Carlo

Ho conosciuto Carlo in qualche sito per incontri di cui nemmeno ricordo, sono passati così tanti anni…
In questi 10 anni tra famiglia, lavoro, trasferimenti vari, non ci siamo mai visti.
Ma ci ha sempre tenuti legati qualcosa di speciale.
Ci vogliamo anche molto bene, oltre a condividere le stesse perversioni riguardo il culo.
Si, perché entrambi amiamo le dilatazioni anali.
Per lui mi sono infilata nel culo qualsiasi cosa; una volta eravamo in videochiamata, con il mio ex compagno (che nell’ultimo periodo ero arrivata quasi ad odiare) nell’altra stanza, e giocavo con dei peperoni mettendomeli tutti dentro, mentre lui mi guardava segandosi.
Una volta finito, li avevo cucinati per cena al mio convivente…😂
Dopo anni e anni di messaggi, di porcate, di foto spinte, di orgasmi condivisi virtualmente, finalmente arriva il momento in cui riusciamo ad incontrarci, dopo che ho mollato il coglione che mi aveva fatto perdere gli ultimi 3 anni di vita.
Carlo è un ragazzo molto benestante originario di una cittadina friulana come me, ma lavora per una grossa azienda estera che ha sede a Milano.
Con la scusa del compleanno della mamma, torna a Udine per un paio di giorni.
Decidiamo in quell’occasione di incontrarci.
Nel viaggio da Milano a Udine, mi manda la foto dalla sua mano che afferra il volante della sua Maserati. Sa quanto io ami le mani grandi e forti e conosce la mia passione per i motori.
Conservo ancora quella foto dopo anni, e ogni volta che la rivedo provo lo stesso brivido.
Carlo pranza con la sua famiglia, poi parte per venire da me.
La mamma gli fa i complimenti per tutta l’acqua che si è caricato in auto, fa molto caldo, è importante idratarsi… Non sa che suo figlio sta andando a pisciare in faccia ad una donna.
Mi dà delle indicazioni molto precise su come vuole che si svolga il nostro primo incontro.
Sono un po’ titubante e perplessa ma eccitata al tempo stesso.
Mi dice che vuole lo aspetti in ginocchio davanti alla porta, bendata.
E che dopo che mi avrebbe suonato il campanello, mi avrebbe lasciato 3 minuti esatti per posizionarmi davanti all’entrata.
Svuoto il culo.
Mi faccio una lunga doccia, mi depilo, mi profumo ovunque e indosso il mio miglior completo sexy.
Prendo un foulard di seta che userò come benda.
Sono terribilmente impaurita, agitata, eccitata.
Tremo e sudo freddo, non vedo l’ora arrivi.
“Ho appena parcheggiato qui sotto”.
Brividi.
Apro il portone giù, mi metto in ginocchio davanti alla porta e mi avvolgo la benda intorno agli occhi, legandola dietro la testa.
I 3 minuti mi sembrano interminabili, mi sento morire dall’eccitazione.
Finalmente sento i suoi passi.
Lentamente chiude la porta, si svuota le tasche ed appoggia le chiavi sul mobile in entrata.
Ho un lungo brivido, sto impazzendo.
Sentire i rumori e non capire esattamente ciò che sta accadendo, è devastante.
Senza dire una parola, mi prende per i capelli e mi trascina verso il divano, a 4 zampe.
Si ferma ad ammirarmi, non lo vedo ma sento i suoi occhi su di me.
Mi mette a 90 con la pancia appoggiata sul bordo del divano, mi tira un sonoro sculaccione e poi si muove nella stanza, non riesco a percepire dove sia e cosa stia facendo.
Sento il rumore di un tappo, immagino sia un tubetto di gel.
Un odore di menta pervade la stanza, è il lubrificante.
Me lo spalma abbondantemente sul buco del culo ed inizia ad aprirlo con la mano.
Un dito, poi due, tre…fino all’ultimo.
La sua mano enorme è tutta nel mio culo.
Stento a crederci.
Godo, ansimo, schizzo.
A quel punto sento l’inconfondibile rumore della cinghia di una cintura che si apre e si sfila.
In due secondi mi arriva una vergata sul culo.
Urlo, mi zittisce.
Con la cintura mi lega i polsi dietro la schiena.
Poi mi punta il cazzo e lo infila tutto dentro.
Non è enorme, ma mi regala comunque un gran piacere.
Inizia a scoparmi energicamente, ma dopo qualche colpo si ferma…credo stia per venire e voglia rallentare.
Mi gira, me lo sbatte in bocca.
Mentre lo succhio, mi sfila la benda e mi alza la testa verso di lui.
Finalmente ci guardiamo in faccia.
“Ma ciao, puttana. Ci hai messo 10 anni eh…finalmente il tuo culo è mio”.
Carlo è davvero bello.
Capello lungo biondo, occhi chiari, fisico tonico e addominale scolpito, alto 1.90.
Non è esattamente il mio tipo, ma non posso negare sia molto bello.
Ed è assurdo quello che mi sta facendo provare.
Ho avuto il suo cazzo in culo ancora prima di guardarlo negli occhi.
Follia.
Ma ancora oggi mi eccito se ripenso alla sensazione che ho provato quando ho sentito che appoggiava le chiavi appena entrato in casa.
Dopo avermelo messo in bocca con violenza, avermi fatto quasi vomitare (per fortuna ero digiuna) mi chiede se ho sete.
Si, voglio bere il suo piscio.
Mi fa stendere a terra e mi fa tirare fuori la lingua.
Bevo tutto senza esitazione.
Mi bagna i capelli, la faccia, le tette.
A quel punto, ormai stravolta dalle emozioni e dagli orgasmi, mi alzo e con malizia gli sussurro “ora però tocca a te”.
Dalla sua borsa dei giochi prendo un grosso plug anale.
Infilo la faccia tra le sue natiche e gli lecco palle e culo a lungo, poi gli infilo un paio di dita per prepararlo.
Gli piace.
A quel punto cospargo il plug di gel e glielo infilo tutto nel culo.
Inizio a muoverlo avanti e indietro, non ci mette molto….
Schizza copiosamente, un litro di sborra densa e candida cade sul pavimento.
Mi afferra per i capelli e mi ci sbatte la faccia sopra.
Lecco tutto, come una brava cagnetta in calore.
Torna dietro di me e finisce di pisciarmi sulla schiena.
Sfiniti, sudati, cosparsi ovunque dei nostri fluidi, ci stendiamo sul pavimento fresco guardando il soffitto.
Riesco ad esclamare solo: “Cazzo….”.
E lui bisbiglia “Questi 10 anni di attesa sono stati completamente ripagati, grazie”.

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