Daniela e Martino: madre e figlio 8

Il cognato voleva contattare Michela, ma non aveva il suo telefono e certo non poteva chiederlo a Martino che aveva visto particolarmente geloso dello zio. Insomma, si sarebbe dovuto cercare una ragazza somigliante a Michela per cercare di togliersela dalla mente.

Però, il destino, la fortuna, gli vennero incontro e gli fecero trovare casualmente in un bar proprio Michela. In realtà, la cosa non era affatto casuale, visto che Michela l’aveva seguito. Marco non voleva essere pesante, cioè non voleva dirgli quello che voleva da lei e certo non glielo poteva dire in un bar davanti a tutti. La ragazza però sembrava leggergli nella mente e gli domandò perché non la portava a fare un giro nel posto panoramico della città.

Quel posto era in realtà anche uno scopatoio per le coppiette di amanti o comunque per chi non avesse una casa. Comunque, c’erano anche coppie ufficiali che adoravano farsi guardare dagli altri, mentre facevano sesso.

Marco non credeva davvero alla sua fortuna, quindi andarono in auto, parlarono del più del meno. Poi Michela senza falsi pudori, gli mise una mano sul pacco, gli tirò fuori il cazzo e iniziò a fargli una sega mentre lui cercava di arrivare il più velocemente possibile, così da poter esaudire quella voglia crescente che sentiva e che era testimoniata da un cazzo duro come non mai. Arrivarono non si nascosero, si spogliarono, misero giù il sedile e Michela prese a cavalcare il suo enorme cazzo che bramava la sua fichetta. Michela era davvero una porca tant’è che mentre cavalcava lui, nel mentre segava un guardone che si era avvicinato all’auto per guardarli.

Michela comunque era concentrata su Marco e si avvide che stava per sborrargli dentro così si levo di sopra e si accucciò per prendere il cazzo in bocca e bere tutta la sborra.

Nel frattempo il guardone aveva preso a segarsi da solo e stava per sborrare anche lui, così aprì lo sportello dell’auto constatando che Michela aveva finito, dandogli il suo cazzo in bocca, che Michela succhiò avidamente come non mai. Marco era un po’ geloso di questo intruso, ma dall’altro lato era bello vedere Michela libera di godere. Poi, il guardone le toccò un po’ le tette e se ne andò soddisfatto lasciandoli soli.

Marco le domandò se lo avesse mai fatto, spompinare un estraneo e lei disse che era la prima volta, ma che, gli era piaciuto moltissimo. Marco allora le chiese se avrebbe voluto fare sesso con lui e sua sorella. Michela rispose che sicuramente sua sorella avrebbe risposto di sì quando le avesse parlato del suo cazzo. Marco ammise che li avevano visti tutti il sabato con Martino e che la sua mega erezione era stato un dono per sua moglie e sua sorella che non l’avevano mai visto così grosso.

Parlando, a Marco si era rizzato e la voleva prendere alla pecorina o meglio incularla quindi andarono fuori nudi e lo fecero, per fortuna senza avere un pubblico vicino, ma solo qualcuno da qualche auto lontana che gradì molto la performance di gemiti di Michela e il cazzo di Marco.

Marco le disse che l’aveva pensata anche se, sapeva che era la fidanzata del nipote. Lei ammise che aveva pensato al suo cazzo e avrebbe desiderato farlo con lui e suo nonno. Marco strabuzzò gli occhi dalla sorpresa e lei gli disse che suo nonno era relativamente giovane, era uno stallone con un cazzo a riposo di ventitré centimetri. Marco rispose che avrebbe voluto farlo con lei e sua sorella, con un altro uomo adulto si sarebbe trovato a disagio, poi specie con un uomo con un cazzo del genere. Michela gli disse che lo capiva e quindi avrebbe parlato a sua sorella di lui e avrebbe organizzato al più presto un incontro.

Michela alla sera parlò con la sorella, di Marco, le parlò del suo cazzo, del fatto che scopava bene e che aveva espresso il desiderio di scopare con entrambe. Giulia rispose che avrebbe prima dovuto conoscerlo, che non poteva scopare uno solo per il suo cazzo. Michela restò interdetta dalla risposta, visto che Giulia di solito non era così schizzinosa in fatto di uomini. Giulia non le poteva dire, che da ora in poi, avrebbe voluto scopare solo con Martino, a cui voleva bene e non come una semplice cognata.

Michela quindi telefonò a Marco e gli disse che la sorella era molto impegnata con gli studi e quindi non potevano incontrarsi. Nel frattempo, Michela continuava a incontrare di nascosto il nonno, nonno ripetiamolo gran scopatore, visto che la nipote non era l’unica giovane che si portava a letto. Il suo sogno sarebbe stato avere nel letto tutte e due le nipoti, ma Giulia odiava il nonno e quindi il sogno non si sarebbe mai potuto realizzare.

Michela capiva razionalmente che avrebbe dovuto smettere di incontrarlo, ma era una porca e non poteva fare a meno del suo cazzo che gli dava tanto godimento, anche se il nonno, la trattava veramente in maniera triviale, come una vera e propria puttana. Per cui, dopo ogni incontro Michela da un lato si sentiva bene perché aveva goduto, dall’altro la sua autostima era ai minimi termini per il trattamento da puttana.

Con Martino invece le cose procedevano bene, era veramente un gran bravo ragazzo e un porco, certo non al pari del nonno e probabilmente di lei stessa.

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