Fine di un’amicizia

Posted by admin on giovedì Dic 8, 2022 Under Incontri Erotici

Il giorno trascorre lentamente, io mi sento veramente una puttana che ha mandato all’aria un rapporto, quello con Mario, che poteva diventare qualcosa di più di semplice sesso.

Tutto questo è accaduto perché sono affamata di sesso, perché non ho fatto mai esperienza quando si fa di solito, da giovane.

Ecco che basta un uomo con fisico decente e un gran bel cazzo per mandarmi fuori di testa.

Il mattino dopo proverò ad andare al capanno, ma so già che non ci troverò nessuno.

La giornata trascorre, mandandomi semplicemente a fanculo tutto il tempo.

La mattina successiva mi sveglio alle tre, mi alzo alle tre e mezzo e vado alla solita ora al capanno, ma lo trovo vuoto, tranne per una lettera indirizzata a me, da parte di Mario che mi ripete che sono una poco di buono e che non vuole più vedermi, come mi aveva detto il giorno precedente.

A me viene solo da piangere, accidenti a me e chi mi ha inventata.

D’un tratto però mi sento prendere tra le braccia e dire che va tutto bene. E’ Mario che evidentemente ci ha ripensato e mi bacia, dapprima dolcemente e poi con sempre maggiore passione, mi spoglia velocemente, mi mette a pecorina, mi lecca il buco del culo e poi mi incula.

Mi fa un po’ male, ma poi il piacere prevale e gemo; lui mi chiama puttana, ma invece di darmi noia, mi eccita, lo sento che sono umida perciò mi tocco lì e prendo a masturbarmi perché sono una porca che vuole godere al suo massimo.

Lui mi chiama ancora puttana e piange mentre mi incula. Io gli rispondo che da adesso in poi, sarò solo sua e che ho fatto uno sbaglio colossale con Giorgio.

Mario non dice nulla continua a incularmi per bene e io a gemere fino a che, con un grugnito mi viene negli intestini.

Io continuo a masturbarmi finché ho un orgasmo che mi squassa tutta.

Mario mi dice che gli sono mancata terribilmente e che la lettera l’ha scritta in un attimo di totale sconforto.

Mi dice che è il suo cazzo a comandare e che desidera tantissimo la mia fica, il mio culo, la mia bocca.

Va nel minuscolo bagno a pulirsi il cazzo dai residui del mio culo e poi io mi inginocchio davanti al suo cazzo e lo lecco, lo succhio con passione, mentre lui in certi momenti, mi scopa la bocca, con una certa irruenza che però io apprezzo tanto.

Lo succhio finché mi fa capire che vuole sborrare, ma io gli dico che la voglio addosso e così i suoi getti vanno sul seno, sul viso, sul torace, sulle gambe.

Insomma, sono totalmente ricoperta di sborra e lui fa una cosa inaspettata prende a leccarmi tutta come un invasato.

Io gemo dal piacere finché lui mi porta sotto l’umile doccia (che finora non avevo notato) per lavarmi, ci laviamo reciprocamente e a me torna voglia. Prendo a toccarmi, lui mi guarda e prende a leccarmela mettendosi sotto di me.

Io gemo dal piacere di sentire la sua sapiente lingua mentre mi tocco i seni.

Lui mi lecca e io ad un certo punto squirto mentre lui beve il tutto.

Poi gli dico che devo fare pipì e lui non mi lascia andare, mi dice di farla nella sua bocca e così faccio, mentre lui beve e poi mi dice che la mia pipì sa di aranciata amarognola.

Io gli dico che non l’avevo mai fatta in bocca ad un uomo e lui mi confessa che gli piace moltissimo, ma che con la moglie non l’ha mai fatto.

Si alza e mi bacia in bocca che effettivamente sa di aranciata amarognola.

Mario mi dice che vorrebbe un’altra cosa, che gli pisciassi sul cazzo, mentre lo facciamo e io gli rispondo che non mi verrà naturale, ma che ci proverò.

Credevo di conoscere Mario e invece adora il pissing, cosa che non sapevo.

Usciamo dalla doccia, ci asciughiamo, mentre lui mi bacia dappertutto con ardore, ripetendomi che gli sono davvero mancata tanto e che non ci lega solo il sesso.

Mi dice che ha rotto con Giorgio, era suo amico dalle elementari, sapeva che era leggero, ma non si era mai permesso di insidiare le sue donne.

Io gli dico che Giorgio mi ha detto che si scambiavano le donne e lui mi risponde che è una bugia.

Mario mi dice che non sopporta neanche che guardino la sua donna, figurarsi andare a letto con un altro, sia pure, suo amico.

Ci diamo appuntamento per l’indomani mattina, baciandoci con ardore.

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