tanto che uso due salvaslip al giorno.

Lei mi dice che forse dipende dal fatto che faccio poco sesso.

Mi domanda quando è stata l’ultima volta e io le rispondo adesso. Lei mi chiede se ho un uomo, io le rispondo di sì, ma che è come non averlo.

Lei mi dice di essere bisex, che ha un marito che ama molto e che a volte lo coinvolge nei suoi rapporti con le donne.

Io le dico che non sono pronta a una cosa del genere e lei mi dice di stare tranquilla che non l’aveva neanche pensato.

Le dico che sono un po’ sconvolta dall’aver fatto sesso con una donna, anche se mi è piaciuto moltissimo.

Lei mi dice che mi capisce, che andremo per gradi, fino a coinvolgere suo marito, sempre che io lo voglia.

Io le dico che per ora mi va bene fare sesso con lei, magari in un comodo letto.

Lei a questo punto si presenta come Veronica.

Veronica il mio nome che è Azzurra, lo sa già, perché l’aveva letto nel foglio di prenotazione.

Mi dice che per come è andata questa prima volta per me, ci divertiremo moltissimo insieme.

Io la bacio in bocca, le tocco il culo, lei mi dice di metterle un dito nel culo, io lo faccio e poi mi chiede di metterci il dildo, ma io le dico che temo di farle male.

Veronica mi risponde che il suo buchino è ben allenato e io procedo a infilare il dildo lentamente finché è tutto dentro, poi lo muovo e lei inizia a gemere, gemere finché esplode in un orgasmo potente.

Mi dice che poi dovrò provare anche io l’orgasmo anale.

Ci baciamo ancora, le nostre mani percorrono i nostri corpi, poi suona il telefono dello studio.

E’ suo marito che le dice che sono in ritardo per una cena con amici.

Lei chiude la telefonata scusandosi con il marito che tanto mi dice che probabilmente sa già, cosa stava facendo.

Ci scambiamo i numeri di telefono per vederci al più presto.

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