Io e Veronica con il “padrone” Orlando

Posted by admin on martedì Feb 28, 2023 Under Incontri Erotici

Arrivata a casa, telefono a Orlando per dirgli che il giorno successivo non ci possiamo vedere, lui mi chiede cosa sia successo e io gli mento dicendogli che mio marito ha il giorno libero.

Lui mi chiede con calore quando possiamo rivederci e io gli rispondo che non lo so perché mi sento in colpa per aver tradito mio marito.

Orlando mi dice che non ci crede, che sono una troia che desidera moltissimo il cazzo.

Io non so che fare, sono alle strette, così gli racconto cosa è accaduto nell’ambulatorio.

Mi dice che quel dottore è stato proprio uno stronzo, ma che possiamo vederci senza fare l’anale.

Io gli rispondo che non ne ho voglia e che per qualche giorno, vorrei stare tranquilla a casa mia da sola.

Lui mi dice che appena mi passa, vuole rivedermi.

Io rispondo di sì, ma lo avverto che non so quanto tempo ci vorrà.

Mi dice che vuole rivedermi e io gli rispondo che gli telefonerò al più presto.

Vado a farmi la doccia per scacciare la sensazione di sporcizia che mi ha lasciato il dottor Ferretti.

Per fortuna Veronica, mi ha dato l’unguento per il buchino, me lo do e aspetto che asciughi.

E’ quasi ora di cena, mi debbo sbrigare a farla.

Non ne ho voglia, sono stanca, mi limiterò a cuocere delle bistecche di maiale e a fare una rapida insalata.

Mio marito è strano, mi bacia, cerca il contatto fisico, mi dice che vuole fare l’amore, io gli rispondo che sono stanca e che sa che preferisco farlo alla mattina.

Lui mi dice che lo faremo il giorno dopo, io rispondo di sì, sperando che se ne dimentichi.

Mangiamo, mi metto a dormire sul divano e resto li fino alla mattina successiva perché non voglio alcun contatto con lui.

Il giorno dopo lui si sveglia speranzoso di fare sesso, ma gli dico che ho un tremendo mal di testa, cosa per altro vera.

Lui ci rimane male, ma gli faccio vedere che non riesco a stare in piedi e l’unica cosa che voglio è stare sdraiata sul divano a occhi chiusi.

Dopo che se ne è andato, mi alzo con fatica per fare il minimo indispensabile in casa.

Mi rimetto sul divano e ricevo la telefonata di Veronica che mi dice se voglio venire l’ambulatorio dove troverò lei con un’amica dolcissima e bellissima.

Io le rispondo che ho mal di testa e le chiedo un po’ arrabbiata quante amiche abbia.

Lei mi dice che non le ha contate, che l’importante per lei, è vivere e godere al massimo.

Io le ribadisco che mi sente la testa, lei si mostra dispiaciuta e mi dice che mi ritelefonerà stasera per sapere come è andata la giornata.

Io le rispondo che è meglio che la chiami io prima che torni mio marito dal lavoro.

Lei mi dice che va bene e chiudiamo la chiamata.

Mio marito mi chiama che non torna per pranzo e io penso tanto meglio, così potrò mangiare affettati e formaggi, senza dover cucinare.

All’ora di pranzo, mangio cosa avevo pensato.

Prima di fare la cena, telefono a Veronica e le dico che ho trascorso una giornata tranquilla davanti alla televisione.

Lei dice che dentro di me alberga una pensionata e io le rispondo che può essere vero, visto che mio marito è un pensionato dentro, anche se lavora.

Chiudo la chiamata appena in tempo, visto che sento il cancello che si apre, è mio marito che è tornato prima del previsto.

Mi chiede con chi parlavo e io come se nulla fosse, gli dico che era una televendita, che non so perché abbia risposto, visto che di solito blocco il numero.

Lui sembra crederci, preparo rapidamente cena, mangiamo, io mi addormento sul divano, lui va a letto.

La mattina dopo, mio marito ha voglia, ha già il cazzo in erezione e non posso tirarmi indietro.

Facciamo l’amore come sempre, stessi gesti, in maniera noiosa, non passionale.

Io sono stufa, mio marito come sempre, ad un certo punto, mi chiede se abbia voglia.

Io mi arrabbio, gli dico perché mi deve dire così, io avrei voglia e finalmente gli dico, che vorrei altri gesti e più passione.

Non gli dico che vorrei un altro cazzo sennò la cosa degenererebbe.

Finiamo di fare l’amore, lui fa colazione e va al lavoro.

Io sono contenta che se ne vada e sono triste per come è andata.

Ho bisogno di sesso arrapante, di godere, chiamo Veronica, le spiego la situazione e mi dice che possiamo vederci all’appartamento di fronte all’ambulatorio alle 13:30.

Le domando se ci sarà anche un’altra persona, lei mi risponde che sarà una sorpresa.

La mattina trascorre velocemente nell’attesa del momento, in cui finalmente vedrò Veronica.

Mi metto un completino sexy, lo smalto alle unghie, un rossetto rosso fuoco che ho comprato per l’occasione e un nuovo profumo.

Vado, mi apre Veronica vestita con un vestito molto sexy, con una profonda scollatura che valorizza il suo seno.

Dietro di lei, c’è Orlando, noi rimaniamo un attimo imbarazzati. Veronica ci chiede se ci conosciamo e noi rispondiamo che ci conosciamo molto bene, lasciando intendere che abbiamo già fatto sesso.

Veronica si dice felice della situazione, così non ci saranno imbarazzi.

Orlando poi sa già che non deve trombarmi il culo.

Mi chiede in maniera premurosa se sto bene e io rispondo che sto meglio ora che li vedo entrambi.

Chiedo se Bianca sia al corrente della situazione e Orlando mi risponde che sono una coppia aperta.

Lei ha le sue amiche e anche lui e alle volte queste amiche coincidono.

Ci spogliamo tutti e tre rapidamente.

Orlando mi dice che vuole baciarmi e lo fa in maniera appassionata mentre Veronica ci abbraccia entrambi e ci bacia sulla bocca.

Lei scende dalla mia bocca al mio seno e si mette a succhiare i capezzoli.

Orlando va dietro a Veronica, si mette ad accarezzarle il culo, le dice che è bellissimo, che lo vuole, lei gli risponde che non è ancora abbastanza “calda”.

Lui mi ordina di leccare la fica a Veronica quindi ci sdraiamo sul letto, lei a gambe larghe e io che ficco il viso sulla sua fica leccando come una forsennata.

A Veronica scappano dei gemiti e io sono contenta perché glieli procuro io.

Mi bagno un po’ a dire la verità, poi sul letto ci si mette Orlando che finora era in piedi a guardarci e a menarsi il cazzo.

Dice a Veronica di mettersi alla pecorina e io sdraiata da sotto devo continuare a leccarle la fica.

Lui chiede a Veronica se è pronta per il suo cazzo, lei gli dà un unguento, lui lo spalma, poi entra in maniera rapida nel suo culo, lei grida, ma si è eccitata dati i succhi che mi appresto a succhiare.

Lui si muove, lei geme, a me viene voglia di masturbarmi e muovo la mano sinistra per farlo.

Orlando mi vede, mi comanda di non farlo e di continuare a leccare Veronica.

Io gli dico che non mi va di essere comandata, che non capisco perché oggi voglia fare il padrone.

Lui mi dice che è Veronica che vuole così oggi e gli dico che lei non me l’aveva detto.

Continuo a leccare la fica di Veronica, mentre lei grida dal piacere che le dà il cazzo di Orlando nel suo culo.

Lui le sborra dentro e mi ordina di leccarla, io vado a farlo, sono contenta, mi piace la sborra.

Sento le mani di Orlando sul mio corpo, si soffermano sui seni, che impasta, tocca i capezzoli duri e dritti.

Mi dice: “Sei una maiala.”

Io gli rispondo: “Tu sei un porco.”

Lui mi dice: “Per me porco è un complimento, anche tu devi prendere maiala come un complimento e non come un insulto.”

Io gli dico: “E’ difficile visto che voi uomini dite maiala come un insulto, come qualcosa che ci degrada.”

Orlando risponde: “Io non sono come tutti gli uomini e dovresti saperlo bene.”

Veronica sta zitta e ci dice di smetterla, non siamo lì per disquisire sulla parola maiala, ma per fare sesso sporco, per divertirci come non mai.

Io finisco di leccare, Orlando mi sdraia sul letto, il suo cazzo è ancora eretto e si infila nella mia fica con colpi vigorosi, facendomi godere come non mai.

Ordina a Veronica di succhiarmi i capezzoli, lei lo fa volentieri e mi dice che sono meravigliosi.

Poi dice a Veronica: “Sdraiati accanto ad Azzurra e baciatevi come due porche, parlate e decidete chi debbo continuare a trombare”:

Io dico a Veronica: “Voglio che Orlando continui con la tua fica.”

Lei ribatte: “Ti ha trombato poco, è meglio che continui con te.”

Orlando quindi continua a trombarmi mentre Veronica mi bacia in bocca.

Ad un certo punto, lui vorrebbe passare al culo, io gli grido: “No.”

Lui si spazientisce e dice: “Scusa me l’ero dimenticato, è solo che nella foga del momento, entrare nel tuo culo, sarebbe stato meraviglioso. Allora entrerò nella tua bocca, su cui hai messo un rossetto da puttana.”

Lui scosta Veronica, io alzo il mio viso e lui mi entra col cazzo in bocca e inizia a scoparmela.

Io gli dico che vorrei succhiarlo, ma lui ribatte di lasciarlo fare, che ha voglia di dominarmi, che oggi gli va così.

Orlando continua a sbattermelo in bocca, fino alla gola, io resisto quanto più posso, ma poi mi sento soffocare, glielo faccio capire, lui mi dà modo di respirare un po’, poi lo rimette ancora e ancora fino alla gola finché senza tanti complimenti mi sborra li.

Sono costretta a ingoiare e gli dico che è stato uno stronzo perché mi poteva avvertire.

Lui nel ruolo dello stronzo dominatore mi dice: “Io non ti devo avvertire perché tu sei la mia schiava e la schiava deve fare tutto ciò che dà piacere al padrone.”

Io gli rispondo: “Questo gioco non mi è piaciuto e non so se lo voglio più fare. Mi è piaciuto fare sesso con te a casa mia- Oggi mi sembri un’altra persona.”

Veronica mi dice: “Sono io che ho voluto che agisse così perché tutti possiamo essere persone differenti dal solito, anche tuo marito.”

Io le rispondo che per mio marito non c’è speranza alcuna, che si comporti in modo differente a letto.

Orlando mi dice: “Dovresti lasciarlo.”

Io gli rispondo: “Ho paura e non sono affari tuoi.”

Lui mi dice: “Scusa di averti turbato con il mio comportamento, ma Veronica mi ha detto che eri d’accordo. Se avessi saputo che non sapevi, non avrei fatto il padrone.”

Dico a Veronica: “Sei una stronza e non ti voglio più vedere. Me ne sarei dovuta già andare quando lui mi ha detto che eri stata tu a volere che lui agisse da padrone.”

Lei mi risponde: ”Azzurra scusami oggi mi andava così e le mie amiche si sono sempre divertite molto con Orlando come padrone.”

Io le rispondo che non siamo tutte uguali.

Mi vesto rapidamente e me ne vado profondamente turbata e arrabbiata con Veronica. Non so se voglio rivedere sia lei che Orlando.

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